
Venerdì 21 marzo 1980 FATTI E IDEE 1 Unità PAG. 3 Incredibile, «H Popolo» la vede così Intervista al sindaco di Torino, Diego Novelli «T politici, si dice, sono parte lo si rigirl, un di­ corrotti: ma noi cosa chie­ scorso così? Il fascismo diamo ai politici? Di es­ era una dittatura, ma vi sere corrotti, cioè di ve­ si rubava più che oggi. Al­ gliare sulle nostra pigri­ Se non c'è peculato lora non veniva saputo e zie « i nostri piccoli pe­ condannato in Tribunale, Come facciamo cultura culati quotidiani ». Così il si dirà, ma questo aver­ Popolo di ieri, nella sua ne notizia e potere Inter. terza pagina. venire con la Legge a che E' da giorni che 11 Po­ deve servire se non a e- polo tenta di usare i più che libertà è stirpare il male? Impensa­ astrusi sofismi per costrui­ bile e intollerabile l'equa­ nella città minacciata re una sua bizzarra « linea zione libertà - corruzione di difesa » sui recenti, cla­ succo — per corrotta che re tollerata », perché « là C'è dietro, indubbiamen- contrapposta a quella one­ morosi scandali che coin­ possa essere e anzi, pro­ dove la libertà è ancora te, qualcosa di ancora più stà-repressione. Questa è Dal giugno '75 ad oggi: le conquiste volgono la DC e molti suoi prio in forza di quella « u- in vigore la corruzione profondo della ancora te­ teorizzazione della licenza, uomini. Con un sofisma, mana » corruzione, è per può essere limitata... quan­ nace carenza di senso del­ è teorizzazione, a livello di del governo delle sinistre come è noto, il filosofo gre­ ciò stesso la migliore ga­ do tutti hanno ceduto al lo Stato dei cattolici ita­ grandi cifre, di quelle a- co Zenone dimostrava che rante della libertà della Partito, non resta che vi­ liani. C'è dietro molta berrazioni di « appropria­ in una città industriale dove le tensioni Achille, per quanto veloce nostra società. Infatti « gli vere nella menzogna per­ Chiesa della Controrifor­ zione proletaria » che spe­ potesse correre, mai avreb­ uomini del centralismo manente e nella abiezio­ ma, molta Roma « papali­ cularmente si sono diffu­ tra vecchio e nuovo si esprimono be raggiunto la tartaruga democratico saranno an­ ne ». na » del Belli, con il Car­ se in frange di emarginati che lo precedeva. Ma i pa­ che più onesti degli uomi­ Un tempo, viene da di­ dinale che vendeva indul­ come confusa risposta ai in modo lacerante radossi dell'organo democri­ ni delle correnti, ma quale re, i cattolici erano tenu­ genze e il curato che scam­ Caltagirone. agli Arcaini e stiano vanno ormai ben ol- progetto dello Stato ci of­ ti al pentimento, almeno biava — quasi affettuosa ai loro padrini politici. L'ondata del 75. forte e im­ te il terreno che doveva nutrir­ tre quei limiti, affondano frono? Non basta presen­ in confessione e — nelle macchietta popolaresca — Non sono solo tanti cat­ petuosa, forse ancor più im­ la e farla crescere. Un po' nella aberrazione e provo­ tarsi più onesti o più ef­ loro preghiere — nel chie­ assoluzioni e messe con petuosa che forte, aveva por­ come tagliare il ramo per cano anche indignazione, ficienti per pretendere di polli e fiaschi di vino. Ma tolici democratici e anche dere a Dio di « rimette­ democristiani « di bandie­ tato a galla anche molta ghia­ raccogliere le mele. I rap­ diciamo una profonda ri­ governare l'unità naziona­ re » i loro debiti," promet­ questo dunque sarebbe il ia del fondo. Bisogna pur dir­ porti tra politica e cultura so­ bellione del senso comu­ le ». E ancora: « l'idea de­ tevano anche di « rimet­ regno della libertà idea­ ra » — da don Sturzo a lo: sulla cultura circolavano no assai più delicati di quan­ ne stesso della gente- mocratica e cristiana del- terli » ai propri debitori: le? E non c'è altro da vo­ Bachelet — a rivoltarsi allora quelle fragili e forsen­ to non sospettino i ministri de­ Secondo l'articolista del lo Stato » è quella che con­ non era molto, ma era lere, da immaginare, al di nella tomba, non sono so­ nate scempiaggini che fanno mocristiani e anche, diciamo^ Popolo, quella cui si sta sente la crescita « della qualcosa. Oggi no, oggi a là di questa morale bonac- lo i tanti cattolici demo­ spesso da aureola ai grandi lo. qualche professorino di assistendo è una pura e coscienza singola e comu­ stare soprattutto al Popolo, ciona rivestita di cinismo. cratici che alla DC dan­ momenti di trapasso, contri­ marxismo ». semplice « campagna deni­ nitaria, nella sperimenta­ quei debiti, quei peccati, che il * gulag » e la re­ no ancora il voto a venire buendo a rendere affabilmen­ gratoria all'indirizzo della zione vissuta secondo l'in. quei « nostri piccoli pe- pressione? offesi da certi discorsi, ma te umoristiche le cose serie. DC ». E invece « per para­ tcra gamma (sottolineatu­ culati quotidiani » vengo­ Se c'è corruzione vuol è anche la Chiesa, che è Era tutto un gran partecipare Le cifre di dossale che possa sembra­ ra nostra - n.d r.) delle no esaltati come « humus » dire che c'è libertà di cor­ cambiata in questi venti alla partecipazione. Dagli in­ re, il PCI porta sulle pro­ attitudini umane ». E in fertile e provvidenziale di rompere e essere corrotti, numerevoli documenti che in­ merito a ciò * gli "onesti" anni. Si sono accorti, al alcuni successi prie spalle la responsabili­ libertà e vantati anche — sostiene in sostanza il Po­ Popolo, che al di là del tasavano le commissioni dei uomini del PCI non danno con spavalderia da Capi­ partiti, le consulte, i circoli, tà indiretta, ma costante polo, e dunque c'è l'essen­ Tevere non si vendono Mi hai preannunciato un e reale, della decadenza garanzie credibili ». E dun- tan Fracassa — come una ziale: cioè la libertà. Peg­ le parrocchie, saliva perento­ que, in conclusione, «quan­ buona qualità di carattere più indulgenze « a mag­ ria l'invocazione di una cultu­ bilancio. Non credo che oc­ etico-istituzionale del siste­ gio sarebbe se fossimo tut­ corra. Le cifre più importanti ma e della stessa fluidità do la corruzione tocca il (nella versione evangeli- ti onesti e tutti sottoposti giore gloria di Dio »? ra alternativa, o di base, che portafoglio e non tocca la stica, anche se non evan­ nessuno sapeva cosa fosse ma le conosciamo tutti: 100 mila clientelare della DC ». La a una dittatura. Ma è ac­ presenze a Settembre Musica, quale DC — questo è il libertà, può ancora esse­ gelica). cettabile, da qualunque Ugo Baduel che molti confondevano in buo­ na fede con il « ballo da te ». 200 mila ai Punti verdi; 10 Poiché nulla doveva essere mila iscritti ai corsi di Tori­ « calato dall'alto », uno non no Enciclopedia. E poi il suc­ poteva più leggersi un libro cesso, proprio in questi gior­ se non se lo era scritto. Diego ni, di « Giovani e Altri » e del Novelli, proprio in quei gior­ Teatro Tenda. Inoltre, Stabi­ ni, in quel gran bollore di spe­ le e Regio oltre ogni record ranze grandi e piccole, di in­ per gli abbonamenti. Mi pa­ L'Alfa Romeo, i giapponesi e il sistema di potere de tuizioni e balordaggini era re che basti. Il Comune sta diventato sindaco di Torino. pazientemente rifacendo le la più grande città industria­ maglie del tessuto cittadino disfatte dal disordine dello tena (e quello della conser­ le dell'occidente diretta da un per il (loro) potere tra op comunista. Gli era toccato sviluppo, dall'incuria delle am­ poste fazioni della DC. che vazione del posto di lavoro ministrazioni democristiane, e è ovviamente il più delica­ nientemeno che il compito di ? rischiano di trasformare ogni coniugare l'industria, la più anche da un inaridimento pro­ momento della nostra storia, to e influente) anche le for­ gressivo dell'iniziativa priva­ ze che le si dovrebbero op­ grande industria italiana, con Mi toccherà difendere la Fiat ogni\ frangente della nostra una cultura cittadina che fino ta. Credo che la popolazione porre, persino l'autonomia vita sociale e collettiva, in a quel momento l'aveva subi­ se ne sia accorta. Ma il pro­ un riflesso speculare delle del capitale privato dal po­ blema più grande è un altro. Non snnn. ovviamente, uno zione, esso potrebbe essere dustria di Stato, legata pre vata nazionale, di cui è con­ tito laico moderato. Tutta­ tere politico dominante, per ta servilmente ma non capita contraddizioni interne di quel né espressa. Nella sua recente intervista * specialista » di problemi persino più importante del­ sumibilmente agli orienta­ corrente. oppure se. più sem­ via, resta il fatto che, stan­ partito, interpretabile e com­ quanto relativa, diventa un all'Unità Tortorella ha parla­ economici, ma vorrei lo stes­ la crisi dell'attuale governo menti di politica economica plicemente. siamo di fronte do le cose come stanno, e prensibile solo attraverso di punto a favore di una pos­ to della € cultura delle cento so esprimere un sommesso e della formazione di quello del suo Governo, contribui­ ad una ennesima dimostrazio­ in assenza di prospettive con­ esse. sibile controffensiva strate­ città italiane» e del suo rap­ parere si/H'affaire Fiat-Alfa prossimo. sce a introdurre sul proprio ne dello < sfascio italiano ». fortanti d'altra natura, la gica. Sarà un paradosso, ma C'era molta porto con la civiltà industria­ territorio nazionale la « te­ Fiat è oggi l'unico potentato L'ultimo punto non è una Romeo-Nissan: un sommesso Si vorrebbe sapere in pri­ in conseguenza del quale, per curiosità, ma una constata­ a me il sistema di potere de, le; ha parlato di adeguamen­ parere, ripeto, da uomo del­ mo luogo come mai una de­ sta di ponte > dì una indu­ assenza di qualsiasi capaci economico (sarei tentato di con tutte le sue connessioni.
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