MAX VERSTAPPEN È Nata Una Stella?

MAX VERSTAPPEN È Nata Una Stella?

ANNO XXV NUMERO 220 MAGGIO 2016 www.paddock.it EURO 3,00 P. D’ALESSIO P. - Editore Promit Srl - c.so Racconigi, 150 - 10141 Torino - 10141 150 Srl - Editore Promit - c.so Racconigi, FORMULA 1 È NATA UNA STELLA? WRC 2016 DOPPIO STOP VOLKSWAGEN Poste Italiane - Spedizione in A. P. DL. 353/2003 (conv in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 DCB Torino - Nr. 220 - maggio 2016 - Nr. comma 1 DCB Torino n.46) art.1 in L.27/02/2004 DL. 353/2003 (conv Italiane - Spedizione in A.Poste P. SOMMARIO 4 Anno XXV • numero 220 • Maggio 2016 FORMULA 1 4 ATTORI DEL MONDIALE 2016 La lepre e i gamberi 20 TECNICA I soldi non sono tutto 26 MAX VERSTAPPEN È nata una stella? 32 ANNIVERSARI 50 anni della McLaren ENDURANCE 40 IL WEC 2016 ENTRA NEL VIVO Verso Le Mans con incertezza 26 32 MONDIALE RALLY 50 NON SOLO VOLKSWAGEN Chi fermerà la musica? PERSONAGGI 60 ELIO DE ANGELIS Talento beffato dal destino GP MONACO HISTORIQUE 40 50 62 VECCHIE GLORIE IN PASSERELLA Il fascino del bel tempo che fu BOOKSTORE 66 LIBRI DA NON PERDERE Mezzo secolo dietro l’obiettivo PADDOCK È ORA DISPONIBILE ANCHE PER PC, TABLET ED IPAD CON NUOVI CONTENUTI INTERATTIVI RAGGIUNGIBILI CON UN CLICK GALLERY PER VISIONARE LE GALLERIE FOTOGRAFICHE DELLE GARE PIU’ IMPORTANTI VIDEO PER VISIONARE I VIDEO PIU’ EMOZIONANTI DELLE GARE INTERNAZIONALI QUESTO ED ALTRO ANCORA LO TROVI SU: www.paddock.it Direzione, PROMIT srl Registrazione Tribunale di Torino Direttore responsabile: Paolo Vinai Redazione, Amministrazione: Direttore editoriale: n° 4454 del 4/3/1992 Direttore: Bruno Brida ([email protected]) C.so Racconigi, 150 Luciano Canobbio © Copyright 2016: Promit S.r.l. 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In un team in pre- e, anche se alla fine del mondiale mancano da a nervosismo e scoramento, dove le cose che non C ancora quindici gare, pare che l’epilogo del vanno sono tante. Troppe. È vero che alla fine del campionato sia già stato scritto. Se non nei dettagli, al- mondiale 2016 mancano ancora tanti Gran Premi, ma meno nel suo svolgimento generale. E il copione, per se a brevissimo tempo (in Canada dovrebbe debutta- il quarto anno di fila, rischia di essere tinto di grigio- re una power-unit potenziata) non ci sarà una drasti- cromo, dove questo non-colore sta ovviamente per ca inversione di rotta, ci vedremo costretti a parlare Mercedes. Vincere cinque, delle sei gare disputate, la dell’ennesima stagione di transizione per il Cavallino, dice lunga sulla superiorità tecnica delle stelle d’ar- gente che mai, come nel 2016, stanno recitando la parte della “lepre”, della monoposto imbattibile, brac- Le gare di inizio anno avevano illuso, cata dalla muta degli avversari. E la Ferrari? ma la Mercedes F1 W07 rimane sempre Quello che doveva essere l’anno del riscatto, del ri- torno del titolo iridato in Italia, si sta trasformando in la vettura da battere, mentre la Ferrari un campionato frustrante, in una stagione sottotono, interpreta il ruolo di “gambero rosso”. dove da lepre di Melbourne, la rossa che in Australia 5 FORMULA 1 di una Ferrari in grado di puntare, nella migliore delle ipotesi, a qualche vittoria di tappa,ma nulla più. Il primo ad ammetterlo sommessamente, a Barcellona, è stato Piero Ferrari, che ha ribadito un concetto diventato or- mai un mantra per la Ferrari degli ultimi anni: se le cose miglioreranno nell’arco di un paio di gare, il mondiale è ancora aperto, in caso contrario meglio concentrarsi sulla macchina del 2017 che, per regolamento, sarà pa- recchio diversa dalle attuali. Solo che queste parole il fi- glio del Drake le pronunciava alla vigilia del Gran Premio di Montecarlo, dove la Ferrari puntava al gradi- no più alto del podio ma, come sappiamo, le cose nel Principato non sono andate per il verso giusto... I TANTI PERCHÉ DI UNA CRISI A questo punto sorge spontaneo domandarsi perchè la Ferrari, che aveva iniziato in maniera così brillante il campionato, dopo essere stata la star dei test invernali, non abbia mantenuto fede alle aspettative. I motivi so- no molteplici e non tutti di carattere tecnico. A partire dalle parole del suo Presidente, Sergio Marchionne, grande manager e grande motivatore di uomini, ma quando, alla vigilia del Gran Premio di Australia, ha di- chiarato di puntare decisamente al titolo e di sperare in Fine settimana indimenticabile, quello del Gran Premio di Spagna, per una Ferrari sul gradino più alto del podio a Melbourne, il giovanissimo Max Verstappen, che salito per la prima volta sulla Red Bull RB12, è partito in seconda fila e ha vinto la sua prima gara iridata. ha messo forse troppa pressione ai suoi uomini. Che Seconda e terza le Ferrari SF16-H di Raikkonen e Vettel (in alto a destra). nello scorso inverno hanno rivoltato la macchina del 2015 come un guando, dando vita al progetto SF16-H che, sulla carta, aveva tutte le carte per puntare in alto. Nuova aerodinamica, power-unit profondamente rivista e sospensione anteriore (quella accusata di non man- dare in temperatura le gomme) rifatta. C’era insomma tutto quello che occorreva per vincere ma, fin dalla seconda gara dell’anno, in Bahrain, ci si ren- deva conto che non tutto funzionava alla perfezione sulla monoposto 2016. E, dopo i rumors sulla fragilità della nuova trasmissione, arrivava il ritiro di Vettel nel gi- ro di formazione, in una gara che avrebbe dovuto ve- dere la Ferrari protagonista. Poi una preoccupante serie di problemi al cambio e alle power unit, che non de- pongono certamente a favore dell’affidabilità della SF16-H. Tutto questo ci sta, in un anno di profonde tra- sformazioni tecniche, ma quello che allarma di più l’am- 6 La Ferrari SF16-H è certamente più competitiva della rossa della passata stagione, ma anche in Spagna, dove le Mercedes hanno fatto harakiri, non è riuscita a conquistare la vittoria.. 7 FORMULA 1 biente è il riproposi di vecchie carenze tecniche. A par- tire dall’annosa questione del carico aerodinamico, che continua a latitare sull’asse posteriore e la riprova si è avuta nel Gran Premio di Spagna, dove Raikkonen, che pure disponeva di un motore più potente, non è mai riuscito ad attaccare Verstappen, per il semplice fatto che l’olandesino lo staccava inesorabilmente nel tratto misto... E che dire dei tanti aggiornamenti sfornati con regolarità dal reparto corse di Maranello che, una volta portati in pista non danno i risultati sprecati. E’ da anni che questo capita, mentre Mercedes e Red Bull quando montano sulle loro macchine qualche particolare nuo- vo, migliorano sensibilmente le loro prestazioni. A que- ste preoccupanti carenze nel 2016 se ne è aggiunta un’altra, fino ad ora sconosciuta: la Ferrari che non va più bene col caldo (l’esatto contrario di quello che ac- cadeva gli anni scorsi) e perde di competitività in Q3, C. BARNI C. 8 8 FORMULA 1 ARCHIVIO Ecco come si sono autoeliminate le due Mercedes F1 W07 di Nico Rosberg e Lewis Hamilton poche centinaia di metri dopo il via del Gran Premio di Spagna. E dire che, dopo la concitata partenza della gara catalana, le due stelle d’argento comandavano saldamente il folto gruppo degli inseguitori.. 9 C. BARNI - P. D’ALESSIO BARNI - P. C. 10 Cartoline dalla Spagna. Lewis Hamilton (in alto a destra) esulta, dopo avere fatto segnare il miglior tempo in prova. La sua gara, e quella di Rosberg, è però durata poche centinaia di metri e ha favorito la cavalcata solitaria di Red Bull e Ferrari. Nella foto in basso il “diciottenne” Max Verstappen precede la Ferrari di Kimi Raikkonen sul lungo rettilineo di Barcellona. Le rossa è decisamente più veloce sul dritto, ma la Red Bull si avvantaggia nel tratto misto, rendendo vani tutti i tentativi di sorpasso da parte del campione del mondo 2007. 11 FORMULA 1 vale a dire nella fase più calda delle qualifiche. Il perchè rimane un mistero pèer lo stesso Maurizio Arrivabene “...non capiamo perchè in qualifica non riusciamo a miglio- rare in maniera tangibile, come fanno gli altri. Il problema pare risiedere nella finestra di temperatura di utilizzo del- le gomme Pirelli. Non si tratta comunque di un problema di gomme, ma di come si comporta la nostra monoposto”. E tutti sanno quanto, al giorno d’oggi, sia penalizzante partire indietro, soprattutto se si punta al gradino più alto del podio. Questo per quel che concerne l’aspetto tecnico della crisi Ferrari, ma il momento no del “gam- bero-rosso” ha anche risvolti di carattere umano. Il rischio più grave che si corre in questi casi è la demo- tivazione, la pedita di fiducia, la ricerca di un colpevole, che potrebbe portare a quel tutti contro tutti degli an- ni più bui della storia Ferrari. Dei motoristi, che accusa- Daniel Ricciardo (in basso) paga caro gli errori del suo box e nell’arco di no gli aerodinamici che a loro volta scaricano le re- quindici giorni vede svanire due più che probabili vittorie.

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