LuganoInScena Cinergia Piazza Bernardino Luini 2 CH 6901 Lugano Convergenze tra Cinema, Teatro e Musica T +41(0)58 866 4273 Dal 14 marzo al 25 aprile 2018, Sala 4 LAC [email protected] www.luganoinscena.ch Jacopo Quadri: fra cinema e teatro Montatore e regista, Jacopo Quadri, dopo gli studi scientifici si diploma in Montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1987. Firma il montaggio di più di ottanta lungometraggi, da Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, Gran premio della Giuria al festival di Venezia nel 1992, a Fuocoammare di Gianfranco Rosi, Orso d’oro al Festival di Berlino 2016. Collabora con i principali protagonisti della scena internazionale - tra gli altri: Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Marco Bechis, Zhang Yuan, Apichatpong Weerasethakul, Francesca Archibugi, Daniele Ciprì e Franco Maresco, Laura Bispuri, Stefano Mordini, Roberta Torre, Mohammed Soudani, Alessandro Rossetto. Vince il David di Donatello per Teatri di guerra di Mario Martone, il Premio Condor in Argentina per Garage Olimpo di Marco Bechis, il premio FICE per Sacro GRA e Piccola Patria, il Premio Perpignan come miglior montatore per Fuocommare nel 2016. Ha vinto per 6 volte il Premio Ciak d’oro per L’assedio, Garage Olimpo, L’odore del sangue, The Dreamers, Noi credevamo e Fuocoammare che entra nella cinquina dei Premi Oscar 2017 come miglior film documentario. Nel 2016 cura la supervisione al montaggio di Vita agli Arresti di Aung San Suu Ky di Marco Martinelli. Dal 2012 dirige la Ubulibri, casa editrice di pubblicazioni sulle arti del palcoscenico, con cui produce i suoi film sul teatro La scuola d’estate, Il paese dove gli alberi volano e il cortometraggio Molly Bloom, 2016, regia di Chiara Caselli, presentato a Orizzonti, 73. Mostra del cinema di Venezia. Regie cinematografiche: Statici, 1994-1997, cortometraggi sperimentali, 54. Mostra del cinema di Venezia. Marisa, 2000, cortometraggio, 57. Mostra del cinema di Venezia, IFFR Rotterdam, 26. Toronto International film festival. Saharawi- voci distanti dal mare, 1997 (co-regia con Antonietta De Lillo e Patrizio Esposito), documentario. La terra trema, 1998 (co-regia con Mario Martone), documentario di materiali di archivio, 55. Mostra del cinema di Venezia. Un posto al mondo, 2000 (co-regia con Mario Martone), documentario, 53. Festival del film Locarno, IFFR Rotterdam. La scuola d’estate, 2014, documentario, vincitore del Premio speciale Nastri d’Argento 2015 e del Premio Libero Bizzarri, 32. Torino film festival, IFFR Rotterdam, Doclisboa ’15, 20. Jihlava IDFF Il paese dove gli alberi volano, 2015 (co-regia con Davide Barletti), documentario, presentato alle Giornate degli autori della 72. Mostra del cinema di Venezia. Lorello e Brunello, 2017, Premio Cipputi, Festival di Torino 2017. Mercoledì 14 marzo ore 15:00 La terra trema - co-regia con Mario Martone (1998, 90’) Un film di montaggio che racconta un pezzo di storia italiana, l'Italia dei terremoti. Due registi, Jacopo Quadri e Mario Martone, raccontano l'Italia dei terremoti, per restituire - dalla notte del 15 gennaio 1968 in Sicilia al 6 maggio 1976 in Friuli , al 23 novembre 1980 in Campania e in Basilicata - immagini di disperazione ma anche di speranza. Statici (1994-1997) Marisa (2000, 8’) Dedicato alla madre del regista, Marisa Rusconi, scomparsa l’anno precedente. L'ossatura del film è costituita dall'utilizzo di filmati dell'archivio RAI di argomento migratorio uniti a frammenti di filmati in Super 8 girati dal padre Franco Quadri e da immagini e suoni registrati dal regista negli ultimi mesi di vita della madre. ore 17:00 Un posto al mondo - co-regia con Mario Martone (2000, 82’) Una Roma di luoghi, volti, microstorie quotidiane quali quelle che si incrociano velocemente in strada, nella metropolitana, ai semafori, ai tavolini dei caffè, le storie di chi è arrivato qui cercando appunto un diverso "posto al mondo", che si è lasciato tutto alle spalle e che nella maggior parte dei casi senza permesso di soggiorno continua a vivere una condizione di assoluta precarietà. Sono gli africani, gli asiatici, chi viveva nel Kosovo o nella ex-Jugoslavia, tutti coloro che sbarcano quotidianamente e che, se non nelle tragedie, dopo non fanno più notizia anche se esistono e pian piano stanno diventando una componente vitale e importante dell’Italia. ore 19:00 Lorello e Brunello (2017, 85’) Premio Cipputi, Festival di Torino 2017 In quattro parti, dall’estate alla primavera, il film segue per un anno la vita di due gemelli Biondi e dei vicini di podere, un giorno dopo l'altro, a mungere e vegliare, con la minaccia dei lupi che stanno ripopolando le macchie, le albe, la polvere, i recinti, il fieno, le morti e le nascite, gli animali. Lorello e Brunello Biondi, gemelli, vivono da soli nel podere dove sono nati ai Pianetti di Sovana, in Maremma, una campagna dura e ventosa. Il lavoro, senza mai un giorno di pausa, è una condizione naturale che non si mette in discussione. Eppure sono in perdita, così non ce la fanno: hanno 400 pecore e 100 ettari di terra, ma il latte vale sempre meno e il grano peggio. Vedono prosperare intorno a loro l’economia dei grandi viticoltori oggi proprietari del latifondo, sconfitto un secolo fa dai loro nonni. 2 Altri Biondi sono i protagonisti con Lorello e Brunello di questa storia contemporanea: Ultimina, che li ha visti nascere e accompagna i loro mille lavori, Giuliano che non riesce a governare i maiali, sua mamma Wilma che vorrebbe ribellarsi a quella miseria. E ogni sabato Mirella, la fidanzata rumena di Brunello che lavora in un paese vicino, cucina e pulisce, ma non può fermarsi a dormire. ore 21:30 Saharawi - Voci distanti dal mare - co-regia con Antonietta De Lillo e Patrizio Esposito (1997, 60’) Un progetto documentario realizzato da Antonietta De Lillo, Patrizio Esposito, Jacopo Quadri, con la collaborazione di Mario Martone e altri cineasti. Una testimonianza di partecipazione etica e morale alla tragedia di un popolo africano, senza patria sconosciuto e dimenticato ai più. Giovedì 15 marzo ore 11:00 Il paese dove gli alberi volano - co-regia con Davide Barletti (2015, 90’) Nella silenziosa provincia danese si preparano i festeggiamenti per i cinquant’anni dell’Odin Teatret, la compagnia teatrale di ricerca che, sotto la guida di Eugenio Barba, ha cambiato le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento alimentando il proprio alfabeto attraverso le culture sceniche del mondo. Ed è dalle più diverse latitudini del pianeta – Kenia, Bali, Brasile, India, e anche Europa – che arrivano nella città di Holstebro squadre di bambini, ragazzi e artisti chiamati a dare energia con acrobazie, musiche e voci a un evento corale, sotto lo sguardo impetuoso del regista dai piedi scalzi e dai capelli bianchi. L’Odin Teatret non è solo una compagnia, è una comunità allargata e atemporale, è flusso visionario e quotidianità irriducibile, è un intrico di umanità selvatiche di cui questo film scruta con tenerezza la costanza, le intuizioni, i paradossi e gli orizzonti. Attori che sono anche muratori- sarti-organizzatori, un sindaco postino-intellettuale, una fattoria prestata al teatro e un regista saldatore-boscaiolo hanno dato vita nel corso di mezzo secolo a un sodalizio tra visione politica e valore universale dell’arte. La preparazione di questa festa – che innesta ritmi tribali e classicità occidentali nella divertente ricerca di una lingua comune – invoca la possibilità del teatro di miscelare cielo e terra, tra falò rigenerativi e alberi che volano. ore 15:00 La scuola d’estate (2014, 86’) Il racconto della scuola "Centro Teatrale Santacristina", aperta nel 2002 in Umbria da Luca Ronconi, maestro della scena contemporanea scomparso poco tempo prima dell’uscita del film. Uno spazio in cui accogliere giovani attori e attrici e attivare il più libero dei cortocircuiti teatrali, svincolato da ogni condizionamento e scadenza produttiva. 3 Fanny & Alexander: l’altro mondo Bottega d'arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani ai quali si aggrega nel 1997 Marco Cavalcoli. Realizza spettacoli teatrali e musicali e produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Tra i suoi lavori si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore e vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. Nel 2015 Fanny & Alexander cura regia, allestimento e costumi dell'opera Die Zauberflöte - Il flauto magico di W.A. Mozart commissionata dal Teatro Comunale di Bologna. Tra gli ultimi lavori To be or not to be Roger Bernat, spettacolo che anticipa il futuro progetto sull’Amleto, SMER. The riot of seduction, opera di teatro musicale che ha debuttato a marzo 2017 in Belgio e Da parte loro nessuna domanda imbarazzante (2017), spettacolo che anticipa il progetto Amica Geniale che debutterà nell’estate 2018 al Napoli Teatro Festival e poi a Ravenna Festival. Giovedì 15 marzo ore 17:00 L’altro mondo: la poetica di Fanny & Alexander tra cinema e teatro Incontro con Luigi de Angelis e Chiara Lagani ore 19:00 Carta bianca a Fanny & Alexander Proiezioni sorpresa con interventi e commenti di Luigi de Angelis e Chiara Lagani Socìetas Raffaello Sanzio: la tecnologia dell’occhio Romeo Castellucci è un regista, creatore di scene, luci e costumi, noto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Autore di numerosi saggi teorici, la sua scrittura scenica ribalta il primato della letteratura, facendo del teatro una complessa forma d’arte espressa in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura.
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