![CAVALLERIA RUSTICANA PAGLIACCI Di Pietro Mascagni E Ruggero Leoncavallo](https://data.docslib.org/img/3a60ab92a6e30910dab9bd827208bcff-1.webp)
CAVALLERIA RUSTICANA PAGLIACCI di Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo Stagione Lirica, di Balletto e di Concerti 2021 PROGETTO COFINANZIATO DAL PIANO STRATEGICO CULTURALE - POC 2014-2020 1 Direttore Artistico Daniel Oren 2 Ci Muove la Passione Stagione Lirica, di Balletto e di Concerti 2021 Segretario Artistico Antonio Marzullo 3 Bozzetto di scena ‘Cavalleria Rusticana’ (Alfredo Troisi) Bozzetto di scena ‘Pagliacci’ (Alfredo Troisi) 4 Cavalleria Rusticana Musica di Pietro Mascagni Pagliacci Musica di Ruggero Leoncavallo Mercoledì 25 agosto ore 20.00 Sabato 28 agosto ore 20.00 Domenica 29 agosto ore 20.00 Durata spettacolo: Cavalleria Rusticana 80 minuti circa Intervallo 20 minuti Pagliacci 75 minuti circa 5 6 Pietro Mascagni (1863-1945) Cavalleria Rusticana Melodramma in un atto Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci dalla novella e dal dramma omonimo di Giovanni Verga Edizione: Luck’s Music Library- Michigan Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890 Direttore d’Orchestra Daniel Oren Regia Riccardo Canessa Maestro del Coro Francesco Aliberti Scene e Costumi Alfredo Troisi Maestro del coro di voci bianche Silvana Noschese Assistente al Direttore d’Orchestra Francesco Rosa CAVALLERIA RUSTICANA Santuzza Ekaterina Semenchuk Lola Martina Belli Turiddu Azer Zada Alfio Franco Vassallo Mamma Lucia Agostina Smimmero ORCHESTRA FILARMONICA “GIUSEPPE VERDI” DI SALERNO CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI SALERNO CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO “GIUSEPPE VERDI” DI SALERNO Nuovo allestimento del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno Direttore musicale di palcoscenico Direttore di Scena Maurizio Iaccarino Ermeneziano Lambiase 7 8 Ruggero Leoncavallo (1857-1919) Pagliacci Dramma in un prologo e due atti Libretto di Ruggero Leoncavallo Edizione: Edwin F. Kalmus & co., inc. Publishers of Music. Boca Raton, Florida Prima rappresentazione: Milano, Teatro Dal Verme, 21 maggio 1892 Direttore d’Orchestra Daniel Oren Regia Riccardo Canessa Maestro del Coro Francesco Aliberti Scene e Costumi Alfredo Troisi Maestro del coro di voci bianche Silvana Noschese Assistente al Direttore d’Orchestra Francesco Rosa PAGLIACCI Nedda Nino Machaidze Canio Gianluca Terranova (25-29 agosto) Piero Giuliacci (28 agosto) Tonio Franco Vassallo Beppe Francesco Pittari Silvio Biagio Pizzuti (25-29 agosto) Mario Cassi (28 agosto) ORCHESTRA FILARMONICA “GIUSEPPE VERDI” DI SALERNO CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI SALERNO CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO “GIUSEPPE VERDI” DI SALERNO Nuovo allestimento del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno Direttore musicale di palcoscenico Direttore di Scena Maurizio Iaccarino Ermeneziano Lambiase 9 Pietro Mascagni 10 Pietro Mascagni serie di tournée in giro per l’Italia come direttore d’orchestra di diverse Pietro Mascagni nasce il 7 dicembre compagnie d’opera. Nel 1888 partecipa 1863 a Livorno. Il padre Domenico ad un concorso indetto dalla casa è proprietario di un forno mentre la editrice Sonzogno per un’opera in un madre si occupa della famiglia. Pietro atto. L’argomento con cui decide di ha quattro fratelli e da subito si mostra partecipare è Cavalleria Rusticana, il più intelligente e interessato agli studi opera tratta dall’omonima novella di e per questo, malgrado le ristrettezze Verga, composta assieme ai librettisti economiche, viene avviato agli studi Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido umanistici. Menasci. La passione per la musica si impone Nel 1890 Cavalleria Rusticana viene già in giovane età e Pietro associa lo proclamata vincitrice del concorso studio scolastico con l’apprendimento su 73 partecipanti e il 17 maggio della musica, soprattutto del canto debutta al Teatro Costanzi di Roma e del pianoforte, che impara nella dove ottiene un notevole successo di Schola Cantorum della chiesa di San pubblico e critica. Da quel momento, Benedetto. A tredici anni, Mascagni ovunque venga rappresentata richiama inizia studi musicali più regolari un pubblico entusiasta. sotto la supervisione del maestro L’anno seguente mette in scena un’altra Alfredo Soffredini, direttore fondatore opera al Costanzi di Roma, L’amico dell’Istituto Musicale di Livorno. Fritz. Nel 1897 inizia la collaborazione Nel 1880 a diciassette anni compone con Luigi Illica con il quale lavora le sue prime sinfonie, fra le più all’Iris per l’editore Sonzogno e alle importanti: la Sinfonia in fa maggiore, Maschere per l’editore Ricordi. Elegia per soprano, violino e Dal 1899 al 1903 Mascagni è pianoforte, Ave Maria per soprano e impegnato in alcune tournée che lo pianoforte, Pater Noster per soprano e portano a dirigere nelle più importanti quintetto d’archi. città italiane, europee e americane. Nel 1882 si trasferisce a Milano Rientrato in Italia assume la carica di grazie all’aiuto economico del conte direttore della Scuola Nazionale di de Larderel, il suo secondo mecenate Musica di Roma carica che affianca a (il primo fu lo zio morto un anno quella di direttore del Teatro Costanzi prima). A Milano entra al conservatorio di Roma, che ricopre dal 1907. e stringe amicizie con il mondo Continuano le tournée all’estero. Nel artistico dell’epoca; fra questi incontri 1927 rappresenta l’Italia a Vienna per la spicca quello con Giacomo Puccini, celebrazione del centenario della morte Amilcare Ponchielli e con Vittorio di Ludwig van Beethoven. Nel 1929 Gianfranceschi, che diverrà il suo più viene incluso fra gli accademici della grande amico. Nei tre anni successivi Reale Accademia d’Italia. Nel 1935 compone la romanza per tenore con viene messa in scena alla Scala la sua orchestra Il Re a Napoli, su parole ultima opera Nerone. di Andrea Maffei e inizia a dedicarsi Pietro Mascagni muore il 2 agosto all’opera Guglielmo Ratcliff di Heine. 1945, all’età di 82 anni, nella sua Lascia il conservatorio in polemica camera d’albergo all’hotel Plaza di con il direttore e si dedica ad una Roma dove risiedeva dal 1927. 11 Ruggero Leoncavallo 12 Ruggero Leoncavallo amorosa finita con un omicidio, di cui il padre si trovò a dover giudicare in Ruggero Leoncavallo nasce a Napoli il un processo. Nasce così, in soli cinque 23 aprile del 1857, nel quartiere Chiaia. mesi, Pagliacci. L’opera, acquistata da Il padre Vincenzo è un magistrato, e Edoardo Sonzogno, viene rappresentata la famiglia lo segue nelle sue diverse al Teatro Dal Verme di Milano nel sedi di lavoro, tra cui la Calabria. Qui, maggio del 1892 con la direzione del ancora bambino, Ruggero impara i grande maestro Arturo Toscanini. Il rudimenti del pianoforte. Tornato a successo è strepitoso: l’opera viene Napoli si iscrive al conservatorio e replicata infinite volte a Londra, Parigi, comincia a frequentare i teatri, dove New York, Buenos Aires, Mosca, grazie ad una zia mezzosoprano e ad Stoccolma. Il numero di repliche uno zio tenore si appassiona sempre più di Pagliacci supera di gran lunga all’opera lirica. perfino quelle delle coeve opere del Costretto a tornare a Potenza per gli grande compositore Giacomo Puccini. obblighi di leva, riesce ad evitarla Sull’onda del grande successo viene grazie alla sostituzione con il ripresa I medici che però non ottiene primogenito, il fratello Leone. Si il successo sperato, così come la sua trasferisce così in Egitto, dove vive Bohème che soffre del fatto di essere il fratello più giovane del padre, messa in scena quindici mesi dopo Giuseppe, lì riparato per le sue l’omonima opera di Puccini. cospirazioni antiborboniche. Le mancate conferme delle sue In Egitto lavora come pianista e opere gli procurano delle difficoltà maestro di musica presso la comunità economiche: non riesce a sostenere italiana, rimane in terra africana l’elevato stile di vita che conduce dopo per quattro anni, dal 1879 al 1882, l’improvviso successo internazionale anno in cui è costretto a trasferirsi ed è costretto a vendere la sua villa per l’incrudelirsi del clima contro gli Myriam in Svizzera, dove risiede già immigrati occidentali. Si trasferisce dagli anni Novanta. così a Parigi dove continua a Data la sua bravura come compositore vivere come pianista frequentando di melodie e il possesso di una certa compositori del calibro di Charles vena comica, Leoncavallo si ricicla Gounod e Jules Massenet; conosce come autore di operette; ottiene un anche il baritono prediletto di Giuseppe certo successo, come dimostrano le Verdi, Victor Maurel. Sposa la sua repliche di Malbruk (1910) e de La allieva Berthe Rambaud e dopo sei reginetta delle rose (1912). anni fa ritorno in Italia. Si stabilisce a Gli ultimi anni di vita sono funestati Milano dove grazie a Maurel viene a da problemi di salute: scopre di contatto con Giulio Ricordi a cui vende essere affetto dal diabete. Trascorre il il suo progetto operistico I medici, mai periodo della prima guerra mondiale messo in scena. Dopo il travolgente in Toscana, dove compone nel 1916 successo di Cavalleria Rusticana di l’opera patriottica Mameli ed alcune Pietro Mascagni, decide di scrivere operette. Per le cure del diabete suole un’opera che riprenda gli episodi recarsi a Montecatini; qui Ruggero calabresi a cui ha assistito durante Leoncavallo muore il 9 agosto del l’infanzia: una sanguinaria vicenda 1919, all’età di 62 anni. 13 L’irruzione degli umili sulla scena rappresentazione avvenuta al Teatro Costanzi verista. il 17 maggio 1890 fu un successo clamoroso, di Rosanna Di Giuseppe l’opera si accaparrò così il primo premio, rimbalzando ben presto la sua notorietà in Fu proprio Pietro Mascagni a dare inizio a una Europa (Berlino, Budapest e Londra) e in consuetudine, quella di presentare insieme i America dove approdò un anno dopo nelle due capolavori del
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