![Leonardo Fioravanti Rigore Progettuale, Onestà Estetica](https://data.docslib.org/img/3a60ab92a6e30910dab9bd827208bcff-1.webp)
Leonardo Fioravanti rigore progettuale, onestà estetica AISA Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile MONOGRAFIA AISA 114 I Leonardo Fioravanti rigore progettuale, onestà estetica AISA - Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile Show-room Fioravanti - Moncalieri, 10 settembre 2016 2 Prefazione Lorenzo Boscarelli 3 Rigore progettuale, onestà estetica Leonardo Fioravanti: chiacchierata sul design di oggi e di domani 7 Leonardo Fioravanti 9 La Fioravanti, profilo dell’azienda MONOGRAFIA AISA 114 1 Prefazione Lorenzo Boscarelli i sono persone che scoprono la propria voca- Come sarà l’automobile del futuro? Di certo molto Czione professionale da adulti, altre che l’avver- diversa da quella odierna, risponde Leonardo Fiora- tono chiara e incontenibile fin dai primi anni di vita. vanti, ma per utilizzare appieno le opportunità offerte Leonardo Fioravanti scoprì da bambino di voler di- dalle nuove tecnologie occorre abbandonare alcuni segnare le forme di automobili ed ha avuto la capa- punti fermi che hanno accompagnato tutta la storia cità e le doti per tradurre il suo sogno infantile in della motorizzazione, iniziando dall’assoluta preva- un percorso creativo, professionale e imprenditoriale lenza del motore endotermico. Il futuro sarà in larga che ha fatto di lui stesso e della Fioravanti s.r.l. due parte dei veicoli elettrici, che non solo hanno alcuni simboli dell’inventiva e dell’eleganza nel progetto di vantaggi strutturali (piccola dimensione del motore, automobili. basso inquinamento, silenziosità, forte accelerazione Leonardo Fioravanti è un designer, ma è pure un in- iniziale, …), ma per di più consentono di utilizzare gegnere, cosicché la passione per l’estetica non so- al meglio le potenzialità dell’elettronica, ad esempio pravanza mai l’attenzione per il veicolo nel suo com- realizzando il comando della trazione autonomo su plesso. Anzi, a volte la ricerca parte proprio dall’idea ciascuna ruota (coordinato con quello delle altre, per tecnicamente innovativa del veicolo – si pensi ad assicurare il miglior comportamento del veicolo). esempio alla “Sensiva” – per poi includere anche la Queste innovazioni aprono un campo vastissimo ai forma dell’oggetto. Così come la cura posta a sem- progettisti, li stimolano a ideare soluzioni impensabili plificare il prodotto e a facilitarne la produzione, fino a pochi anni fa, quando tutto sembrava portare standardizzando alcuni componenti (luci, porte, … a un ineluttabile declino dell’automobile e a un inari- come per la Nyce e la Tris) mostra quanto la funzio- dimento delle possibilità del progetto, oltre che a un nalità abbia un posto di primo piano nella ideazione. venir meno del piacere di progettare. Altre innovazioni hanno riguardato l’eliminazione In questa visione si rivela un altro tratto della perso- del tergicristallo, concependo un parabrezza “auto- nalità di Leonardo Fioravanti: una sana positività, il pulente”, grazie alle sue caratteristiche chimico-fisi- desiderio di provare piacere in quello che si fa e si che, o hanno avuto lo scopo di aumentare la grade- realizza, la soddisfazione che si prova quando ci si di- volezza di viaggiare in un’automobile scoperta senza verte a creare cose in cui si crede e in cui ci si esprime. il disturbo dei flussi d’aria, controllati con una forma Leonardo Fioravanti ha perseguito la definizione di particolare del profilo del parabrezza. Insomma, un bellezza che ci propone il filosofo greco Platone, cioè connubio di soluzioni tecniche rivolte sia alle presta- “lo splendore del vero”. Non di rado ci è riuscito, per zioni tecnico-economiche del veicolo, sia a miglio- di più divertendosi molto a realizzarlo e consentendo rarne la fruibilità e il piacere di utilizzo. a tutti noi di provarne piacere e ammirazione per lui. Lorenzo Boscarelli, presidente AISA e studioso di storia dell’automobile. 2 Rigore progettuale, onestà estetica chiacchierata sul design di oggi e di domani Leonardo Fioravanti Un prodotto maturo? E, intanto con le ibride, le elettriche e le autoguidate Disegnare macchine non è stata, non è solo, una si sono aperti nuovi orizzonti per tutti: progettisti, grande passione: è la mia vita, è ciò che ho fatto e che produttori e utenti. Prospettive affascinanti anche per spero di poter fare per tutta la vita. Ho cominciato gli originali modi di proprietà, utilizzo e servizi. E dico a dieci anni, suscitando un vero e proprio scandalo questo consapevole del fatto che in realtà, in molti familiare: mio padre aveva conseguito due lauree, mio casi, si tratta di un percorso “back to the future”, di un nonno è stato un grande letterato, un dantista, e ciò ritorno al passato: parliamo di sostituire il cocchiere in che io facevo disegnando incessantemente su tutto carne ed ossa che anticamente guidava la carrozza a ciò che mi capitava a tiro era visto come una perdita cavalli del “signore”, portandolo ai suoi appuntamenti di tempo. Per alcuni anni fu un dramma, che mi fece galanti, con un cocchiere elettronico che si avvale di soffrire molto. Avevo sistemato la scrivania nella un motore elettrico. Diversi gli strumenti, identici mia camera in modo che quando un adulto entrava i fini e gli utilizzi. Con in più il fatto che stanno io avessi il tempo di strappare o nascondere tutto: imponendosi e diffondendosi, oggi, modi di proprietà ciononostante, venivo sempre “beccato”. Eppure e di uso assolutamente innovativi, che nessuno fino a i miei genitori, che pure aborrivano questi disegni, poco fa si poteva immaginare. Si sta aprendo di fronte li conservarono gelosamente: tanto che quando mi ai nostri occhi di creativi e di appassionati un’era di sono trasferito a Torino mi hanno fatto la sorpresa di rinascita dell’automobile. farmeli ritrovare tutti, due casse intere. Alcuni infatti li ho pubblicati nel libro “Il cavallino nel cuore”. D’altronde era amore, un amore saldo e duraturo, Rigore progettuale Ma cosa significa rigore progettuale? per l’automobile, un amore che mi accomuna, Per me che sono un ingegnere, è quello che abbiamo senza rivalità di sorta, a tutti gli appassionati che si imparato con fatica e impegno nella logica stringente riconoscono nell’Aisa. E con tanti anni di esperienza dei Politecnici, dove l’ottimizzazione dei singoli alle spalle posso affermare che ci troviamo in un componenti, ma soprattutto la visione razionale momento della sua storia davvero molto particolare. d’insieme del progetto, era il nostro “mantra”. Da Fino a poco tempo fa, addirittura, l’automobile era studenti, venivamo fortemente biasimati se perdevamo data per morta… in quanto considerata il tipico di vista lo scopo generale dell’oggetto, se non prodotto industriale “maturo”, diffuso in tutto il mantenevamo un approccio generale complessivo. mondo globalizzato, un fatto commerciale, ridotto a Dunque rigore progettuale inteso come logica del una questione di opportunità costruttiva. Chi avrebbe progetto. potuto immaginare, anche solo venti anni fa, che la E allora proviamo ad applicare all’automobile questo Mercedes avrebbe utilizzato una piattaforma della rigore. Se parliamo di veicoli a contatto con la strada Renault, o che sarebbe stato praticamente impossibile (non a cuscino d’aria e non “droni”), cioè veicoli che sapere esattamente chi ha fatto un componente, e da toccano la strada con le ruote, perché ricorriamo dove viene… Senza contare che intanto si è sviluppato ancora a un sistema termico a moto alternato anziché il mercato della Cina che sforna venticinque milioni ad un sistema elettrico a moto rotatorio ... visto di veicoli all’anno. Tutto, insomma, è stato sconvolto, che le ruote ... ruotano? Tanto più che un sistema soprattutto dal punto di vista che più ci interessa, termico alternato di qualsiasi tipo è composto da quello progettativo e creativo. Si può immaginare migliaia di pezzi: un sistema elettrico da qualche infatti un’automobile che non abbia quattro ruote, decina. Prendiamo in esame qualsiasi motore di oggi, un motore termico, una carrozzeria, piccola o anche quelli di ultima generazione sfornati dalla più grande? No: fine della trasmissione. E invece... E avanzata tecnologia tedesca. Senza arrivare a un V8, invece l’automobile è rinata, forte del suo essere un V10 o un V12, se consideriamo un motore di un insostituibile strumento e simbolo della libertà gamma media, dandogli uno sguardo scopriamo un personale di ciascuno di noi. Lo è stata in passato, lo inferno di pezzi ... a cui sono da aggiungere quelli che sarà sempre: non c’è niente che dia al singolo la stessa compongono la frizione, il cambio, il differenziale, gli libertà di movimento dell’automobile privata. 3 alberi di trasmissione. Dopo centotrenta anni dalle suoi dipendenti 110 auto elettriche Citroën e installato prime automobili siamo ancora lì a combattere contro 60 colonnine di ricarica disponibili per tutti... sarebbe migliaia di pezzi, pesanti, complicati, ognuno dei quali già attuabile oggi il progetto “die Straβe der Zukunft” può rivelare un difetto o un’anomalia... (la strada del futuro), ossia una strada attrezzata con Oggi nel mondo circolano più di 850 milioni di elementi piezoelettrici che, compressi e sollecitati dal veicoli, sostanzialmente tutti termici; la quota delle continuo passaggio di camion ed auto, producono vetture elettriche in questo quadro complessivo non energia. Se la volontà ci fosse... è rilevante. Se consideriamo una media di tre cilindri a veicolo fa due miliardi e mezzo di cilindri, ciascuno dei Basterebbe volerlo fare quali gira ad una media di 2500 giri al minuto ... e già fare Ma la volontà non c’è (ancora) per motivi unicamente la moltiplicazione è un’impresa (6.250.000.000.000). socio-economici. Se da domani tutti comperassero Il fatto è che qualunque veicolo è difficile circoli per vetture elettriche, milioni di persone nel breve-medio un minuto al giorno: consideriamo due ore, ed è una periodo si troverebbero senza lavoro, vista l’enorme stima al ribasso perché i dati dell’OICA ci dicono riduzione di pezzi meccanici da produrre. E poi, ed che i cinesi trascorrono sei ore al giorno in macchina è la ragione più vera e profonda, si andrebbe a urtare per andare e tornare dalle grandi città come Pechino contro gli immensi interessi (economici, politici) che e Shangai.
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