WEB/ONLINE RASSEGNA STAMPA Volume 6 - WEB/ONLINE Dal 4 all’11 luglio 2018 A cura dell’Ufficio Stampa: Renato Rizzardi Renata Viola Paola Marano Milena Cozzolino Via Generale Orsini, 30 – 80132 Napoli (NA) 04 luglio 2018 "Scene da un matrimonio", a Napoli omaggio a Ingmar Bergman Martedì 3 luglio, il Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio ha reso omaggio al grande regista e drammaturgo svedese Ingmar Bergman nel centenario della sua nascita (il 14 luglio 1918 ad Uppsala). Hanno debuttato in sequenza due allestimenti di “Scene da un matrimonio”, il primo firmato dal regista moscovita Andrej Konchalovskij, il secondo dal francese Safy Nebbou con, rispettivamente, Julia Vysotsaya e Federico Vanni (al Teatro Mercadante, ore 19) e Laetitia Casta e Raphaël Personnaz (al Teatro Politeama, ore 21) nei ruoli dei protagonisti Marianne e Johan. Andrej Konchalovskij firma la sua regia italiana per lo Stabile di Napoli e per il Napoli Teatro Festival Italia, affrontando uno dei lavori più noti di Ingmar Bergman, Scene da un matrimonio, che sceglie di ambientare in Italia, a Roma. Ambientazione francese per la seconda versione, diretta da Safy Nebbou. 04 luglio 2018 NTF: un progetto su Bergman con Vysotsaya e la Casta. Mentre a Benevento c’è Luca Zingaretti Ilaria Varriano Martedì 3 luglio, il Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio rende omaggio al grande regista e drammaturgo svedese Ingmar Bergman nel centenario della sua nascita (il 14 luglio 1918 ad Uppsala). Debuttano in sequenza due allestimenti di “Scene da un matrimonio”, il primo firmato dal regista moscovita Andrej Konchalovskij, il secondo dal francese Safy Nebbou con, rispettivamente, Julia Vysotsaya e Federico Vanni (al Teatro Mercadante, ore 19) e Laetitia Casta e Raphaël Personnaz (al Teatro Politeama, ore 21) nei ruoli dei protagonisti Marianne e Johan. Sempre martedì 3 luglio Teresa Lodovico firma la drammaturgia e la regia di Anfitrione, con Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Giovanni Serratore (Teatro Trianon Viviani, ore 21). All’Osservatorio del NTFI debutta So here we are di Luke Norris, per la regia di Silvio Peroni (Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, ore 21.30). A Pietrelcina (Benevento), Luca Zingaretti è lettore eccellente de Il Cantico dei Cantici e altre storie (Teatro Naturale di Pietrelcina, ore 21.30). La serata si conclude al Dopofestival, nel Giardino Romantico di Palazzo Reale. 04 luglio 2018 “Anfitrione”, nuova produzione dei Teatri di Bari scritta e diretta da Teresa Ludovico, oggi 4 luglio in scena al teatro Trianon (piazza Vincenzo Calenda 9) di Napoli nell’ambito di Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival. Lo spettacolo, prodotto da Teatri di Bari, continua la sua tournée nazionale con Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Giovanni Serratore e il maestro Michele Jamil Marzella. Sei attori e un musicista si rincorrono vorticosamente alla ricerca della propria identità: è la commedia di Plauto che irrompe in un bollente e schizofrenico Sud, dove quel che si è non è sempre quel che si deve essere. Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’identità, la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione, lontano da casa, per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena, e generare con lei il semidio Ercole. Giove-Anfitrione durante la notte d’amore, lunga come tre notti, racconta ad Alcmena, come se li avesse vissuti personalmente, episodi del viaggio di Anfitrione. Teresa Ludovico crea una coralità multiforme e tragica che però agisce come un contrappunto grottesco e farsesco in uno spazio che disegna doppi mondi: divino e umano. Un andirivieni continuo tra un sopra e un sotto, tra luci e ombre. Realtà e finzione, verità e illusione, l’uno e il doppio, la moltiplicazione del sé, l’altro da sé e il riesso di sé, si alterneranno in un continuo gioco di rimandi, attraverso la plasticità dei corpi degli attori, le sequenze di movimento, i dialoghi serrati e comici. 04 luglio 2018 Napoli Teatro Festival Italia: Scènes de la vie conjugale con Laetitia Casta Cristiano Luchini Napoli Teatro Festival Italia: Scènes de la vie conjugale di Ingmar Bergman: Nel bellissimo contesto del Teatro Politeama, l’affascinante attrice e modella francese Laetitia Casta ha dimostrato tutte le sue qualità recitative, insieme al valente attore Raphaël Personnaz. – USuzanne na produzione SARQUIER D R A M in A accordo con la Fondation Bergman e l’Agence Josef Weinberger Limited a Londra. Napoli Teatro Festival Italia: Scènes de la vie conjugale. Scènes de la vie conjugale racconta il ventennio della vita di una coppia, vent’anni di amore e di odio e frustrazioni, di aspettative disattese e d’incomprensione. Un ventennio di verità e amare bugie, che galleggiano pericolosamente tra passione, paure e solitudine. Bergman scrisse in qualche mese Scènes de la vie conjugale. Girata per una diffusione esclusivamente televisiva, l’opera si compone di sei episodi da cinquanta minuti ciascuno. Napoli Teatro Festival Italia: Scènes de la vie conjugale. Dietro le maschere di Marianne e Johan, Laetitia Casta e Raphaël Personnaz, recitano in un francese, tanto morbido quanto graffiante, (con sottotitoli in italiano in background), d’istinto, di stomaco, di adrenalina. In una anomala e altalentante complicità, ciascuno dei due pretende fare da guida all’altro, cercando di prevaricarlo. Vivere da soli è insopportabile, ma vivere insieme si rivela estremamente difficile, se non impossibile. In oltre 2 ore di spettacolo, Laetitia Casta e Raphaël Personnaz, dimostrano importanti qualità recitative, grande intesa e forte pàthos, grazie soprattutto alla variegatezza di registri linguistici che offre la pièce. Napoli Teatro Festival Italia: Scènes de la vie conjugale. Abbiamo percepito lo spettacolo (atto unico), in 2 parti immaginarie: la prima la chiameremmo “Aspettando Godot”. I personaggi provano a vincere le annose incomprensioni attendendo un lieto fine, un accadimento, qualcosa che possa scuoterli e avvicinarli “affettivamente” e “sessualmente”. La seconda parte della pièce la chiameremmo “Catarsi”. I personaggi danno sfogo totale delle proprie debolezze e della proprie frustrazioni dando vita ad una catarsi di coppia che li porta a riconoscere in maniera tanto franca quanto dolente, i propri limiti. E’ un teatro intimista, passionale, animale, scevro da orpelli e sofismi. La musica è utilizzata in maniera diligente, e si rivela un mero accompagnamento allo spettacolo. Con Scènes de la vie conjugale, Ingmar Bergman ci insegna che nella vita, forse il coraggio più grande risiede nell’essere se stessi; nell’essere unici e originali nella nostra imperfezione. Ciò che Marianne e Johan, Laetitia Casta e Raphaël Personnaz, nell’epilogo della pièce. saranno costretti a fare. 04 luglio 2018 NAPOLI TEATRO FESTIVAL | 8 - 9 LUGLIO 2018 17:00 IL GRANDE GIOCO / 20:00 PAUSA / 21:00 ENDURING FREEDOM MARATONA AFGHANISTAN: IL GRANDE GIOCO + ENDURING FREEDOM The Great Game: Afghanistan è un progetto commissionato dal Tricycle Theatre, la più grande officina di teatro politico inglese, a tredici autori tra i più interessanti della scena angloamericana. Un esperimento di drammaturgia a più voci che racconta il rapporto complesso e spesso fallimentare che l'Occidente ha avuto con questo paese mediorientale, sempre (e suo malgrado) al centro dello scacchiere mondiale. Il progetto Afghanistan di Bruni e De Capitani, che comprende dieci dei testi originali, è realizzato in coproduzione con Emilia Romagna Fondazione Teatro e in collaborazione con Napoli Teatro Festival e si compone di due spettacoli indipendenti e complementari: Afghanistan: Il grande gioco (debuttato nel gennaio del 2017) che racconta cinque episodi storici del periodo 1842 – 1996 e Afghanistan: Enduring freedom che affronta gli anni attuali (fino al 2010). I due spettacoli possono essere rappresentati autonomamente o proposti in un'unica maratona, come accadrà al Napoli Teatro Festival, dove l'intero progetto debutterà l'8 luglio 2018. 04 luglio 2018 Festival Campus, la quinta puntata dall’Università Suor Orsola Benincasa sul Napoli Teatro Festival. La quinta puntata di “Festival Campus” è interamente dedicata al mondo femminile. “Una scelta non casuale – dicono i due conduttori del format, Marcello Polverino e Rosanna Astengo -. Per il nostro nuovo appuntamento abbiamo scelto il meglio che questa settimana poteva declinarsi al femminile”. Il nuovo episodio dedicato al Napoli Teatro Festival Italia, trasmesso lunedì 2 luglio dalle 16.00 alle 17.00 su Run Radio, emittente universitaria del Suor Orsola Benincasa(www.runradio.it) è ora disponibile in podcast sul sito www.napoliteatrofestival.it nella sezione dedicata. Ecco il suo link: Nella puntata, curata in regia da Stefano Esposito, spicca la presenza di Tina Pica, raccontata da Giulio Baffi: la mostra che rende omaggio alla grande caratterista napoletana è visitabile a Palazzo Reale fino al 10 luglio. 04 luglio 2018 Belli, ma anche bravi. Laetitia Casta e Raphaël Personnaz. Il pubblico del Napoli Teatro Festival era
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