ANNO XXVIII / NUOVA SERIE / N. Sj^'S&'vw, j{ Lunedì 25 febbraio 1980 / L. 300 arretrati L. a») Chiusi i Giochi a Lake Placid L'Inter più 6 rispetto al Milan A Lake Placid si sono conclusi i Giochi invernali. Magro il bottino per gli azzurri che si sono dovuti accontentare di due medaglie d'argento nello slittino. Nel campionato di calcio sempre più sola l'Inter, che domenica affronterà il derby con sei punti di vantaggio sul Milan. (NELLO SPORT) ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO Analisi jugoslava della crisi internazionale Le conclusioni del compagno Chiaromonte alla conferenza di Torino Illusorio pensare oggi a «nuove Yalta» PCI: la FIAT banco di prova Dal nostro inviato interessi che è stata definita l'uno o dell'altro polo. La ri­ in quell'occasione. In effetti voluzione sociale viene pre­ BELGRADO — La Jugoslavia l'equilibrio, anche in questa sentata come monopolio di i respinge l'ipotesi di « nuove zona, è fondato più sull'enor­ uno dei blocchi ed è cosi Yalta » — di accordi, cioè, per una litica di cambiamento me concentramento che non strumentalizzata. Quella tec­ che facciano prevalere i ri­ sulla stabilito degli accordi. nologica viene manipolata sultati di contrattazioni di­ Nuove Yalta provocherebbe­ nell'interesse dell'altro polo. Nessuna contraddizione nell'impegno a superare la crisi attuale dell'auto e per imporre un nuovo sistema di trasporti rette tra le grandi potenze, ro nuovi conflitti armati e Alle liberazioni nazionali si alla ricerca di « sfere d'in­ nuove estensioni del potenzia­ cerca di applicare l'etichetta La sfida sul piano della produttività e per un'organizzazione del lavoro nuova e più umana - L'ipotesi di accordo Alfa* fluenza », sui diritti dei po­ le bellico come garanzia del­ « orientale » od « occidenta­ poli interessati — e ripropo­ l'equilibrio *. Nel rapporto tra le ». E' chiaro che in un tale Nissan: sarebbe preferibile una intesa nazionale se la FIAT offrisse condizioni pari a quelle dell'azienda giapponese ne le esigenze non più rin­ le grandi potenze è sempre scontro « non solo non si saU viabili di una distensione uni­ presente l'elemento della va la pace, ma vengono an­ Da uno degli inviati sotto il sole? Qual è allora il un modello industriale a bas­ le della Fiat e al tempo stes­ versale e di una « democra­ « scalata ». Ogni accordo è che distorti il risultato auten­ senso dell'operazione che si so contenuto tecnologico, an­ so per imporre un nuovo si­ tizzazione » delle relazioni in­ solo il riconoscimento di un tico e le prospettive di ognu­ TORINO - Insomma, la .svol­ vuole compiere? Perchè una che in quella piccola e me­ stema dei trasporti, basato ternazionali. equilibrio momentaneo, solo na ». Munteci conclude la conferenza al Gramsci ta c'è o non c'è? In questi Irò inchiesta di massa, perchè tre dia impresa che fino ad ora principalmente, anche se non Il tema è tornato in questi una tregua che darà luogo giorni di conferenza a Tori­ continua a tirare. Il progresso — dice anco­ no, .si è consumata la risco­ giorni di discussione serrata, esclusivamente, sul trasporto giorni, con insistenza, nelle a una nuova fase di contesa. ra Grlickov — diventerà uni­ di confronto vero anche sul­ pubblico e collettivo. E' una « Si potrebbe dire — nota perta dell'auto da parte del Il sistema industriale, così, dichiarazioni dei dirigenti e versale solo se sarà prima J le linee, senza nascondere le è ad un passaggio assai de­ battaglia che ci vede impe­ nei commenti della stampa. l'alto dirigente jugoslavo — l CV! A leggere certi commen­ nazionale. Il mutamento so­ Per salvare la Sicilia ti sembrerebbe di sì. Tnutile diverse posizioni (per esempio licato e complesso. A questo gnati su diversi piani: la poli­ Lo ha affrontato Alexander che la pace si mantiene at­ ciale può essere completo so­ se è realistico superare o no punto il PCI, maggior parti­ tica internazionale, la pro­ Grlickov, membro della pre­ traverso un continuo stato di che ogni operaio, o dirigen­ lo nell'ambito dell'emancipa­ te politico e sindacale, si sia la catena di montaggio) per to della classe operaia e for­ grammazione, l'aumento del­ sidenza della Lega, in un di­ guerra potenziale ». zione nazionale. La rivoluzio­ trovare alla fine un punto di za nazionale, non può stare a la produttività alla Fiat, basa­ scorso pronunciato a Vozdo- ne tecnologica può dare ri­ non serve l'assistenza affannato dalla tribuna a - L'esigenza che gli jugosla­ smentire questa immagine ca arrivo comune? Se di svolta guardare. « Noi non intendia­ to su una nuova e più uma­ vac, fuori Belgrado, che ha sultati concreti solo se avvie­ si deve parlare, essa attiene mo insegnare il mestiere a na organizzazione del lavoro, sviluppato alcuni dei motivi vi affermano è ancora quel­ ne in funzione del progresso ricaturale. Nella società dei la che il non allineamento, Dal nostro inviato mass-media conta ciò che ap­ più alla situazione oggettiva nessuno, avanziamo ipotesi, anziché su un più intenso di fondo dell'analisi jugosla­ sociale e nazionale. PALERMO — Mentre a Torino si affrontava la crisi della che alla linea del PCI. Og­ proposte sulle quali chiedia­ sfruttamento. Ciò si traduce in va della situazione interna­ espressione di quella rivolu­ pare, non ciò che è. Oerar- zione anticoloniale che è tan­ Una distensione universale FIAT, qui a Palermo si discutevano le linee di un piano di dn Chiaromonte, cosi, ha dovu­ gi. anche il simbolo dell'effi­ mo un confronto — ha pre­ un aumento dei contributi pub­ zionale. Lo ha ripreso a Za­ è dunque necessaria per il so­ sviluppo dell'isola che. in un intreccio tra riforme economiche to di nuovo precisare, nelle , cienza dell'industria privata è cisato Chiaromonte — consa­ blici ad Agnelli? No di cer­ gabria l'editorialista del Vjes- ta parte delle Nazioni Unite e che si riflette nei loro prin­ cialismo. non meno che per e riforme istituzionali, sappia trasformare in concreto progetto sue conclusioni, il senso di a un punto critico. Tutte le pevoli che è giunto il momen­ to, nessuno pensi di poter ri­ nik. notando che. diversamen­ la pace. « Il socialismo diven­ politico l'idea-forza di una Sicilia produttiva, non margina- quel che è stato detto, e Noi grandi imprese, pilastri del to che il movimento operaio correre allo Stato per turare te da quanto accadeva all'e­ cipi. e le Nazioni Unite stes­ se svolgano il ruolo che loro terà sistema mondiale quando lizzata. Coincidenza casuale? Niente affatto, dice Adalberto non ci pentiamo -- Ita spiega­ capitalismo avanzato, si dibat­ si assuma i problemi produt­ le falle, lasciando le cose co­ poca della « prima Yalta ». per nessuna nazione il passo Minucci, della Direzione del partito, concludendo i lavori della to - - della lunga ad aspra po­ tono in gravi difficoltà e vie­ tivi delle imprese ». È' una me stanno. La programmazio­ quella che vide riuniti attor­ compete, e il non allineamen­ successivo sulla via del proJ partita aperta in tutta Euro­ to è « l'espressione e il por­ ricca e stimolante conferenza promossa dal « Gramsci » sici­ lemica condotta contro ogni ne rimesso in discussione un ne deve significare anche un no a un tavolo, nella fase fi­ gresso sociale e del muta­ liano in collaborazione col CESPB ed il Centro per la riforma tipo di sviluppo basato sul­ modo di produrre e di lavo­ pa, pur in forme diverse. An­ profondo cambiamento dei mo­ nale dell'ultima guerra mon­ tatore della distensione uni­ mento di classe significherà che il sindacato italiano ha versale ». dello Stato. La novità della crisi che vive il Paese — rileva l'automobile e che faceva as­ rare fondato sul gigantismo, delli di produzione e della or­ diale. i massimi rappresen­ mutamento di campo o mi­ Minucci — sta proprio nel fatto che essa, per le sue pecu­ surgere. anzi, questo mezzo di sulla concentrazione in poche avanzato una serie di propo­ ganizzazione del lavoro ». tanti delle grandi potenze, il Più avanti l'analisi di Grli­ naccia anche solo parziale liarità negative, tende a unificare e a porre davanti a identici trasporto a simbolo di liber­ aree. Ciò mentre si scatena ste (dal piano d'impresa del­ mondo ex coloniale è presen­ ckov entra, se non esplici­ alla sovranità nazionale, sto­ nodi quelle « due Italie » che l'espansione monopolistica aveva tà. Il danno provocato si ve­ una vera e propria guerra la CGIL a quello della CISL Di qui l'importanza della te oggi in forze sulla scena tamente, nel merito degli at­ rica. culturale o all'identità diviso anche sul terreno delle prospettive e delle logiche di de nel Mezzogiorno, ma an commerciale che ha come tea­ sull'accumulazione). I tempi vertenza Fiat che il sindaca­ e rivendica soluzioni confor­ teggiamenti assunti dalle due di quella nazione nella co­ sviluppo. Prima questione, allora: se la grande impresa, che che qui a Torino. Tuttavia, tro — lo ha detto con effica­ sono maturi per misurarsi con to intende lanciare. Ci si è mi ai prìncipi di indipenden­ grandi potenze munità civile. Solo su questa è stata la forza trainante di un modello amimeridionaliòta, noi non abbiamo nemmeno cia Giorgio La Malfa alla l'impresa e trasformarla. soffermato ieri mattina Pio base potrà essere recupera­ è comunque oggi in crisi, quali nuove forze dinamiche devono Galli e l'avevano ricordato za e di non intervento. Gli Nel mondo — egli afferma .mai demonizzato l'auto, né ab­ conferenza — i Paesi avanza­ « Non vediamo perciò — ha stessi concetti sono stati af­ — sono in corso contempo­ ta la solidarietà della classe biamo lavoralo per la crisi del­ ti e non più il Terzo Mondo lavoratrice e di tutte le altre Giorgio Frasca Polara detto Chiaromonte — alcuna Stefano Cingolati! fermati in relazione con la raneamente tre rivoluzioni: la Fiatt.
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