Dottorato di Ricerca in Storia dell’Europa XXII Ciclo Le relazioni bilaterali tra Albania e Italia (1939-1957) Relatore Dottoranda Chiar.mo Prof. Antonello Biagini Alketa Marku Indice Premessa. Introduzione. I Capitolo. Seconda guerra mondiale: l`occupazione italiana. 1.1 Le relazioni tra Italia ed Albania ante la guerra. 15 1.2 L`Albania sotto l`occupazione fascista. 34 1.2.1 L’Unione delle Corone e lo Statuto albanese. 35 1.2.2 Le forze militari italiane in Albania e l’aggressione alla Grecia. 38 1.2.3 Le risorse minerarie albanesi e l’unione economica e doganale italo-albanese. 41 1.2.4 Situazione economica e politica interna. 44 1.3 Il Movimento di Liberazione Nazionale e la fine dell’occupazione nazi-fascista. 48 1.4. Convenzioni, trattati ed accordi italo-albanesi tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. 53 II Capitolo. Fine della guerra, situazione politica ed economica in Albania e la sua posizione nell`arena internazionale. 2.1 L’Albania e gli Alleati durante la fine della Guerra. 58 2.2 Situazione politica nel dopoguerra: l’Albania e il governo di Hoxha 63 2.3 Situazione economica. 68 2.4. La politica estera dello Stato albanese nel dopo guerra. 75 2.4.1 Le relazioni con l’Occidente. 76 2.4.2 Le relazioni con la Grecia. 79 2.4.3 Le relazioni con la Jugoslavia. 80 2.4.4 Le relazioni con Mosca. 84 III Capitolo Le relazioni italo-albanesi nel dopo guerra. 3.1 Gli organi governativi albanesi dopo l’armistizio dell’Italia e la situazione degli italiani sotto l’occupazione tedesca. 88 3.1.1 La lotta al nazismo e la formazione del Comitato Esecutivo Provvisorio. 88 3.1.2. La situazione degli italiani durante l’occupazione tedesca. 92 3.1.3 L’invio della Delegazione albanese a Roma. 98 3.1.4 Decreto ministeriale italiano nr. 54 del 29 gennaio 1944 ed il lavoro della delegazione albanese a Roma. 101 3.2 Le relazioni tra l’Italia ed il Governo Albanese e le questioni da risolvere. 104 3.2.1 Le organizzazioni italiane a Tirana: Il Circolo democratico “G.Garibaldi” ed 104 “Il Comando truppe italiane in Albania” . 3.2.2 L’Accordo Hoxha-Palermo (14 marzo 1945). 107 3.2.3 La missione italiana in Albania. 112 3.2.4 Il rimpatrio degli italiani. 120 2 IV Capitolo. Trattato di Pace con l’Italia: le rivendicazioni albanesi. 4.1. Il Trattato di Pace con l’Italia. 132 4.2. La partecipazione della delegazione albanese ai lavori della Conferenza di Pace a Parigi. 134 4.3. Le rivendicazioni albanesi davanti alle Commissioni della Conferenza di Pace.144 4.3.1 La Commissione politico-territoriale: gli articoli dal 21 al 26 inerenti i futuri rapporti tra l’Albania e l’Italia. 144 4.3.2. La Commissione militare. 149 4.3.3 La Commissione economico-finanziaria: le questioni presentate dalla delegazione albanese. 151 A) Le riparazioni. 151 B) La questione dell’oro dell’ex Banca Nazionale d’Albania. 158 C) Le restituzioni. 164 4.4 Il testo definitivo del Trattato di Pace con l’Italia, le disposizioni riguardanti l’Albania. 166 V Capitolo. Il ripristino delle relazioni diplomatiche italo-albanesi (2 Maggio 1949). 5.1 Le relazioni politiche tra i due paesi dopo la Conferenza di Pace di Parigi fino al ripristino delle relazioni diplomatiche. 171 a) La questione delle restituzioni. 173 b) La Commissione Navale a Roma: Thoma Sinica il delegato albanese. 176 c) I criminali di guerra e la situazione generale dei cittadini albanesi in Italia. 180 d) I beni italiani in Albania e degli albanesi in Italia. 183 5.2 La ripresa delle relazioni diplomatiche. 185 5.2.1 I tentativi di pervenire ad una ripresa delle relazioni. 185 5.2.2 Lo stabilimento delle relazioni diplomatiche. 191 VI Capitolo Verso una normalizzazione dei rapporti: Accordo commerciale e Accordo del 1957. 6.1 La posizione della diplomazia albanese di fronte ai due “blocchi” ed i rapporti italo-albanesi dopo la ripresa delle relazioni. 197 6.1.2. Le provocazioni via aerea e via mare. 208 6.1.3. Un punto controverso tra i due governi: i detenuti italiani in Albania e quelli albanesi in Italia. 214 6.1.4. La questione dei caduti italiani in terra albanese: le tombe degli italiani e la traslazione delle salme in Italia. 223 6.2 Le relazioni economiche italo – albanesi dal secondo dopoguerra fino alla stipula dell’Accordo commerciale del 1954. 229 6.3 Trattato di Pace con l’Italia: finalmente concretizzazione delle intese con l’Accordo del 1957. 241 Nota Bibliografica. 254 3 Abbreviazioni e sigle AMPJ (AMERA) Arkivi i Ministrisë së Punëve të Jashtme (Archivio del Ministero degli Esteri della Repubblica d’Albania) Drejtoria IV la sezione con l’Italia V. (viti) anno D. (dosja) fascicolo nr. Dok. numero documento nr. Prot. numero protocollo sek. (sekret) riservato fl. foglio dt. data trad. fr. traduzione dal francese AQSH Arkivi Qëndror i Shtetit të Shqipërisë (Archivio Centrale dello Stato d’Albania ) F. fondo D. fascicolo V. anno nr. numero dt. Data D.D.I I documenti diplomatici italiani, serie x (1943-1948) vol. volume doc. nr. documento numero s.n. senza numero cit. opera citata 4 Premessa Il presente lavoro tenta di far luce sui rapporti tra Albania e Italia nel periodo successivo la fine della seconda guerra mondiale fino al 1957. Questo periodo è caratterizzato da profondi cambiamenti del regime politico ed economico mondiale, disegnando grandi trasformazioni in diverse società del mondo, che condussero alla formazione di due sistemi completamente diversi, di due campi nemici: l’ovest capitalista e l’est comunista, via quest’ultima scelta, come noto, da Hoxha dopo la presa di potere. Molti studiosi e storici albanesi, e non solo, si sono impegnati a farci conoscere la storia delle relazioni che il piccolo Stato albanese ebbe durante il periodo del regime comunista con i paesi confinanti quali la Jugoslavia e la Grecia e con i paesi ai quali si allineò politicamente ed ideologicamente come l’Unione Sovietica ed in seguito la Cina; ma, forse a causa dell’importanza e dell’interesse che ebbero questi rapporti, lo studio delle relazioni italo-albanesi nel secondo dopoguerra venne trascurato. I rapporti tra i due Paesi nel periodo tra le due guerre sono stati sicuramente studiati e conosciuti, ma quello sucessivo all’occupazione italiana dell’Albania è rimasto alquanto oscuro e sconosciuto. Per prendere in esame tali relazioni, ho intrapreso questo lavoro basato fondamentalmente sulla lettura di una serie di documenti dell’Archivio del Ministero degli Esteri della Repubblica d’Albania (AMPJ)1 e dell’Archivio Centrale dello Stato d’Albania (AQSH), inquadrati nel contesto storico dell’epoca. La lettura diretta delle fonti documentarie e la conoscenza della situazione internazionale generale hanno permesso di comprendere meglio le ragioni di scelte e azioni compiute dall’Albania e dall’Italia nell’arco temporale che va dall’occupazione italiana del 1939 al 1957. 1 É stato impossibile un confronto con i documenti degli Archivi Storico –diplomatico del Ministero degli Esteri dell’Italia, a causa della chiusura della sala lettura , per un periodo alquanto lungo, e dei lavori di strutturazione e traslocco presso il sudetto Archivio. 5 Introduzione Lo scopo della presente trattazione è stato focalizzare l’attenzione sulla ripresa delle relazioni diplomatiche ed economiche tra l’Albania e l’Italia nel secondo dopoguerra. La cornice entro la quale si inserivano gli sforzi di entrambe le parti per ripristinare la tradizionale amicizia e cooperazione tra i due paesi, non potè prescindere da un dato di fatto. Tra Albania ed Italia, in un momento di grandi cambiamenti nel sistema politico internazionale, non c’era più amicizia e, purtroppo, non ve ne sarebbe stata per molti anni ancora. Dall’inizio del XX secolo e fino alla seconda guerra mondiale l’Albania è una terra “desiderata” dall’Italia, la cui politica estera ha un carattere nazionalista ed imperialista, tipico per molte potenze del tempo, ma sopratutto tipico della politica espansionista del fascismo dopo la presa del potere del 19222. L’ammissione nella Società delle Nazioni, la definizione dei confini e la garanzia italiana rafforzano, sul piano internazionale, il nuovo Stato albanese. L’Albania finalmente esiste come entità autonoma eppure rimangono tutti i gravi problemi interni che determinano, tra il 1920 e il 1924, una vivace lotta politica dove riaffiorano interessi personali e locali e alla fine di dicembre Ahmet bey Zogu inizia il suo lungo e ininterroto periodo di potere personale (1925-1939)3. Le relazioni italo-albanesi vengono inquadrate nel contesto delle ambizioni coloniali italiane nei Balcani. Senza dubbio, l’Albania costituiva un punto strategico per l’espansione italiana, e di conseguenza la sua annessione sotto diverse forme era importante per le sue prospettive di espansione nei Balcani e di controllo dell’altra sponda adriatica. La sottomissione economica, sfruttando le successive crisi finanziarie del piccolo paese come risultato di 2 R.Morozzo della Rocca, Shqiperia, rrenjet e krizes, (trad. in lingua alb), Shtepia e librit 2000, Tirane, pp.85. 3 A.Biagini “Storia dell’Albania, dalle origini ai nostri giorni”, Bompiani, Milano, 2007 pp. 113-116. 6 una amministrazione strutturata in modo primitivo, con la povertà sempre presente, era un metodo efficiente per istituire il protettorato italiano in Albania4. L’Albania fu tra le prime vittime dell’aggressione fascista e tra i primi paesi a sviluppare una forma di resistenza armata. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale tra l’Albania, rispettivamente la resistenza albanese, e le Grandi Potenze Alleate: Gran Bretagna, Unione Sovietica e Stati Uniti, che capeggiavano la Coalizione Antifascista Mondiale si stabilirono relazioni di cooperazione. Senza il sostegno economico, morale e militare degli Alleati, la lotta di liberazione nazionale non avrebbe avuto tale impatto e non avrebbe realizzato gli obiettivi a cui mirava5.
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