91 Oricola.Pdf

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I S P R A Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale SERVIZIO GEOLOGICO D’ITALIA Organo Cartografico dello Stato (legge n° 68 del 2.2. 1960) MEMORIE DESCRITTIVE DELLA CARTA GEOLOGICA D’ITALIA VOLUME XCI La conca intermontana di Oricola-Carsoli (AQ): caratteri geologici, geomorfologici e applicativi The Oricola-Carsoli (AQ) intermontane basin: geological, geomorphological and applicative aspects a cura di D’OREFICE M., GRACIOTTI R., CHIESSI V., CENSI NERI P., MORRI A., ROMA M., FALCETTI S. Editor Maurizio D’OREFICE Direttore responsabile: Claudio CAMPOBASSO REDAZIONE a cura del Servizio Cartografico, coordinamento base dati e tavoli europei Coordinatore della Cartografia-Editoria: Domenico TACCHIA Coordinamento Editoriale: Maria Luisa VATOVEC Allestimento Digitale: Silvana FALCETTI, Mauro ROMA Stampa: R.T.I. - SYSTEMCART srl - S.EL.CA. srl - 2014 PRESENTAZIONE Il sempre crescente numero d’indagini, studi e ricerche intraprese da vari soggetti pubblicieprivati, su un determinato territorio, rende problematica la raccolta dei dati a causa della loro dispersione. Da ciò emerge l’esigenza di reperire, archiviare e sintetizzare le informazioni, fino ad un determinato momento disponibili, al fine di delineare il quadro conoscitivo di una particolare area. La pubblicazione di una siffatta raccolta dati necessita, comunque, di un congruo spazio editoriale, che normalmente non viene concesso nelle comuni riviste scientifiche. Per venire incontro a queste esigenze,ènata l’idea di dar vita a questo volume, appositamente pensato con l’intento di raccogliere i numerosi dati di carattere geologico, geomorfologico e geologico- applicativo, acquisiti nel corso di diversi anni di ricerche condotte nella conca intermontana di Oricola-Carsoli. Buona parte di queste informazioni, frutto di studi effettuati nell’ambito del rilevamento del Foglio Geomorfologico “Tagliacozzo”, di ricerche sul vulcanismo medio-pleistocenico dell’Appennino Laziale-Abruzzese, nonché di approfondimenti su alcuni temi specifici, sarebbero andate perse se non vi fosse stata l’opportunità di pubblicarle in questa monografia. I risultati del lavoro svolto, qui rappresentati ad opera dei geologi del Servizio Geologico d’Italia-Dipartimento Difesa del Suolo, vogliono contribuire a fornire una valida base di conoscenza per gli studi scientifici che in futuro riguarderanno la Conca di Oricola-Carsoli ma soprattutto aspirano ad essere d’aiuto ai liberi professionisti che, nella loro attività lavorativa, dovranno affrontare, nei confronti di questo territorio, le varie problematiche di natura applicativa. Rivolgo un particolare ringraziamento a tutti coloro i quali hanno collaborato alla stesura di questo volume, alla realizzazione della carta geomorfologica in esso contenuta e a quanti hanno fornito il proprio contributo scientifico e tecnico. Claudio CAMPOBASSO Direttore del Servizio Geologico d’Italia- Dipartimento Difesa del Suolo PREFAZIONE Le conche intermontane, molto diffuse in Italia, sono impostate prevalentemente sul versante tirrenico della catena appenninica, dove, pur assumendo forma e dimensioni variabili, in linea di massima si allungano in direzione parallela a tale dorsale montuosa. Generalmente la loro genesi è correlabile all’ultima fase tettonica postorogenica quaternaria della storia geologica dell’Appennino, carat- terizzata dal sollevamento, dal collasso e dalla conseguente estensione della catena. L’attività tettonica postorogenica, allo stesso modo di quel- la orogenica, si è manifestata lungo tutto l’arco appenninico migrando, dal Tirreno verso l’Adriatico. Se i processi morfogenetici endogeni hanno avuto un ruolo primario nella strutturazione delle conche, quelli esogeni hanno svolto un’in- cessante azione nel modellamento di tali morfostrutture; questi ultimi, condizionati essenzialmente dalle variazioni climatiche quaternarie, hanno prodotto notevoli varietà di forme d’erosione e d’accumulo e una consistente quantità di depositi continentali. Le conche intermonta- ne, infatti, in quanto aree tettonicamente depresse, sono una delle sedi più favorevoli per l’accumulo di successioni quaternarie continentali, che qui possono assumere rilevante spessore e significativa continuità. In sostanza si tratta di trappole sedimentarie naturali, in cui sono stati archiviati, nel tempo, una serie di eventi sedimentari, erosivi, tettonici, vulcanici, climatici, ecc. Inoltre, dal punto di vista morfologico, rappre- sentano le poche zone pianeggianti o sub-pianeggianti di una certa estensione, racchiuse all’interno di una catena appenninica contraddistin- ta da un’orografia molto articolata, con rilievi che spesso superano abbondantemente i 2.000 m d’altezza. Caratteristiche che fanno di queste aree un luogo privilegiato per le attività umane, le quali, specialmente negli ultimi 50 anni, hanno arrecato profonde modificazioni al territo- rio su cui esse insistono. Sul fondo o ai bordi di queste depressioni tettoniche sono, infatti, concentrati numerosi centri abitati, insediamenti industriali e agricoli, nonché importanti vie di comunicazione. Le conche intermontane, quindi, oltre che rappresentare una fondamentale chiave di lettura dell’evoluzione tettonica e geomorfologica della catena appenninica, offrono elevate potenzialità da un punto di vista appli- cativo, sia per la ricerca di risorse, soprattutto idropotabili, sia per lo sviluppo urbanistico. Nonostante la loro significatività geologico-strutturale, geomorfologica e applicativa, solo alcune di queste aree sono state sede di appro- fonditi studi. Molte conche, viceversa, risultano ancora piuttosto trascurate dal punto di vista conoscitivo oppure registrano una brusca inter- ruzione, nei loro confronti, dell’interesse scientifico, fermo oramai da numerose decine di anni. La finalità di questo volume è proprio quella di fornire un contributo alle conoscenze geologiche e geomorfologiche di una di queste aree, ubicata al confine tra l’Appennino laziale e quello abruzzese. Si tratta della conca intermontana situata tra i centri abitati di Oricola (AQ) e di Carsoli (AQ); interessante depressione tettonica, ricca, tra l’altro, d’importanti emergenze geologiche, geomorfologiche, archeologiche e natu- ralistiche, che fanno di questo territorio un luogo unico che va adeguatamente conosciuto, salvaguardato e valorizzato. L’auspicio è che le informazioni raccolte in questo volume consentano di delineare un quadro, anche se non certamente completo, ma in ogni modo abbastanza esauriente, sulla quantità e qualità dei dati geologici attualmente disponibili nei riguardi di questa conca. Dati che potranno senz’altro essere utilizzati come base di partenza per nuovi studi scientifici e per lo sviluppo di linee di ricerca future, ma anche per l’eventuale valutazione del grado di pericolosità geologica e ambientale di questi territori. PREFACE The intermontane basins are very common in Italy and are located mainly on the Tyrrhenian side of the Apennine chain, where, with different shapes and sizes, gene- rally stretching in a parallel direction to the mountain ridge. Usually, their genesis can be related to the last post-orogenic quaternary tectonic phase of the Apennines geological history. This phase is characterized by the uplifting, the collapse and the extension of the Apennines chain. In the same way as the orogenic one, the post-orogenic tectonic activity occurred throughout the Apenninic arc, migra- ting from the Tyrrhenian to the Adriatic Sea. If the endogenous morphogenetic processes have played a major role in the structuring of the basin, those exogenous have played a strong action in the shaping of these morphostructures. The endogenous processes, influenced mainly by Quaternary climatic changes, have produced considerable variety of erosional and depositional forms and a significant amount of continental deposits. The intermontane basins, in fact, as tectonically depressed areas, are more favorable for the accumulation of Quaternary continen- tal successions, who can have relevant thickness and significant continuity. In essence, they are natural sedimentary traps, where are stored in time, a series of sedimentary, erosive, tectonic, volcanic, climatic, etc., events. In addition, from the morphological point of view, they represent the few flat or sub-flat areas of a relevant extension, enclosed within of Apennine chain characterized by a complex orography, with mountains which often plenty exceed the 2,000 m in height. Characteristics that make these areas a privileged place for human activities, which, especially in the last 50 years, have caused profound changes to the territory on which they insist. On the bottom or on the mar- gin of these tectonic depressions are, in fact, concentrated many villages, industrial and agricultural sectors and major roads. The intermontane basins, hence, representing a fundamental key to understanding tectonical and geomorphological evolution of the Apennines; it furthermore offers high potentiality from applicative point of view, for the search of resources (especially of drinkable water) and for urban development. Despite their geological, structural, geomorphological and applicative importance, only some of these areas have been studied in detail. Vice versa, many basins, are still somewhat neglected in terms of knowledge, or record a sudden interruption of the scientific interest, which has been interrupted from several decades. The purpose of this volume is to make a contribution to the geological and geomorphological knowledge of these areas, located

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