'f' iiiiiiiiiiiiiiiO or- ---r-­ Ln =a "?=�===Lr'\ N �� N---N 00-N oo ====oo z =oo c:o =oo U) ====r-- Commento 251 Anna Rosa Guerriero 228 Raffaele Simone Uno spazio linguistico da conquistare Il piccolo fratello 255 Vito Maistrello Il calcolatore per scrivere breve Le parole nelle parole 230 Raffaele Aragona Giochi letterari. Rubrica L'italiano del sito Niente di più serio 260 Stefania Spina 236 Paolo Albani Una rete che ti spiega La parola come oggetto anomalo, anche Dibattito • L'italiano è da salvare? G.A.Rossi 262 Luciana Preti, Paola Pantani, Oulipiani ante litteram Patizia Ruju Le parole per dirlo Rubrica Parole col trucco 244 Giuseppe Aldo Rossi Rubrica Parole che si dicono Un gioco che ti mette 266 Michele A. Cortelazzo in croce Parole da spiaggia Scrivere, riscrivere ■ 246 Ugo Cardinale ■ Dalla ricerca La maturità con un 268 Rosaria Solari110 articolo Che cosa i bambini non sanno scrivere Italiano e Oltre Comitato di direzione Direttore responsabile Stampa Amministrazione Rivista bimestrale Daniela Bertocchi, Camilla Mattia Nencioni Cartoedit, Città di RCS Scuola S.p.A. Bettoni, Dario Corno, Castello (PG) Via Mecenate 91 - 20138 Anno XV (2000), Anna Rosa Guerriero, Milano numero 5 Edoardo Lugarini, Alberto Progetto grafico Direzione e redazione novembre-dicembre A. Sobrero C.D. & V. Firenze La Nuova Italia, Viale Servizio clienti Carso 46 00195 Roma RCS Scuola S.p.A. Direttore Redazione Fotocomposizione tel. 06/3729220 Tel. 055/7590.247/292 Raffaele Simone Simonetta Rossi C.D. & V. Firenze fax 06/37351065 Fax 055/7590.208 I collaboratori di questo numero Paolo Albani docente di Economia Politica, Università di Firenze Raffaele Aragona docente di Tecnica delle Costruzioni, Università Federico Il, Napoli Ugo Cardinale docente di Lingua Italiana, Università di Trieste Michele Cortelazzo docente di Grammatica Italiana, Università di Padova Lidia Costamagna 5/2000 ricercatrice nell'Università per Stranieri, Perugia Valter Deon dirigente scolastico Anna Rosa Guerriero condirettore di "leO" ubrica La scuola delle parole Maria G. Lo Duca ■ ricercatrice, Università di Roma 27 4 Valter Deo11 Chi dirige chi? Vito Maistrello docente di scuola media, Verona Claudio Marazzini ubrica Parlandoparlando docente di Storia della Lingua Italiana, ■ Università del Piemonte Orientale 276 Alberto A. Sobrero Luciana Preti Rischio analfabetismo docente di liceo, Milano Giuseppe Aldo Rossi scrittore Storie dell'italiano Alberto A. Sobrero condirettore di "leO" 278 Claudio Marazzi11i Rosaria Solarino Una lingua regolata docente nella SSIS Veneto dall'alto Susanna Spina a collaboratore tecnico nell'Università per Stranieri, Perugia ■ rica Il suono dell'italiano 284 Lidia Costamagna Raddoppiare è italiano Biblioteca / Recensioni 286 Maria G. Lo Dtrca su Michele A. Cortelazzo, Italiano d'oggi, 2000 ISBN 88-221-3507-5 Abbonamento a Le richieste di abbonamento o Il versamento della quota di Italiano & Oltre 2001 di rinnovo dovranno essere abbonamento va effettuatto sul per l'Italia: L. 72.000 (€ 37,20) inoltrate a: c.c.p. n. 510206, intestato a: per l'estero: L. 87.000 (€ 45) Any renewal requests far 200 I The cheque musi be headed to: Singolo fascicolo: must be sent to: RCS Scuola S.p.A. 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Premi di questo avrebbe scritto, non ricordo be­ genere sono inusitati, e forse ne) una pagina scherzosa su anche poco desiderati, ma non questo oggetto, in cui sostene­ si può negare che ci siano, spe­ va che il telefonino si addiceva cialmente in certi momenti, fe­ solo a persone che dovevano nomeni talmente importanti da essere reperibili in ogni mo­ cambiare il nostro modo di co­ mento (dal cardiochirurgo all'i­ municare, di usare la lingua o le draulico), ma che agli altri non lingue, e perfino di cambiare la serviva e che quindi lui non lo lingua stessa. avrebbe mai comprato. Mi sono detto subito che Non so se Eco abbia poi te­ questo premio va dato, senza nuto fede al suo proponimento. esitazione, al telefonino. Sì, ave­ lo non avevo preso impegni co­ te capito bene: a quell'oggetto, sì solenni, anche se dal mio detto anche cellulare, cellulari­ pezzo si capiva che una sorta di no, portatile, portatilino e in tan­ promessa di non comprarlo c'e­ ti altri modi, che ormai vediamo ra. Confesso che ora ce l'ho, da nelle mani di tutti, ma proprio qualche anno, anche se ne fac­ tutti, compresi bambini e vec­ cio un uso parchissimo, ma tro­ chietti. Questo oggetto che sta vo che per certe funzioni sia cambiando il nostro modo di una straordinaria scoperta, a Il temibile dominatore delle nostrevite non è un dittatorevirtuale, ma un oggettodomestico Commento parte i rischi per la salute di cui ora si arriva col treno (perlopiù tanti altri, è l'organo che crea la si legge spesso, e sui quali sa­ in ritardo), se un incontro è con­ funzione. Prima di avere l'orga­ rebbe bene avere qualche noti­ fermato e simili. Ma i ragazzi no, non pensavamo neanche di zia precisa. Quindi devo fare fanno di più. Ho letto qualche aver bisogno di una cosa deter­ pubblica ammenda, e cercare di giorno fa che la crescita di que­ minata. Persino a scuola, il tele­ spiegare perché mai io ritenga sti messaggi in Italia è stata fonino preme per trovare diritto che il telefonino dominerà i no­ spettacolare: un anno fa ne ve­ di cittadinanza. In aula lo usano stri prossimi anni. nivano spediti circa cinque mi­ tutti: insegnanti, studenti, per­ lioni al giorno (cifra enorme, an­ sonale di servizio. La presenza ntanto, il telefonino ha cam­ che se si pensa che costano più di questo oggetto è indiscutibi­ biato il nostro concetto di di 200 lire ognuno), oggi questo le e configura un diritto politico spazio privato. Se prima, con valore è passato a quindici mi­ che sembra inalienabile. Anche i telefoni a gettone che si trova­ lioni al giorno! Immaginando che le maestre elementari telefona­ vano per la strada, ci si racco­ due o tre SMS siano prodotti no e ricevono telefonate dinanzi glieva per parlare, quasi che nel­ dalla stessa persona (posso cal­ a scolaresche che digitano avi­ lo spazio attorno dovessimo colarlo da un campione sicuro: damente messaggini per orga­ scavarci una nicchia di riserva­ mia figlia, utente intensiva di nizzare compleanni. tezza, ora coi telefonini tutti par­ questo servizio), ogni giorno al­ lano di tutto in faccia a chic­ meno cinque milioni di italiani noltre è cambiato il linguag­ chessia, anche ad alta voce, battono qualche SMS sul loro Igio scritto che i telefonini vei­ senza preoccuparsi di nulla. Al­ telefonino. colano. Diversi colleghi già tro che privacy, altro che riser­ dissertano sul linguaggio degli vatezza! indi, flussi irrefrenabili di SMS (privacy permettendo). lo Va da sé che considero que­ aparole parlate e scritte si rispetto la privacy, anche se mi sta rottura dello spazio privato iversano ogni momento preoccupo per l'eccesso, e noto non un inconveniente ma una sugli italiani, totalmente incu­ che le scritture su SMS pongo­ disgrazia vera e propria. Le cul­ ranti del costo di queste comu­ no una situazione davvero para­ ture senza spazi privati sono de­ nicazioni, dei possibili effetti di dossale: sono la più straordina­ stinate alla confusione, come si un uso così esteso sulla salute, ria esplosione collettiva di biso­ vede bene da quella sorta di tre­ della maniacalità dell'operazio­ gno di scrittura, anche se è pro­ mendo telefonino visuale che è ne, del fastidio che possono ge­ dotta da una delle popolazioni stato Il grande fratello. Anche lì, nerare presso gli altri. I benefi­ meno alfabete d'Europa. Nessu­ nessuna distinzione tra pubblico cati di questa colluvie sono gli no di noi immaginava che lo e privato: tutto può essere det­ idraulici e i chirurghi (che sono scarso alfabetismo si potesse to, tutto può essere fatto, sotto meglio reperibili e che quindi conciliare con una simile esplo­ gli occhi di tutti. Una delle bar­ fanno più affari), le mamme e i sione del bisogno di scrivere. Il riere più profonde e importanti figli ansiosi (che possono scari­ telefonino ha mostrato che si della cultura umana è stata ab­ care i loro messaggi fàtici sulle può essere insieme semi-anal­ battuta. onde dell'etere), i mafiosi e i po­ fabeti (come il venti per cento La cosa non si ferma qui. Il litici (che si organizzano meglio), della popolazione italiana, stan­ telefonino è nato come un ca­ gli amanti (che possono combi­ do alle analisi del CEDE) e scrit­ nale per trasmettere suoni evo­ nare anche all'ultimo minuto). tori intensivi. ci, ma è diventato presto un ca­ Siccome il problema non è solo Ma il 2001 ci riserva altre nale per veicolare messaggi italiano, ma ovviamente plane­ sorprese. I telefonini che rispon­ scritti. Tutti sappiamo ormai che tario (o globale), non possiamo dono allo standard UMTS per­ cosa sono gli SMS, i "messaggi­ illuderci che si tratterà di un pro­ mettono anche di ricevere mes­ ni" che si spediscono e si rice­ cesso breve.
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