Ada Salvi La necropoli etrusca di San Giustino a Sinalunga tombe 1, 2, 3, 7. QUADERNI SINALUNGHESI QUADERNI- SINALUNGHESI Ada Salvi La necropoli etrusca di San Giustino a Sinalunga tombe 1, 2, 3, 7. Direzione dei lavori: Mario Iozzo (Soprintendenza Archeologia della Toscana). Assistenza tecnica: Giovanni Roncaglia (Soprintendenza Archeologia della Toscana). Collaborazione alla direzione dello scavo e coordinamento dei lavori sul campo: Ada Salvi. Rilievi topografici: Ada Salvi, David Baroncelli. Documentazione stratigrafica:Ada Salvi, Francesca Guidelli. Disegni dei materiali: Ada Salvi. Restauro dei materiali: Nadia Barbi (ditta SeArch), Alida Cazzato, Enzo Toccaceli (Laboratorio di Restauro del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi). Redazione: Sara Faralli. Foto su concessione della Soprintendenza Archeologia della Toscana: Ada Salvi, Ariano Guastaldi (materiali); Ada Salvi (scavo). Scavo archeologico: anni 2005-2006, Saci srl - Ancona; anni 2007-2008, ditta Sergio Faralli - San Casciano V.P. e ditta SeArch di Nadia Barbi & C - Sinalunga. Progettazione scientifica del percorso espositivo: Monica Salvini, Ada Salvi (Soprintendenza Archeologia della Toscana). Allestimento del percoso espositivo: Maurizio Morini. Quaderni Sinalunghesi, Anno XXVI, nº 3, dicembre 2015 Pubblicazione periodica del Comune di Sinalunga Aut. Trib. di Montepulciano n. 231 del 31.05.1990 Direttore responsabile: Ariano Guastaldi Direzione e redazione: Via E. Fermi, 54 - Sinalunga (Siena) Realizzazione editoriale: Edizioni Luì - Chiusi (Siena) Stampato in Italia - Printed in Italy nel mese di dicembre 2015 Di questo libro sono state realizzate anche versioni in formato elettronico L’Amministrazione Comunale di Sinalunga è stata sempre attenta e sensibile alla va- lorizzazione del proprio territorio favorendo iniziative ed interventi atti a diffondere la conoscenza di quei tesori spesso ancora nascosti e inesplorati che costituiscono peculiarità e caratteristiche esclusive per il territorio e informazioni preziosissime per la storia e la cultura della comunità tutta. Risale al 1996 la Pubblicazione “Sinalunga e Bettolle due centri etruschi nella Val- dichiana” di G. Paolucci a cura dell’Amministrazione Comunale e della Sovrinten- denza Archeologica della Toscana. Il testo mise ordine fra le notizie emerse da studi frammentari precedenti e relativi a scoperte archeologiche sorprendenti e inattese sulla presenza della civiltà etrusca nella nostra zona, tra cui l’esistenza della necropoli di San Giustino. Questo nuovo lavoro, risultato di uno studio accurato e approfondito dei reperti rinvenuti nelle tombe di San Giustino, avallato dalla Sovrintendenza Archeologi- ca della Toscana, è stato prodotto dalla dott.ssa Ada Salvi, sinalunghese, attenta e scrupolosa nello studio e nell’analisi dei reperti che partecipò come archeologa agli scavi della necropoli di San Giustino. Lo studio, ma anche la passione e la tenacia di Ada Salvi, ci hanno permesso di ri- prendere il filo della storia contribuendo ad arricchirla ulteriormente con nuovi ap- porti, scaturiti dalla sua ricerca e di definire meglio il quadro del livello di civiliz- zazione esistente in epoca etrusca, completando il quadro archeologico relativo alla zona prospiciente a Sinalunga. L’Amministrazione Comunale attuale, nel 2015, Anno dell’Archeologia in Tosca- na programmato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Toscana, accogliendo l’invito e l’impegno auspicato dai colleghi amministratori che avviarono questo per- corso, torna a rivolgere lo sguardo verso la nostra storia antica, sentendo l’esigenza ed il bisogno culturale di approfondire e rendere visibile e fruibile quello che ci ap- partiene come storia della nostra civiltà. Riccardo Agnoletti Emma Licciano Sindaco di Sinalunga Assessore alla cultura La ricerca di Ada Salvi sulla necropoli arcaica di S. Giustino a Sinalunga, ora qui edita nei “Quaderni Sinalunghesi”, rappresenta l’esito virtuoso dell’azione sinergica condotta tra la Soprintendenza Archeologia e il Comune di Sinalunga, istituzioni che sono state in quest’opera affiancate dagli appassionati e dai ricercatorilocali desiderosi di promuovere la conoscenza storico-topografica del comprensorio, affrontando in maniera sistema- tica e scientifica uno scavo complesso di una, seppur piccola, necropoli, la cui importanza risiede nel trovarsi in un’area a cuscinetto tra il territorio di Chiusi, sul quale gravitò fin da epoca arcaica, e quello aretino, nella cui orbita entrò a partire dal III-II secolo a.C., come illustra l’Autrice. È oggi raro poter presentare, come in questo caso, attività di pura ricerca, in quanto le Soprintendenze sono sempre più quotidianamente impegnate dagli interventi di emergenza connessi con la tutela del patrimonio cul- turale. A maggior ragione, quindi, si apprezza questo lavoro a testimonianza di una ben riuscita condivisione di sforzi nel sostenere la ricerca. In questa occasione, infatti, i confini tra tutela e valorizzazione sono stati superati proprio dall’impegno congiunto della Soprintendenza e del Comune, impegno mediato dal lavoro incessante di Ada Salvi, che dobbiamo ringraziare per il suo impegno. La ricerca svolta a S. Giustino ha portato alla luce una piccola, ma ricca, necropoli che ci auguriamo possa essere resa quanto prima fruibile grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale, alla quale dobbiamo an- che la presente pubblicazione, che rappresenta la conclusione di un lavoro di ricerca che sarebbe rimasto altri- menti incompleto. In questo modo, invece, i dati emersi dallo scavo potranno essere resi noti anche al più vasto pubblico di studiosi e appassionati. Lo studio e la divulgazione di tali dati diventano però un passaggio necessario anche alla corretta contestua- lizzazione dei monumenti e alla piena conoscenza del territorio, operazioni fondamentali affinché esso venga non solo tutelato, ma anche responsabilmente progettato. Grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale e su progetto scientifico della dott.ssa Monica Salvini di questa Soprintendenza, sarà inoltre allestito all’interno del paese uno spazio dove sarà ricostruita una tomba della necropoli di S. Giustino al momento dello scavo. Ciò permetterà di non perdere il legame con la realtà del paesaggio nel quale è collocata la necropoli arcaica e il probabile abitato di riferimento (Le Carceri), anche nel caso in cui, per necessità conservative, fosse necessario proteggere le tombe, sottraendole alla vista. D’altra parte, l’azione di questa Soprintendenza nel territorio in questi ultimi anni (si veda ad esempio l’al- lestimento delle Stanze Cassianensi a S. Casciano dei Bagni) è stata rivolta non alla costituzione di nuovi musei civici, già numerosi in Valdichiana, ma alla restituzione alle singole realtà locali del proprio patrimonio culturale. Ciò riteniamo sia possibile attraverso la ricostruzione dell’ambiente originario, collocato nel contesto storico dei complessi archeologici: ovvero la realizzazione del percorso espositivo della fase tardo ellenistica a S. Casciano dei Bagni e della fase etrusco arcaica a Sinalunga. Siamo certi che grazie a questi percorsi si potrà dare un forte segnale a tutti i cittadini sull’importanza di co- noscere e proteggere il proprio passato per progettare, in futuro, un nuovo paesaggio agrario e urbano. Andrea Pessina Soprintendente Archeologia della Toscana Al mio babbo e alla mia zia, Giulio Salvi ed Anna Salvi Viti, che si sarebbero divertiti tantissimo. Desidero ringraziare innanzi tutto i funzionari della Soprintendenza Archeologia della Toscana, dott. Mario Iozzo e dott.ssa Monica Salvini, che si sono succeduti nella responsabilità della tutela del territorio, per la costante disponibilità e per avermi consentito di operare in piena autonomia e libertà di iniziativa sia nella conduzione del- lo scavo archeologico che nello studio dei materiali; il prof. Luigi Donati, ordinario di Etruscologia ed Antichità Italiche dell’Università di Firenze, per aver seguito lo studio della tomba 7, oggetto della mia tesi di Specializzazio- ne in Beni Archeologici, e per aver vivamente incoraggiato la prosecuzione del lavoro ai fini della pubblicazione; l’Amministrazione Comunale di Sinalunga, in particolare il Sindaco dott. Riccardo Agnoletti con l’assessore alla cultura prof.ssa Emma Licciano e il funzionario responsabile dell’Ufficio Cultura, dott.ssa Lucia Mazzetti, per aver creduto nella realizzazione di questa pubblicazione come conclusione del lavoro già svolto e prodromo di quello a venire, e l’arch. Paolo Padrini (ex vicesindaco e assessore alla cultura) con l’Ufficio Tecnico comunale, per aver promosso la prosecuzione delle ultime due campagne fornendo tutta l’assistenza necessaria; ai professionisti che hanno partecipato alle operazioni di scavo e documentazione, dott.ssa Francesca Guidelli (documentazione stratigrafica), David Baroncelli (posizionamento cartografico), Sergio Faralli e Nadia Barbi (recupero e consolida- mento dei materiali), per la competenza, la disponibilità e l’entusiasmo dimostrato. Un ringraziamento sentito va inoltre all’ex presidente del Gruppo Archeologico sinalunghese, arch. Carlo Padrini, e a tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo agli scavi: Edoardo Albani, Katia, Giuseppe e Ilaria Carella, Filippo Contini, Irene Cucchiarini, Cosimo Frangiosa, Stefano Gori, Roberto e Leonardo Meianti, Pietro Padrini, Luca Pinsuti, Massimo Roggi, Enrico Savelli; ai geologi Gianfranco Censini e Gabriele Ciacci per aver effettuato ricerche georadar e geomagnetiche; ad Ariano Guastaldi e Sara Faralli per la professionalità
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