DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVI n. 102 - Euro 0,50 Martedì 1 Giugno 2021 Che... Coraggio Italia di CRISTOFARO SOLA Ex-Ilva: pioggia di condanne i solito, i parenti attendono la fine delle esequie prima di acca- Il processo “Ambiente svenduto” si conclude in primo grado D pigliarsi sul lascito del defunto. Nel caso di Silvio Berlusconi politico gli ex cuccioli allevati nelle tante nidiate in Forza con condanne esemplari. E mentre l’avvocato Caiazza denuncia Italia non hanno avuto il dovuto riguardo verso l’anziano leader. Nel fuggi-fuggi ge- nerale, stimolato dalle cattive condizioni “Per la difesa nemmeno uno strapuntino”, gli impianti di salute del vecchio leone di Arcore, le tri- bù da tempo accampate all’interno di quel- di Taranto restano sequestrati ma in uso agli attuali gestori la che è stata la casa dei liberali e riformisti (Forza Italia) stanno togliendo le tende per migrare verso lidi incogniti, non prima di aver rastrellato il possibile. Molta paccot- tiglia e poca argenteria (quella è già sparita da un pezzo). Mentre il capo lotta per sopravvivere (e non in senso figurato), in Parlamento na- sce un nuovo gruppo politico. Si chiama “Coraggio Italia”. Il promotore è il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. A dargli una mano Giovanni Toti, governatore della Liguria e fondatore del movimento “Cam- biamo” il cui appeal elettorale è da prefisso telefonico. Sappiamo bene che la politica, come la rivoluzione, non sia un pranzo di gala. Lealtà e spirito cavalleresco non si combinano con la difesa di interessi smac- catamente egoistici, tuttavia Brugnaro ci consentirà ugualmente un appunto sul- lo stile. La sua mossa politica, riguardo ai tempi, è stata inelegante. Attendere di avere un colloquio chiarificatore con Sil- vio Berlusconi per spiegargli a viso aperto il perché della decisione di provocare un trauma (l’ennesimo) alla già claudicante formazione azzurra avrebbe conferito di- versa dignità all’iniziativa (legittima). Di certo, non avrebbe lasciato negli osser- vatori quel retrogusto sgradevole da pu- gnalata alla schiena che l’annuncio della costituzione del nuovo soggetto politico indubbiamente lascia. E quando si comin- cia con il piede sbagliato, non si va lontano. Ma c’è anche una questione di sostanza che va indagata. Berlusconi, nonostante i suoi tanti meriti in politica e nelle istitu- zioni, un po’ se l’è cercata. Il vecchio leone ha avuto a disposizione un quarto di seco- lo per far maturare una classe dirigente e una leadership autorevole e condivisa che avesse potuto raccogliere, al momento debito, la sua eredità e conferirle nuova linfa. Purtroppo, il “Cav” non ha lavora- to per prepararla. Coloro che, di volta in volta, venivano individuati come possibili delfini del “re Sole” di Arcore o sono stati ammazzati (politicamente) nella culla, se- guendo una tradizione che da Erode in poi non è mai passata di moda, oppure erano tanto inetti di loro che si sono autoelimina- ti senza che Berlusconi muovesse un dito. Risultato? Ciò che resta di Forza Italia è un rassemblement disarmonico di figure scarsamente dotate di carisma che si guar- dano in cagnesco, pronte a darsi battaglia per contendersi uno strapuntino sulla sce- na della prossima legislatura. Spettacolo poco edificante. Ma tant’è. Prendiamo atto del nuovo gruppo in Parlamento che ha messo insieme 23 de- putati alla Camera e 7 membri al Senato. L’apporto maggiore viene dall’emorragia liberali che non si riconoscerebbero nel- zione tutta interna alla destra nel tentativo è stato l’abbaglio ottico del tripolarismo a verificatasi in Forza Italia alla quale si la radicalizzazione della politica a destra di recuperare consensi approdati stabil- seguito della comparsa del Cinque Stelle, aggiunge la pattuglia di “Cambiamo”. Ai dopo l’avvento dei “sovranisti” Giorgia mente sia nella Lega, sia in Fratelli d’Italia. ma un elemento di trasformazione strut- due filoni si sommano i (pochi) rappresen- Meloni e Matteo Salvini. Ritorna la sindro- Ma non esiste alcuna Atlantide del mode- turale dell’ethos comunitario non rever- tanti del Centro Democratico con un toc- me della corsa verso un mitico centro che ratismo. Morta la Democrazia Cristiana, sibile mediante il ricorso ad anacronistici co di Cinque Stelle – la deputata Martina possa riequilibrare i rapporti all’interno il prorompere sulla scena del bipolarismo avventurismi. La prova? Chi per mestiere Parisse – che di questi tempi non guasta. della coalizione del centrodestra. ha prodotto negli italiani una mutazione racconta o commenta i fatti della politica Che dire: auguri e figli maschi (legge Zan É il viaggio fantastico alla scoperta del antropologica nell’approccio ai codici co- può esserne testimone. C’è un’opinione permettendo). Fatta la manovra di Palaz- nuovo El Dorado, luogo leggendario dove municativi della politica. Lo stare di qua pubblica che si esprime attraverso i canali zo, ora i “coraggiosi” devono convincere starebbero nascoste le masse moderate in o di là della linea di demarcazione tra due social utilizzando linguaggi urticanti, tal- gli italiani della bontà del progetto. L’idea attesa di un David Livingstone voglioso di schieramenti plasticamente riconoscibili – volta ruvidi quando non sfrontatamente forte non è il non plus ultra dell’originalità: ritrovarle. Nella realtà, l’intenzione di Bru- la destra e la sinistra – non è stato un fatto- volgari. ridare voce a una vasta area di moderati e gnaro e compagni si riduce a una competi- re transitorio, congiunturale, come invece (Continua a pagina 2) 2 L’OPINIONE delle Libertà Martedì 1 Giugno 2021 (Continua dalla prima pagina) impresa in libero mercato non possiamo partito che, a sua volta, è reso sempre più che hanno battuto per esaltare le scuse (le che guardare con curiosità a ciò che com- debole dalla fuoriuscita e sempre meno scuse!) di un politico, giacobino zelante, bineranno d’ora in avanti i “coraggiosi”, decisivo in un’alleanza in cui la decrescita equiparandolo a Paolo sulla via di Dama- Che... Coraggio Italia nella consapevolezza che un insieme cao- del centro è fonte non solo di disequilibri, sco, nientemeno. tico di cespugli non facciano una foresta. ma opera una spinta a destra senza quel E viene da chiedersi perché la stupefa- di CRISTOFARO SOLA Riguardo a Forza Italia, dopo quest’ulti- filtro che ne tempera certi impulsi e che, cente conversione sia avvenuta a ridosso occa proprio ai cronisti e agli opinio- mo scossone è bene che si dia una regolata tra l’altro, dà una ragione alla stessa sigla di un caso semplice e popolare, per quanto nisti responsabili, che non ammic- e decida cosa essere da grande. Che pos- del centrodestra. drammatico per la vittima, anziché per il T cano alla violenza verbale per me- sibilmente non sia di somigliare alla sala Non solo, ma nel centrodestra di questi caso più impopolare del secolo, nel quale schino tornaconto personale, farsi d’aspetto di una stazione ferroviaria con giorni spaccato dalla scissione è saltato il l’azionista di controllo di una società con- carico del non facile compito di tenerli a tanta gente in procinto di squagliarsela. vertice per scegliere i sindaci, facendo in- trollante un’autostrada è stato impiccato bada attraverso un dialogo improntato al Valigie in mano e masserizie in spalla. furiare il “povero” Tajani, minacciando simbolicamente al pilone superstite del ragionamento e alla moderazione nella che con gli scissionisti non farà nessun ponte crollato. Se non temessi d’innalzar- comunicazione. La gente, brutto termine summit, mentre Salvini disdice il tavolo lo ad un’altezza incommensurabilmente per indicare l’opinione pubblica, soven- Perché dopo la scissione sulle Amministrative per svelenire il cli- sproporzionata, dovrei dire che l’ex ri- te motivata dalle pessime condizioni in ma. voluzionario al pesto genovese, adesso cui versa il Paese, dalla drammatica cri- ci si chiede Quanto al Governo, resta da vedere contegnoso al ragù napoletano, fiutata si economica che, complice la pandemia, quali contraccolpi questa scissione possa la reazione termidoriana, fugge a gambe continua a colpire soprattutto i più deboli “cui prodest”? provocare sulla strada di un Mario Dra- levate verso i girondini per scamparsi la e i meno difesi dallo Stato, non va per il di PAOLO PILLITTERI ghi che comincia ad essere in salita. La ghigliottina. Lasciando da parte il mae- sottile. Di moderazione, e soprattutto di riflessione sul cui prodest di quasi tutte le stro Beppe Grillo eccezionalmente e rab- politica come arte del compromesso, non i dice che il “povero” Antonio Tajani scissioni, e a maggior ragione di questa, è biosamente garantista “pro domo sua”, vuole sentire parlare. Pretende piuttosto l’abbia presa proprio male questa vol- particolarmente attuale. come tacere che l’allievo in gramaglia ha che i politici si esprimano con parole dure S ta con l’uscita di 11 deputati da For- schivato il caso del figlio del suo mentore? se necessario, ma che parlino linguaggi di za Italia. Quanto a Silvio Berlusconi, Perché non ha né gridato né scritto “sono verità e di coerenza. Perché Giorgia Melo- non è pervenuto sia per il malanno occor- Il garantismo garantista per Ciro Grillo”? E, per finire, ni cresce nei sondaggi? La linearità della sogli sia per le varie dichiarazioni attribu- se poi capisse d’aver sbagliato a scusarsi e, sua posizione le dà credito. Quand’è che itegli da chi se né andato, da chi è rima- e i garantisti richiamato dal suo atavico giustizialismo, i leader (veri o fasulli) del centrodestra sto e da chi… se ne andrà? Dunque tempo di PIETRO DI MUCCIO DE QUATTRO si pentisse delle scuse, magari in cuor suo? sono calati nei consensi? Quando hanno d’estate e tempo di scissioni, come si usava Del resto, la sua carriera politica è tutta un cominciato a confondere le acque sul posi- dire una volta, quando gli scissionisti ap- lcuni degli ultimi fatti, penalmente “cursus capriolarum”.
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