Rif. Doc. P4 PROGETTAZIONE PER LA REALIZZAZIONE E L’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO EOLICO COMUNE DI S. VENANZO (TR) 23,0 MW Località: “La Montagna” RELAZIONE TECNICA Dicembre 2011 ALLEGATO P4 Analisi delle ricadute sociali, occupazionali ed economiche Proponente Innova Wind. S.r.l. Ing. F. Cotana Ing. F. Asdrubali Prof. Agr. Geol. Ing. L. Blois Prof. F. Rossi Ing. V.M. D'Abundo ALLEGATO P4 C.I.R.I.A.F. – Analisi delle ricadute sociali, occupazionali ed economiche INDICE 1 INQUADRAMENTO DEL PROGETTO 4 2 VALUTAZIONE SOCIO-ECONOMICA 4 2.1 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI OCCUPAZIONALI 4 2.1.1 Fase Cantiere 4 2.1.2 Fase Esercizio 4 2.2 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI ECONOMICI 5 2.2.1 Vantaggi economici e ambientali dell’energia eolica 5 2.3 VALORIZZAZIONE DEI SUOLI 5 3 APPENDICE 5 3.1 QUADRO DEMOGRAFICO: REGIONE UMBRIA 5 3.2 La Provincia di Terni 7 3.3 Il contesto economico: Regione Umbria e Provincia di Terni Indici delle imprese attive 11 3.4 Indici degli sportelli bancari 12 3.5 Indici di ricettività turistica 13 3.6 Indici sui bilanci delle amministrazioni comunali 13 3.7 Indici forza lavoro e tassi occupazionali 14 3.8 L’apparato produttivo in termini di unità impiegate nella Provincia di Terni 17 3.9 Il prodotto interno lordo della Provincia di Terni 19 3.10 Il contesto economico: Comune di San Venanzo: agricoltura ed allevamento 20 3 Parco eolico in loc. “La Montagna” – Comune di S. Venanzo (TR) ALLEGATO P4 C.I.R.I.A.F. – Analisi delle ricadute sociali, occupazionali ed economiche 1 INQUADRAMENTO DEL PROGETTO Il progetto in esame consiste nella realizzazione di una Centrale Eolica nel Comune di San Venanzo (TR) – località “La Montagna”. L’impianto si configura, nelle intenzioni del proponente, come una “Fattoria del Vento”. Infatti, laddove le aree non siano già occupate da altri insediamenti, il proponente intende acquisire diritti che possano consentirgli la realizzazione di una “Wind Farm”. La Wind Farm sarà caratterizzata da una potenza elettrica nominale installata di 23 MW, ottenuta attraverso l’impiego di 10 generatori eolici da 2,3 MW nominali, ricadenti nel territorio del Comune di San Venanzo (TR). Le aeree si inquadrano tutte in un contesto di tipo prettamente agricolo e boschivo. 2 VALUTAZIONE SOCIO-ECONOMICA 2.1 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI OCCUPAZIONALI In uno scenario socio-economico come quello descritto nell’Appendice della presente relazione, la realizzazione di un impianto eolico può rappresentare sicuramente un incremento dell’occupazione. Infatti, ipotizzando di impiegare nell’esercizio e nella manutenzione dell’impianto la forza lavoro del posto, si aumenta il reddito in loco, la formazione e la conoscenza del settore delle energie rinnovabili che potrebbe favorire la nascita di una imprenditoria locale. Di seguito si riportano i principali vantaggi occupazionali sia nella fase di cantiere che in quella di esercizio del parco eolico. 2.1.1 Fase Cantiere L’occupazione complessiva prevista per la realizzazione di un parco eolico, in fase di costruzione, investe varie attività quali: costruzione e installazione delle macchine, opere civili ed elettriche. L’impatto occupazionale risulterà sicuramente positivo per il luogo in cui si posiziona l’impianto, in quanto si tende ad utilizzare la mano d’opera locale e, generalmente, l’impiego di personale addetto si aggira intorno ai 7-8 uomini/anno per MW. Infine, viene previsto l’utilizzo di imprese locali per la realizzazione delle opere civili e quelle relative alla viabilità. 2.1.2 Fase Esercizio In fase di esercizio, le opportunità occupazionali offerte riguardano: la gestione e la manutenzione dell’impianto, che prevedono l’utilizzo di 0,2 - 0,5 uomini/anno per MW. Durante la prima fase di funzionamento dell’impianto, sarà previsto l’impiego di personale per la gestione dello stesso e successivamente si considera l’utilizzo di operatori addetti alla manutenzione degli aerogeneratori nonché del personale utilizzato esclusivamente per la guardiania. 4 Parco eolico in loc. “La Montagna” – Comune di S. Venanzo (TR) ALLEGATO P4 C.I.R.I.A.F. – Analisi delle ricadute sociali, occupazionali ed economiche 2.2 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI ECONOMICI 2.2.1 Vantaggi economici e ambientali dell’energia eolica Si può affermare, senza alcun dubbio, che la realizzazione di un impianto eolico comporta notevoli benefici per il sistema economico sia a livello nazionale, in quanto la produzione di energia attraverso una fonte rinnovabile quale il vento, incide sul risparmio energetico globale del paese, sia a livello locale, in particolare per le popolazioni del luogo interessato dall’installazione dell’impianto, favorendo la nascita di una imprenditoria nel settore che sfrutta le risorse energetiche locali. Inoltre, in zone non particolarmente sviluppate come queste, il recupero produttivo a fini energetici di tali aree potrebbe essere anche un’occasione per migliorare il presidio, la manutenzione e la tutela del territorio, contrastandone il degrado, e fornendo strumenti atti ad incentivare l’occupazione. Ulteriori benefici economici derivano dalla vendita dell’energia prodotta dall’impianto, che viene ceduta alla rete di trasmissione. 2.3 VALORIZZAZIONE DEI SUOLI Un altro aspetto da tenere in considerazione è costituito dalla valorizzazione delle aree private interessate dall’impianto. Infatti ai proprietari terrieri delle aree interessate verrà corrisposto un indennizzo legato all’acquisizione del diritto di superficie, delle servitù di passaggio e/o di area delle particelle oggetto dell’impianto e delle opere connesse. 3 APPENDICE 3.1 QUADRO DEMOGRAFICO: REGIONE UMBRIA La densità della popolazione sul territorio nazionale è nel 2009 di 200,24 abitanti per km2. L’indice in Umbria assume valore pari a 107,5 con una lieve differenza tra le due province (105,3 nella provincia di Perugia, 110,1 in quella di Terni). I comuni umbri con densità di popolazione superiore alla media nazionale sono Bastia Umbra (789,0), Terni (534,79), Perugia (373,5), Corciano (290,3), Foligno (219,5) e Deruta (215,0). Il Rapporto di mascolinità indica che in Italia nel 2009 risiedono 94,3 uomini ogni 100 donne, in Umbria 92,9. Si registra in Italia per il 2009 una dinamica naturale della popolazione appena positiva con un tasso di incremento naturale pari a -0,38 per mille abitanti. Il tasso di incremento naturale in Umbria è -2,19 per mille, nelle province di Perugia e Terni è rispettivamente -1,43 e -4,38 per mille. In Italia il tasso migratorio totale nel 2009 è pari a 4,9 per mille abitanti. Il valore comprende tre diverse voci: tasso migratorio interno (0,3 per mille), tasso migratorio estero (3,1 per mille), tasso migratorio per altri motivi (1,5 per mille). La dinamica migratoria in Umbria è diversa da quella nazionale: il tasso 5 Parco eolico in loc. “La Montagna” – Comune di S. Venanzo (TR) ALLEGATO P4 C.I.R.I.A.F. – Analisi delle ricadute sociali, occupazionali ed economiche migratorio totale, pari a 9,5 per mille abitanti, è composto da un più alto tasso migratorio interno (3,2 per mille), un più alto tasso migratorio estero (4,7 per mille) e un minore tasso migratorio per altri motivi (1,6 per mille). All’interno della regione, il tasso migratorio totale è di 9,5 per mille nella provincia di Perugia e del 9,4 nella provincia di Terni. In Italia la crescita totale della popolazione residente, pari alla somma delle componenti del saldo naturale (-0,38 per mille) e del saldo migratorio (5,3), è per il 2009 positiva con un tasso di incremento totale pari al 4,9 per mille. In Umbria l’indice assume valore superiore al dato nazionale (7,3 per mille) con una marcata differenziazione tra le province: il tasso di incremento totale è nella provincia di Terni pari a 5,0 per mille, nella provincia di Perugia 8,1. L’unico contributo positivo alla crescita della popolazione è rappresentato dalla dinamica migratoria che in Umbria più che compensa quella naturale di segno negativo. L’indice di invecchiamento della popolazione mostra che in Italia nel 2008 la percentuale di popolazione di 65 anni e più rappresenta il 20,1% della popolazione residente totale, in Umbra il 23,2 %. Nella provincia di Terni la popolazione di questa fascia di età rappresenta esattamente un quarto della popolazione totale (24,8%). In tutti i comuni umbri, ad eccezione di Bastia Umbra (18,8%) e Corciano (17,6%) tale percentuale è più alta rispetto al dato nazionale. Secondo l’indice di vecchiaia, nel 2008 risiedono in Italia 143,38 anziani (65 anni e più) ogni 100 giovani (0-14 anni). Il rapporto cresce se si considera l’Umbria (181,7), dove in particolare nella provincia di Terni la quota di anziani superiore di oltre due volte quella dei giovani (207,6). Gli unici comuni con indice inferiore al dato medio nazionale sono Castel Ritardi (141,4), Bastia Umbra (129,6) e Corciano (119,7). L’indice di dipendenza strutturale, pari nel 2008 in Italia a 51,9%, segnala che la popolazione residente in età non attiva (minori fino a 14 anni e anziani di anni e più) rappresenta più della metà della popolazione in età attiva (1 - 4 anni). Ciò si verifica in modo più accentuato in Umbria dove l’indice regionale assume valore del 56,0% e l’indice provinciale di Terni persino il 8,2%. La popolazione in età attiva (15-64 anni) nel 2008 costituisce in Italia il 65,8% della popolazione residente totale, mentre in Umbria il 64,1%. I valori delle province di Perugia e Terni si discostano dal dato regionale rispettivamente di +0,3 e -0,9 punti percentuali. L’indice di ricambio della popolazione attiva indica che in Italia nel 2008 vi sono 119, residenti in età 60-64 (coloro che stanno per uscire dalla popolazione in età lavorativa) ogni 100 residenti in età 15-1 anni (coloro che stanno per entrare nella popolazione in età lavorativa).
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