Comune Di Talamello Provincia Di Pesaro E Urbino

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Comune di Talamello Provincia di Pesaro e Urbino Comunicato stampa VIII^ edizione Talamello (PU), domenica 15 ottobre 2006 Si svolgerà domenica 15 ottobre (mattino e pomeriggio), a Talamello, nel cuore del Montefeltro, l’ottava Fiera delle Castagne della Valmarecchia. La Fiera è finalizzata alla promozione e alla valorizzazione dell’importante produzione di castagne della vallata. Una produzione antichissima, che ha contrassegnato la storia delle nostre popolazioni dai tempi antichi. La Fiera delle Castagne della Valmarecchia, è una festa tranquilla, pensata per le famiglie, per i bambini. Per gustare sapori unici. Per immergersi nei colori dell’autunno dal borgo medievale di Talamello, dal quale si può ammirare tutto lo splendore del paesaggio della Valmarecchia e del Montefeltro. Un programma organico di iniziative - che si avvierà domenica 8 ottobre e che proseguirà per tutto il mese - sotto l’aspetto ambientale (possibilità di escursione nei castagneti e raccolta castagne), gastronomico (con gli stands e i ristoranti che proporranno menu con piatti a base di castagne), ludico e creativo per i bambini (con i laboratori di pittura) e di festa (con le musiche di Rodolfo Santandrea e Camerata Veneziana). Di seguito le iniziative programmate: nelle domeniche 8, 15 e 22 ottobre LA CASTAGNATA Escursione nei castagneti e raccolta delle castagne (pagamento castagne raccolte). Punti di ritrovo, alle ore 9.30, in località Collina di Talamello (per raggiungere Collina, arrivare a Talamello e seguire le indicazioni:per info e prenotazioni sig. Alessi L. tel. 338 5476026) ed in località Cà Francescone, al bivio della strada per il Monte Pincio (Cà Francescone si trova lungo la strada provinciale Novafeltria-Talamello-Sant’Agata Feltria ; per info e prenotazioni sig. Belloni P. tel. 0541 922243) LE CASTAGNE A TAVOLA Nel periodo dal 7 al 22 ottobre, i ristoranti di Talamello proporranno menu con piatti a base di castagne. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai ristoranti: Locanda dell’Ambra - tel. 0541 920902 Dal Filosofo - tel. 0541920430 Pinocchio – tel. 0541 920747 Tanha - tel. 0541 921387 Il programma della Fiera di domenica 15 ottobre 1 • ore 10 – apertura fiera ./. • ore 11,30 – sala Don Bosco – piazza Garibaldi P resentazione del “P rogetto castagno” , progetto interterritoriale finanziato dal programma europeo Leader+ Montefeltro Leader e dalla Comunità Montana Alta Valmarecchia, con la collaborazione del Consorzio di tutela e valorizzazione delle castagne della Valmarecchia (per informazioni sul progetto consultare: www.montefeltro-leader.it/CMDirector.aspx?cat=286 • dalle ore 12 pranzo negli stands gastronomici o nei ristoranti • Per bambini e ragazzi, laboratorio espressivo sull’autunno attraverso i colori, utilizzando tecniche diverse; giochi vari con il Ludobus…per amico della Provincia di Pesaro e Urbino • Musiche e canti con Rodolfo Santandrea e i Camerata Veneziana. • Il centro storico farà da cornice all’ambientazione fotografica “Secoli di castagni”, gigantografie a tema. • All’imbrunire giochi di fuoco con Eliana e Stella. Per tutta la giornata sarà possibile degustare, negli stands gastronomici gestiti dall’Associazione Culturale TALAMELLO IN FESTA e dalla Pro Loco, le castagne cucinate nei vari modi, dalle caldarroste ai dolci di castagne. I Ristoranti di Talamello proporranno menù con piatti a base di castagne. LE CASTAGNE DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE Per tutta la giornata sarà possibile acquistare le castagne di Talamello direttamente dai produttori del Consorzio di valorizzazione e tutela della castagne dell’alta Valmarecchia. Infine, collegata alla Fiera, si avvierà, nei prossimi giorni, l’attività, curata dalla Comunità Montana Alta Valmarecchia, di promozione e valorizzazione delle castagne, mediante l’organizzazione di visite ai castagneti da parte di scolaresche. Anche quest’anno è prevista la partecipazione di numerose scolaresche, oltre che dai Comuni dell’alta Valmarecchia, dalla Provincia di Pesaro e Rimini (gli scorsi anni hanno partecipato circa 1000 studenti). La Fiera è organizzata dal Comune di Talamello con il contributo e la collaborazione del Consorzio per la tutela e valorizzazione della castagne della Valmarecchia, della Comunità Montana Alta Valmarecchia, della Provincia di Pesaro e Urbino, della Regione Marche, della soc. Montefeltro Leader, dell’Associazione culturale Talamello in festa e della Pro loco di Talamello e sponsor privati. Info : Comune di Talamello – tel. 0541 920036 fax 0541 920736 e-mail: [email protected] www.comune.talamello.pu.it In allegato notizie sui castagneti in generale e sull’alta valmarecchia e sull’attività del Consorzio di tutela e valorizzazione delle castagne della valmarecchia e immagine della fiera. Ulteriori immagini possono essere richieste all’indirizzo: [email protected] Talamello da inoltre appuntamento al 5 e 12 novembre 2006, per la XXI^ Fiera del Formaggio di fossa “L’Ambra di Talamello”. TALAMELLO SCRIGNO D’ARTE Per tutta la durata della fiera sarà possibile ammirare il patrimonio artistico di Talamello: il Crocefisso di scuola giottesca del 1300, la Celletta con gli affreschi di Antonio Alberti da Ferrara del 1437 e il Museo – pinacoteca Gualtieri Lo splendore del reale, costituito dai 40 quadri che il pittore di origini talamellesi Fernando Gualtieri ha donato al Comune. 2 Biglietto di ingresso scontato per chi pranzerà negli stand della fiera e nei ristoranti. Info: 0541 922893 www.gualtierimuseum.com www.museialtavalmarecchia.it Per raggiungere Talamello: Dall'A14 uscire, secondo la provenienza, a Rimini Nord o a Rimini Sud (seguire le indicazioni Sansepolcro – San Leo - Novafeltria). In circa mezz'ora si raggiunge Talamello. Oppure, per chi proviene da Nord: uscita al casello Cesena Nord dell'A14, prendere la E45 in direzione Roma, uscire a Sarsina, verso S.Agata Feltria,Talamello , Novafeltria. Per chi proviene dal centro Italia, raggiungere Sansepolcro (AR) e percorrere la E45 in direzione Cesena, uscendo a Sarsina, verso S.Agata Feltria, Novafeltria ; oppure a Sansepolcro prendere la SS 258 "Marecchiese", verso Rimini, Novafeltria, Talamello. Talamello, 5 ottobre 2006 L’addetto stampa 3 Origine e Storia del castagno Il castagno ha rappresentato per lungo tempo una importante risorsa produttiva per molti popoli dell’Europa. Il luogo d’origine del genere Castanea sativa, così come l’etimologia del nome, è incerto. Probabilmente proviene dall’Asia Minore; da qui si sarebbe diffuso in Europa, in America ed in Estremo Oriente. In epoca storica il castagno è stato portato dai romani al di fuori del bacino Mediterraneo giungendo ad essere coltivato fino alla Germania settentrionale e nella Svezia meridionale. Attualmente occupa sia allo stato spontaneo, sia coltivato, un areale molto vasto che va dal Portogallo al Mar Caspio, comprendendo tutti i Paesi costieri del Mediterraneo. In Italia è una delle specie forestali maggiormente presente nelle diverse regioni, con particolare riferimento a quelle dell'Italia centrale. Il castagno ha rappresentato per lungo tempo la principale fonte di alimentazione delle popolazioni delle aree collinari e di media montagna, specialmente negli anni di carestia dei cereali, tanto da essere soprannominato "L'albero del pane". Il declino del castagno è iniziato nel periodo tra le due guerre mondiali per proseguire, fino ai giorni nostri. I principali fattori che hanno condizionato negativamente questa coltura sono stati: − lo spopolamento delle aree rurali con conseguente riduzione della manodopera disponibile e quindi relativo abbandono dei castagneti; − la diffusione di parassiti fungini (tra cui segnaliamo la Phytophtora Cambivora o mal d'inchiostro, e l'Endothia Parasitica agente del cancro corticale) che hanno provocato il disseccamento e la moria di interi popolamenti del castagno; − il crescente benessere arrivato pure nelle aree montane e svantaggiate che ha ridotto l'importanza alimentare della castagna. Da alcuni anni si assiste ad un ritorno di interesse nei confronti del castagneto. Inversione di tendenza, quanto mai opportuna considerata la valenza economica, paesaggistica, turistico-ricreativa del castagneto; senza dimenticare poi il ruolo di difesa del suolo e dagli incendi boschivi che una sua ottimale manutenzione può garantire. 4 I Castagneti della Valmarecchia A meno di quaranta chilometri dal litorale adriatico si possono incontrare i primi castagneti secolari nella Valmarecchia, i quali rappresentano una grande ricchezza paesaggistica e ambientale della vallata, oltre ad essere la memoria tangibile del secolare legame tra l'uomo e questa pianta, che in passato è stata una fonte importantissima di sostentamento. Di primo acchito, parlare di castagneti della Valmarecchia può sembrare strano: in effetti il castagno è una pianta molto esigibile in fatto di terreno, preferendo suoli freschi, profondi e decalcificati, mentre non sopporta i substrati calcarei o argillosi. Considerato che la Valmarecchia è costituita in gran parte da argilla, stupisce che proprio qui si trovino i più bei castagneti della provincia di Pesaro e Urbino. Da un esame più attento risulta però che questi popolamenti non sono distribuiti in modo uniforme su tutto il territorio, ma localizzati "ad isola", là dove esistono le condizioni pedologiche idonee, cioè vicino alle "rupi" di origine arenacea od in substrati marnosi-arenacei. Ecco quindi i nuclei dei castagneti di Uffogliano, di S.Igne, del monte Pincio, del monte Ercole, del Monte Benedetto e di Casteldelci (solo per nominarne alcuni),

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