E' vietata la riproduzione, traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli parte essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo fotocopie, microfilms, registrazioni altro Risorgimento. Le nuove ricerche Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha prodotto molti studi ma anche molte “falsificazioni” e distorsioni storiografiche TRA STORIA E di VITO TETI e celebrazioniMEMORIE del centocin- taglia del Volturno del 1860 e allo quantenario dell’Unità d’Ita - scontro di Montelibretti del 1867. Se- lia, a volte apprezzabili e pro- Scenari gue Garibaldi a Caprera e tra i due na- blematiche, non si sono sot- sce una grande amicizia che durerà fi- tratte alla “falsificazione”sto - Filoleghisti e neoborbonici in guerra tra loro no alla morte dell’eroe dei due mondi. Lriografica e a una distorsione ideologi- Fazzari fu anche parlamentare della ca. Le spinte separatiste e all’irrisione XII e della XVI legislatura. Le vicende dell’unità d’Italia, hanno finito col crea- sono giunti a negare il merito di quella epopea della sua vita sono adesso ricostruite re presso élites culturali, artisti, cinea- da Antonio Froio grazie alla mostra sti, musicisti un sentimento nazionale Meglio la produzione meridionale e calabrese dal titolo “Il Risorgimento italiano” e prima sconosciuto. al volume “Achille Fazzari. La Costi- Nell’ambito della ricerca storica ab- tuente. Garibaldi da Napoli a Palermo, biamo assistito a un proliferare di quelli partiti con i Mille) che hanno solino e Giovanni Nicotera: Storia di editi dalla Biblioteca Comunale “Viva - pamphlet, libelli, scritti “ideologici”, giocato un ruolo decisivo e importante una formazione politica”,pp.65-75, in rium”di Stalettì nel 2010. di maniera, pacchetti commerciali ed spesso trascurato, prima durante il Antonio Bagnato, Giuseppe Masi, Garibaldini meno “noti” editoriali, che non hanno aggiunto periodo borbonico, poi nel ‘48 e dopo Vincenzo Villella (a cura di), “Giovan - e“riscoperti”: Girolamo Comi, Luigi molto a quanto sappiamo da decenni. con l’unificazione. Mi limito, in manie- ni Nicotera nella storia italiana Comi, Giuseppe Pace, Antonino Si sono scontrati in una sorta di nuova ra parziale e provvisoria, a segnalare dell’Ottocento”, Rubbettino, 1999), Pietropaolo, Napoleone Scugli guerra civile nazionale,leghisti e nor- soltanto recenti pubblicazioni. dove lo studioso si sofferma anche su Non è superfluo ricordare la distin- disti, da una parte, neoborbonici e se- Per la Locride, per i fatti di Gerace e Giovanni Nicotera (Sambiase, 1828- zione tra garibaldini che fanno parte paratisti sudisti, dall’altra. Obiettivo per i moti nel Reggino va segnalato il Vico Equense 1894) e su Raffaele Pic- dei Mille e garibaldini che si uniscono comune è stato quello di gettare, con catalogo curato dalla Soprintendente coli (Castagna, 1819-Catanzaro, a Garibaldi in diverse fasi della sua l’acqua sporca, il bambino; di negare, Francesca Tripodi, con la collabora- 1880), rivoluzionari, perseguitati, ga- spedizione. E così bisogna ricordare addirittura, l’esistenza del Risorgi- zione di Ada Arillotta, dove troviamo ribaldini, segnati da alterne fortune. che a proclamarsi garibaldini sono mento. In questo quadro culturale e saggi di Giuseppe Caridi, Vincenzo Alla figura di Ricciotti Garibaldi, in tanti sbandati, briganti, ex borbonici ideologico, in genere sconfortante, Cataldo, Rocco Liberti, Francesco particolare sugli episodi meno noti che cercanodi essere riconosciutie as- appaiono, davvero, salutari, origina- Arillotta, Bruno Polimeni, Angelina della vita dello stesso, visti anche in sorbiti nel nuovo esercito e che queste li, innovativi tante iniziative, molte ri- De Salvo, e di Ada Arillotta, I Garibal- chiave familiare, si dedica da anni la “intrusioni” provocarono non poche cerche, diversi studi che hanno sco- dini Calabresi nella spedizione dei Mil- nipote Annita Garibaldi Jallet. Sulla difficoltà ai veri garibaldini e allo stes- perto o riscoperto figure, episodi, mo- le (Plutino, Calafiore, Morgante, ecc.). scia del progetto che si è svolto dal so Garibaldi. Corrado Iannino (“Giro - menti del Risorgimento calabrese e Merita, tuttavia, di essere menzio- 2000, in contemporanea con l’inaugu - lamo Comi da Caraffa a Dogali”, Co- meridionale, messo sempre in stretto nato in apertura Benedetto Musolino razione del museo sito nella villa Gari- mune di Caraffa e UNLA Centro Cultu- rapporto con vicende più generali. (Pizzo Calabro 1809-1885), di idee libe- baldi di Riofreddo (che fu la casa di Ric- ra per l’Educazione Permanente, Gra- Patrioti e garibaldini “noti” rali e antiborboniche, formatosi pri- ciotti e Costanza Garibaldi), diretto da fiche Lucia Catanzaro 2010) si è soffer- di Calabria: Benedetto Musolino, ma al liceo-ginnasio di Monteleone Annita Garibaldi e attuato da giovani mato sul tenente Girolamo Comi di Ca- Giovanni Nicotera, Raffaele Piccoli, (oggi Vibo Valentia) e poi a Napoli, do- collaboratori del museo, si sono svolti raffa di Catanzaro (1856-1887), che Achille Fazzari, Ricciotti Garibaldi ve frequentò la facoltà di giurispru- studi e ricerche dedicati ai “Garibaldi muore sulla nave Garibaldi dove era Numerose iniziative pubbliche sono denza. Lasua vita dicospiratore, gari- dopo Garibaldi”(tradottisi in un libro e stato dopo la battaglia di Dogali (Mas- state promosse e organizzate dalla De- baldino, rivoluzionario, senatore del in una mostra itinerante). saia Africa). Luigi Comi, più anziano putazione di Storia Patria della Cala- Regno è troppo importante per non es- Molte le iniziative, organizzate a di 18 anni del cugino Girolamo, abban- bria, con l’infaticabile presidente Giu- sere oggetto di attenta ricostruzione, Stalettì, per ricordare il centenario dona nel1860 il seminariodi Catanza- seppeCaridi,e dall’Istituto Storico Ca- comeha fattosuquestogiornale ilsuo della morte di Achille Fazzari. Nato a ro unendosi, il 27 agosto, ai rivoltosi labrese per l’Antifascismo, presieduto discendente Saverio Musolino, che cu- Stalettì nel 1839 arruolato da giovane che seguirono Garibaldi. Dopo l’Unità dall’attivissimo Giuseppe Masi. Un’at - ra il prezioso Archivio di famiglia. Tra nell’esercito borbonico, nel 1860 di- d’Italia lo troviamo impegnato nella tenzione particolare è stata rivolta a fi- i tanti studi mi piace segnalare quello sertò perunirsi aiMille diGaribaldi. Il gure di garibaldini (non mi riferisco a di Antonio Bagnato (“Benedetto Mu- suo nome è legato, tra l’altro, alla bat- continua a pagina 16 16 Domenica 8 maggio 2011 Domenica 8 maggio 2011 17 Il Risorgimento scritto Ricerca storica, consigli per l’uso Il patriota di San Nicola da Crissa Il 150° dell’Unità ha fatto scoprire e sua moglie, femminista dell’800 a molti un sentimento nazionale ma ha anche alimentato ricostruzioni frettolose e fondate su pregiudizi GARCEA Il valore delle fonti e il rispetto del contesto Gian Paolo Garcea, ingegnere Alfa Romeo, biografo del nonno Antonio Garcea. A sinistra, la premessa al suo manoscritto “Un calabrese per la costituzione dell’Unità d’Italia” ERA e, in basso, la sua ricostruzione del viaggio del nonno da Napoli alla Sicilia dopo i moti del 1848. Nell’altra pagina, Antonio Garcea, MIO la moglie Giovanna Bertola e la loro prima figlia Luisa NONNO E' vietata la riproduzione, traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli parte essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo fotocopie, microfilms, registrazioni altro La vita leggendaria di Antonio eroe garibaldino ricostruita con meticolosità dal nipote Gian Paolo, dirigente Alfa segue da pagina 15 zione ai moti del ’48; il suo peregrinare tra Ca- labria, Sicilia e Napoli; la capacità oratoria e di repressione del brigantaggio contrastando il stabilire relazioni; la prigionia in diverse car- particolare la banda degli albesi capitanata da ceri borboniche; il ruolo di primo piano svolto Pietro Corea. nella battaglia dell’Angitola; la “fuga” dalla Tra i calabresi che contribuirono grande- nave che doveva portarlo, assieme ad altri pri- mente, con impegno e determinazione, alla gionieri, in America; lo sbarco in Irlanda e la realizzazione dell’unificazione nazionale, un partecipazione alle campagne garibaldine dal posto autorevole è occupato dal colonnello ga- 1860 al 1862 (e poi un ritorno nel 1867); i rap- ribaldino Giuseppe Pace, castrovillarese, uo- porti con Settembrini, Castromediano, Paler- mo d’azione che ha rappresentato la sinistra mo, Stocco, Garibaldi, Bixio; il matrimonio de- militare del Risorgimento, la sinistra garibal- cisivo (nel 1862) con Giovanna Bertòla, giova- dina. Come ha ricordato Vittorio Cappelli, cu- ne maestra di Mondovì, conosciuta a Torino e ratore dell’introduzione del bel libro di Anto- destinata a diventare una delle donne più im- nio Iannicelli “Giuseppe Pace, colonnello di pegnate e più famose d’Italia, fondatrice de «La Garibaldi e deputato nazionale di Calabria Ci- Voce delle donne». Di Garcea (e del nipote Giu- tra” (Il Coscile, Castrovillari, 2011), Pace è sta- seppe Sgrò, che sposerà in seconde nozze la to una guida politica e militare capace di porta- Bertòla) è nota la partecipazione alla repressio- re con sé sul Volturno e sotto le mura di Capua ne del brigantaggio, e sono da approfondire le ben 1500 volontari, per lo più italo-albanesi. delusioni e le difficoltà che incontra al pari di Giuseppe Pace andrà a popolare il nuovo Parla- altri garibaldini. mento Italiano e, al paridi altri nomi illustri, si Ritorno sulla eccezionale vicenda del “pa - troverà coinvolto, quale Ispettore delle Guar- triota”
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