La rassegna stampa diOblique luglio 2016 La rassegna stampa del mese si apre con Storia dell’uno (e dell’altro), un racconto di Gianluca Minotti Accade che quando l’uno si specchia, l’immagine ri- esiste senza l’uno, ma anche che ciascuno ha un’im- flessa non sia la sua, bensì quella dell’altro. Questo è magine distorta di sé, nella maniera in cui si può però insolito, certo, ma non tanto se si tiene conto di una considerare distorto ciò che è al contempo diverso ma certa simmetria che gli specchi comunque manten- anche uguale a noi. Perché poi non sempre è evidente gono, giacché quando a specchiarsi è l’altro, ecco che chi sia l’uno e chi sia l’altro, e quando non lo è, è suf- l’immagine riflessa è quella dell’uno. Da ciò ne deri- ficiente mettersi di fronte allo specchio: l’immagine va che l’uno non esiste senza l’altro e che l’altro non che apparirà sarà il rovescio di ciò che siamo. rs_lug16.indd 1 27/07/2016 14:44:55 L’uno abita in una piccola città e fa il contabile per trascorsa nel disbrigo di lavori diversi, e in alcuni un’azienda di costruzioni e contando dal mattino si è distinto, in altri ha faticato. Si toglie la giacca alla sera, quando giunge la notte, gli pare che i conti e guarda dalla finestra e vede l’uno e sa a cosa l’uno non tornino mai, e il mattino dopo ricomincia da sta pensando, perché lui è stato suscitato proprio da capo il lavoro del giorno prima, e di giorno, con la quel pensiero, e quasi sorride per l’ingenuità dell’u- luce del sole, ogni numero torna al suo posto, e lui no, sorride, eppure ne è dispiaciuto, perché l’uno allora si allunga sulla sedia e stende le gambe e le non sa cosa lui invece sa: che lui vive da sempre nel gambe gli sembrano così lunghe che con i piedi qua- palazzo di fronte a quello dell’uno, che la sua fine- si tocca la parete opposta e si sente soddisfatto, e stra resterà sempre viva, che non sarà mai murata, non avverte quella mancanza che invece di notte lo che mai si spegnerà, e tutto questo perché l’uno e tormenta, facendolo sentire piccolo e sperduto nel l’altro si contengono a vicenda e perché l’uno e l’al- letto singolo in cui dorme da quando era bambino. tro sono legati da un vincolo indissolubile e perché Vive da solo l’uno, e ogni cosa nell’appartamento si per quanto entrambi possano sentirsi soli – seppu- è come rattrappita: il tavolo della cucina e la cucina re di una solitudine diversa – non sono affatto soli, stessa, e il terrazzo, divenuto negli anni un terraz- perché se lo fossero, non soltanto non ci sarebbe l’u- zino dove ci va giusto lo scopettone, il secchio e gli no ma non ci sarebbe neanche l’altro e, insomma, stracci. non ci sarebbe nessuno. L’uno non è un uomo triste, soltanto un po’ turba- to: soprattutto quando dalla cucina guarda fuori e conta le finestre che ha di fronte, perché gli pare che Certe volte anche soltanto essere noi stessi ci appare il numero diminuisca ogni sera, e gli sembra quasi contorto. E ci ritroviamo da soli quando meno lo che anni prima le finestre fossero centocinquanta vorremmo. Spesso, ci ritroviamo da soli senza ne- mentre adesso – uno, due, tre… – sono quindici; e anche noi stessi e restiamo così, a fissare un pun- allora, dopo aver riposto i piatti sul lavello, si mette to lontano: forse una finestra accesa nella notte. E a cercare una spiegazione, ma proprio non la trova. dietro quella finestra scorgiamo una figura, ferma, Non la trova perché i palazzi sono sempre gli stessi, immobile dietro ai vetri. Passa qualche automobi- soltanto che ormai sono ciechi, e le parti di muro le, qualche cane, udiamo dei passi che si avvicinano, aumentano sempre più, e allora, mentre si asciuga ma noi restiamo a guardare la figura dietro ai ve- le mani, pensa a quando si affaccerà e ci sarà una tri del quinto piano. Poi, dopo un tempo che non sola finestra, e a quando anche quest’ultima finestra sappiamo misurare, ci scuotiamo e riprendiamo a scomparirà. camminare. Però da dietro quella finestra, qualcuno Nel palazzo di fronte, intanto, l’altro è appena tor- continua a scrutarci e ci accompagna fino a perdersi nato dalla grande città: è stata una lunga giornata con noi nella notte. Gianluca Minotti (Perugia, 1969) è laureato in Lettere e collabora con alcune agenzie letterarie. Ha pub- blicato una monografia su Valerio Zurlini e un suo racconto è apparso nell’antologia Père-Lachaise. Racconti dalle tombe di Parigi, Ratio et Revelatio. Immagine di copertina: © Sirio Reali, Finestre 25, 2005 ii rs_lug16.indd 2 27/07/2016 14:44:55 Occorre avere la convinzione che dicendo il vero si raggiunge il bello e si farà del bene. È una speranza. michel houellebecq ≠ Leggere senza libro, editore, critico e libraio Massimo Castiglioni, «L’indice dei libri del mese», luglio-agosto 2016 5 ≠ Truman Capote, il prezzo della fama Giorgio Montefoschi, «Corriere della Sera», primo luglio 2016 8 ≠ Antonio Sellerio: «La rivoluzione digitale? Per me contano di più le radici» Giulia Zonca, «La Stampa», 2 luglio 2016 10 ≠ Come usare il punto, ora che sembra passato di moda Costanza Rizzacasa d’Orsogna, «Corriere della Sera», 2 luglio 2016 12 ≠ Microcosmo di gigantesche idiozie Mario Andreose, «Il Sole 24 Ore», 2 luglio 2016 14 ≠ Cosa nasce prima, la storia o il personaggio? Don Wilson, «La Lettura del Corriere della Sera», 3 luglio 2016 16 ≠ Truffare i poeti, che vergogna! Stefano Lorenzetto, «L’Arena», 3 luglio 2016 18 ≠ Le prime tredici righe di Anna Karenina Paolo Nori, «Libero», 4 luglio 2016 21 ≠ Nella lingua bisogna accettare una quota di orrore Francesco Pacifico, 24ilmagazine.ilsole24ore.com, 4 luglio 2016 23 ≠ Falso è bello? Francesco Longo, rivistastudio.com, 4 luglio 2016 25 ≠ È morto Valentino Zeichen, il poeta che limava la parola col temperino dell’intelligenza Duccio Trombadori, «Il Foglio», 5 luglio 2016 27 ≠ Guido Gozzano, l’invenzione del pop Ernesto Ferrero, «La Stampa», 5 luglio 2016 29 ≠ Making a Case for The Voyeur’s Motel by Gay Talese Dwight Garner, nytimes.com, 5 luglio 2016 31 ≠ Repetti&Cesari, i ragazzacci che sanno fiutare il futuro Mirella Serri, «La Stampa», 8 luglio 2016 33 ≠ Per scrivere devo restare vivo Fabio Gambaro, «la Repubblica», 10 luglio 2016 35 ≠ Richard Ford: «Mio padre è morto tra le mie braccia. Io mi sentii sollevato» Matteo Persivale, «La Lettura del Corriere della Sera», 10 luglio 2016 39 rs_lug16.indd 3 27/07/2016 14:44:55 ≠ Welcome to the Hotel America Antonello Guerrera, «la Repubblica», 11 luglio 2016 42 ≠ La fine della parola scritta? Pietro Minto, prismomag.com, 13 luglio 2016 44 ≠ Natalia Ginzburg, la prima minimalista Ernesto Ferrero, «La Stampa», 14 luglio 2016 47 ≠ È irresistibile l’ascesa degli anglismi? Tullio De Mauro, internazionale.it, 14 luglio 2016 49 ≠ Calasso e il libro infinito Marco Cicala e Piero Melati, «il venerdì della Repubblica», 15 luglio 2016 56 ≠ In memoria (e in futuro) delle riviste letterarie Maurizio Boldrini, «l’Unità», 17 luglio 2016 63 ≠ Melodie e dissonanze restituite alla voce del Doctor Faustus Roberta Ascarelli, «Alias del manifesto», 17 luglio 2016 66 ≠ Anna Karenina, più bella che vera Mario Caramitti, «il manifesto», 17 luglio 2016 68 ≠ Salotto letterario social Paolo Di Paolo, «la Repubblica», 17 luglio 2016 71 ≠ Chi decide il premio Strega Cristiano de Majo, rivistastudio.com, 18 luglio 2016 73 ≠ La prima recensione della storia Roberto Calasso, «Corriere della Sera», 19 luglio 2016 78 ≠ Sono sempre pronto a lasciarmi sedurre Mario Baudino, «La Stampa», 20 luglio 2016 80 ≠ JT LeRoy unmasked: the extraordinary story of a modern literary hoax Steve Rose, theguardian.com, 20 luglio 2016 83 ≠ Il segno irriverente di un comunicatore Mauro Trotta, «il manifesto», 22 luglio 2016 88 ≠ Romanzi americani Alessandro Baricco, «Vanity Fair», 22 luglio 2016 90 ≠ Caro (orribile) Mr Norris Nicola Gardini, «Il Sole 24 Ore», 24 luglio 2016 92 ≠ Quel viaggio alla scoperta del grande romanzo americano Stefania Vitulli, «il Giornale», 24 luglio 2016 94 ≠ Pubblicare non è un diritto Carolina Cutolo, mangialibri.com, 25 luglio 2016 96 ≠ Ricordando Luther Blisset, 1994-1999 Valerio Mattioli, prismomag.com, 26 luglio 2016 96 Raccolta di articoli pubblicati da quotidiani, periodici e siti internet tra il primo e il 26 luglio 2016. Impaginazione a cura di rs_lug16.indd 4 27/07/2016 14:44:55 Leggere senza libro, editore, critico e libraio I cambiamenti dell’editoria attraverso romanzi distopici e saggi Massimo Castiglioni, «L’indice dei libri del mese», luglio-agosto 2016 Si parla spesso di editoria, in questo mondo di li- dovrebbe iniziare, al posto dell’attesa Fiorella si pre- bri e librerie, e non potrebbe essere altrimenti: le sentano due uomini mai visti, vestiti di nero e dall’a- case editrici sono le principali responsabili della ria inquietante, come se provenissero direttamente realizzazione materiale dei libri e, visto il loro ruo- dal Processo di Kafka. Uno si chiama Aldo, l’altro lo, un confronto diretto con le dinamiche e le con- Sergej, ed è russo: sono le persone chiamate a fare traddizioni che le caratterizzano risulta quasi ovvio, l’editing per conto della Sigma, il nuovo gigantesco scontato e assolutamente necessario. Specie in un marchio editoriale. La sequenza dell’incontro, dan- momento storico sconvolto dal terremoto Mondaz- natamente tragicomica, rivela quali saranno i cam- zoli, che stravolge gli equilibri e riconfigura il modo biamenti imposti all’industria del libro.
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