
GESTIRE LE RISORSE, LE NOSTRE ORGANIZZARE L’AIUTO. MANI ALL’OPERA BILANCIO SOCIALE 2017 “I volontari sono coloro che contrastano l’indifferenza del mondo, il pensare solo a sé, disinteressandosi di chi è nel bisogno.” Papa Francesco LETTERA DEL PRESIDENTE Carissimi confratelli e amici, il titolo del Bilancio Sociale 2017 presenta in sintesi l'impegno di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano delle attività di Opera San Francesco per i Poveri e sono garanti di un servizio qualificato verso coloro che vivono una condizione di fragilità. "Le nostre mani all'Opera. Gestire le risorse, organizzare l'aiuto". Il tutto maiuscolo del titolo ci permette di interpretare ALL'OPERA come luogo, ma anche come operosità e impegno fedele e costante per contrastare le povertà economiche, relazionali e sanitarie che ogni giorno pongono domande e richiedono risposte. Uno dei compiti di OSF è certamente quello di gestire le risorse e organizzare l'aiuto. È innanzitutto un doveroso riconoscimento nei confronti di coloro che si fidano e si affidano a noi, perché l'aiuto dato a loro - qualunque esso sia - rappresenta una tessera preziosa nel mosaico dell'accoglienza, della solidarietà e della condivisione. Il Bilancio Sociale è un'occasione per ribadire quanto un'organizzazione debba investire sulla trasparenza e sulla gestione delle proprie attività, sulla sostenibilità dei suoi progetti per dare e ricevere fiducia da coloro che si sentono impegnati con OSF a dare "Una mano all'uomo. Tutti i giorni". Quest'anno nel BS 2017 abbiamo posto l'attenzione sui nostri volontari dedicando a loro un focus che proponiamo all'interno del documento. Dalle risposte avute dai questionari distribuiti, esce uno spaccato circa le motivazioni, la fedeltà nel servizio, le loro richieste volte a migliorare il rapporto con la struttura, l'incidenza dell'esperienza di volontariato nella loro vita. Impegno, consapevolezza, competenza, professionalità, maturità e carattere: sono doti indispensabili del volontario, qualità fondamentali per un'azione di volontariato sempre più autentica, matura e all'altezza del proprio compito. Se da una parte competenze, impegno e professionalità sono decisive per la qualità del servizio verso i poveri, dall'altra il volontario comprende l'urgenza di andare oltre il bisogno dell'altro per incontrarlo, per entrare in relazione, per crescere nell'attitudine a osservare e ascoltare. Perché l'ascolto è già apertura, dedizione, accoglienza. Spesso nella comunicazione OSF mostra i volti dei suoi ospiti. Sono i nostri testimonial, sono i veri protagonisti dei nostri servizi. Il loro sorriso, la serenità del loro sguardo parlano di accoglienza e di speranza, perché ogni gesto di carità genera fiducia nel cuore di chi lo riceve. Quanti volti OSF incontra ogni giorno! I volti di uomini e donne che hanno fame, che si ammalano, che chiedono aiuto per la loro igiene personale, volti che chiedono di essere ascoltati. Nessuna povertà potrà mai deturpare la bellezza di un volto, fatto a immagine e somiglianza di Dio. Il BS 2017 riporta anche la novità della seconda Mensa di OSF: infatti nel mese di ottobre abbiamo inaugurato i nuovi locali del servizio che continua nel tempo un'attività già presente e conosciuta dai poveri come "Il Pane di Sant'Antonio". L'esperienza della Mensa di Corso Concordia ci ha permesso di perfezionare progettazione e realizzazione della seconda Mensa garantendo un servizio qualificato e più accessibile ad alcune categorie fragili come malati, famiglie con bambini piccoli, anziani soli... È stato un impegno economico importante che ha trovato nei benefattori una valida risposta per la copertura, anche se parziale, delle spese. Anche le risorse di OSF sono state coinvolte e la sinergia tra i vari operatori ha dato certamente ottimi risultati. Anche quest’anno abbiamo redatto il Bilancio Sociale ottemperando alle Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle organizzazioni Non Profit emanate dall’Agenzia delle Onlus. Abbiamo mantenuto il livello B+ garantendo maggiori notizie e informazioni sull’organizzazione. Le tavole di raccordo, rispetto all’applicazione del modello, sono riportate nel relativo link presente nell’edizione on-line. La conclusione è una nota di speranza, perché gestione e organizzazione, risorse e aiuti sono al servizio dei poveri: OSF sa di poter contare sulla forza dei tanti volontari, sul sostegno dei benefattori, sulla professionalità Padre Vittorio Arrigoni, Fra Marcello Longhi, Fra Daniele Grossule, Padre Maurizio Annoni, Fra Domenico Lucchini. dei dipendenti, sulla vicinanza di molte aziende e sponsor. Insieme per custodire le fragilità, insieme per Si ringrazia Padre Giansandro Cornolti per la sua presenza in OSF nel ruolo di Vice Presidente fino a ottobre 2017. ridare dignità, insieme per una società più giusta, insieme per promuovere i diritti di chi è nelle periferie. Buona lettura! Con San Francesco d'Assisi un caro saluto di pace e bene! Padre Maurizio Annoni UNA SOCIETÀ INCENTRATA SUL PIÙ FORTE… E TUTTI GLI ALTRI? Basta guardarsi intorno per accorgersi che ormai viviamo, studiamo e lavoriamo in una società, e di conseguenza anche in una città, molto complessa ma anche dai molteplici divari tra le persone, i territori e le organizzazioni. In questa società esistono persone abbienti ma anche molto povere; persone che lavorano (peraltro in forma sempre più precaria e meno assistita) e altre cronicamente o ripetutamente disoccupate; persone sostenute dalle proprie famiglie (fino a quando?) e altre ormai tremendamente sole; persone sane (o apparentemente sane) e altre con elevati gradi di fragilità; persone con le polizze assicurative e in generale con la possibilità di pagarsi servizi sanitari, assistenziali e scolastici privati e altri invece costrette a fruire di servizi pubblici purtroppo sempre più lenti e ridotti; persone “note” in una data comunità e altre praticamente sconosciute o invisibili; esistono persone dotate di istruzione e altre invece senza alcuna forma di conoscenza. Questi stessi contrasti risultano ormai sempre più visibili, seppure in altre forme, anche nei nostri territori e quartieri: ci sono parti della città in cui emergono molteplici segnali di ricchezza, di ordine, di sicurezza, di innovazione degli edifici e degli ambienti e in generale di agio, e altri invece, (peraltro non molto distanti dai primi) in cui emergono condizioni di progressivo disordine, sporcizia, non sicurezza, mancata cura delle strade, degli edifici ecc.; anche le persone che abitano questi luoghi sono ormai profondamente diverse. Per tutti questi segnali (ormai crescenti da anni), questa società, ancora di più che nel passato, ha bisogno di agenti sociali non profit, di imprese e di pubbliche amministrazioni “forti”, e cioè, di “qualità”. Una società cresce (qualitativamente e non solo quantitativamente) quando essa è popolata da organizzazioni virtuose che intraprendono, innovano, creano ricchezza, trasparenti, economicamente sostenibili; organizzazioni che investono, ricevono e restituiscono continuamente fiducia, che promuovono relazioni, ma anche servizi utili per le persone e per le comunità. La nostra società oggi ha bisogno proprio di queste organizzazioni e non invece di organizzazioni “al ribasso”, contro l’uomo, opportunistiche e che scaricano continuamente i propri problemi di bilancio e i propri comportamenti non ottimali sulle persone e sui territori. Ecco, osservando Opera San Francesco per i Poveri di Milano ormai da molti anni, appare proprio come tale organizzazione costituisca un “bene” prezioso per tutta la città di Milano, e al medesimo tempo anche una bestpractice di impresa (sociale) sia per le organizzazioni del terzo settore, ma anche per le amministrazioni pubbliche e per le stesse imprese profit italiane e straniere. Si tratta di un’organizzazione che aiuta tanto, senza preselezioni di sorta, sostenendo in varie forme tutti coloro che per diversi motivi vengono a trovarsi ai margini del nostro meccanismo sociale ed economico apparentemente perfetto e virtuoso (ma in realtà funzionante solo per i forti e per gli abbienti); un’organizzazione efficiente e tecnologicamente organizzata perché le persone devono essere aiutate senza scaricare su loro i pesi di un’organizzazione poco funzionante (visto che di “pesi” essi ne hanno già molti); un’organizzazione che riceve fiducia e cuore da tante persone (centinaia di volontari e migliaia di donatori) i quali partecipano ogni giorno (e alcuni anche da tanti anni) a questa miracolosa missione di aiuto al prossimo che restituisce dignità alle persone sole e in difficoltà, in forma di migliaia di servizi, di incontri personali, di ascolto, di fiducia, di assistenza. Trattasi di decine di migliaia di prestazioni e di ore di attività. Opera San Francesco infine è un grande esempio di sussidiarietà vera nella nostra città ma anche di trasparenza. Il Bilancio Sociale di OSF infatti da anni costituisce una bestpractice per molte organizzazioni profit e non profit, che non hanno resistito ad emularlo. Stiamo parlando di un vero vanto per la nostra città, per la Chiesa, per il Paese. Una organizzazione che opera ogni giorno per le emergenze sociali e che ricostruisce uomini, donne e bambini, che per varie ragioni (personali, familiari, nazionali, politiche, religiose, economiche ecc.) sono rimaste indietro o ai margini, cercando di sopravvivere ogni giorno in una società “tarata” sempre più sul più forte, sul più efficiente, sul più ricco e sul più sano. Grazie OSF per quello che fai ogni giorno, un esempio da cui tutti dobbiamo
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