L'UNITÀ/GIOVEDÌ' 14 25 NOVEMBRE 1982 È scomparso La mostra Trubbiani a Bologna l'autoredi «O cangaceiro» Qui accanto. «Giovanna, SAN PAOLO — È morto a San «vergine Paolo lo scrittore e regista bra­ • martira» (1982) siliano Vitor Barreto Urna. dallo scultore vincitore del Festival di Can­ Valeriano Trubbia­ nes del 1965 con il film «Ocan» ni . f acelro-. Aveva 71 anni è da uattro era ospite di una casa SI riposo dove era curato per intossicazione da sigarette e sospetto cancro allo stomaco. •Llmao», come era conosciuto tra gli amici, era stato fotogra­ fo, giornalista e scrittore di­ ventando poi famoso quale soggettista. Da anni si rifiuta* Eia va di Incontrare I giornalisti, sostenendo di voler essere di­ menticato. natura diventa dice, «1 colori nel vecchi ba­ L'opera rattoli», ma II «tempera nelle riflcHslonl, nella «ubllmc len­ una considerata il tezza di una meditazione In* timo. Tornano le forme gio­ «testamento» vanili del grand oj>ém operi- macchina montate nel Rivmi, le caval­ di Wagner, leresche Impennate del Lo­ hengrin, le ambiguità armo­ di affidata ad una niche del Tristano, la dlffUKU valida compagnia contabilità del Maestri canto­ ri. Tutto questo, e tanto al­ tortura tro, torna come un'eco mira­ tedesca, bile di coac già udite, subli­ mate dal ricordo. E doppia­ : Nostro servizio rebbero, queste, cubi di mare sere dell'artista nei confronti di apre la stagione mente corrotte: dall'uso che BOLOGNA — Valeriano Trub- dove l'elemento liquido diventa una società da gran tempo or­ Wagner ne ha fatto e dell'uso bis ni presenta il suo dolentissi­ cosi denso da poter essere ta- mai non più a sua e nostra mi­ del Regio mo teatro idei mondo — teatro lliato a fette, sezionato in senso sura e dove la natura stessa tor­ che ne faranno i successori; turata, si rivolta e diviene mo­ gli estetizzanti di fine secolo della credette, come è stato più Iongitudinale. Nella massa a Torino. volte definito con riferimento compatta dell'acqua, sul fondo, struosa matrigna all'uomo. che passeranno dalle fan­ in quello che si immagina un Eppure nonostante tutto ciulle-fiore allo stile floreale ad Artaud — alla Galleria For­ Ma a Milano ni. E una serie di opere recenti, abisso, nuotano feroci squali questo qualcosa si scioglie, evia via sino al nazisti pronti mentre in superficie si agitano sembra disgelarsi. Roberto a sguazzare nell'arianesimo «Mirabilia urbis: santi, eroi, na- ' avevano detto: vigenti», dal 1980 ad oggi, che e si scontrano imbarcazioni da Tassi riferisce in proposito che dei cavalieri del Graal. - comprendono sia un gruppo u- guerra inconsapevoli che una Io stesso Trubbiani parla per è impossibile... Una scena del «Parsifal» che ha aperto la stagione al Regio di Torino; accanto Wagner • Da ciò l'irresistibile attra­ nuova minaccia affiora dal pro- questa sua esperienza di un nitario di sculture sia un ciclo dondo sotto forma di temibili lessibile purgatorio dopo l'in- zione di quest'opera fluviale di pirografìe su légno. - e 11 disagio che sempre ci co­ pinne animali. ferno: anche se gli rimane la co­ munica. Per non parlare del­ Le sculture si riferiscono ai Il campionario di orrori, vio­ scienza, tragica eppur ludica, le difficoltà di una accettabi­ temi che ormai da tempo lo tra­ lenze, sadismo è dunque vasto e che il paradiso non potrà mai vagliano, 1 fantasmi, i mostri reso con la solita abilissima tec­ venire. le realizzazione. Il Regio le generati dell'oscurarsi della ra­ nica da cesello, pienamente ca­ ha superate con ammirevole gione: sono corpi umani co­ pace di darci il grado del males­ Dede Auregli dignità. Ha ereditato da Ro­ stretti in pesanti catene, bloc­ Parsifal contro la Scala ma l'elegantissimo allesti­ cati da cinghie di cuoio di me­ mento di Enrico d'Assia in dievale memoria e topi, i prota­ cui, come nella pulita regia gonisti di uno dei suoi capola­ Nostro servizio perché qui si preferisce il far Tristano che è anch'egll un rubato la lancia dopo aver a- religiosa e risultato artistico. di Peter Busse, si mescolano vori, quel memorabile racca­ TORINO — A mezzanotte, bene al parlar meglio. cavaliere di Re Artù; si ripo­ perto al suo fianco una ferita Nietzsche, in effetti, non le compiacenze del neo-goti­ pricciante «Ractus ràctus: stato dopo 11 lungo viaggio tra il Chi si contenta gode, dice sò col Maestri Cantori e solo insanabile. Toccherà a Par­ capì che l'equivoco «cristia­ co e del floreale. Ha posto d'assedio» del 71H9. topi dal­ Monsalvato e 11 labirinto del­ Il proverbio. E l torinesi se la allora, alla fine di una lunga sifal ritrovare la sacra arma, nesimo* di Wagner era sol­ Gabor Ótvos a capo di un'or­ l'aria minacciosa, tanto più mi­ l'anima, Parsifal ha solleva­ sono goduta, anche se il Par­ vita, tornò al Parsifal: aveva sfuggendo alle lusinghe a- tanto una tra le tante ideolo­ chestra, nonostante qualche nacciósa quanto l'animate sgra­ to la coppa purpurea del sifal, diciamolo sommessa­ 64 anni quando stese il poe­ morose della maga Kundry, gie, orientali e germaniche, inciampo, ben preparata, di na innocenti e innocui occhioni azzurri dà bambola. il fisco Graal, mentre la colomba mente, offre un godimento ma nel 1877; lo musicò in un vincendo Klingsor e supe­ confluite nel Parsifal. E non una massa corale imponente dello spirito santo si accen­ tutto particolare, metà mes­ quinquennio e morì, nel gen­ rando! pericoli di un contra­ vide che i temi della nuova e precisa (maestro Fogliaz- La violenza che nel passato si la rivista tributaria più diffusa deva in cielo e il coro procla­ sa solenne e metà avventure naio 1883, sei mesi dopo li stato ritorno. Nel giorno del opera — l'eroe redentore, la za), e di una compagnia tra le esercitava sugli animali, ora si • mava la «redenzione al re­ della Tavola Rotonda. Ma trionfo. Alla moglie Coslma Venerdì Santo il redentore, a donna peccatrice e redentri­ migliori oggi disponibili. Ri­ abbatte sui fanciulli, uccelli, ra­ a seguito delle richieste pervenute dentore.. La tela, come Wa­ anche le avventure sono più raccontava che avrebbe sua volta redento, compie 1* ce, il mondo malvagio da ri­ cordiamo alméno la dram­ ne, conigli, vacche, strumenti gner prescrive, è calata «len­ raccontate che viste, salvo la scritto quartetti e sinfonie, ultimo miracolo e si incoro­ scattare col sangue — appa­ matica Kundry di Dunja Ve- passivi e vittime della nostra da tutta Italia tamente» tra gli applausi ca­ sacra lancia, vibrata dal fel­ ma era un modo per affer­ na Re del Graal. rivano già nei drammi pre­ jzovlci Peter: Méven e Wol- «civiltà» sono capaci di una ter­ lorosi del torinesi che, accor­ lone e miracolosamente fer­ mare che non sarebbe più Questa è la vicenda che, cedenti. Parsifal è un Sigfri­ fang Sctìonè, stupendi Gur- ribile nemesi e diventano a loro si in folla per l'apertura della ma sulla testa del buono: un tornato al teatro. per il suo carattere mistico, do battezzato che detronizza nemftnz e Amfortas per ric­ volta carnefici nelle forme di stagione del Regio, hanno trucco di grande effetto. Parsifal, infatti, è un vero e rovocò la celebre rottura Amfortas-Wotan dopo aver­ chezza vocale e stile, Antho­ voraci pipistrelli o di ratti che sopportato impavidi le cin­ lo guarito; Kundry, peccatri­ invàdono la casa dell'uomo. informa Dovette piacere molto a iroprio testamento splritua- Ea il filosofo Nietzsche (wa­ ny Raffell come aggressivo ) que ore dello spettacolo affi­ Wagner che meditò per un fe, la somma di tutta la sua gneriano della prima ora) e ce redenta, è Isotta e Brunil­ Klingsor e Jean Cox che, no­ Dolci bambine attendono fi­ C dato ad una valente compa­ buon trentennio su tutta la vita. Nelle avventure del pu- Wagner. A Nietzsche la vi­ de ad un tempo. Tutti, poi, si nostante qualche affatica- duciose il loro carnefice, topo o gnia tedesca. faccenda. Cominciò nel 1845, ro-folle vi sono le battaglie, sione del maestro «proster­ riconoscono nello stesso Wa­ : mento, è un Parsifal squil­ uccello rapace, e tuttavia là fe­ i suoi lettori di aver chiesto al Pre­ La realizzazione, eccellen­ quando lesse il poema du- le delusioni, le vittorie e le ri­ nato, derelitto e a brandelli, gner, come facce diverse del­ lante e nobile quanto occor­ rocia truculenta degli strumen­ te e giustamente applaudita, ;entesco del trovatore Wol- nunce di Wagner. L'eròe vi davanti alla croce cristiana* la sua contraddittoria perso­ ti di tortura sembra fare il ver­ sidente del Consiglio dei Ministri/ nalità: il sensuale attratto re, oltre alla folla del compri­ ha risvegliato In me, oltre al­ ?ram von Eschembach e ri­ appare ancora fanciullo sembrò un tradimento. Ma mari — fanciulle-fiore e scu­ so a se stessa caricandosi di l'ammirazione, Il bizzarro ri­ mase affascinato dal perso­ quando assiste, senza capire, Nietzsche aveva torto, come dalla santità, il «decadente» possibili rimandi ' simbolici seri, Spadolini» con telegrarnma del tutti i critici schematici che* miUzzatore del «superuomo dieri—ottimi nelle partimi freudiani, onirico-erotkì capaci cordo di una Scala, ferma al naggio del puro-folle (Parsi­ all'agonia di Amfortas, il cu­ .l'altro che fatili; Tutti pre- ; : ; stode della coppaie della làn­ abbacinati dalle «intenzióni* tedésco*, e via dicendo.' : anche di acuta ironia. •19;u.s.; .'-';r:;. , - j * :vv;:.:-"/:;.%-;::-V Lohengrin, perché — dicono i fal, appunto). Per comincia* 'mlati, come" e' giusto, da un ; suoi dirigenti — mancano «i re, si occupò di Lohengrin cia bagnate dal sangue di dell'autore, non vedono più i • Ilii Parsifal ogni còsà'rltor- E ancoraìe'citta: la «Turrita cantanti adatti*. A Torino, che di Parsifal è li figlio.
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