Relazione Archeologica

Relazione Archeologica

Relazione Archeologica Sindaco Felice Atzori Assessore Ambiente, Agricoltura e Foreste Pierpaolo Casu Coordinamento Ufficio di Piano angelica sedda - ingegnere ignazio melis - geometra Eleborazione VAS tiziano simbula - ingegnere fausto alessandro pani - geologo Urbanistica e pianificazione tiziano simbula - ingegnere gianni porcu - ingegnere Agronomia massimo cau - agronomo Geologia, geomorfologia e PAI giovanna frau - geologo matteo pintore - ingegnere Archeologia e Paesaggio carla delvais - archeologa pietro francesco serreli archeologo Data dicembre 2015 INDICE INTRODUZIONE pag. 2 I METODOLOGIA “ 3 II IL TERRITORIO IN ETÀ PREISTORICA E PROTOSTORICA “ 6 III IL TERRITORIO IN ETÀ PUNICA E ROMANA “ 13 III.1 L’ETÀ PUNICA “ 13 III.2 L’ETÀ ROMANA, TARDOANTICA E ALTO-MEDIEVALE “ 14 III.2.1 INSEDIAMENTI “ 14 III.2.2 NECROPOLI “ 20 IV LA VIABILITÀ STORICA “ 22 IV.1 STRUTTURE “23 IV.2 ASSI VIARI “24 V IL TERRITORIO DALL’ETÀ MEDIEVALE ALL’ETÀ CONTEMPORANEA “ 32 BIBLIOGRAFIA “ 39 COMUNE DI USELLUS PIANO URBANISTICO COMUNALE INTRODUZIONE Il territorio comunale di Usellus conosce una frequentazione intensa e ininterrotta a partire dalla preistoria e fino ad età odierna, nota attraverso le fonti storiche, d’archivio e archeologiche; deve tuttavia osservarsi che le profonde trasformazioni che il territorio ha subito principalmente nel corso del Novecento hanno reso assai complessa l’individuazione di nuovi siti e anche di una parte di quelli già noti in letteratura. La particolare conformazione del territorio comunale, che si estende e penetra, attraverso il valico di Genna Entu, nelle valli interne dell’Alto Flumendosa fino al nodo del Gennargentu, ha determinato, nelle diverse epoche, una frequentazione antropica funzionale allo sfruttamento delle risorse dei diversi areali. Grazie all’affioramento dei preziosi giacimenti di ossidiana, il Monte Arci risulta un’area di forte attrazione per lo sfruttamento di questa materia prima soprattutto nella preistoria, mentre sembra conoscere una frequentazione meno intensa nelle epoche successive. Un’altra area di notevole interesse antropico è la collina di Santa Reparata che, a partire dall’età punica e soprattutto in età romana con la fondazione della colonia di Uselis, assume un ruolo di notevole importanza nel panorama isolano sia come centro insediativo intorno al quale si organizza il territorio circostante, sia come via di penetrazione verso l’interno. L’importanza rivestita da questo territorio in età romana prosegue anche durante il Medioevo, mostrando una continuità insediativa che giunge fino all’età moderna con la formazione dell’odierno paese di Usellus. RELAZIONE ARCHEOLOGICA 2 COMUNE DI USELLUS PIANO URBANISTICO COMUNALE I. METODOLOGIA Lo studio del patrimonio storico-archeologico del territorio è stato condotto a partire dalla cartografia storica e recente, dalla documentazione d’archivio e dai testi editi sia specialistici che a carattere divulgativo, che hanno consentito di ricostruirne un quadro generale. A ciò è seguita la ricognizione sistematica del territorio, che si è svolta nei mesi di luglio-ottobre 2008, con successivi riscontri negli anni 2010-20141. Tale attività ha comportato l’identificazione sul campo dei monumenti e delle aree archeologiche e dei monumenti storici noti in letteratura e segnalati da informatori locali. Si sono così localizzati 61 tra siti e monumenti, in gran parte noti, che sono stati georeferenziati tramite strumento GPS: l’individuazione puntuale e areale è stata effettuata sulla base degli elementi strutturali visibili e della dispersione dei materiali archeologici mobili, che sono stati documentati fotograficamente, schedati e successivamente inseriti in un Gis territoriale. Nel complesso deve però segnalarsi che a fronte della documentazione ricavata dallo spoglio bibliografico e d’archivio, relativamente ampia, la ricerca sul territorio non ha dato, in diversi casi, risultati altrettanto chiari. Da un lato la fitta copertura boschiva delle aree montane non ha consentito la precisa identificazione dei siti preistorici segnalati a partire dagli Anni Cinquanta del Novecento, mai georeferenziati né sottoposti a ulteriore verifica archeologica; dall’altra le notevoli modifiche intervenute negli ultimi decenni nelle aree di pianura in relazione allo sfruttamento agricolo del territorio hanno determinato la scomparsa, o per lo meno l’occultamento, di numerosi monumenti e siti archeologici. Per tale ragione si ritiene che i risultati raggiunti dalla ricerca non siano definitivi, ma suscettibili di ampliamenti e puntualizzazioni legate a nuove indagini, a nuove segnalazioni in occasione di interventi agricoli ed edilizi, ad eventi casuali che potrebbero riportare alla luce emergenze non più visibili in superficie o individuarne di nuove. Rispetto ai beni noti in bibliografia, la prospezione sul territorio ha determinato da una parte un incremento delle testimonianze storico-culturali ritenute meritevoli di tutela, dall’altra l’impossibilità di includere nel PUC alcuni beni che per diverse ragioni non 1 Hanno preso parte alla ricognizione sistematica del territorio, sotto la direzione scientifica della prof.ssa Carla Del Vais, i Dott.ri Michela Meloni e Pietro Francesco Serreli, la sig.ra M. Antonietta Atzori, profonda conoscitrice del territorio e delle varie fasi insediative; hanno collaborato le sig.ne Diletta Ena e Erika Giuntoli e il Dott. Francesco Fadda. RELAZIONE ARCHEOLOGICA 3 COMUNE DI USELLUS PIANO URBANISTICO COMUNALE risultano più individuabili, come è il caso del nuraghe Nurafà e delle due stazioni litiche di Pauli Quaddu e Pauli Arba segnalate da C. Puxeddu nel 1975. Nella numerazione dei Beni si è seguito l’ordine da nord a sud. Quanto alla documentazione degli stessi, si è fatto riferimento alle località di pertinenza come segnalate nella cartografia ufficiale (IGM, CTR, Catasto), preferendo, nei casi dubbi, la denominazione entrata in uso nella letteratura archeologica. I Beni individuati nel territorio secondo l’ordine geografico che va da nord a sud e da est a ovest sono i seguenti: Strada Is Gruttas de is Scaba (B.I. 001) Strada dei Carbonai (B.I. 002) Stazione litica Liureddus (B.I. 003) Nuraghe Arai (B.I. 004) Nuraghe Tramazeddus (B.I. 005) Nuraghe Baddau (B.I. 006) Strada Massidda (B.I. 007) Strada Cauri (B.I. 008) Necropoli Ena S’Argiolas (B.I. 009) Insediamento S’Ollasteddu (B.I. 010) Nuraghe Mialis (B.I. 011) Croce Taramelli (B.I. 012) Strada Pragodi (B.I. 013) Insediamento S’Arbori Longa (B.I. 014) Tomba multipla Motrox’e Bois (B.I. 015) Strada Pranu Imbirdi (B.I. 016) Chiesa Santa Lucia (B.I. 017) Insediamento nuraghi Santa Lucia (B.I. 018) Necropoli Tistivillu (B.I. 019) Nuraghe Santa Lucia A (B.I. 020) Nuraghe Santa Lucia B (B.I. 021) Nuraghe Stampasia (B.I. 022) Tomba di giganti Montrigu Pastoris (B.I. 023) Area di lavorazione Bias Arrubias (B.I. 024) Cava Pirastu Meli (B.I. 025) Strada Is Serras (B.I. 026) RELAZIONE ARCHEOLOGICA 4 COMUNE DI USELLUS PIANO URBANISTICO COMUNALE Strada Bias Arrubias (B.I. 027) Strada Piraferta (B.I. 028) Struttura muraria Sedda is Cortis (B.I. 029) Strada Sedda is Cortis (B.I. 030) Insediamento nuraghe Pinna (B.I. 031) Nuraghe Pinna (B.I. 032) Necropoli Nuraghe Pinna (B.I. 033) Strada Rio Spironcia (B.I. 034) Insediamento Is Ortus (B.I. 035) Insediamento Sinnadroxiu (B.I. 036) Strada Bruncu Su Varru (B.I. 037) Nuraghe Tara (B.I. 038) Stazione litica Pranu Suergiu (B.I. 039) Ponte “romano” (B.I. 040) Insediamento Santa Reparata (B.I. 041) Cava Santa Reparata (B.I. 042) Casa Ex Bar Ecca (B.I. 043) Casa Minnei (B.I. 044) Nuraghe Bruncu Prutzu (B.I. 045) Chiesa San Bartolomeo; (B.I. 046) Insediamento nuraghe Bruncu Prutzu (B.I. 047) Chiesa Santa Reparata (B.I. 048) Croce Santa Reparata (B.I. 049) Strada Pranu Argiolas (B.I. 050) Struttura muraria Pranu Argiolas (B.I. 051) Strada Santu Miali (B.I. 052) Strada Santu Pedru (B.I. 053) Necropoli Santu Pedru (B.I. 054) Insediamento Santu Pedru (B.I. 055) Cimitero Usellus (B.I. 056) Insediamento con strutture Cuccuru Forru (B.I. 057) Chiesa Sant’Antonio da Padova (B.I. 058) Casa Prinzis (B.I. 059) Rovine Chiesa San Vito (B.I. 060) Cimitero Escovedu (B.I. 061) RELAZIONE ARCHEOLOGICA 5 COMUNE DI USELLUS PIANO URBANISTICO COMUNALE II. IL TERRITORIO IN ETÀ PREISTORICA E PROTOSTORICA Le testimonianze prenuragiche del territorio sono note in bibliografia soprattutto grazie alle indagini compiute da C. Puxeddu, il quale ha segnalato la presenza di officine di lavorazione e di stazioni di raccolta dell’ossidiana nel versante nord-orientale del Monte Arci. Nel 1975, in un’area prossima ai due nuraghi ubicati in località Santa Lucia (B.I. 018), egli ha individuato un’officina di lavorazione dell’ossidiana; altre due stazioni di raccolta furono riconosciute negli stessi anni dallo studioso in località Pauli Quaddu2 e Pauli Arba3. In località Liureddus, all’interno di un’area piuttosto estesa, si osserva la presenza in superficie di schegge di ossidiana di piccole e medie dimensioni che attestano la presenza di una stazione litica (B.I. 003). Ad est del centro abitato di Usellus, in località Pranu Suergiu, è localizzata un’altra stazione litica (B.I. 039): all’interno di un’area piuttosto estesa si è riscontrata infatti la presenza in superficie di schegge di ossidiana di piccole e medie dimensioni. Un’area di lavorazione di età preistoria o protostorica è stata individuata in località Bias Arrubias (B.I. 024); nell’affioramento roccioso arenaceo, si notano due seri di fori, di varie dimensioni, disposti l’uno accanto all’altro, il primo costituito da tredici incavi ben individuabili ed il secondo, ubicato a circa 10 m di distanza in direzione sud, composto da venticinque fori non ben regolarizzati. Tali cavità hanno un diametro compreso tra i 22 e i 37 cm, con una profondità che varia dai 2 ai 10 cm. Alcuni presentano una sorta di sponda circolare intorno al foro, altri sembrano terminare con delle sottili canalette incise nel bancone di arenaria. Gli elementi culturali che attestano la frequentazione dell’area in età preistorica e protostorica sono costituiti da alcune schegge di ossidiana.

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