Temi E Progetti

Temi E Progetti

temi e progetti 2.1 Trasformazioni urbane i t Le iniziative di sviluppo e riqualificazione urbana risultano t e essere numerose e in alcuni casi consistenti per dimensioni g degli interventi proposti, qualità e raggio di influenza sul o territorio nel quale si inseriscono. r p Differenti sono le tipologie di trasformazione: interventi i 1 3 attuativi delle previsioni di piano (il Progetto Corsico – ex d 2 corsico cartiera Burgo, il recupero dell’ex Pozzi Ginori a Corsico, il n Comparto D5 a Rozzano); progetti integrati che intervengo- a 4 r 5 no su singole componenti del contesto urbano, con una plu- progetti grandi g ralità di funzioni ed obiettivi e che si concentrano sulla 6 a 8 riqualificazione del tessuto urbano esistente (i PRU di 9 Pieve Emanuele); programmi di recupero e trasformazione 7 11 urbana che agiscono su contesti con problemi rilevanti, 10 12 dove fondamentale è l’integrazione tra intenti pubblici e 13 rozzano privati, con una ridefinizione degli obiettivi e degli stru- menti di piano tradizionali (la STU Lorenteggio, PII Vallam- brosia di Rozzano, il CdQ II di Rozzano). pieve emanuele A questi progetti se ne aggiungono altri differenti per fina- 14 21 19 20 lità e dimensioni: interventi che mirano a ricucire la 18 maglia insediativa e a promuove un complessivo miglio- 1 17 15 ramento della qualità urbana; operazioni finalizzate alla 16 trasformazione di porzioni del tessuto urbano dismesso; interventi di espansione produttiva, terziaria e commer- ciale (il Progetto Milanofiori 2000 ad Assago, l’espansione STU lorenteggio del centro commerciale Fiordaliso a Rozzano e Girasole a aree di recupero e trasformazione urbana Lacchiarella); operazioni urbanistiche in grado di creare interventi di rilevanza metropolitana nuove centralità intorno a poli esistenti (espansione del a. milano_progetto CERBA polo logistico di Pieve Emanuele e Villamaggiore, l’Induxia Corporate Park a Lacchiarella). 1. binasco_polo di rilevanza sovracomunale 2. corsico_progetto corsico - ex cartiera burgo 12. rozzano_PRU viale toscana I maggiori progetti all’interno dell’ambito risultano essere 3. corsico_recupero ex pozzi ginori - perlite - dicalite 13. rozzanoPII rozzano vecchia concentrati lungo la Nuova Vigevanese e l’asse della A7- 4. trezzano sul naviglio_AQST 14. lacchiarella_espansione centro commerciale girasole 5. assago_milanofiori 2000 15. lacchiarella/binasco_induxia corporate park SS35, nei punti di maggiore accessibilità. Sono interventi 6. assago_comparto D5 16. lacchiarella_UDC - urban distribution center di completamento/espansione del patrimonio produtti- 7. rozzano_espansione terziaria 17. lacchiarellla_terminal logistico intermodale vo, direzionale e commerciale esistente, il cui scopo è 8. rozzano_PII vallombrosa 18. pieve emanuele_espansione cnetro logistico 9. rozzano_espansione centro commerciale fiordaliso 19. pieve emanuele_PRU - quartiere INCIS quello di rafforzare i settori economici (gli interventi di 10. rozzano_espansione humanitas 20. pieve emanuele_PRU - via delle rose/nuova stazione 11. rozzano_CdQ II 21. noviglio_espansione polifunzionale ricambio continuo di attività commerciali lungo la Vigeva- Fonte: Provincia di Milano, 2006 nese, l’espansione dell’Ikea di Corsico e di altre attività 27 50 temitemi e progettiprogetti trasformazionitrasformazioni urbaneurbane sudsud milanomilano commerciali lungo le principali arterie stradali). i Per dimensioni, iter procedurale, attori coinvolti e obietti- l vi, alcune di queste operazioni meritano particolare atten- a r zione: due interventi di rilevanza sovracomunale sono rap- u presentati dall’espansione dell’Istituto Clinico Humani- t t tas di Rozzano e il progetto CERBA al confine tra il u Comune di Milano e Opera, volti a rafforzare il sistema r t ospedaliero nel quadrante sud orientale dell’area metro- s politana milanese; la STU – Lorenteggio, promossa dal a r Comune di Milano, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio f n e Corsico, che si sviluppa lungo l’asse Lorenteggio-Nuova i Vigevanese, con lo scopo di predisporre in forma coordina- i t ta, integrata ed unitaria un piano complessivo di riqualifi- t cazione e ridisegno dell'area che miri alla revisione dell'as- e setto infrastrutturale, alla riqualificazione dei quartieri di g o edilizia residenziale pubblica, al ridisegno degli spazi pub- r blici, alla valorizzazione delle presenze storiche, culturali p ed ambientali del territorio come fattori di qualità della i vita e di identità locale, all’incremento della qualità dei d n servizi locali, sia attraverso il rilancio di quelli esistenti a che mediante l’introduzione di nuovi servizi diretti ed r indiretti alla persona; l’espansione dei poli logistici che si progetti infrastrutturali grandi g addensano lungo la SP40 Binaschina, attraverso una serie di interventi che mirano all’espansione dei manufatti edi- lizi esistenti e al rafforzamento infrastrutturale della por- zione sud orientale della regione urbana milanese (cfr scheda). Nell’insieme gli interventi di sviluppo urbano nel Sud Milano risultano essere numerosi ma poco interconnessi Rete stradale tra di loro, poco integrati e, generalmente, a carattere multifunzionale. Prevalgono, inoltre, interventi di scala esistente locale, finalizzati a costituire polarità funzionali e di servi- da potenziare e di progetto zio al sostegno del contesto sociale, economico e territo- riale di scala intercomunale. Rete ferroviaria esistente da potenziare e di progetto Fonte: Centro Studi PIM, 2006 progetti infrastrutturali inseriti nella Legge Obiettivo 28 n.443 del 21 dicembre 2001 50 temitemi e progettiprogetti interventiinterventi perper lele infrastruttureinfrastrutture sudsud milanomilano 2.2 Interventi per le infrastrutture Strategie metropolitane e grandi progetti: de- > allontanare i traffici di transito dall’area centrale, cile realizzazione, sia per la loro natura e cisioni esogene già interessata da una propria elevata quota di l’impatto che determinano sul territorio e le spostamenti in ingresso; comunità locali, sia per il numero dei decisori Come noto, l’assetto delle reti di mobilità della Pro- > integrare tra loro le diverse modalità di trasporto, coinvolti e i riflessi che comportano, che vanno vincia di Milano è caratterizzato da una struttura mar- potenziando i nodi di interscambio; bene al di la dell’ambito di competenza del PTCP. catamente radiocentrica che, all’approssimarsi del In questo senso possono essere definiti progetti capoluogo, si attesta sull’anello stradale delle tangen- > favorire forme di mobilità sostenibile e meno esogeni. ziali e sulla cintura ferroviaria milanese. impattanti, da un lato, promovendo il trasferi- Al contrario, allontanandosi dall’area centrale, le mento modale verso il trasporto pubblico, e connessioni trasversali diventano più rade ed è proprio dall’altro, sostenendo progetti infrastrutturali Rete ferroviaria tale configurazione che contribuisce a peggiorare la territorialmente e ambientalmente compatibili. situazione di grave congestione di tutte le direttrici, Gli interventi attengono, sia ad aspetti infrastruttura- li, che al servizio offerto, con gli obiettivi di: in particolare quelle radiali. Rete stradale Ad esse, infatti, viene demandato il compito di smalti- > liberare “tracce” per lo sviluppo del Servizio Fer- re traffici di natura e con destinazioni differenti, che, Le principali strategie di intervento riguardano: roviario Regionale, grazie alla realizzazione delle in mancanza di un’adeguata struttura della maglia, nuove linee ad Alta Capacità (direzione Bologna, tendono a gravitare ulteriormente, e talvolta inutil- > il potenziamento delle principali direttrici radiali Torino, Venezia, Gottardo) e il potenziamento di mente, sul nodo centrale dell’area metropolitana. esistenti, con opere prevalentemente in sede, per quelle radiali esistenti (Milano-Pavia, Milano- A tutto ciò si aggiunge una generale condizione di ina- rendere più efficienti i collegamenti in avvicina- Mortara, Rho-Gallarate); deguatezza delle prestazioni tecniche di molti itine- mento al capoluogo (A4, A9, SS36, Paullese, Cassa- rari, che, per quanto riguarda le direttrici stradali, si nese, Rivoltana, SP114, varianti al Sempione e alla > allontanare i traffici merci dal “nodo milano” trovano ormai ad attraversare un denso susseguirsi di Varesina); verso un più esterno sistema di “gronde” (FNM aree urbane, con inevitabili ricadute, sia sulla fluidità Saronno-Seregno, Vanzaghello-Novara e RFI di scorrimento veicolare, che sulla vivibilità dei > la riqualificazione puntuale della maglia viaria dif- Seregno-Bergamo); luoghi. fusa, per aumentare la sicurezza, migliorare gli Di fronte a questo scenario, emerge la necessità di attraversamenti urbani, rendere più fluide e incre- > offrire un servizio qualitativamente migliore, am- attuare una riorganizzazione complessiva delle reti, mentare le connessioni trasversali; modernando e completando la rete suburbana secondo criteri di pianificazione che interessino tutti (FNM Milano-Asso, RFI Monza-Molteno, Secondo i livelli della mobilità, ne considerino le reciproche > la realizzazione di nuovi tronchi autostradali, con Passante), realizzando adeguate aree di inter- sinergie, si integrino e risultino compatibili con il andamento prevalentemente trasversale, di valen- scambio ed attuando un orario di tipo cadenzato; sistema territoriale e ambientale. La logica di base za strategica per l’intera Lombardia e tutto il Nord riguarda l’individuazione di sistemi che consentano Italia la cui attuazione è ancora subordinata al rag- > rafforzare le

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