EDITORIALE SOMMARIO IN COPERTINA “Dal Parco XXV aprile” Fuori onda di Federico Compatangelo PRIMO PIANO LUI SÌ CHE ERA UN MAGO Aldo Berilini Leggo sulla stampa che in questo periodo di crisi economica sono aumentate 6-9 enormemente le persone che si rivolgono a santoni e fattucchieri. Sembra che i tali- EVENTO smani, le pozioni e i riti esoterici siano più credibili dei suggerimenti che ogni giorno ci Giotto e il Trecento propinano i “clericofascisti” della maggioranza governativa o i “cattocomunismi” del- 10-12 l’opposizione. In questo desolante spaccato di imbecillità popolare, che molto spesso si IL CINQUECENTO coniuga con il disagio e la disperazione di chi non sa come sbarcare il lunario, sempre Luci e ombre di un secolo di passaggio più impropriamente si blatera di maghi e di magia, mentre si dovrebbe parlare di imbro- Giorgio Vasari glioni e di truffe. I maghi, infatti, sono ben altra cosa: artisti di teatro, che non raggi- 14-15 rano con false promesse, ma divertono e stupiscono con le loro esilaranti trovate, che STORIA E STORIE se da una parte immettono il pubblico nel mondo del mistero e della fantasia, dall’altra Le donne di Sigismondo Malatesta non gli fanno mai perdere la bussola della realtà. Antonia Di questi geni dell’immaginario ne vogliamo ricordare uno che fa parte del 16 patrimonio artistico-teatrale della nostra città, un prestigiatore-illusionista che dopo MUSEO DELLA CITTÀ mezzo secolo di silenzio è ancora nel cuore di tanti riminesi che lo hanno ammirato ed Una Natività non convenzionale applaudito: Aldo Berlini. Con i suoi “giochi dei bussolotti” e i suoi “trucchi magneti- 17 ci”, Berlini deliziò il pubblico -non solo casereccio- dall’inizio degli anni Trenta fino al MOSTRE termine degli anni Sessanta. Un personaggio eclettico, che oltre ad essere “mago” era L’ex corderia di Viserba anche attore, regista e commediografo. I critici stravedevano per lui e gli dedicavano Le foto di Gilberto Urbinati colonne di giornale: lo consideravano un’artista a tutto tondo e un talento dell’inventi- Armido Della Bartola va; i teatri se lo contendevano: era sufficiente il suo nome in locandina per riempire la 18-23 sala. Era, insomma, un vero mago… della scena: non risolveva i problemi della gente, TRA CRONACA E STORIA ma la teneva allegra. E di allegria, Dio solo sa quanta ce ne fosse bisogno allora, e I nostri eroi / Antonio Benvenuti quanta ce ne sia bisogno oggi! La sanità a Rimini nell’Ottocento M. M. Gli scrofolosi 24-33 IL PUNTO Il bronzo di Giulio Cesare 34-35 I personaggi di Giuma OSSERVATORIO LA STRANA COPPIA La vicenda di Eluana Englaro Se le sono date di santa ragione, ma alla fine il match tra Gioenzo Renzi e 36 Marco Lombardi si è concluso alla pari. Per sfinimento. Ora appartengono entrambi alla LIBRI stessa scuderia e a frenare la loro irruenza ci penserà il Berlusca. “Primi passi. Nella miniera di zolfo” “La resistenza nel riminese” “A poca voce” 39-41 MUSICA L’uomo che sconfisse il boogie 42-43 PERSONAGGI DEL TEATRO Luci della ribalta / Emma Gramatica 44 DIALETTALE Compagnie e personaggi della ribalta riminese / Attori per caso Detti e proverbi 47 NUMISMATICA La Medaglia del Tempio Malatestiano 48-49 ROTARY Intervista a Luciano Chicchi 51-52 MARZO-APRILE 2009 5 ARIMINVM PRIMO PIANO ALDO BERLINI (1901-1979) / ATTORE, REGISTA, LIBRETTISTA E ILLUSIONISTA (1) IL GRANDE ISTRIONE DI PIAZZA TRIPOLI Manlio Masini na foto, scattata a Roma il Trent’anni fa, il 14 marzo 1979, moriva Aldo Berlini, un fino agli anni Sessanta, sarà U 6 settembre 1925 in occa- “grande” del teatro riminese (era nato il 20 ottobre 1901). uno dei massimi punti di rife- sione dell’Anno Santo, “Ariminum”, a partire da questo numero, ne delinea il rimento dell’attività scenica immortala il gruppo dei rimi- percorso artistico in quattro puntate. della città, luogo di aggrega- nesi ricevuti in udienza da Pio zione e palestra di formazione XI. Con don Baravelli, don per più generazioni di appas- Giungi, don Mazza ed altri sionati. Ed è qui, in questo sto- sacerdoti diocesani troviamo rico teatro di piazza Tripoli, un drappello di giovani del che la genialità di Aldo Berlini “Circolo don Bosco” e con alimenterà la propria vena essi il salesiano don Antonio creativa facendola esplodere Gavinelli, direttore e parroco nei ruoli artistici di attore, della parrocchia di Maria regista, librettista e soprattutto Ausiliatrice. Tra i ragazzi si di illusionista. Vero mattatore riconoscono Dante Bertozzi, della scena, ma anche uomo di Alfredo Ugolini, Francesco fede, Berlini rimarrà per tutta Pantani, Vittorio Soldati, Geo la vita legato ai salesiani –per Rossi, Carlo Montebelli e una trentina d’anni sarà segre- Aldo Berlini. Su quest’ultimo, tario e poi anche presidente accovacciato al centro della dell’Unione degli exallievi di foto, d’ora in avanti si concen- don Bosco- anche quando, a trerà la nostra attenzione. partire dalla seconda metà Aldo Berlini (1901-1979) ha degli anni Trenta e poi nuova- 24 anni e dal 1919, da quando mente negli anni Cinquanta, i salesiani hanno messo piede gli orizzonti della sua arte si a Rimini, è leader indiscusso apriranno al successo di tutti i di tutte le iniziative culturali teatri del circondario e di quel- che si svolgono all’interno li ancor più prestigiosi di dell’oratorio. Il suo pallino è il Forlì, Pesaro, Genova, Milano, teatro, che ha iniziato ad Roma ottenendo ovunque il amare stando accanto a don favore del pubblico e il giudi- Gavinelli. Questi, da emulo di zio lusinghiero della stampa. don Bosco, sa che la recitazio- Nei primi anni Cinquanta Pio ne, con la musica e lo sport, è XII, considerate le sue bene- un pilastro dell’educazione Aldo Berlini merenze nel campo dell’apo- salesiana, un mezzo privile- stolato cattolico, gli conferirà giato per dialogare con i «Berlini è autore di numerosi componimenti teatrali il titolo onorifico di Cavaliere ragazzi, educarli, farli crescere di San Silvestro (1). culturalmente e soprattutto e di varie operette realizzate con la collaborazione Ma ora entriamo nella polie- spiritualmente, e la favorisce del maestro di musica Vittorio Pazzini. dricità del personaggio, ini- in tutte le sue espressioni. ziando a parlare dalle sue atti- Dopo aver attrezzato alcune Molti lavori di questo eclettico e geniale vità di librettista e di regista sale per il circolo giovanile e personaggio sono dei veri e propri trionfi» delle proprie opere. predisposto un campetto per far correre e calciare i suoi con un trattenimento che porta nuovo salone, con un palco- È difficile dire con precisione ragazzi, il sacerdote -che sarà sulle scene i giovani dell’ora- scenico adatto per qualsiasi quanti lavori teatrali abbia ricordato come il fondatore torio e tra questi Aldo Berlini. rappresentazione e una platea scritto Aldo Berlini; nessuno dell’Opera salesiana riminese- L’entusiasmo che riscuote la tanto ampia da accogliere una finora, neanche la famiglia realizza il primo teatrino sven- recita induce il salesiano a moltitudine di spettatori, –Aldo, sposato con Francesca trando alcuni vani al piano concretizzare la costruzione di resterà attivo fino al 1943. Mariani, ha avuto sette figli-, è terra della canonica. un “vero” teatro. Questo è edi- Distrutto dai bombardamenti, stato in grado di aiutarci in L’inaugurazione di questo ficato nel maggio del 1922 a partire dall’autunno del 1945 questa ricerca. Sappiamo, tut- “stanzone” avviene il pome- sulla parte di cortile compresa verrà ripristinato e migliorato tavia, che il periodo più proli- riggio del 13 febbraio 1920 tra la chiesa e l’istituto. Il con l’aggiunta della galleria e ➣ ARIMINVM 6 MARZO-APRILE 2009 PRIMO PIANO fico e fantasioso di questo autore si sviluppa negli anni Le operette e le commedie di Trenta. Dai giornali dell’epoca Aldo Berlini dopo il primo siamo riusciti a rintracciare 12 applauso del pubblico di mari- componimenti teatrali e tra na vengono riproposte sul pal- questi, varie operette, realizza- coscenico del Dopolavoro fer- te con la collaborazione del roviario e poi replicate nei tea- maestro di musica Vittorio tri di città e delle frazioni. Pazzini (1892-1951). Un Molte opere di questo ecletti- sodalizio artistico, il loro, che co e geniale personaggio sono li trova impegnati in tanti set- dei veri e propri trionfi. tori dello spettacolo e che con- Alcuni giudizi tratti dalla tinuerà anche nei primi anni stampa dell’epoca ci fornisco- del dopoguerra. Qualche col- no la misura dell’interesse che laborazione artistica, Berlini ▲ suscitavano i lavori di Berlini la realizza pure con i maestri e le musiche di Pazzini. Augusto Massari e Costantino «Vero mattatore della scena, ma anche uomo Cominciamo da “3 9 38” e da Cicolla(2). Nel 1937, in occa- di fede, Berlini rimarrà per tutta la vita legato “Lauretta”. Queste due operet- sione del secondo Concorso te dopo essere state rappresen- nazionale della Canzone ita- ai salesiani e per una trentina d’anni tate sul palco dei salesiani liana -la grande manifestazio- sarà segretario e poi anche presidente quattro volte, vengono ripetute ne canora organizzata dal 28 ottobre al 4 novembre dall’Azienda di soggiorno di dell’Unione degli exallievi di don Bosco» 1932 al Teatro del Dopolavoro Rimini con il patrocinio del ferroviario. «Gli autori -riferi- sacra in tre atti (1934); “Il Ministero per la stampa e la tre atti (1932); “Tessera sce il “Diario Cattolico” del signor Coslino”, un atto bril- propaganda-, Berlini e 023319”, due atti (1933); 15 novembre 1932-, già favo- lante (1935); “Mangoun ipno- Massari presentarono una can- “Presente!”, tre atti (1934); “Il revolmente noti per altre pro- tizzatore”, farsa (1936); zone dal titolo “Canto sol per Tesoro di Golconda”, tre atti duzioni del genere, non delu- “Centomila lire di… tifo”, tre te” (parole di Berlini, musica (1940); e cinque commedie: sero l’attesa vivissima suscita- atti (1936); “Baciccia”, un atto di Massari) che raggiunse la “Ansie… materne”, un atto ta per tali rappresentazioni e brillante (1938).
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