Anno XIII - n.19 - 17 maggio 2017 Finali IBI17 in tv Le dirette in chiaro Domenica dalle 13 il femminile su SuperTennis e il maschile su Tv8 Pag.22 Il tennis conquista un altro stadio Sharapova e Berdych le prime due racchette dentro al Colosseo Pag.4 Speciale Pre-quali IBI, i ritratti dei vincitori Ecco gli 8 uomini e le 8 donne che ce l’hanno fatta. Erano 15.707... Pag.14 GLI ALTRI CONTENUTI La rivoluzione delle regole Prima pagina: giocheremo così Pag.3 - Terza pagina: IBI, che storia! Pag.10 - Circuito mondiale Pag.12 parte dalle Next Gen Atp Finals 3° Simposio Internazionale Pag.20 - I numeri A Milano si giocherà 3 set su 5 ai 4 game, senza della settimana Pag.24 - Il Kinder in Europa Pag.26 vantaggi. E con il countdown tra un punto e l’altro Dalle regioni: notiziario sportivo Pag.28 Circuito Fit-Tpra Pag.32 - Racchette e dintorni Pag.34 Pag.8 L’esperto risponde: che cosa succede se... Pag.36 prima pagina Giocheremo così DI ENZO ANDERLONI 2-2 quando Mario Rossi con la figlia Ro- be essere decisivo, in negativo. berta, 11enne ai primi passi agonistici Siamo 3-2, sono passati pochi minuti e e tribune sono piene e l’attesa nel Trofeo Kinder, arriva al palazzetto. il game che si va a disputare è già deci- sale: i due giocatori stanno per- La giornata di lavoro si era prolungata sivo per il set. Roberta accelera nervo- correndo il corridoio che dagli in modo imprevisto e quella serata di samente con il consumo dei pop-corn. L spogliatoi porta sul campo. En- grande tennis pregustata e prenotata E poi ne rovescia a terra una manciata trano, uno per volta, annunciati dallo da mesi si era trasformata in una rin- perché il vincente lungolinea di rove- speaker. Quando il secondo fa il suo corsa. Entra e si dirige alla scalinata che scio che crea il break e chiude il set è ingresso parte il timer. I display comin- lo porta al settore nord. Quando spun- da “standing ovation” e anche lei scat- cia a scandire alla rovescia i 5 minuti di ta all’accesso tribuna e sente il “poc” di ta in piedi d’istinto. Wow! tempo a disposizione dei protagonisti una battuta, e il subitaneo “poc” della ri- Non c’è qui lo spazio per raccontare del match prima che tutto cominci. sposta, gli si para davanti il controllore. tutto l’incontro, ma questo è solo un Si gioca tre su cinque, dal primo Ma non per fermarlo e dirgli di aspet- assaggio di quello che succederà al- match. Però ai 4 game, senza vantaggi. tare la fine del game. Per indicargli do- le Next Gen Atp Finals del prossimo Gli anglofoni lo chiamano “no-ad”, al cir- ve sono i suoi posti che lui, comunque novembre a Milano, anche sul piano colo “punto secco”. Sul 40-40 chi rispon- prudente e felpato perché sente che c’è dell’engagement digitale e della de decide da che parte e la si fa finita già tensione nel match, raggiunge pri- possibilità di avere un contatto diret- lì, botta d’adrenalina a ogni gioco. E alla ma che cominci il quindici successivo. to con i giocatori. I più forti emergenti fine di ogni 15, ripartono i display per E vede i display che scandiscono i del circuito si sfideranno con queste contare alla rovescia i 25 secondi che si secondi mancanti alla prossima botta nuove regole che il Presidente dell’Atp hanno a disposizione da regolamento da 211 km/h. Nel frattempo adocchia il Chris Kermode ha svelato ieri al Fo- per servire la palla successiva. venditore di pop-corn, perché per Ro- ro Italico, in una conferenza stampa La concentrazione di tutti deve essere berta una partita di tennis del circuito affollatissima e molto coinvolgente. massima, perché ogni istante è deci- mondiale è molto meglio dell’ultimo Sarà la sperimentazione di una rivolu- sivo, specie il millisecondo che deve pre-post-sequel di Star Wars. Ma con zione. Se tutto funzionerà. Se piacerà bastare per intuire velocità e traietto- una vasca di pop-corn extra large. ai giocatori e al pubblico, millennials ria della battuta avversaria con l’aggra- In basso Mario vede intanto che un con- o traditionals, si potrebbe a un certo vante che il “let”, quello che al circolo trollore ha fermato una coppia che era punto giocare così. Dappertutto e a chiamiamo “net”, cioè la ripetizione entrata insieme a lui e Roberta. Chissà qualunque livello. del servizio che tocca il nastro prima perché li bloccano... poi capisce: han- Il tennis tira forte. In tutti i sensi (ieri di toccare terra, non esiste più. La palla no i posti in terza fila dietro la riga di era solo martedì e gli Internazionali è buona e va giocata proprio come du- fondo. Lì dietro, solo lì dietro, non ci si BNL d’Italia hanno superato di oltre rante uno scambio, quando le deviazio- può muovere durante i punti perché si 4.000 unità il record assoluto di ni del nastro hanno sempre fatto parte, entra nel campo visivo dei giocatori. E spettatori dell’intero anno scorso: fortunata o sfortunata, del gioco. quello è davvero un disturbo che, alla siamo a 208.209). E non ha intenzio- Il match parte equilibrato. Siamo sul velocità con cui tutto si muove, potreb- ne di rallentare. Anzi. DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Andrea Nizzero, Gabriele Riva, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Annamaria Pedani Piero Valesio Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, (grafica) Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina A CURA DI 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO Sportcast srl Info: [email protected] federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli [email protected] dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a [email protected] 3 inibi17 italia Il tennis al Colosseo, come in un grande film Maria Sharapova e Tomas Berdych entrano nello “stadio” più famoso della storia con racchette e palline, in un’atmosfera da cinema d’altri tempi. Binaghi: “Abbiamo combattuto anni per arrivare qui...” DI ANDREA NIZZERO - FOTO A. Costantini omas e Maria scendono la scalinata est che porta al Co- losseo con la racchetta in ma- T no. È l’unico particolare che permette di distinguerli da due divi del cinema: lei in gonna scura, lunga, di nappa; lui in pantalone nero, t-shirt bianca e Persol. L’abbronzatura accu- mulata sui campi da tennis di mezzo mondo illumina il viso di entrambi, ed entrambi emanano quell’aura di sicurezza, di salute, che caratterizza i grandi sportivi. Entrano insieme, sa- lutando tutti quelli che fanno lo stes- 4 inibi17 italia so con loro. A breve distanza li segue Ester, la moglie di Berdych, anche lei talmente bella da intimidire. Tutto si svolge mentre, dalla parte opposta dell’Anfiteatro Flavio, il sole cala len- tamente dietro gli archi imponenti del più antico e famoso stadio del mondo, facendo filtrare una luce gentile. Sembra il set di un film di un’epoca che non c’è più, non fosse per gli smartpho- ne che inevitabilmente escono in mas- sa per scattare delle foto probabilmen- te irripetibili. Maria Sharapova percor- re l’entrata alzando progressivamente lo sguardo, mano a mano che la vista sull’interno del Colosseo si allarga di fronte a lei. Lo stesso fa pochi secondi dopo Tomas Berdych: l’entusiasmo e la mandibola abbassata sono quelli tipici di chi vede qualcosa che non credeva possibile. La vista del Colosseo dal basso, dalla piattaforma che poggia al livello dell’antico terreno su cui com- battevano belve e gladiatori, è effetti- vamente e letteralmente mozzafiato. Masha come Anita Ekberg Il presidente Angelo Binaghi e l’asses- sore allo sport Daniele Frongia scat- tano giusto le foto di rito, per poi la- sciare la scena ai protagonisti. Con le Binaghi al Colosseo: “Scandaloso racchette che si sono portati dall’ho- tel, Berdych e Sharapova scambiano averci fatto aspettare così tanto” anche qualche pallina, per la gioia dei Il grande tennis al Colosseo, con Maria Sharapova e Tomas Berdych. Ci sono voluti tempo e pa- fotografi e delle telecamere. Alcuni tu- zienza, ma alla fine il sogno di Angelo Binaghi si è realizzato. L’emozione è enorme: “Finalmente risti, dalla passerella che corre sopra entriamo in pompa magna dalla porta principale nel monumento simbolo del nostro Paese. Sono e attorno alle tribune dell’anfiteatro, nello stesso stato d’animo in cui mi sono trovato la prima volta che sul Centrale ho premiato i diventano i fortunati destinatari di vincitori degli Internazionali”, ha raccontato il numero uno della Federtennis.”C’è tutto il peso della storia che questo monumento ha, il peso di quello che esso rappresenta nel mondo, il peso un paio di palline spedite sugli spalti di quello che rappresenta per noi entrare al Colosseo con la Sharapova”. C’è voluto però tanto - proprio come dopo un match vinto tempo, troppo. “Si dovrebbe scrivere un libro su tutte le bugie che ci hanno raccontato in questi - da Maria. Con l’amica che l’accompa- anni, quando ci dicevano che sarebbe stato impossibile.
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