From the Royal Palaces of Italy. Treasures and Symbols of Savoy

From the Royal Palaces of Italy. Treasures and Symbols of Savoy

PANNELLI DI SALA Dalle Regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda. Nel decimo anniversario della sua inaugurazione, la Venaria Reale ha organizzato una mostra per raccontare la storia delle Regge del Regno d'Italia dal 1860 al 1920. I palazzi, le ville e le residenze dei Savoia, oggetto principale del racconto insieme ai sovrani che le abitarono, sono presentati ricostruendone non tanto la storia artistica e architettonica, quanto, piuttosto, la loro funzione di simbolo per eccellenza della regalità dei re d'Italia. La mostra è, quindi, un'occasione per riflettere sulle forme di rappresentazione - dai palazzi alle corone, dalle cerimonie ai ritratti - che i Savoia usarono per raccontare il loro rango e che segnarono la storia delle Regge d'Italia. Si colloca, quindi, in voluta continuità con quella dedicata alla Reggia di Venaria e alla dinastia sabauda, che nel 2007 aprì al pubblico il complesso dopo un decennale restauro. Punto d'arrivo del racconto è la decisione assunta da Vittorio Emanuele III nel 1919 di donare allo Stato la maggior parte delle residenze reali. Una scelta motivata anche dalla volontà di «sistemare nel modo più conveniente il patrimonio artistico nazionale, che è tanta gloria italiana», come scrisse lo stesso sovrano, e che poté esser definita all'epoca «l'evento più importante e anche più clamoroso» nella storia dei monumenti italiani dal 1861, dopo l'Unità. La mostra intende essere, dunque, sia la narrazione di un'importante pagina della storia d'Italia, sia uno stimolo a riflettere sulla condizione attuale di tali residenze e sulle loro possibili collaborazioni come parte di un sistema. È di particolare importanza, quindi, che essa, oltre a esser posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, sia stata organizzata dalla Reggia di Venaria in collaborazione con il Senato della Repubblica e con quasi tutte le antiche residenze reali italiane, che con generosità hanno concesso in prestito oltre 130 opere, molte delle quali inedite. Non pare possa esservi viatico migliore per il futuro della Venaria Reale e delle sue sorelle in tutta la Penisola. [2053] From the Royal Palaces of Italy. Treasures and symbols of Savoy regality On the occasion of the 10th anniversary of its inauguration, La Venaria Reale has organized an exhibition that tells the story of Royal Palaces of the Italian Kingdom from 1860 to 1920. Palaces, mansions, and royal Savoy residences are in the centre of the tale, inseparable from sovereign rulers who lived in these places and that are shown reconstructing not only the artistic and architectonic history, but rather their functions as a symbol of kingship excellency of Italian kings. This exhibition is a perfect occasion to reflect on the forms of representations - from palaces to crowns, from ceremonies to portraits - that Savoy used to narrate their standing and rank and that left a trace in the history of Italian Royal Palaces. Thus, it is connected, with desired continuity, to the one dedicated to the Savoy dynasty and Reggia di Venaria, the historical complex, that after ten years of careful restoration was opened to visitors in 2007. The final point of the told story is the decision taken in 1919 by Vittorio Emanuele III to donate to the state the major part of royal residences. His choice was also motivated by the desire to “settle in the most convenient way national artistic heritage, that is a great Italian glory”, as he, himself defined it in one of his documents and that by that time, could have been referred to as “the most important and also the most resounding event” in the history of Italian monuments after the Unification in1861. The exhibition was thought out to tell the important part of Italian history as well as awaken a wish to reflect on the current state of these residences and their eventual collaboration as a part of a system. It is particularly important, therefore, that this exhibition, apart from being placed under the High Patronage of the Republic, was organized by Reggia di Venaria in collaboration with the Italian Senate, and with almost all of the grand Italian royal residences, that generously loaned more than 130 works, most of which are inedited. Seems rather hard to find the better viaticum for the future of La Venaria Reale and its sisters all over the Italian Peninsula. Sezione 1 - Raccontare la regalità: simboli e storie La prima sezione della mostra è dedicata a come i Savoia raccontarono la propria regalità nei due secoli intercorsi tra l'ottenimento del titolo regio, nel 1713, e la fine della Belle epoque, nel 1914- 1915, con lo scoppio della prima guerra mondiale. La prima sala vuole essere anche un ideale punto di contatto con l'attuale percorso di visita della Reggia. Dopo aver illustrato quali fossero i principali simboli dei Savoia monarchi assoluti d'antico regime, si passa, attraverso una sala dedicata a Carlo Alberto, alle figure di Vittorio Emanuele II e Umberto I, che dovettero costruire una retorica adatta alla nuova figura del re d'Italia. Un compito reso ancora più arduo dal non potersi servire di simboli religiosi, normalmente tipici del linguaggio delle grandi monarchie, ma ormai impossibile in un Paese il cui Risorgimento aveva avuto nel Papa uno dei suoi più ostinati avversari. Il racconto ricostruisce, inoltre, la vicenda delle residenze reali, probabilmente il principale strumento di autorappresentazione della monarchia della Nuova Italia. Dalla «corona di delizie», realizzata per i Savoia fra Cinque e Settecento, si passa progressivamente al sistema di residenze che essi realizzarono nel Regno d'Italia. [1228] Section 1 - History of kingship: symbols and stories The first section of the exhibition is dedicated to the manner, Savoy used to depict its own royalty over the two centuries elapsed between the obtaining the royal title in 1713 and the end of the Belle Epoque in 1914-15, with the outbreak of First World war. The first hall can be regarded as the ideal point to start a journey on a current visiting route of Reggia. After the exhibiting hall l, hosting the main symbols of Savoy, Old Regime absolute monarchs, you can proceed, crossing the hall dedicated to Carlo Alberto, to the figures of Vittorio Emanuele II and Umberto I, who had a task to create a magniloquence, suited to the new figure of the Italian king. A task, that resulted to be rather difficult, given the inability to use religious symbols, normally a part of a language of great monarchs, but impossible to use in the country where Risorgimento had a Pope, who was one of its most tenacious opponents. The story reconstructs moreover the fact of royal residences, being probably the main tool of self- representation of the monarchy of new Italy. From «crown of delights», built for Savoy between 1500 and 1600, we progressively move to the system of residences that were constructed in Italian Kingdom. Sala 1 -I Savoia monarchi assoluti I Savoia divennero re nel 1713, dopo sette secoli di sovranità ininterrotta su territori posti «al di qua» e «al di là» delle Alpi. Il trattato di Utrecht concesse loro il Regno di Sicilia, poi mutato fra 1718 e 1720 con quello di Sardegna. Vittorio Amedeo II, primo re sabaudo, elaborò un codice di raffigurazione della regalità di Casa Savoia destinato a sopravvivere per oltre un secolo. La mostra si apre, quindi, con una sala che presenta questo codice attraverso opere relative a Carlo Emanuele III, re di Sardegna dal 1730 al 1773. Il ritratto in maestà, opera della Clementina, mostra il sovrano secondo i canoni usati da tutti i re di Sardegna: la corona sabauda, il manto, lo scettro. I tre dipinti più piccoli, invece, sono relativi ad altri aspetti della regalità: la fertilità del sovrano - buon padre di famiglia e quindi buon padre dei suoi Stati - è alla base del dipinto di Duprà, ove è raffigurato con le tre mogli e i figli avuti da esse; il suo «buon governo» è oggetto del dipinto in cui appare come costruttore del porto di Limpia, a Nizza; la sua matura figura di monarca assoluto è espressa dall'allegoria del giuramento che le province dello Stato gli prestavano al momento dell'ascesa al trono. [1220] Hall 1 - The absolute monarchy of Savoy Savoy attaint the rank of king in 1713, after seven centuries of uninterrupted governing on the territories on both sides of the Alps. The Treaty of Utrecht granted them the Kingdom of Sicily, that later, between 1718 and 1720, was exchanged with Sardinia. Vittorio Amedeo II, first Savoyard king, elaborated a certain code of representing the kingship of the House of Savoy that was destined to remain for more than a century. The exhibition is opening with the hall that introduces this code through the works related to Carlo Emanuele III, the King of Sardinia form 1730 to 1773. His State portrait, painted by Clementina, pictures the sovereign according to the standards used by all kings of Sardinia: Savoyard crown, royal robe, and a scepter. Instead, three smaller paintings, refer to different aspects of kingship: the fertility of the sovereign - good father of the family is a good father of his states- that’s the basis of the Duprà’s painting, that showed the king together with his three wives and children he fathered with them; his “good ruling” is the theme of the painting where he is depicted as a constructor of Limpia port in Nice; his solid figure of absolute monarch is expressed by the allegory of the oath that the State provinces tributed at the moment of the accession to the throne. Sala 2 - Carlo Alberto Nel 1831 ascese al trono Carlo Alberto, primo sovrano di Casa Carignano.

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