COMUNE DI CINISI PROVINCIA REGIONALE DI PA LE RMO Piano Regolatore Generale RIELABORAZIONE PARZIALE integrazioni, modifiche e correzioni nell e tavole e negli el aborati del PRG e del le PP.EE. discendenti dalle limitazioni, divieti e prescrizioni di cui al parere del GEN IO CIVILE n. 9382/02 del 16 settembre 2003, e dalla Relazione istruttoria del 10 novembre 2003 redatta dal Responsabile dell'Area tecnica del Comune di Cinisi CO LLABORATORI IL TECNICO INCARICATO arch. SIMONETTA BALISTRERI Dott. Urb. MARINA MARINO arch. SALVATORE LA BARBERA arch. CESARE ONORATO marzo 2004 Febbraio 2008 Regolamento Edilizio * *Visualizzazione delle modifiche introdotte dal D.Dir. 1466/2006 I&T snc - Informatica e Territorio 2 PARTE PRIMA – DISPOSIZIONI GENERALI 3 TITOLO PRIMO – Disposizioni generali CAPITOLO I - Norme preliminari Art. 1 Contenuto ed ambito del regolamento edilizio Il presente regolamento, parallelamente e in continuità con le norme e le prescrizioni contenute negli altri elaborati del P.R.G., disciplina tutte le attività di trasformazione urbanistica ed edilizia nel territorio comunale, sul suolo, nel soprassuolo e nel sottosuolo. Inoltre visto quanto disposto dalla L. n°1150 del 17/08/1942, e successive modifiche, dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie n°1265 del 27/07/1934, e facendo riferimento alle leggi in vigore, il presente regolamento detta norme sulle seguenti materie : 1) la formazione, i compiti e il funzionamento della Commissione Edilizia Comunale; 2) la presentazione della comunicazione o delle domande di concessione o autorizzazione per costruire, trasformare e recuperare i fabbricati e la richiesta di punti fissi di linea e di livello per le nuove costruzioni; 3) la compilazione dei progetti di opere edilizie anche per quanto riguarda il numero, il tipo ed il contenuto degli elaborati richiesti a corredo dei progetti, e la direzione dei lavori di costruzione in armonia con le leggi in vigore; 4) le cautele da osservare a garanzia della pubblica incolumità per l’esecuzione delle opere edilizie, per l’occupazione del suolo pubblico, per i lavori nel pubblico sottosuolo, per le ribalte che si aprono nei luoghi di pubblico passaggio, etc...; 5) la vigilanza sull’esecuzione dei lavori per assicurare l’osservanza delle disposizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti; 6) l’altezza minima e quella massima dei fabbricati secondo le zone omogenee di cui al P.R.G.; 7) gli eventuali distacchi dai fabbricati vicini e dal filo stradale; 8) l’ampiezza e il decoro di elementi di arredo urbano e servizi ed impianti che interessano l’estetica dell’edilizia urbana (tabelle stradali, mostre, affissi pubblicitari, impianti igienici di uso pubblico, etc...); 9) le norme igieniche da osservare nella costruzione ai fini della salute pubblica e della salvaguardia ambientale, le caratteristiche edilizie dei fabbricati e dei locali che ne fanno parte, tra cui quelle igienico-sanitarie, tecnologiche e dimensionali e quelle relative agli impianti e alla sicurezza nonchè all’abbattimento delle barriere architettoniche; 10) le particolari prescrizioni costruttive da osservare in determinati quartieri cittadini o lungo determinate vie o piazze; 11) la recinzione e la manutenzione di aree scoperte, parchi e giardini e di zone private interposte tra fabbricati, strade e piazze pubbliche e da queste visibili; 12) l’apposizione e conservazione dei numeri civici; 13) la lottizzazione delle aree fabbricabili. 4 Art. 2 Osservanza del regolamento edilizio Chiunque privato cittadino o ente pubblico o privato, intenda, nell’ambito del territorio comunale eseguire nuove costruzioni, ampliare, modificare, recuperare o demolire quelle esistenti, ovvero procedere all’esecuzione di opere di urbanizzazione del territorio o intraprendere qualunque attività che comporti trasformazione urbanistica e/o edilizia, deve sottostare alle norme e alle prescrizioni procedurali e tecniche del presente regolamento e alla normativa statale e regionale vigente. Le violazioni delle norme del presente Regolamento sono soggette alle conseguenze amministrative di cui agli articoli 871 e 872 del Codice Civile. Art. 3 Parametri urbanistici ed edilizi 1) Superficie territoriale (Ha) Per "superficie territoriale" si intende quella riferita agli interventi urbanistici esecutivi, così come individuati dallo strumento urbanistico generale, al netto della grande viabilità. 2) Indice di fabbricabilita' territoriale (mc/Ha) Per "indice di fabbricabilita' territoriale" si intende il rapporto tra il volume massimo realizzabile e la superficie territoriale della zona. 3) Superficie minima di intervento (ha) Per "superficie minima d'intervento" si intende quella relativa alla superficie territoriale minima necessaria per predisporre e attuare un intervento urbanistico esecutivo. a) Superficie fondiaria (mq) Per "superficie fondiaria" si intende la parte di superficie destinata all' edificazione e delimitata da zone destinate all'uso pubblico. Tale superficie puo' essere suddivisa in lotti. 5) Indice di fabbricabilita' fondiario (mc/mq) Per "indice di fabbricabilita' fondiario" si intende il rapporto fra il volume massimo realizzabile e la superficie fondiaria precedentemente definita. 6) Superficie minima del lotto (mq) Per "superficie minima del lotto" si intende quella relativa all'area minima necessaria per operare un intervento edilizio diretto. 7) Rapporto di copertura (mq/mq) Per "rapporto di copertura" si intende il rapporto tra la superficie copribile e la superficie fondiaria; deve essere misurato considerando per superficie fondiaria e per superficie coperta quella di seguito definita. 8) Superficie coperta di un edificio (mq) Per "superficie coperta di un edificio" si intende quella risultante dalla proiezione sul piano orizzontale di tutte le parti edificate fuori terra delimitate dalle superfici esterne delle murature perimetrali escluse le parti aggettanti come balconi, sporti di gronda, e simili. 9) Superficie utile abitabile (mq) 5 Per "superficie utile abitabile" si intende la superficie di pavimento degli alloggi, misurata al netto di murature, tramezzi, pilastri, sguinci e vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e di balconi; sono compresi gli spazi per armadi a muro. 10) Superficie non residenziale (mq) Per "superficie non residenziale" si intende quella destinata a servizi ed accessori, a stretto servizio delle residenze, misurate al netto delle murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre. Tali superfici riguardano: a) cantinole, soffitte, locali motore ascensore, cabine idriche, lavatoi comuni, centrali termiche ed altri locali similari; b) autorimesse singole o collettive; c) androni di ingresso e porticati liberi non destinati all'uso pubblico; d) logge e balconi. 11) Volume di un edificio (mc) Il volume, ai fini dell'effettiva possibilità edificatoria, va computato sommando i prodotti della superficie lorda di ciascun piano, delimitata dal perimetro esterno delle murature, per l'altezza relativa al piano stesso, misurata tra le quote di calpestio dei pavimenti (interpiano), con esclusione del volume entro terra misurato rispetto alla superficie del terreno circostante secondo la sistemazione prevista dal progetto approvato, salvo che il volume seminterrato sia destinato a residenza ove abbia i requisiti di abitabilità. Sono altresì esclusi dal calcolo del volume consentito le finte pareti, i porticati, le logge, i balconi, le tettoie, i parapetti, i cornicioni e gli elementi architettonici di carattere ornamentale, le intercapedini di isolamento dei piani terreni purché non superiori a cm 70 (settanta) a sistemazione esterna avvenuta e prive di piano sottostante, nonché i volumi tecnici, strettamente necessari a contenere e consentire l'accesso ad impianti tecnici a servizio dell'edificio ed emergenti dalla linea di gronda, quali extracorsa degli ascensori, vano scala, serbatoi idrici, vasi di espansione dell'impianto di riscaldamento, canne fumarie e di ventilazione. Inoltre, sono esclusi dal calcolo del volume, sia i sottotetti orizzontali che hanno un’altezza interna non superiore a metri 1,40, sia quelli a falde inclinate non praticabili e non abitabili che hanno un’altezza interna massima non superiore a metri 2,20 ed un’altezza interna minima non superiore a metri 0,80, con un inclinazione non superiore al 35%. I volumi dei porticati e delle logge, non vengono computati se gli stessi hanno una superficie lorda per piano non superiore al 25% della superficie totale del piano, altrimenti essi vengono computati per intero, mentre vengono esclusi i porticati ad uso pubblico. Nelle coperture a tetto i volumi tecnici devono rientrare il più possibile all'interno delle coperture stesse, mentre nel caso di coperture a terrazzo deve essere prevista una soluzione architettonica unitaria. 12) Altezza dei fronti di un edificio (m) Per "altezza dei fronti di un edificio" si intende la differenza di quota tra la linea di terra (definita dal piano stradale o dalla piu' bassa sistemazione esterna, di cui al progetto approvato, 6 interessata dalla facciata che si considera) intersezione fra il piano di facciata ed il piano di estradosso della copertura al finito. Se l'edificio è coperto a terrazzo l'altezza è data dalla differenza di quota tra la linea di terra, definita dal piano stradale o dalla più bassa sistemazione esterna, di cui al progetto approvato nel caso risulti al disotto del livello stradale, e la linea superiore definita dal piano di calpestio del terrazzo di copertura. L'altezza delle pareti di un edificio
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