SOMMARIO ISSN 1826-6371 pag. 1 KOBARID Türk: «L’Italia attui la legge di tutela» Il presidente della Slovenia al 40° incontro tra gli sloveni della provincia di Udine e della Valle dell’Isonzo 2 IT TRIESTE-TRST Apertura di enti e aziende all’uso della lingua slovena Audizioni del Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena 4 TRIESTE-TRST Cartelli bilingui alle Poste, in stazione, all’Acegas La minoranza incassa i primi sì 5 LA PROPOSTA Lo sloveno va insegnato in tutte le scuole L’idea del segretario regionale della Slovenska skupnost 5 MINORANZE Quando la fantasia aiuta a tutelare Il nuovo volume di William Cisilino 9 L’INTERVISTA L’agricoltura è vita Bollettino di informazione/Informacijski bilten Slovencev v Italiji Sloveni in Italia SLOV Il presidente Franc Fabec in occasione del 60° anniversario della Kme@ka zveza Anno XII N° 1 (147) 31 gennaio 2010 12 CASO PAHOR Siamo al revisionismo storico Margherita Hack: «Una prova di grande dignità il rifiuto dell’onorificenza non richiesta del Comune» 14 TRIESTE-TRST Il Teastro stabile sloveno riparte da #ehov 16 GORIZIA - GORICA Umanità umiliata nei campi di concentramento italiani Nel centro Bratu¡ aperta la mostra Fascismo e sloveni 17 TRIESTE - TRST La mano dura dell’Italia fascista nella provincia di Lubiana 19 RESIA -REZIJA Quando una comunità linguistica 1,00 diventa ricchezza da visitare tin.it - Stampa Gori Pierpaolo sede: via D. Failutti, 4/2 33050 € Progressivo aumento di turisti sloveni che desiderano @ conoscere la cultura resiana Quindicinale di informazione - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, comma 20, lettera b - L. n. 662 del 23/12/1996 Filiale di 33100 Udine Direttore responsabile Giorgio Banchig - Traduzioni di Erik Kuret Direzione, redazione, amministrazione: Borgo San Domenico, n. 78 - C.P. 85 33043 Cividale del Friuli (UD) - Tel e fax 0432 701455 internet: www.slov.it e-mail: slovit Zugliano - Registrazione Tribunale di Udine n. 3/99 del 28 gennaio 1999. Una copia Il presidente della Slovenia al 40° incontro tra gli sloveni della provincia di Udine e dell’Isonzo KOBARID Türk: «L’Italia attui la legge di tutela» «La Slovenia indipendente e l'Italia hanno stabilito forti rapporti di amicizia» ubblichiamo ampi stralci dell’intervento che il presi- sa si sta sviluppando in una grande area culturale comu- dente della Repubblica di Slovenia, Danilo Türk, ha ne a tutti i popoli e a tutte le culture, un'area comune che Ptenuto al 40° incontro tra gli sloveni della provincia di rappresenta un'opportunità per tutti i popoli e per tutte le Udine e quelli della Valle dell’Isonzo, che ha avuto luogo il culture. Quest'area, chiaramente, non può essere omoge- 16 gennaio scorso a Kobarid (Caporetto). All’incontro hanno nea. La sua unità e comunanza vanno ricercate nella sua partecipato numerosi amministratori locali delle due fasce eterogeneità e nella sua variegata bellezza. Dobbiamo confinarie ed esponenti delle organizzazioni slovene; era impiegare le nostre energie per il raggiungimento di que- presente anche l’assessore regionale all’Ambiente, Elio De sto traguardo ed è in questo ambito che dobbiamo esse- Anna. re innovativi e cercare nuove forme. A nome degli organizzatori dell’incontro — i comuni di Bovec, Per questo, è con gioia che sento le informazioni, le idee, Kobarid e Tolmin e l’unità amministrativa di Tolmin — ha le aspettative, le speranze riguardo alla nascita del centro portato il saluto il prefetto Zdravko Likar, mentre a nome culturale di San Pietro, che deve diventare un centro mul- della comunità slovena della provincia di Udine è interve- timediale moderno e multifunzionale, che darà un ulterio- nuto Igor Cerno. re slancio allo sviluppo e alla cultura degli sloveni della pro- vincia di Udine, ma offrirà anche nuove possibilità alla com- — Inizio il mio intervento dicendovi qualcosa di semplice prensione reciproca tra tutte le culture in quest'area, in que- ed elementare. In realtà, già le bellezze naturali di questi sta regione allargata. Questo è il nostro futuro europeo. Lo luoghi sono una fonte di ispirazione. La rivista “Dom in svet” attueremo con questi progetti concreti per i quali dobbia- di Lubiana scrisse che: «dai monti e dalle valli abitate dagli mo trovare energie, finanziamenti e contenuti; per rag- sloveni, si apre una vista stupenda che pervade tutto, che giungere questo traguardo dobbiamo spendere le nostre fa dimenticare tutto quello che c'è intorno e si resta incan- energie anche in futuro. tati da questo splendido panorama». Così scrisse “Dom in La Slovenia indipendente e l'Italia hanno stabilito forti rap- svet” cento anni fa, precedendo di molto il primo vostro porti di amicizia. Abbiamo compiuto un bel passo avanti in incontro nel 1970. molti ambiti. L'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea A quell'epoca il legame tra gli abitanti della Valle dell'Isonzo e l'introduzione del regime di Schengen hanno posto le con- e della provincia di Udine era naturale, più tardi, invece, arri- dizioni per un miglioramento del flusso non solo di merci, varono le difficoltà e questa collaborazione fu interrotta dalle ma anche di idee e di persone. Questo scambio, però, sarà guerre. Anche gli anni immediatamente successivi ad esse, positivo solo se noi, che viviamo in questi luoghi, saremo soprattutto il periodo che seguì la seconda guerra mondiale, in grado di dargli un contenuto autentico e positivo. non furono facili. Ci dovremmo, quindi, aspettare che in questo nuovo pano- Le cose migliorarono più tardi, negli anni Sessanta, quan- rama, alla fine, troveranno soluzione anche i problemi anco- do cominciarono i primi contatti tra i comuni sloveni e ita- ra irrisolti, dei quali purtroppo dobbiamo prendere atto e che liani; si crearono i primi rapporti tra il comune di Tolmino e riguardano la condizione degli sloveni in Italia. Il debito della quello di Cividale. Lo sviluppo dei contatti si rifletté nella col- storia, che non è stato saldato, riguarda soprattutto la man- laborazione in ambito infrastrutturale e in altri progetti. Si è cata attuazione, da parte italiana delle leggi di tutela. fatto molto meno, però, per il riconoscimento e il conse- La comunità nazionale slovena in Italia, inoltre, è preoc- guente rispetto della minoranza nazionale slovena della pro- cupata per molte ragioni delle quali ricorderò solo alcune. vincia di Udine che non aveva uno status equivalente a quel- La legge che prevede i diritti della minosranza slovena non lo della minoranza slovena delle province di Gorizia e viene ancora applicata con continuità nelle amministrazio- Trieste. Questa distinzione, della quale si possono ancora ni locali del Friuli - Venezia Giulia. Come lo scorso anno sentire, le conseguenze è stata ed è ingiusta. anche nel 2010, a causa del previsto taglio del bilancio sta- La collaborazione transfrontaliera di quegli anni, però, creb- tale, è in pericolo il finanziamento alle organizzazioni delle be e fece sì che la situazione migliorasse. Nel 1970, per minoranza slovena. Esistono dei segnali di speranza, ci sono la prima volta, su iniziativa del comune di Tolmino, poco delle aspettative, perché questo problema giunga a solu- tempo dopo l'inizio del nuovo anno, venne organizzato l'in- zione. Ma esso non è ancora risolto, per cui dobbiamo usare contro a cui parteciparono gli sloveni della provincia di Udine tutte le energie per giungere, nelle sedi opportune, a un risul- e della Valle dell'Isonzo. Nei quattro decenni, questi incon- tato positivo. tri hanno rafforzato non solo i legami interpersonali, ma Un particolare problema è rappresentato dal finanziamen- anche la collaborazione tra i politici di entrambe le parti del to del Teatro stabile sloveno di Trieste. Esso assicura la confine e hanno reso possibile la presa di coscienza e il presenza dell'offerta teatrale e culturale in lingua slovena, consolidamento dell'area culturale e linguistica slovena accessibile anche alla maggioranza della popolazione di lin- comune. gua italiana. Se nelle leggi di uno stato, in cui vive la mino- È giusto che, oggi, in occasione del quarantesimo anni- ranza, è scritto che esso deve assicurarle il sostegno finan- versario di questi incontri, ci fermiamo a riflettere sull'area ziario, bisogna insistere affinché questi obblighi siano rispet- culturale slovena comune che oggi è un fatto ed un fatto tati. (…) legittimo nell'odierna Europa che si unisce. L'Europa stes- Ci dobbiamo anche porre il problema della necessità del- SLOVIT N° 1 del 31/1/10 pag. 1 l'introduzione dello sloveno nelle procedure giuridico - ammi- dendo la visibilità in tutte le aree dove vive la minoranza nistrative e dell'applicazione del bilinguismo visibile nelle pro- dei programmi televisivi in lingua slovena e si è chiesto se vince di Trieste, Gorizia e Udine. «è stato realmente fatto qualche cosa per superare il pas- Negli ultimi tempi è diventato preoccupante l'atteggiamen- sato». «Il fascismo ha fatto male a molte persone - ha pre- to negativo in alcune zone di Resia, dove ritengono che il cisato - anche allo scrittore sloveno Boris Pahor. A causa dialetto parlato di origine slovena, non sia sloveno e per que- della mancanza di volontà di ammettere su un documen- sto cambiano la grafia sulle tabelle stradali. to ufficiale che il fascismo è stato un male per gli sloveni e Ci si chiede anche se l'impegno per l'istruzione dei bam- per gli italiani a Pahor è stata negata la cittadinanza ono- bini in lingua slovena possa subire tagli finanziari. Le scuo- raria di Trieste». «Evidentemente - ha sostenuto Türk - gli le delle minoranze linguistiche dovrebbero essere trattate accordi di Schengen non hanno ancora tolto da alcune menti in modo diverso e con maggiore sensibilità, dal momento vecchi pregiudizi». «I nostri due Paesi hanno instaurato che sono tutelate anche da accordi internazionali. buoni e intensi rapporti d'amicizia e non c'è più ragione per Esistono, inoltre, altri problemi insoluti.
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