Schweizerische Vereinigung der Fischereiaufseher (SVFA) Association Suisse des Gardes-pêche (ASGP) Associazione Svizzera dei Guardapesca (ASGP) Leitfaden eidgenössische Berufsprüfung Fischereiaufseher Guide d’examen professionnel fédéral pour gardes-pêche Guida all’esame professionale federale di guardapesca 1 Impressum Committente: Associazione Svizzera dei Guardapesca (ASGP) Realizzazione: WFN - Wasser Fisch Natur AG, Bern Autori: Arthur Kirchhofer, WFN - Wasser Fisch Natur AG, Bern Martina Breitenstein, WFN - Wasser Fisch Natur AG, Bern Con la collaborazione di: Erich Staub, FischPlus, Köniz (Cap. 5) Jörg Ramseier, Fischereiaufseher, Ligerz* Guido Ackermann, Fischereiverwaltung, St. Gallen* Hansruedi Zieri, Fischereiaufseher, Altdorf* Christoph Küng, Fischereinspektorat, Bern* Peter Büsser, Bern Claudia Zaugg, Schnottwil *Gruppo esperti ASGP Therese J. Lindt, Bern Jürg von Orelli, Fischereinspektorat, Bern Konrad Colombo, Amt für Umweltschutz des Kantons Uri, Altdorf Jakob Walter, Schaffhausen Philippe Fallot, Le Foyard, Bienne Traduzioni: François Gauchat, Prèles Bruno Polli, Bellinzona Patrizia Polli, Canobbio Disegni originali sulla copertina: Beatrice Gysin, Hinterkappelen Anno di pubblicazione: 2004 Rielaborazione redazionale: 2015; 2018 2018 Pascale Steiner, pèsch viv, Cazis Con la collaborazione di Jörg Schweizer, Kanton St. Gallen Alexandre Cavin Canton de Vaud André Dettling, Kanton Schwyz Pascal Balmer, Canton de Fribourg Marcel Michel, Kanton Grabünden Diego Dagani, BAFU Bruno Polli Ringraziamo tutte le persone, gli uffici amministrativi e le organizzazioni che, con finanziamenti, impegno personale, tempo e idee, hanno contribuito alla realizzazione di questo ausilio didattico per la preparazione dell’esame federale di guardapesca. Ordinazioni: Associazione Svizzera dei Guardapesca ASGP www.guardapesca.ch © 2018 by SVFA 2 Prefazione Con l’approvazione del regolamento concernente gli esami professionali per i/le guardapesca da parte del Consiglio federale, avvenuta il 10 febbraio 1995, le insistenti richieste di riconoscimento a livello federale per la nostra categoria professionale hanno finalmente avuto successo. La seguente guida serve per una preparazione mirata agli esami che si tengono periodicamente. La guida si basa sulla prima edizione degli Obbiettivi di apprendimento, formulati dalla Commissione d’esame nel 1996. Questa guida non serve unicamente al superamento degli esami, ma anche quale strumento di consultazione e di lavoro. Nel senso dell‘articolo del Regolamento inerente lo scopo dell‘esame, al guardapesca, per poter soddisfare le più elevate esigenze della professione e consentirgli di assumere una posizione responsabile e competente, non basta comunque il contenuto di questo supporto didattico! Esso è piuttosto da considerare quale raccolta sistematica delle conoscenze teoriche di base che, assieme allo studio di ulteriore letteratura specifica e in particolare alla prolungata esperienza professionale, mira a un livello di conoscenza medio ed omogeneo a livello svizzero, al di là delle frontiere linguistiche. Particolarità cantonali o regionali non sono considerate in questo documento. Ringraziamo in modo particolare la Confederazione e i Cantoni per il loro sostegno finanziario a questo progetto. Berna, agosto 2003 Christoph Küng, Presidente dell’ASGP 3 Ecologia delle acque Laghi - Corsi d’acqua - Funzioni naturali del corpo idrico - 1 Catena alimentare - Conoscenze floristiche e faunistiche di base Conoscenze sui pesci e sui gamberi Classificazione sistematica - Conoscenze generali sui pesci e 2 sui gamberi - Biologia ed ecologia dei pesci e dei gamberi Gestione ittica Acquisizione di dati di base - Gestione - Verifica del successo 3 - Piscicoltura - Protezione delle specie e degli habitat Tecnica Attrezzi dei pescatori professionisti - Attrezzi per la pesca dilettantistica - Pesca elettrica - Interventi tecnici - Morie di 4 pesci e di gamberi Diritto Sviluppo del diritto federale sulla pesca negli ultimi decenni – Protezione delle acque - Protezione degli animali ed etica 5 animale Appendice 6 7 8 9 10 4 1 ECOLOGIA DELLE ACQUE 6 1.1 Laghi 6 1.1.1 Formazione e morfologia 6 1.1.2 Zonazione 8 1.1.3 Struttura dell’habitat 9 1.1.4 Caratteristiche fisiche e chimiche 11 1.1.5 Stratificazione 16 1.2 Corsi d’acqua 19 1.2.1 Formazione e morfologia 19 1.2.2 Zonazione longitudinale 21 1.2.3 Struttura dell’habitat 23 1.2.4 Caratteristiche fisiche e chimiche 28 1.2.5 Idrologia 31 1.3 Funzioni naturali del corpo idrico 34 1.3.1 Scambio con la falda 34 1.3.2 Capacità di autodepurazione 37 1.3.3 Ambiente vitale per gli organismi acquatici 38 1.3.4 Altre funzioni 39 1.4 Catena alimentare 42 1.4.1 Catena alimentare, gradini trofici, lussi dell’energia e delle sostanze, produzione primaria e secondaria 42 1.4.2 Pesci e gamberi nella catena alimentare 47 1.5 Conoscenze floristiche e faunistiche di base 48 1.5.1 Fito- e zooplancton 48 1.5.2 Piante acquatiche e ripuali 50 1.5.3 Macroinvertebrati 52 1.5.4 Pesci e gamberi 55 1.5.5 Altri vertebrati acquatici 56 1.5.6 Utilizzo di chiavi sistematiche per la determinazione 58 5 Esame professionale di guardapesca 1. Ecologia delle acque / Laghi 1 Ecologia delle acque 1.1 Laghi 1.1.1 Formazione e morfologia Un lago è una massa d’acqua dolce ferma relativamente grande con delimitazioni chiaramente definite, entro le quali permane per un tempo sufficientemente lungo da sviluppare caratter- istiche chimico-fisiche proprie diverse da quelle dei tributari e degli emissari, nonché una comunità vivente specificatamente adattata e indipendente. Un lago è inoltre caratterizzato da una stratificazione almeno transitoria delle masse d’acqua che può essere ricondotta a gradienti verticali termici o chimici (vedi sotto). Conoscenze sulla formazione di un lago sono importanti per la comprensione della sua morfologia, del suo bilancio termico e delle sostanze, nonché dei suoi popolamenti. Se considerati secondo criteri temporali geologici, i laghi sono formazioni relativamente giovani ed effimere. La loro formazione è da attribuire a eventi geologici (laghi tettonici nelle fosse delle faglie, laghi nati in seguito a sbarramenti creati da franamenti), ai movimenti dei ghiacciai (laghi originati dall’erosione glaciale, laghi a fiordo, laghi morenici frontali o laterali, laghi formati da sacche glaciali residue in depressioni del terreno, laghi di origine carsica), ad attività vulcanica (laghi craterici e caldere) oppure ancora, in casi eccezionali, all’impatto con meteoriti. Molti laghi svizzeri sono di origine glaciale (laghi al margine nord e sud delle Alpi), oppure sono nati dalla combinazione di movimenti tettonici e attività glaciale (Bodanico, laghi di Zurigo, di Walen, di Thun e di Brienz). L’età dei laghi può essere molto diversa: mentre i laghi della faglia est africana (Tanganica, Vittoria, Malavi) esistono da oltre 5 milioni di anni, i nostri laghi glaciali hanno al massimo 10’000-17’000 anni. Anche se il bacino in cui si è formato l’attuale lago di Zurigo esisteva già da oltre 100’000 anni, esso è stato poi transitoriamente occupato dal ghiacciaio della Linth. L’apporto di materiale solido e sedimenti da parte dei fiumi, ma anche la sedimentazione dovuta all’intensa produzione vegetale, favoriscono processi in seguito ai quali la superficie di un lago si riduce progressivamente finché il lago viene definitivamente colmato. I laghi hanno pertanto sempre una durata di vita limitata. I tempi di interrimento stimati per alcuni laghi svizzeri in base al trasporto solido dei loro tributari danno valori assai diversi che variano dai 4’000 anni (lago di Bienne) e 30’000-40’000 anni (Lemano). I laghi storicamente più giovani sono gli sbarramenti artificiali creati dall’uomo che sono in genere meno vecchi di 100 anni e sono stati costruiti alfine di accumulare energia, come riserve di acqua potabile o come bacini di trattenuta per le piene. Dal punto di vista limnologico non sono invece da considerare come laghi gli sbarramenti fluviali nei quali permane sempre una certa corrente e dove non si instaura alcuna stratificazione termica. La genesi, l’età e la morfologia di un lago sono corresponsabili della composizione della comunità vivente che lo abita. Così, per esempio, la fauna ittica nell’Africa dell’Est ha avuto tempo 5 milioni di anni per adattarsi, differenziarsi e svilupparsi ulteriormente. È così che la famiglia dei ciclidi ha potuto diramarsi in centinaia di specie i cui singoli componenti, grazie alle nuove caratteristiche (morfologiche e comportamentali), hanno potuto colonizzare nuove nicchie, isolandosi e sviluppandosi in seguito in modo indipendente. L’enorme ricchezza di specie di ciclidi e tilapie presenti in questi laghi é una diretta conseguenza dell’età e della morfologia (grande profondità, ricca strutturazione) dei laghi stessi. Nei nostri laghi marginali della regione alpina, questo processo di adattamento dura solo da 10’000 anni. Dopo ogni glaciazione i laghi hanno dovuto essere ricolonizzati dai pesci, sia dall’est attraverso il Danubio, a partire dai territori europei del Mar Nero nei quali si erano 6 Esame professionale di guardapesca 1. Ecologia delle acque / Laghi rifugiati, sia da nord, dopo l’ultima glaciazione, da parte delle specie delle acque fredde. La fauna ittica ha avuto relativamente poco tempo per adattarsi e dar vita a nuove specie. L’attuale abbondanza di forme dei coregoni nei laghi svizzeri delle Alpi e del Giura può essere considerata, in questa prospettiva, come situazione intermedia dell’evoluzione che sfocerà anche qui, dopo tempi
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