cpadver-effigi.com – [email protected] MANCIANO • PITIGLIANO • SORANO 1,50 Il Nuovo Corriere dell’Amiata, Anno XVI - Nuovo Corriere del Tufo, numero 2, Febbraio 2016 ALESSANDRO LE CALENDE 1 BORGHESE Previsioni Nelle terre del tempo del Tufo nella tradizione con “4 ristoranti” contadina FESTE MASCHERATE Occasioni di divertimento ed eventi per festeggiare il Carnevale di Elena Tiribocchi nevape”, ormai celebre, che accoglie A Pitigliano gli Apecar partiranno il nel paese numerose persone. Sarà per 7 Febbraio alle 14,30 da Piazza Nenni ebbraio passerà in modo tutt’al- l’idea di sfruttare gli originali mezzi di verso Piazza della Repubblica. tro che monotono, infatti saremo trasporto, certo è che fa arrivare sem- Mentre per sabato 6 Febbraio si potrà nel pieno dei festeggiamenti per pre più persone che decidono di venirsi passare la serata al veglione masche- Fil carnevale, che coloreranno le strade a divertire nel paese del tufo. rato di Pitigliano presso la Tendostrut- dei nostri comuni. La prima giornata che ha visto esibirsi tura situata in Piazza della Repubblica E in particolare Manciano e Pitigliano le maschere è stata domenica 30 Gen- con dj-set e intrattenimento per tutta si sono ben organizzati per dar vita ad la notte dalle 21,30. O a eventi che coinvolgeranno bambini e Manciano nel pomerig- adulti. gio al “Veglioncino” per A Manciano hanno dato vita al “Car- i bambini e al “Veglione nevale co’ du soldi” che ha messo in del Tritello” dalle 22,30 campo idee originali dei gruppi rionali, presso il Palazzetto dello che ormai non si occupano più soltanto sport per i più grandi la del “Palio delle botti” ma danno spesso sera. vita a feste e intrattenimento di vario I nostri paesi non sem- tipo. Ogni Rione – Fonti, Mulinello, brano arrendersi all’i- Imposto, Monumento, Borgo – si è or- nerzia dell’inverno né ganizzato, scegliendo un tema, per poi tantomeno alle crisi, ma fare una parata di maschere colorate e con spirito giovane e rumorose che hanno allietato i pome- impegnato fanno sì che riggi carnevaleschi di mancianesi e si realizzino sempre più turisti. La partecipazione è stata nume- eventi coinvolgenti. rosa e inaspettata per la prima uscita, naio ma si replicherà anche il 7 e il 9. Così che non solo i mesi estivi saranno ma a questo punto ci si aspetto lo stesso A Manciano l’appuntamento è il 7 Feb- attrattivi per turisti e visitatori ma ogni per le prossime uscite. braio alle 15,00 in Piazza Garibaldi per mese dell’anno sarà adatto all’acco- Mentre a Pitigliano è tornato il “Car- poi dirigersi al Palazzetto dello sport. glienza e alla partecipazione. TORCIATA DI SAN GIUSEPPE dal 17 al 20 Marzo a Pitigliano Il nuovo corriere dell’Amiata anno XVI Nuovo Corriere del Tufo Anno IV, numero 2, Febbraio 2016 Mensile dell’Associazione culturale omonima senza fini di lucro Associato al CRIC Foto GraphicArt di Nicola Tisi Produzione: C&P Adver > Mario Papalini Edizioni: effigi 0564 967139 Iscrizione al Tribunale Questo periodico è associato di Grosseto n. 10 all’Unione Stampa Periodica depositata il 26.11.2001 Italiana Iscrizione al ROC n° 12763 Direttore responsabile: Fiora Bonelli, 2 Via del Gallaccino, 58033 Castel del Piano, Tel. 0564 955044 - [email protected] Segreteria di redazione: Alessandro Zecchini 331 3938386 email [email protected] Redazione: Alessandro Zecchini, Carlotta Zam- bernardi, Mario Papalini, Luca Federici, Elena Tiribocchi, Paolo Mastracca, Franco Dominici, Laura Simionato Fotografie in copertina: GraphicArt di Nicola Tisi PILLOLE DI STORIA Rubrica storico-culturale a cura di Franco Dominici In ricordo di Tommaso Biserni (1925-2015) rmai sono davve- ro gli ultimi. Par- tigiani e patrioti, Ola migliore gioventù, ci stanno lasciando, ineso- rabilmente. E all’età di novant’anni se n’è andato anche Tom- maso Biserni, che ho avuto l’onore di conoscere e del quale conservo alcuni ricordi degli anni di guerra, del periodo in cui fu renitente alla leva e poi membro della Resistenza. Ritengo di onorarne la memoria pubblicando la testimonianza che gentilmente mi concesse più di un Da sinistra: Tommaso Biserni, Mario Biserni e Liano Zambernardi anno fa al podere Pelagone, nel comune di Manciano, presso l’abitazione di Lia- e Gregorio. Erano riusciti a fuggire dai do questi giunse il “Tenente Antonio” no Zambernardi. tedeschi, che li portavano legati su un ca- non lo salutò e anzi gli ordinò seccamen- mion, alla Capannella, presso il ponte sul te di restituire la pistola al patriota Biser- Cosa ricordate dei mesi successivi Fiora. Siccome il comandante e altri mi- ni. Fu lì che seppi chi avevo incontrato. all’8 settembre del 1943? liti erano andati al bar-caffè lì presente, i Cosa ricordate del passaggio del fronte? Dopo l’8 settembre noi giovani, che sa- prigionieri riuscirono a sbarazzarsi della Ai primi di giugno sono andato con il remmo stati chiamati alle armi, doveva- sentinella e dopo ammazzarono anche “Tenente Antonio” a Baccinello, vicino mo stare molto attenti sia ai fascisti che gli altri. Questi russi, poi, si unirono ai Scansano, a prendere le armi che gli al- ai tedeschi che si trovavano a Manciano. partigiani alla macchia. Ricordo che at- leati avevano lanciato con il paracadu- Ricordo che verso l’ottobre del 1943 fui taccarono una colonna di tedeschi presso te. Era molto rischioso, ma andammo. inseguito da un gruppo di tedeschi, circa la località Rusceti, bruciarono il camion Praticamente non avevamo quasi più 7 o 8 che perlustravano le campagne, e e fecero vari prigionieri, che uccisero ad munizioni. Ricordo che in un punto, dovetti rifugiarmi in un “borro” e rimasi uno ad uno con un coltello mentre li con- quando dovevamo attraversare la strada, per diverso tempo lì nascosto, con i te- ducevano, legati, alla macchia, presso il c’erano dei tedeschi, un piccolo gruppo deschi che mi cercavano, in una macchia campo partigiano. Praticamente nessun e noi eravamo tutti impauriti, ma dove- che era stata tagliata da poco. Avevo con tedesco arrivò vivo a destinazione. Ri- vamo sbrigarci e passare dall’altra parte. me una pistola. cordo anche un altro russo, uno tremen- Il “Tenente Antonio” ci fece coraggio e do, un certo Ivan che però fece una brutta tutti quanti con il moschetto spianato at- Quando siete stato chiamato per il ser- fine. Era un violento e si dice che avesse traversammo la strada a qualche metro vizio militare? gettato una bomba presso la capanna del di distanza dai tedeschi che, presi dalla A marzo, il giorno 14, assieme ad Alde- comandante Arancio a Montauto, senza paura scapparono subito. A Baccinello no Pacini e Rodolfo Romani, ma inve- però uccidere nessuno. Mi sembra che fu prendemmo mitra ed esplosivo. Mi ri- ce di andare a Pisa, dove eravamo stati il partigiano pitiglianese Pietro Casciani cordo che con questo esplosivo furono chiamati alle armi, andammo in Comune a sparargli con il mitra e a ferirlo mor- uccisi vari tedeschi in ritirata presso i a ritirare il tesserino militare e poi fug- talmente. Ivan sarebbe stato trasportato, Pianetti di Montemerano e nella zona di gimmo alla macchia. Ci vennero subito a ancora vivo, in un podere lì vicino, dove Saturnia. L’esplosivo venne adoperato cercare a casa, presso le nostre famiglie. alcuni suoi compatrioti lo freddarono con da un partigiano che noi chiamavamo “il un colpo di pistola alla tempia quando vi- modenese”1. Poi arrivarono gli alleati e Vi unisti a qualche banda partigiana dero che non si poteva fare più niente. Manciano fu liberato e anche la guerra della zona? per fortuna finì. Si, a quella del “Tenente Antonio”, tra Avete conosciuto il “Tenente Gino”, la zona del Pelagone e i Monti di Castro. grande amico del “Tenente Antonio” Tommaso Biserni, che ci ha lasciato l’8 La capanna, cioè la nostra base, era nel Lucchini? dicembre del 2015, è stato riconosciuto 3 comune di Ischia di Castro, presso il Un giorno, non ricordo di preciso quan- Patriota per il periodo dal 1/6/1944 al Monte Bellino. Eravamo circa 20 o 25 do, mi trovavo, armato di pistola presso 20 luglio 1944 con il gruppo partigiano partigiani e c’erano anche dei russi. Di il podere Pelagone “Orfanelle”, dove mancianese di Antonio Lucchini. Manciano ricordo che c’erano il Pratesi, abitavano i Nutarelli e lì per caso incon- Leo Sbrulli, Giovanni Crociani, Rodolfo trai “Gino”, ma non sapevo chi fosse. Romani e Aldeno Pacini. Mi chiese la pistola, cioè mi disarmò. Io mi diressi verso il campo del “Tenente 1. Con molta probabilità “il modenese” era il partigiano Celso Meri, di Modena ap- Avete detto che c’erano anche dei rus- Antonio” e gli riferii l’accaduto. Arrivai punto, partigiano dal febbraio al luglio del si con voi. Vi ricordate i loro nomi? prima di Canzanelli, perché conoscevo 1944 con il VII Gruppo Bande settore B del Certo, si chiamavano Costantino, Ciurca benissimo le macchie e le strade, e quan- Monte Amiata. Giuseppe Caramia a 360° di Paolo Mastracca Faccia qualche esempio. smo e ribadisco che questi continui tagli Mi riferisco a quella depauperazione dal centro verso le periferie sono dannosi. iuseppe Caramia è stato vice- sistematica che in ragione di una razio- sindaco di Manciano dal 1990 nalizzazione dei costi sta facendo danni Mi lasci dire che in una terra dove il al 1999 ed il suo impegno e la irreparabili alla tenuta stessa della per- campanilismo ha un peso sia sorpren- Gpropria attenzione verso il mondo della manenza di intere generazioni nei pro- dente che lei parli sostanzialmente di politica e l’attività sociale non si è esau- pri territori. un’area vasta. Non crede? rita con l’esperienza amministrativa.
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