BILANCIO SOCIALE 2014 A cura di Federico Moine, Stefania Branca, Anna Paschero, Elena Cattaneo, Giuseppe Rizzo con la collaborazione di Daniela Ruzza e Alberto Farina. 1 LETTERA DEL VICESINDACO DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO Per lunghi anni è stata consuetudine per la Provincia di Torino partecipare al bilancio sociale dell’associazione Colle del Lys che attraverso questo documento raccoglie e sintetizza i risultati concreti del suo impegno e del suo cammino di educazione alla pace rivolto in particolare ai giovani per non dimenticare gli insegnamenti di quanti con il loro sacrificio hanno scritto la storia. Quest’anno il nostro tradizionale intervento arriva da un Ente nuovo, che ha cambiato nome e missione - da Provincia di Torino a Città metropolitana di Torino - ma che vuole confermare il proprio ruolo e la presenza attiva nonostante le grandi difficoltà di carattere economico che riguarda tutta la pubblica amministrazione in Italia in questa fase. Già da tempo, per la verità, il nostro Ente registra tagli pesantissimi che in qualche modo si ripercuotono sul sostegno anche ad associazioni come quella del Colle del Lys, ma se vengono meno le risorse fresche non viene a mancare l’attenzione politica attenta e partecipa ed il sostegno, nelle forme e nei modi che ci sono consentiti per aiutare l’opera meritoria di ricordare il passato per insegnare a costruire un futuro migliore. Alberto Avetta vicesindaco della Città metropolitana di Torino 2 LETTERA DELLA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE Anche per quest’anno la nostra Associazione presenta il proprio bilancio secondo quei criteri di assoluta trasparenza che devono contraddistinguere chiunque gestisca risorse pubbliche e private, senza scopo di lucro. Per la terza volta viene pubblicato in forma ridotta mentre sul sito www.colledellys.it si può consultare in versione integrale. La presentazione del bilancio 2014 cade nel 70° anniversario della Liberazione, un anno importante per chi ha come scopo statutario quello di ricordare, valorizzare e soprattutto attualizzare i valori per i quali tanti giovani persero la vita dal 1943 al 1945 sulle nostre montagne. Settant'anni sono tanti, la memoria diretta dei protagonisti, così preziosa e determinante sta a poco a poco scomparendo e la parola Resistenza, a volte ignorata a volte stravolta nel suo significato storico, è poco presente nei programmi scolastici e nella cultura giovanile in genere. La nostra associazione ne sta prendendo atto e sta lavorando principalmente su questo settore proponendo un approccio di carattere storico piuttosto che memorialistico. Si tratta infatti di far comprendere alle nuove generazioni per quale ragione la conoscenza del passato, in quanto attività di analisi che utilizza specifici metodologie e strumenti della ricerca storiografica, rimandi immediatamente anche alla comprensione del presente. I nostri progetti presenti e futuri richiedono quindi un impegno importante dal punto di vista organizzativo e da quello finanziario. Fin dalla sua costituzione nel lontano 1991 la nostra associazione ha ricercato e ottenuto il sostegno delle istituzioni , Regione, Provincia e comunità locali. In particolare la Provincia con l'assegnazione in comodato d'uso della struttura ecomuseale del Colle del Lys per due decenni ha investito risorse sia nel progetto di “Cultura materiale”che ha riqualificato tutta l'area sia sostenendo il nostro Comitato con una quota annuale associativa che ha garantito la gestione , la cura e la fruibilità dell' Ecomuseo. Vogliamo ricordare a questo punto l'incessante e tenace opera di Carlo Mastri, nostro primo e “storico” presidente che nel rapporto con le istituzioni del territorio aveva individuato il percorso da seguire per dare un futuro certo al Comitato. Negli ultimi due anni però i pesanti tagli ai bilanci degli Enti pubblici hanno avuto come conseguenza la riduzione dei finanziamenti a noi destinati, Ci riferiamo in special modo alla Provincia di Torino che,nel passaggio di competenze alla Città Metropolitana, ha abbandonato alcuni servizi essenziali per il territorio del Colle del Lys, inserito tra l'altro in un parco provinciale , demandandone la gestione alla nostra associazione. La situazione quindi ci ha costretti a operare una riduzione di spesa fin ora sostenuta con un incremento del volontariato e con progetti gestiti in partenariato con altri soggetti quali ad esempio l'Archivio cinematografico nazionale della Resistenza, il CAI, la Federazione Italiana escursionisti e le Guardie Ecologiche Volontarie. Vogliamo però ringraziare il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale e tutti i Comuni nostri soci i quali, malgrado le difficoltà che vivono, hanno continuato a darci il loro contributo riconoscendo il nostro ruolo nella salvaguardia e nella diffusione dei valori della Resistenza. Elena Cattaneo Presidente del Comitato Resistenza Colle del Lys 3 LA PROGETTAZIONE A MEDIO E LUNGO TERMINE Conoscere per rimanere liberi Il programma pluriennale predisposto dalla nostra associazione ha voluto mantenere, con le parole”Conoscere per rimanere liberi” un filone di attività indirizzato prevalentemente alle nuove generazioni e al mondo della scuola in particolare, per mettere a confronto le esperienze del passato con i molti problemi che oggi affliggono la nostra società. Convinti che la libertà non sia un bene conquistato per sempre ma un valore da difendere e da far crescere intendiamo promuovere iniziative che vadano oltre le tradizionali tematiche inerenti la Resistenza e affrontino quelle relative ai diritti umani, alle questioni ambientali, alla costruzione di un' Europa dei popoli, alla pace. Conoscere per rimanere liberi Periodo di svolgimento Amica costituzione 2010/2014 La resistenza nei romanzi e nei filmati d’epoca 2013/2014 Una giornata al colle Permanente I giuristi nelle scuole Permanente Il laboratorio della memoria Permanente Venti mesi sulle montagne: rassegna di documentari Permanente Il portale della Resistenza Permanente Raccolta testimonianze della Resistenza in Val di Susa Permanente Eurolys Permanente Progetto teatrale “ Al Muro, i fucilati delle Casermette di Rivoli” Permanente Mostre e convegni Permanente Editoria e comunicazioni Permanente Valorizzazione Ecomuseo della Resistenza del Colle del Lys “Carlo Mastri” 2014/2016 Progetti scuola Ricordare per costruire La nostra associazione sente il dovere , nel rispetto di coloro che sulle nostre montagne hanno combattuto e di coloro che hanno reso possibile la loro lotta con l'aiuto morale e materiale, di impegnarsi per rivitalizzare l'economia montana secondo una logica di sviluppo rigorosamente sostenibile. Con l'apertura nel 2000 dell'Ecomuseo della Resistenza abbiamo dato inizio ad una azione di sviluppo e di rivalutazione di tutto il territorio attraverso la sistemazione di numerosi sentieri, la valorizzazione delle produzioni tipiche locali, le opportunità di conoscenza dell'ambiente e della sua storia. Coniugare la memoria della lotta di liberazione allo sviluppo economico e turistico del territorio montano è la strada che intendiamo percorrere con i nostri progetti. Ricordare per costruire Periodo di svolgimento Ecomuseo della Resistenza Permanente Manifestazione annuale al Colle del Lys Permanente Altre Manifestazioni Permanente 4 IL SISTEMA E L’IDENTIFICAZIONE DEGLI “STAKEHOLDER” AI QUALI SI INDIRIZZA IL BILANCIO SOCIALE L'individuazione e la scelta degli “stakeholders” rappresenta un passaggio fondamentale nelle "relazioni" che si vogliono attivare con la comunità . Le attività svolte dall’Associazione coinvolgono uno "spettro" amplissimo di soggetti, perché creano grandi aspettative e perché influiscono su numerosi interessi. a) Sistema degli stakeholders esterni L'individuazione dei diversi soggetti i cui interessi e le cui attese entrano in sinergia con le attività dell’Associazione rappresentano, di volta in volta, un lavoro che accompagna ogni iniziativa, fatto di ascolto , confronto , scambio e coinvolgimento . Se è corretto identificare come principali portatori di interessi “IL TERRITORIO E I CITTADINI” nella loro generalità, occorre tenere conto della diversa complessità e intensità dei loro interessi e dei loro assetti e condizioni istituzionali, sociali e territoriali. L'identificazione degli stakeholders richiede quindi di analizzare il territorio, la collettività che vi insiste e il sistema di relazioni interne ed esterne che l'Associazione si trova a "governare". La sua stessa responsabilità e legittimazione sociale discendono, infatti, dalla capacità di governo delle relazioni con le diverse categorie di portatori di interesse in quanto su di essi ricade l'impatto sociale generato dalle attività associative, che, a loro volta, loro stessi sono in grado di influenzare. Nell’immagine di sfere concentriche che simbolicamente definisce l’impianto, tali “stakholders” sono inseriti nella parte più esterna : particolare rilievo assumono le istituzioni scolastiche, culturali , politiche e sindacali come “diffusori” e custodi principali dei fondamentali valori civili e sociali, che appartengono all’organizzazione costituzionale del nostro Paese. Sono qui comprese le stesse articolazioni organizzative di tale sistema – i Comuni e le Comunità Montane, le Province e le Regioni - che, con l’Unione Europea hanno la capacità di esercitare un’influenza rilevante sulle decisioni dell’Associazione, subendone, nello stesso tempo un impatto significativo . b) Sistema degli stakeholders interni Identificano l’organizzazione, in primis i soci aderenti, tra i quali alcuni Enti
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