Guida-Inventario Dell'archivio Di Stato

Guida-Inventario Dell'archivio Di Stato

MINIS TERO PER I BENI CULTURALI E AM BIENTALI PU B BLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO XCII ARCHIVIO DI STATO DI SIENA GUIDA-INVENTARIO DELL'ARCHIVIO DI STATO VOLUME TERZO ROMA 1977 SOMMARIO Pag. Prefazione VII Archivio Notarile l Vicariati 77 Feudi 93 Archivi privati 105 Bandini Policarpo 106 Bologna-Buonsignori-Placidi 108 Borghesi 140 Brancadori 111 Brichieri-Colombi 113 Busacca Raffaele 115 Canonica (la) 116 Nerazzini Cesare 118 Pannocchieschi-D'Elci 120 Petrucci 140 Piccolomini-Clementini 123 Piccolomini-Clementini-Adami 128 Piccolomini-Naldi-Bandini 131 Piccolomini (Consorteria) 134 Sergardi-Biringucci 137 Spannocchi 141 Tolomei 143 Useppi 146 Venturi-Gallerani 148 Particolari 151 Famiglie senesi 152 Famiglie forestiere 161 PR EFAZIONE Nella introduzione al primo volume della guida-inventario dell'Archivio di Stato di Siena furono esposti gli intenti con i quali ci si accinse alla pub­ blicazione di quell'importante mezzo di corredo che consistevano nel valorizzare il materiale documentario di ciascun fo ndo archivistico per facilitare agli stu­ diosi la via della ricerca storica. Il caloroso e benevolo accoglimento riservato dagli interessati dice chiaramente quanto fe lice sia stata l'iniziativa e quanto brillanti siano stati i risultati raggiunti, che si sono palesati anche maggiori di quelli previsti. Infa tti la valorizzazione del materiale, oltre all'ordinamento ed alla inventariazione degli atti, presupponeva anche lo studio accurato delle ori­ gini e delle competenze dell'ufficio o dell'ente che quegli atti aveva prodotto. Per cui, essendo stati illustrati nei primi due volumi 1 ottanta fondi appartenenti alle più importanti magistrature dello Stato, insieme alla storia di ogni singolo ufficio è emersa in breve sintesi anche la storia del popolo senese. Questo genere di lavori ha finito per costituire anche uno stimolo allo studio più app rofondito della storia istituzionale tanto che, durante i venticinque anni che intercorrono dalla edizione dei primi dùe volumi della guida-inventario a quella presente, sono stati pubblicati otto inventari analitici 2• Come si vede gli archivisti senesi hanno lavorato contemporaneamente a rea­ lizzare strumenti diversi per la ricerca; ma il tema è sempre stato identico perchè sia che abbiano curato una guida, oppure un inventario analitico, hanno sempre inteso offr ire le più ampie notizie inerenti alla storia interna ed esterna dei fondi presi in esame, in modo che lo studioso potesse procedere con fa cilità alla identificazione del materiale di studio. Nel presente volume sono stati illustrati tre grandi fo ndi: il notarile, i giusdi­ centi o vicariati ed i feudi, insieme a diciannove archivi di fa miglia e ad una raccolta di carte private. I criteri di lavoro sono stati simili a quelli preceden­ temente usati. Solo le notizie illustrative dei primi tre grandi complessi sono state molto più ampie del consueto essendo stato necessario, per quanto attiene al notarile, studiare e documentare più ampiamente le norme che hanno presie­ duto alla fo rmazione storica dell'archivio per poter meglio comprendere i criteri usati nell'ordinamento degli atti; mentre, per quanto riguarda i vicariati ed i feudi, abbiamo dovuto ricordare in dettaglio i provvedimenti amministrativi in- 1 ARcHIVIO DI STATO DI SIENA, Guida-inventario, I e II, Roma 1951. 2 Gli inventari riguardano i seguenti fo ndi: Consiglio generale, Concistoro, Bic­ cherna, Balia, Ospedale di S. Maria della Scala, Governo fr ancese nel dipm·timento dell'Omb1·one, Notarile, Archivio A1·civescovile di Siena. VI II Prefazione tesi a stabilire l'ambito delle magistrature giusdicenti, anche ai fini.della suddi­ visione del materiale documentario. Una novità delle pubblicazioni archivistiche ienesi è costituita dagli archivi privati che per la prima volta vengono inseriti nella guida. È un fa tto di grande rilievo, vivamente apprezzato dalla Ammi­ nistrazione archivistica, che fa miglie ed enti privati abbiano offerto in consul­ tazione il proprio archivio ave sono raccolte tante testimonianze di persone, di fa tti storici e di condizioni sociali di grande interesse, e non solo per la storia ARCHIVIO NOTARILE senese. Ad ogni fo ndo sono state premesse notizie sulla fa miglia o sull'ente, sul fo rmarsi dell'archivio e sui motivi delle concentrazioni di carte provenienti da fa miglie o da enti diversi. Per quanto attiene al materiale pergamenaceo si è creduto opportuno conservarlo nell'archivio di cui è parte integrante anzichè Sembra si possa con sicurezza affermare che a Siena, fin dai primi anni inserir lo nel ' diplomatico '. Degli atti pergamenacei pervenuti al nostro istituto del XIII secolo, imbreviature e protocolli dei notai def unti venissero custo­ molto tempo prima, e già segnalati nel primo volume della guida nel fo ndo ' di­ diti da alcuni loro colleghi scelti dai consoli dell' arte, l'unione corporativa plomatico ', si è fa tto riferimento all'inizio della voce del rispettivo archivio. dei giudici e notai, gi à autorevolmente inserita nell'ambito dei pubblici pote ri. Della raccolta di carte private che va sotto il nome di 'p articolari ' è da ricor­ Con maggiore precisione una norma statutaria del 1296 stabilì che i libri dare la fo rmazione estemporanea avvenuta alla fine dell'Ottocento quando si di imbreviature dei notai defunti dovevano essere depo si tati pres so << uno intese raggrupp are le carte di fa miglia esistenti nei fo ndi dell'Archivio di Stato de li giudici di mi ssere la podest à, posti a le questioni civili >> 2; ma la prima e specialmente nel Concistoro. Furono formati due gruppi: delle fa miglie senesi regolamentazione completa della materia si ebbe in seguito alla terribile pe­ e di quelle fo restiere, la cui consistenza è andata via via incrementandosi. Con stilenza del 1348. La morte di molti notai, infatti, rese preoccupante il pro­ l'ordinamento si è provveduto alla collocazione delle carte secondo l'ordine alfa­ blema della dispersione dei loro atti e un gruppo di cittadini rivolse ai Nove betico delle fa miglie, con la indicazione delle date estreme. Governatori una petizione in cui si denunciava il fatto che le imbreviature I lavori preparatori al presente volume sono stati molto impegnativi anche e i protocolli dei notai de funti rimanessero in mano a persone che non so lo perchè, come si è detto, si è cercato di mandare avanti altre pubblicazioni di non ne curavano la conservazione, ma che li vendevano come << stracciafogli >> natura archivistica oltre alla edizione di fo nti storiche conservate nell'Archivio a << spectiali e pizicaiuoli >>. di Stato. Il personale impegnato nella guida è stato numericamente modesto ma I provvedimenti che seguirono a questa pe tizione nel dicembre del 1351 altamente qualificato. Oltre alla dr. Fineschi, attualmente in servizio, hanno stabilirono chiaramente alcune funzioni dei consoli dell'arte dei giudici e collaborato i dottori Catoni, Contini, Crescenzi e Prunai. Non è stato un la­ notai : essi dovevan o ricevere, entro un mese dalla morte di ogni notaio, le voro facile nè breve ma piuttosto lungo e complesso che ha avuto i suoi momenti sue carte e ordinarie con l'aiuto di tre notai, espressamente designati a tale di pausa e di riflessione, così come suggeriva la delicatezza della materia. Le ufficio. Eseguendo tale ordinamento - che consisteva nel raccogliere in filze notizie illustrative premesse ai singoli fondi offr ono validi elementi per conoscere tutte le scritture sc iolte e nel controllare tutti i registri, annotandone il nu­ la misura dei problemi che i compilatori della guida hanno dovuto affrontare. mero, la natura e le date in un apposito libro - le carte di ogni notaio veni­ Proprio per questo motivo, nella consapevolezza dei limiti del lavoro, saremo vano depositate presso un suo collega, scelto in una tema indicata dagli eredi lieti di ricevere segna/azioni di eventuali errori o di omissioni per aggiornare del defunto, con la riserva dei consoli dell'arte di riprenderle, qualora il con­ questo mezzo di indagine e conservarne il valore preminentemente scientifico. segnatario non avesse dato sufficienti garanzie per la loro perfetta conserva - Il Direttore U BALDO MoRANDI 1 Cfr. G. CATONI, Statuti dell'm·te dei giudici e notai del secolo XIV, Roma 1972, pp. 9-13. 2 AS Siena (d'ora in avanti ASS), Statuti di Siena, 19, c. 226, dist. H, rubr. CCVIII. Cfr. anche l'edizione del Constituto del Comune di Siena volgarizzato nel 1309-1310, a cura di A. LrsiNr, I, Siena 1903, pp. 479-480. l 2 Archivio notarile Archivio notarile 3 zi one. Tuttavia, un'altra petizione dello stesso tenore di quella del 1351 fu Signo ria, nele quali si preservavano le publi che munizioni. E cos ì - conti­ n presentata al governo nel giugno del 1389. In essa si parlava a cora delle nuava con letterario buon gusto il legislatore - dove per l'adietro servivano imbreviature vendute ai salumieri e ad altri bottegai e si lamentava la ne­ per la preservatione del armi per l'uso dela guerra, e si dicevano la camera gligenza e l'incuria di chi le avrebbe dovute custodire, ma si faceva anche dela munitione, serviranno hora per l'avvenire con buono e felice augurio una proposta che appare di capitale importanza ai fini di una st oria dell'ar­ di pace e di perpetua quiete, per la preservatione delle scritture publiche chivio notarile sene se. Si consigliava, infatti, di conservare le carte dei no­ prendendo e preservandosi il nome sempre del Archivio publico >> 1. tai de funti nella st essa sede dell'arte, in un locale che era gi à stato fatto co­ Queste leggi, furono in buona

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