Democrazia Cristiana

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I Gruppi Rabino Manolino Rutallo Pinzale Rostagno Pace Cavallaro Ferraris Laus Rossi Cattaneo Dutto Novero Bizjak Monteggia Comella Giovine Ronzani Burzi Ricca Pedrale Lupi Pozzi Motta Cirio Lepri Bellion Nastri Muliere Scanderebech Reschigna Buquicchio Travaglini Guida Turigliatto Toselli Auddino Boeti Leo Valloggia Nicotra Cotto Casoni Larizza Robotti Moriconi Boniperti Cavallera Bossuto Dalmasso Ferrero Deambrogio Vignale Barassi Botta Clement Valpreda Manica Taricco Sibille Oliva Migliasso Pentenero De Ruggiero Deorsola Conti Caracciolo Pres.G.R. Borioli Bairati Mercedes Peveraro Spinosa Bresso Chieppa Ghiglia Placido Pres.C.R. Pichetto Davide Gariglio Sono 63 i consiglieri regionali del Piemonte, 14 gli assessori e 16 i gruppi politici: Democratici di Sinistra, 15 consiglieri; Forza Italia, 10 consiglieri; La Margherita, 9 consiglieri; Alleanza Nazionale, 5 consiglieri; Rifondazione Comunista, 5 consiglieri; Lega Nord Piemont-Padania, 3 consiglieri; Comunisti Italiani, 2 consiglieri; Moderati per il Piemonte, 2 consiglieri; Sinistra per l’Unione, 2 consiglieri; Unione Democratici Cristiani, 2 consiglieri; Verdi per la Pace, 2 consiglieri; Democrazia Cristiana-Ind-MPA, 1 consigliere; Democrazia Cristiana - Partito Socialista, 1 consigliere; Italia dei Valori, 1 consigliere; Socialisti Democratici Italiani, 1 consigliere; gruppo Misto, 2 consiglieri. 28•Notizie 6-2006 I Gruppi Democratici di Sinistra FEDERALISMO PARTECIPATO: È LA STRADA GIUSTA bbiamo espresso consenso non solo immaginata al livello dei alla iniziativa della Presi- Comuni e delle Province, ma anche Adente Bresso di avviare, a delle organizzazioni economiche, partire da un dibattito nell’aula sociali e del mondo universitario, consiliare, il tema dell’applicazio- perché il progetto che si tenta di ne dell’art. 116, ultimo comma, far partire non può non coinvolge- della Costituzione. Esso prevede la re la comunità piemontese e deve possibilità di accordi tra la singola guardare allo sviluppo del Piemon- Regione e il Parlamento su mag- te e all’efficienza della pubblica giori trasferimenti di competenze amministrazione. legislative alla Regione. Non leg- Sui temi che la Presidente Bresso giamo in questa iniziativa una ha elencato nel documento illu- pericolosa contrapposizione tra strato in Consiglio regionale non Regioni del nord nei confronti di intendiamo esprimere in questo altre parti del paese, perché la momento scelte o preferenze, pre- stessa deve muoversi nell’ambito feriamo limitare il nostro contribu- tare questo percorso significa della Carta costituzionale e deve to alla definizione di alcuni criteri. anche aver presente che lo stesso riguardare accordi tra singole Occorre infatti dare priorità a quei non può essere disgiunto dall’av- Regioni e Parlamento. Alla base di temi che consentano di riunificare vio del federalismo fiscale previsto questi accordi ci deve essere la le competenze in capo a un unico dall’articolo 119 della Costituzio- specificità economica e territoriale soggetto. Occorre anche privile- ne. Questo per due ragioni impor- di ogni Regione. giare quei temi che più guardano tanti: il progetto non può appe- Ad oggi, a parte le iniziative al governo dello sviluppo econo- santire ulteriormente la spesa pub- assunte dalla Regione Lombardia e mico territoriale, alle scelte strate- blica, semmai deve renderla più ora dal Piemonte con il dibattito giche che il Piemonte sta facendo efficace, né può determinare come in aula e in Commissione, solo la per affrontare la sfida globale: la conseguenza un aumento della Regione Toscana aveva avviato – ricerca, l’innovazione tecnologica pressione fiscale su cittadini e anche se attualmente risulta e l’internazionalizzazione. imprese. sospesa – una iniziativa nell’ambi- Una ultima considerazione: affron- Aldo Reschigna to del 116 su due grandi temi: i beni culturali e le politiche ambientali. DIRITTO ALLO STUDIO: LA MIGLIOR LEGGE POSSIBILE Per noi il percorso appena avviato a legge che la Giunta regio- deve prevedere la costruzione di nale ha approvato recente- un duplice patto: uno con il Parla- Lmente, quella sul diritto mento nazionale e uno con il allo studio, nasce da un confron- sistema degli enti locali piemonte- to lungo e serrato, ma sempre si, perché nel momento in cui si concreto e civile, tra le forze rivendicano maggior ruolo e com- politiche che hanno ricevuto petenze dal governo centrale, dagli elettori la responsabilità di occorre accompagnare tale proget- emanare leggi, realizzare inter- to con un rafforzamento del venti nell’interesse di tutti i pie- decentramento amministrativo a montesi, per quanto possibile, Comuni e Province, proprio per per favorire lo sviluppo economi- evitare di sostituire a un centrali- co, l’equità sociale, l’esigibilità smo statale un nuovo centralismo di diritti fondamentali come la regionale. salute, l’istruzione, il lavoro, la E’ bene allora che da subito, già casa, le pari opportunità, la scuola buona, che sappia inclu- nella fase di avvio di questo lavo- libertà di pensiero. dere e istruire anche chi è più ro, si preveda un forte coinvolgi- Il fine di questa legge è dunque debole, che mobiliti le proprie mento della comunità regionale, garantire a tutti il diritto a una energie umane, culturali profes- 6-2006 Notizie•29 I Gruppi sionali per essere scuola per tut- co progetto politico condiviso. la sua articolazione e complessi- ti, anche per chi vi accede senza È un valore quello di ricercare tà, interessi e posizioni diverse, conoscere la nostra lingua o per mediazioni politiche che ci con- a volte conciliabili a volte deci- chi è affetto da gravi o gravissi- sentano di governare questo ter- samente opposte. I partiti politi- me disabilità, o per chi vive in ritorio così come gli elettori ci ci, che della società devono località lontane da sedi scolasti- hanno chiesto o lo è solo su cer- essere interpreti e nelle istitu- che. Non serve tacere sul fatto ti argomenti mentre su altri non zioni rappresentanti, hanno il che nella nostra regione è attual- lo è? compito di farsi carico delle mente vigente un’altra legge, E ancora: l’impossibilità di varare posizioni a loro coerenti e affini, quella sì giustamente definibile una nuova legge lasciando le cercando di farle emergere e pre- “sul buono scuola” che della cose come stanno avrebbe aiuta- valere, senza dimenticare tutta- complessa società piemontese ne to le famiglie, gli studenti, le via che la democrazia è sempre privilegia una parte: quella delle scuole che chiedono una legge plurale, il governo non può esse- famiglie che scelgono la scuola che superando la vecchia legge re di una parte contro tutti gli privata. dell’ ’85 e la più recente sul buo- altri ed anche il governo della Né è utile nascondersi che quella no scuola, tenga conto del dirit- maggioranza non è mai dittatura parte dei cittadini/elettori pie- to all’istruzione di tutti? della maggioranza. montesi ha anche all’interno del- Questa non è la migliore delle Per questo voteremo la legge, la maggioranza chi li rappresenta leggi, è forse la migliore delle ascoltando anche le ragioni di o pensa di rappresentarli, avendo leggi possibili, e in politica ciò chi è contrario e cercando di dia- ricevuto comunque dagli elettori che non è possibile molto sem- logare con tutti. Se ci giungeran- una parte non irrilevante di con- plicemente non è! no suggerimenti e proposte senso. Politica è ascoltare e comprende- migliorative praticabili, non Siamo una maggioranza che re le ragioni di tutti, la legge potremo che farne tesoro per il esprime pluralità e ricchezza di approvata dalla Giunta, chiamata nostro lavoro in Consiglio regio- posizioni su temi come lo svilup- ingenerosamente legge sul buono nale. Essere forza di governo in po, la sanità, la tutela dell’am- scuola, è un esempio concreto ed Consiglio e di opposizione fuori biente, e, perché no, il diritto evidente di come la politica sia dal Consiglio non è un esercizio allo studio; lavoriamo per com- un’arte (o una scienza?) molto che si addice al nostro partito. porre le nostre opzioni in un uni- difficile. La società esprime, nel- Paola Pozzi Forza Italia PIANO SANITARIO, TUTTO DA RIFARE l piano sociosanitario è dere che il piano della Giunta è indubbiamente uno dei pas- assolutamente inadeguato, non Isaggi centrali dell’intera può rappresentare neppure una legislatura. A sottolinearne il base di discussione per la sua rilievo è stata la stessa presiden- inconsistenza e contraddittorie- te Bresso, ponendolo tra gli tà. Alcuni esponenti nella stessa obiettivi prioritari del proprio maggioranza sembrano esserne programma di governo. Ebbene, a consapevoli, dal momento che un anno e mezzo dalla nascita hanno annunciato sostanziali della Giunta e a quasi dodici mesi modifiche. Ma vediamo in base a dalla prima bozza di piano, siamo quali elementi valutiamo negati- a un punto morto. va la proposta dell’assessore Val- In questi mesi abbiamo vagliato preda. la proposta della Giunta e seguito E’ un piano dirigista e prescrit- le consultazioni svoltesi nelle tivo, limita la libertà dei citta- Province piemontesi. La nostra dini e sfiducia la gestione plessa come la sanità attraverso analisi e l’insieme delle osserva- medica e manageriale. Si vor- un processo dirigista, puntando zioni pervenute, ci fanno conclu- rebbe governare una realtà com- sul valore “salvifico” della piani- 30•Notizie 6-2006 I Gruppi ficazione. Non si offre al cittadi- tiene conto della complessità del qualità e tecnologie. Il tentati- no la libertà nella scelta, anche a territorio, della facilità di acces- vo sembra essere quello di dare causa di un atteggiamento pre- so degli utenti o dell’organizza- prestazioni e occupare tante per- concetto verso il privato. Si mor- zione razionale di presidi e servi- sone nella prevenzione, più che tifica il rapporto, basato sulla zi. Dopo aver messo formalmente perseguire uno sviluppo della fiducia, tra assistito e professio- il territorio al centro del sistema, qualità complessiva dell’offerta nista erogatore della prestazione. si limita ad accorpamenti che non sanitaria. Manca un piano per le Manca una indicazione chiara hanno alcuna logica operativa, se tecnologie su cui investire e su degli obiettivi.

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