O F F I C I A L M A T C H D A Y P R O G R A M 1 7 G E N N A I O 2 0 2 1 O R E 1 5 , 0 0 FERALPISALO' MATCHDAY PROGRAM è un esclusivo a cura AA VV OO II RR 0 DD UU 3 , CC 7 OO 1 TT AA AA NN 1 EE RR 1 PP Matchday Program O F F I C I A L M A T C H D A Y P R O G R A M M E R C O L E D I ' 1 1 N O V E M B R E O R E 1 7 , 3 0 www.acperugiacalcio.com dell'ufficio stampa e marketing A.C. Perugia Calcio, visionabile gratuitamente online sul sito internet ufficiale Il contenuto D O V E E R A V A M O R I M A S T I ? Abbiamo ripreso da dove avevamo Nelle ultime 5 gare solo Modena e lasciato..ovvero una vittoria. Cesena hanno fatto più punti di noi segno Vittoria esterna contro un buon della forza di queste due squadre ma Matelica, squadra che con grande anche della nostra, che siamo lì a lottare determinazione sta affrontando il suo per qualcosa di importante. È il momento primo campionato in Serie C, forte di un di stare ancora di più uniti e dare fiducia bottino di 25 punti in classifica. Partita a questo gruppo consapevoli che gennaio che ha visto il Grifo badare al sodo, è il mese del mercato e qualche mettendo in campo spirito di squadra e movimento già è stato fatto (a proposito qualità. benvenuto Michele Vano, esordio e gol).Da inizio settimana la testa è già E proprio per queste considerazioni è proiettata alla Feralpisalò, altra squadra stata una bella vittoria quella ottenuta ostica e veterana della categoria. Sarebbe dai nostri ragazzi, per di più su un stata la classica partita in cui i nostri campo reso pesante dalla pioggia, che tifosi ci avrebbero aiutato con il loro ha ribadito ancora una volta qual è lo sostegno e calore ma ormai sappiamo che spirito di questa categoria: lotta, non sarà così. Anzi, sappiamo che ogni agonismo e giocate senza fronzoli. Non domenica l'adrenalina e la tensione pre vogliamo esaltarci o pensare che la gara anche da casa è la stessa, e questo strada sia in discesa. Tutt'altro. È una basta per sapere che ci siete vicini con il partita che vale tre punti e tale deve cuore e la mente. rimanere. Forza Grifo! CLASSIFICA MODENA 36 SUDTIROL 34 PERUGIA 33 PADOVA 33 CESENA 32 SAMBENEDETTESE 30 MANTOVA 28 TRIESTINA 28 FERALPISALO 26 MATELICA 25 VIRTUS VERONA 23 GUBBIO 22 CARPI 21 FERMANA 19 LEGNAGO SALUS 18 VIS PESARO 18 RAVENNA 14 FANO 14 IMOLESE 12 AREZZO 10 CREDIT PH7OZ. PHOTO AGENCY 19° TURNO SABATO 16 GENNAIO FANO - GUBBIO FERMANA-LEGNAGO SALUS IMOLESE-MATELICA AREZZO-CESENA MANTOVA-TRIESTINA DOMENICA 17 GENNAIO PERUGIA-FERALPISALO' SAMBENEDETTESE-PADOVA SUDTIROL-VIS PESARO CARPI-RAVENNA MODENA VIRTUS VERONA CREDIT 7OZ. PHOTO AGENCY l ' i n t e r v i s t a AAALLLEEESSSSSSAAANNNDDDRRROOO FFAAVVAALLLLII Chi è stato il tuo primo idolo da bambino e perché? Il mio primo idolo è stato Ronaldo il fenomeno. Ero piccolo e un mio zio da Milano un giorno mi portò la maglietta di Ronaldo quando giocava all'Inter, da lì iniziai a seguirlo e divenne il mio idolo. Hai praticato altri sport oltre il calcio? Prima di praticare il calcio, per tre anni partecipai a corsi di nuoto. Parliamo dei primi anni delle scuole elementari. Come sei arrivato a fare il terzino? Inizialmente nelle giovanili ero esterno alto, poi arrivato negli allievi nazionali l'allenatore per esigenze tattiche mi mise terzino e da lì ho fatto sempre quello. Cosa ricordi del tuo debutto nei campionati professionistici? Mi ricordo benissimo (ride). La partita era Cremonese-Salernitana del campionato di Serie C1 2010/11 finita in pareggio 1-1 (Alessandro fra i lombardi, l'attuale tecnico in seconda Accursi e Falzerano tra i campani ndr). Mi ricordo che ero abbastanza teso ma più che altro ero felicissimo e non vedevo l'ora di entrare in campo e giocare. I 5 migliori difensori attualmente in circolazione e cosa ti piace di più di loro? Per quanto riguarda i terzini in questo momento mi piacciono molto Hakimi e Theo Hernàndez, si propongono sempre in attacca e sono molto forti tecnicamente. Per quanto riguarda i centrali Sergio Ramos, Pique, Van Dijk per la loro forza fisica e senso della posizione. Che ruolo hanno avuto i tuoi genitori nella tua vita? I miei genitori hanno avuto un ruolo importantissimo. Hanno permesso a me e ai miei fratelli di fare ciò che più ci faceva fare, seppur con grossi sacrifici. Mi hanno sempre appoggiato e sostenuto senza mai interferire nelle mie scelte. Mi hanno sempre tenuto coi piedi per terra quando le cose andavano bene e sostenuto invece nei momenti difficili! Devo tantissimo a loro. Il tuo hobby oltre il calcio Mi piace molto il biliardo, in particolare carambola e "l'italiana", ultimamente anche lo snooker. Appena si potrà tornerò sicuramente a fare una partita. Sappiamo che sei iscritto all’università. Perché questa scelta di riprendere a studiare? È vero, sono iscritto all'università, facoltà di Scienze Motorie. Mi è sempre piaciuto questo indirizzo e facendo questo tipo di lavoro voglio imparare il più possibile sul corpo umano, in particolar modo sullo sportivo. E chissà magari un giorno finità l'attività potrebbe essermi utile. Il tuo rapporto con i social media? Ho solo un profilo Instagram. Non lo uso in modo assiduo ma ogni tanto mi piace curiosare su altri profili o magari vedere cosa fanno amici e persone che non vedo spesso. Come hai conquistato tua moglie? Mia moglie Miriam è del mio paese nativo (Solarolo Rainerio ndr). Lei faceva parte di una compagnia e io di un'altra e spesso ci si incrociava. Mi è sempre piaciuta ma non avevo ancora la patente, quindi una volta con la scusa del gelato un'altra con una passeggiata ci siamo conosciuti meglio e ora stiamo insieme da 8 anni e mezzo, sposati da 1 anno e mezzo. Sei stato uno dei primi calciatori ad aver avuto il Covid nella prima fase della pandemia. Cosa ricordi? Il periodo più brutto della mia vita, un incubo. Non tanto per il fatto che io fossi malato e che abbia avuto sintomi forti ma perchè tutta la mia famiglia è stata contagiata. In questo periodo abbiamo subìto due gravi lutti e perdere persone così care senza avere la possibiltà di darle un ultimo saluto è straziante. Persone con cui fino a qualche giorno prima bevevo il caffè ridendo e scherzando. La mia paura più grande era questa, non sapere come potevano reagire gli altri ed avere come unico mezzo di contatto solamente un telefono.Purtroppo questa pandemia all'inizio è stata sottovalutata, anche perché ci si rende veramente conto della gravità solamente se la si vive in prima persona. Spero finisca presto. L'ANGOLO DELLE CURIOSITA' Il papà si chiama Massimo La mamma si chiama Monica I fratelli si chiamano Andrea (30 anni) e Marco (26 anni) La moglie si chiama Miriam Canzone preferita - "Perfect", di Ed Sheeran a cura di CARLO GIULIETTI Commissione A.C. Perugia Calcio Museo 100 ANNI FA NASCEVA LA “SOCIETA’ SPORTIVA PERUGIA” Come tutti sanno il “giuoco del calcio” a Perugia nacque all’interno della “Unione Sportiva Braccio Fortebraccio” (organizzazione ginnica che vide la luce il 14 luglio 1890), quando una cinquantina di persone si riunirono all’interno della Sala della Vaccara. La popolazione di Perugia rispose in maniera entusiastica, le cronache del tempo raccontano di 600 ginnasti (1897) muoversi all’unisono, quindi una realtà consolidata e riconosciuta come tale perfino a livello nazionale. Nel 1901 nacque la sezione di “palla al calcio” che ben presto prese il sopravvento sulle altre discipline, il primo campo da gioco fu il famoso “Piazzone”, proprio a ridosso del carcere di Piazza d’Armi. I limiti del terreno vennero tracciati in calce, delimitati da una corda, i ginnasti che si dilettavano a tirar calci ad una sfera di cuoio disturbavano, spesso e volentieri, gli abituali e numerosi giocatori bocce che frequentavano quello spazio. Per dissidi di vara natura (i perugini sono litigiosi da sempre…) il 20 giugno 1910 dei dissidenti della “USBF” si riunirono ai Giardini Carducci e costituirono la “Società Sportiva Libertas”, anch’essa strutturata con tante sezioni al suo interno, inclusa quella calcistica. I rapporti non erano proprio idilliaci, tanto che le autorità locali vietarono una sfida stracittadina temendo disordini, motivando il divieto che “il Giuoco del Pallone” era uno sport di contatto che avrebbe inevitabilmente acceso gli animi sia in campo che negli spalti. Anche perché durante una banale competizione podistica, svoltasi tra Piazza Grimana e i Giardini del Frontone, si verificarono diversi tafferugli tra i contendenti delle due società sportive. Un vero peccato, sarebbe stato il primo e unico derby calcistico nella storia del calcio perugino. La prima guerra mondiale (1915-1918) contribuì a smorzare le animosità dei contendenti, ci furono caduti da entrambe le parti e quando tutto finì, da più parti, venne lanciata l’idea di una riunificazione delle due realtà calcistiche che avvenne soltanto nel 1921 quando si adottarono i colori sociali biancorossi e le casacche col Grifo rampante. Il primo presidente fu Giuseppe Taticchi, poi Tiberio Rossi Scotti, il segretario Mario Vittori riuscì addirittura nel 1922 ad installare ai bordi del campo una piccola tribunetta in legno. Naturalmente usata, in precedenza utilizzata per contenere il pubblico in occasione dell’arrivo della Coppa Automobilistica della Perugina.
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