
Lendinara 07 Aprile 2018 Al Presidente della Provincia di Rovigo Al Dirigente dell’Area Ambiente della Provincia di Rovigo - Vanni Bellonzi Al Responsabile dell’Igiene e Salute Pubblica e Servizio Veterinario dell’AULSS 5 Polesana Al Responsabile del procedimento del Comune di Lendinara Al Responsabile del procedimento del Consorzio Adige-Po Al Genio Civile Al Responsabile del procedimento di AcqueVento Spa Al Responsabile del procedimento del Consorzio ATO Polesine e p.c. Al Procuratore della Repubblica di Rovigo, Ai Carabinieri di Rovigo Alla Guardia Forestale del Veneto e di Rovigo Alla Guardia di Finanza del Veneto e di Rovigo Ai Media Oggetto: diffida a concedere Valutazione d'Impatto Ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da GIACOMETTI GIULIANO E CARLA S.S. Società Agricola Noi sottoscritti Comitati Ambientali Terre Nostre – Veneto e Comitato Lasciateci Respirare – Lendinara considerate le osservazioni in allegato, diffidiamo i succitati soggetti a dare, concedere, favorire la Valutazione d'Impatto Ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da GIACOMETTI GIULIANO E CARLA S.S. Società Agricola. Distinti saluti Comitato Terre Nostre – Veneto Comitato Lasciateci Respirare – Lendinara Lendinara, 20 febbraio 2018 Al Responsabile dell’Area Ambiente della Provincia di Rovigo pec: [email protected] OGGETTO: Osservazioni riguardo la richiesta Domanda di Valutazione d'Impatto Ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da GIACOMETTI GIULIANO E CARLA S.S. Società Agricola Noi cittadini appartenenti al Comitato Lasciateci Respirare di Lendinara presentiamo le seguenti osservazioni alla richiesta in oggetto. OSSERVAZIONI. Ubicazione dell’impianto: l’impianto sorgerà in via Viazza Ronchi a Lendinara. Nelle immediate vicinanze esiste già un allevamento avicolo per polli da carne - proprio difronte a dove dovrebbe sorgere il nuovo allevamento - e 5 allevamenti di bovini (vedi allegato n.1 punti 1, 2, 3, 4, 5, 11). Nel raggio di un km circa dal nuovo impianto, invece, insiste una centrale a biomassa (industria insalubre di 1 classe) della potenza di 999 Kw, un altro allevamento avicolo e due allevamenti di bovini (allegato 1 punti 12, 21, 24, 25), un terreno di proprietà della ditta Biocalos (ditta che tratta rifiuti) oggetto di continui sversamenti di digestato che causano odori nauseanti, già oggetto di esposti presentati dai residenti della zona (punto 9). Le frazioni di Ramodipalo e Rasa di Lendinara (frazioni con una buona densità di abitanti 650/700 abitanti circa) distano a poche centinaia di metri da dove dovrebbe sorgere il nuovo allevamento, mentre il centro di Lendinara si trova a circa 1 Km di distanza. Entro un raggio di 4,5 Km dal nuovo allevamento troviamo tutto il paese di Lendinara con le frazioni di Rasa, Ramodipalo e Sabbioni, 30 capannoni di allevamenti avicoli, 15 allevamenti di bovini, 4 attività industriali (Inoxtech e centrali a biomassa) (Vedi allegato 1 pag. 1- 14). A nord di Lendinara, a poche centinaia di metri dal centro, è presente l’allevamento avicolo per polli da carne della Soc. Agricola F.lli Cestraro autorizzato per una consistenza comprensiva di 289.900 capi a ciclo e che ha chiesto un ampliamento a 362.000 capi a ciclo (per un totale di oltre 1.500.000 capi all’anno). Autorizzando questo nuovo allevamento il Paese di Lendinara e le sue frazioni di Rasa e Ramodipalo si troverebbero bersagliati da odori molesti, come già accade agli abitanti del centro di Lendinara per la presenza dell’allevamento della Soc. Agricola F.lli Cestaro (allegato 2), che saranno percepibili soprattutto nel periodo estivo vista la rosa dei venti che investono le Frazioni di Rasa e Ramodipalo. Inquinamento atmosferico: dai risultati delle centraline mobili ARPAV poste in Loc. Saguedo e Ramodipalo, risulta che il nostro territorio è molto inquinato dal punto di vista delle Polveri Sottili PM10 e PM2,5 (che sono causa di tumori e/o patologie all’apparato respiratorio, urinario e ghiandolare), tanto che ogni anno – già nei primi mesi – si superano i giorni massimi consentiti di “sforamento” dei limiti previsti in un intero anno, mettendo in pericolo la protezione della salute umana. Dai risultati ARPAV della centralina mobile posta in Località Saguedo di Lendinara nel 2015 risulta che il superamento della soglia limite per i PM10 è stato di 21 giorni per complessivi 128 giorni di misurazione (16, 4%), mentre per le PM2,5 il limite di superamento del limite massimo per la protezione della salute umana è avvenuto per 38 giorni su un totale di 130 giorni complessivi di misurazione (29,2 %) scaricabile al seguente link http://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-rovigo. (allegato n.3). Nel 2014, invece, sempre con centralina mobile di ARPAV è stata monitorata l’aria della frazione di Ramodipalo. Per quanto riguarda le PM10 si sono registrati 8 giorni di sforamento nel periodo di monitoraggio invernale e 0 giorni di sforamento nel monitoraggio estivo. Ma per quanto riguarda le PM2,5 si sono registrati 5 giorni di sforamento durante il periodo estivo e 37 sforamenti durante il periodo invernale (allegato 4). Se rapportiamo questi valori ad un intero anno si può notare come il limite massimo per la protezione umana venga superato per ben oltre i 35 giorni tollerati dalla legge, tanto che ogni anno viene emessa ordinanza del Sindaco per adottare misure contenitive all’inquinamento da polveri sottili (allegato 5). E’ vero che l’aria viene definita “buona”, ma bisogna considerare che le PM2,5 non vengono considerate - per legge - come valore di riferimento, anche se la loro presenza è massiva e pericolosa. L’allevamento verrebbe a sorgere a circa 2 km dalla centrale a Biomassa della capacità di 999 KW di via Conta Treponti, la quale è fonte di grave inquinamento da polveri sottili, NOx ed altre sostanze pericolose per la salute umana: si stima che solo per le polveri sottili, una centrale di tale portata ne produca circa 30 q.li all’anno (cit. Dott. Tamino – biologo università di Padova). Per permettere la normale conduzione dell’allevamento è previsto un aumento del traffico veicolare (mezzi pesanti per il trasporto dei polli e dei mangimi) di circa 147 veicoli all’anno e questo comporta un ulteriore peggioramento della salubrità dell’aria della zona. Trasporti: Via Viazza Ronchi è una stradina stretta costeggiata da canali in entrambi i lati, con fondo fragile, tanto da non essere adatta al transito di mezzi pesanti. Infatti sia nell’entrata dalla Strada Provinciale 15 che dalla Strada Provinciale 17 vige un cartello di divieto ai mezzi pesanti più di 7 ton. dalla prima e più di 12 ton. dalla seconda. In entrambe le entrate vige il cartello di “pericolo banchina cedevole” che presegnala un tratto di strada con banchina pericolosa, con pericolo di caduta nella cunetta laterale (allegato 7). Nella varie relazioni presentate dalla ditta (relazione tecnica VINCA, SIA Quadro ambientale, Sia Quadro introduttivo e Sintesi non tecnica) non si fa cenno a tali divieti anche se è previsto un aumento del traffico pesante per il trasporto di mangime, polli e quant’altro di circa 147 mezzi all’anno (relazione tecnica Vinca pag. 11). Al contrario nella relazione SIA Quadro Ambientale si parla (pag. 12) della “presenza di una viabilità comunale già strutturata ed utilizzata da mezzi pesanti...” senza menzionare i divieti più sopra menzionati. La strada è tanto stretta che permette a malapena il passaggio di due auto. Un aumento di 147 mezzi pesanti all’anno su questa strada potrebbe mettere in serio pericolo le persone che la utilizzano con macchine, biciclette o altri mezzi per recarsi nelle proprie residenze o per tutte quelle persone che utilizzano la strada - soprattutto nel periodo primaverile ed estivo - per passeggiate ed escursioni con la bicicletta. Problemi sanitari: La zona del Veneto non è estranea a problemi ed epidemie da Influenza Aviaria – è notizia di pochi mesi fa di un allevamento colpito da questa malattia nella zona di Porto Viro e dal Mantovano mentre la Regione Veneto è costretta ad operare tutte le misure necessarie per contenere l’epidemia (https://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=3094225 e https://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=3089670) Nel Paese vicino di Sant’Urbano, pochi mesi fa, a causa dell’ Influenza Aviaria un allevamento ha dovuto sopprimere tutti i suoi capi e la zona di Lendinara (interessando tre allevamenti) è stata definita zona di sorveglianza per l’insorgere della malattia (allegato 8). La presenza di ulteriori animali, in elevato numero e densità, aumenta la possibilità del diffondersi della virosi che potrebbe essere trasmessa anche all’uomo. Ricordiamo che a distanza ravvicinata vi è la frazione di Ramodipalo. Per lo stesso motivo vi può essere tra la popolazione un aumento anche di patologie allergiche respiratorie e/o di altre patologie soprattutto all’apparato respiratorio. Emanazioni odorigene: Nello studio ambientale non si fa nessun cenno delle abitazioni residenziali vicine al sito dove dovrebbe sorgere l’allevamento e non si fa nessun cenno della vicinanza con la frazione di Ramodipalo. A pochi chilometri si trova la Biocalos, ditta per il trattamento dei rifiuti, causa di odori molesti provenienti sia dall’attività che viene svolta in sede, sia dal digestato che viene sparso nei campi. La ditta ha appena chiesto di poter aumentare la sua capacità da 30.000 a 100.0000 tonnellate di rifiuti. A Lendinara ci sono già lamentele e segnalazioni di odori molesti, soprattutto in estate, che vengono percepiti anche nel centro storico e questo nuovo allevamento potrebbe peggiorare la situazione. Per abbattere gli odori l’allevamento sarà fornito di ventilazione forzata, la quale (a detta del relatore) impedisce la fermentazione della pollina che potrebbe aumentare gli odori. Con questa affermazione si deduce che gli odori non verranno eliminati, ma solo diminuiti senza specificare in che misura.
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