Studi E Ricerche VII.Pmd

Studi E Ricerche VII.Pmd

«Studi e ricerche», VII (2014) 1 2 STUDI E RICERCHE Vol. VII 2014 «Studi e ricerche», VII (2014) 3 Direttore scientifico Francesco Atzeni Direttore responsabile Antioco Floris Comitato scientifico Bruno Anatra, Franco Angiolini, Pier Luigi Ballini, Rafael Benitez, Giorgetta Bonfiglio Dosio, Cosimo Ceccuti, Enzo Collotti, Pietro Corrao, Francesco Cotticelli, Giuseppe Dematteis, Pierpaolo Faggi, Agostino Giovagnoli, Gaetano Greco, David Igual, Lutz Klinkhammer, Bernard Lortat-Jacob, Lluis Guia Marín, Giovanni Miccoli, Rosa Muñoz, Augusto Sainati, Klaus Voigt. Comitato di redazione Francesco Atzeni, David Bruni, Claudio Natoli, Olivetta Schena, Cecilia Tasca, Gianfranco Tore, SergioTognetti. Segreteria di redazione: Olivetta Schena, Cecilia Tasca, Lorenzo Tanzini, Marcello Tanca, Luca Lecis. Inviare i testi a: [email protected] Processo editoriale e sistema di revisione tra pari (peer review) Tutti i saggi inviati a «Studi e Ricerche» per la pubblicazione saranno sottoposti a valutazione (referee). Il Comitato di redazione invierà il saggio a due specialisti del settore che entro 50 giorni dovranno esprimere un giudizio sulla opportunità della sua pubblicazione. Se tra i due esaminatori emergessero forti disparità di giudizio, il lavoro verrà inviato ad un terzo specialista. I valutatori saranno tenuti ad esprimere i seguenti giudizi sintetici: pubblicabile, non pubblicabile, pubblicabile con le modifiche suggerite. I risultati della valutazione verranno comunicati all’autore che è tenuto ad effettuare le eventuali modifiche indicate. In caso di rifiuto la Rivista non restituirà l’articolo. La Rivista adotta procedure che durante il processo di valutazione garantiscono l’anonimato sia degli Autori che dei Valutatori. L’Autore riceverà una risposta definitiva dalla Redazione entro 90 giorni dall’invio del testo. Non sono sottoposti a valutazione i contributi inseriti nella Sezione Interventi. Per consentire a ricercatori e studenti di accedere ai testi la Rivista viene pubblicata anche in forma elettronica nel sito http://www.unica.it/~dipstoge Ambiti di ricerca «Studi e Ricerche» intende stimolare il confronto tra le discipline storiche, archivistiche, geografiche, antropologiche, artistiche, impegnate ad approfondire lo studio delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo della società europea ed extraeuropea tra Medioevo ed età Contemporanea. In tale prospettiva la Rivista si propone come strumento di comunicazione e di confronto aperto e pluralistico della comunità scientifica col mondo esterno. Periodicità annuale - Spedizione in abbonamento postale. Contiene meno del 70% di pubblicità. © Copyright 2014 - Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio, dell’Università di Cagliari. Tutti i diritti sono riservati. ISSN 2036-2714 Direzione e redazione Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio Università di Cagliari Via Is Mirrionis, 1 - 09123 Cagliari Tel. 070.275655 - e-mail: [email protected] Impaginazione e stampa Grafica del Parteolla Via Pasteur, 36 – Z.I. Bardella – 09041 Dolianova (CA) Tel. 070.741234 – Fax 070.75387 – E-mail: [email protected] – www.graficadelparteolla.com 4 SOMMARIO TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA Cagliari medievale. Dagli scritti di Alberto Boscolo alle più recenti ricerche SANDRO PETRUCCI 9 Chiesa, privilegi e ragion di Stato. Il ministro Bogino e il “disciplinamento” del clero nella Sardegna sabauda (1759-1773) MARZIA ERRIU 49 Dal credito rurale all’invenzione di una élite: il Censorato generale del Regno di Sardegna GIAMPAOLO SALICE 71 INTERVENTI Nuovi documenti sulla presenza dell’Ordine di Sant’Antonio di Vienne nel Mediterraneo medioevale MARIANGELA RAPETTI 95 I mezzi audiovisivi nell’era informatica: verso un nuovo visibile? PIERRE SORLIN 109 TRA CONTEMPORANEITÀ E INTERDISCIPLINARIETÀ Miniere e minatori a Carbonia: una città e un territorio dal fascismo alla costruzione della democrazia CLAUDIO NATOLI 125 Il beghinaggio nelle Fiandre: tema e iconografia nell’opera del pittore simbolista Xavier Mellery (1845-1910) RITA LADOGANA 137 Fonti archivistiche per lo studio del Patto Aziendale nella miniera di Montevecchio ELEONORA TODDE 157 «Studi e ricerche», VII (2014) 5 Il corpo acustico: la voce risuonante fra i waxei (Papua Nuova Guinea) YOICHI YAMADA 183 RASSEGNE E RECENSIONI Margaret Thatcher e il thatcherismo: percorsi di ricerca EVA GARAU 199 Archivi europei della musica del Novecento. L’interazione fra soggetti conservatori vista attraverso le corrispondenze PAOLO DAL MOLIN 207 Il Museo Storico e l’Archivio della Guardia di Finanza MARGHERITA SULAS 211 VI Giornata nazionale delle miniere. Storia e valorizzazione del patrimonio minerario sardo ROSANNA LUSCI 219 TEMI E RICERCHE Dottorati: “Storia Moderna e Contemporanea” e “Fonti scritte per la civiltà mediterranea” 233 6 TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA «Studi e ricerche», VII (2014) 7 8 Cagliari medievale. Dagli scritti di Alberto Boscolo alle più recenti ricerche SANDRO PETRUCCI Cagliari è stata la città di Alberto Boscolo: vi nacque, vi si formò alla ricerca storica, vi insegnò nell’Università cittadina diventandone Rettore1. Però Cagliari raramente fu oggetto specifico dei suoi studi, pur presente in molte pagine dello storico. Della città Boscolo scrisse una breve storia divulgativa2, oltre ad alcuni articoli di giornale in cui non mancano spunti d’interesse3, ma il saggio dedicato specificatamente a Cagliari medievale è Las instituciones barcelonesas de Cagliari en 1327, del 1966, ripub- blicato più volte anche con il titolo di Le istituzioni pisane e barcellonesi a Cagliari prima e dopo il 13264, significativo perché richiama il metodo comparativo ricorren- te nelle pagine dello storico cagliaritano e perché ricorda che il passaggio tra la dominazione pisana e quella catalana fu un suo interesse centrale, così come di buona parte della storiografia a lui collegata. In queste pagine saranno seguiti alcuni spunti ed alcune questioni suggerite da Boscolo, che hanno conosciuto successivi sviluppi in ricerche ed analisi, senza la pretesa di offrire un’esauriente rassegna storiografica5. ‘Comune pazionato’ Per definire la tipologia dei comuni sardi, espressione dell’egemonia pisana e geno- vese nell’isola, e in particolare di Cagliari, Boscolo ricorreva all’espressione di ‘co- mune pazionato’ che ha avuto una discreta fortuna nella storiografia relativa alla Sardegna del Duecento, anche in opere recenti6, mentre non sembra essere stata 1 Su Alberto Boscolo storico, vedi L. D’Arienzo, Alberto Boscolo, in L. D’Arienzo (a cura di), Sardegna, Mediterraneo e Atlantico tra Medioevo ed Età Moderna. Studi storici in memoria di Alberto Boscolo, Bulzoni, Roma 1993, 3 voll., I, pp. 11-23, e la voce Boscolo, Alberto, in Enciclopedia della Sardegna, Editoriale La Nuova Sardegna, Sassari 2007, II, pp. 67-70. 2 A. Boscolo, Profilo storico della città di Cagliari, Edizioni della Torre, Cagliari 1986, 3a ed. 3 Bibliografia di Alberto Boscolo, in Sardegna, Mediterraneo e Atlantico cit., I, pp. 24-43. 4 A. Boscolo, Las instituciones barcelonesas de Cagliari en 1327, «Revista del Instituto de Ciencias sociales», 7, 1966, pp. 139-147; Id. Le istituzioni barcellonesi a Cagliari nel 1327, in Villes de l’Europe méditerranéenne et l’Europe occidentale du Moyen Âge au XIX siècle. Atti del colloquio di Nizza, 1969, «Anales de la Faculté de Lettres et Sciences Humaines de Nice», 9-10, 1969, pp. 47-53 (ripubblicato in Id., Sardegna, Pisa e Genova nel Mediterraneo. Prefazione di Geo Pistarino, Università di Genova, Genova 1978, pp. 127-138 e in Id., Saggi di storia mediterranea tra il XIV e il XVI secolo, Il Centro di ricerca, Roma 1981, pp. 59-68, in entrambi i casi con il titolo Le istituzioni pisane e barcellonesi a Cagliari prima e dopo il 1326). Qui sarà utilizzata la penultima versione citata. 5 Per l’età aragonese, si veda V. Nonnoi (a cura di), Il Regno di Sardegna in epoca aragonese. Un secolo di studi e ricerche (1900-1999), ETS, Pisa 2001. «Studi e ricerche», VII (2014) 9 utilizzata per altre aree. Marco Tangheroni, nella sua esemplare monografia su Igle- sias, dopo aver mostrato le complesse vicende del passaggio da comune signorile a comune sotto la sovranità di quello di Pisa ha parlato solo di «comune dipendente dotato di una certa autonomia»7. L’espressione ‘comune pazionato’ risulta assente anche nel saggio dello stesso Tangheroni e di Laura Galoppini – entrambi legati, in modi diversi e per generazioni diverse, al magistero di Boscolo, ma anche ad altre scuole storiografiche –, dedicato a ricostruire ed interpretare l’evoluzione e i caratte- ri delle città sarde del tardo Medioevo, in un quadro di sintesi8. Con ‘comune pazionato’ generalmente s’intende un comune che, pur conser- vando una discreta autonomia politica, amministrativa e fiscale, dipende da un altro, il comune dominante che ne elegge i principali officiali: per esempio, nel caso di Cagliari, i due castellani sono nominati dalla magistratura pisana degli anziani9. Ma nei fatti su un’espressione molto ricorrente e forse data troppo per scontata manca ancora una riflessione teorica chiarificatrice, aspetto non ultimo della de- nunciata marginalità storiografica relativa alle questioni cittadine e comunali per la Sardegna medioevale10. Inoltre, pur con lodevoli eccezioni di cui si dirà, leggendo le 6 F. Artizzu, La Sardegna pisana e genovese, Chiarella, Sassari 1985, pp. 153-154: dopo aver ricordato come la fine dei giudicati avesse favorito lo sviluppo dei comuni sardi, aggiunge che quest’ultimi «non raggiunsero mai la piena indipendenza dei Comuni che erano già sorti

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