COMUNICAZIONE | ANNO 2017 | N. 70 Indice 5 | Ermanno Winsemann Falghera Editoriale: 125 anni di storia si meritano una medaglia! 7 | Gianfranco Pittini I frutti della terra nella monetazione antica 13 | Magdi A. M. Nassar Il Foro e la Basilica: l’architettura nella moneta. Un'analisi iconografica alla ricerca del Foro di Traiano 22 | Raffaele Iula Per una contestualizzazione storica delle emissioni longobarde di Ravenna in nome del re Astolfo 30 | Pierluigi Canoro Monete salernitane nelle collezioni museali italiane. Il Museo Bottacin di Padova e il Museo Civico Archeologico di Bologna 36 | Alessandro Piana Il sigillo del primo Signore di Atene (1217) e l’elevazione a Ducato nelle monete dei de La Roche 42 | Alessandro Toffanin Sotto sotto… si cela un tesoro numismatico. Analisi di un ducato in oro di Galeazzo Maria Sforza per Milano coniato sopra moneta “straniera” 46 | Biagio Ingrao Una variante del due denari 1796 di Vittorio Amedeo III 47 | Giovanni B. Vigna 10 Lire Municipalità Provvisoria di Venezia: studio dei conii e loro sequenza 53 | Giuseppe Girola Somalia, le monete degli italiani 3 probabilmente irripetibile, complice anche la Editoriale: divorante passione per i nummi delle zecche 125 anni di storia italiane nutrita da Vittorio Emanuele di Savoia, dapprima principe ereditario e, dal 1900 al si meritano 1946, sovrano d’Italia. una medaglia! Lo stesso Vittorio Emanuele III fu a lungo presidente onorario della Società Numismatica di Ermanno Winsemann Falghera Italiana, oltre che ideatore del “Corpus Nummorum Italicorum” e magnifico artefice (Presidente della SNI) della collezione oggi a conservata al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo. Una raccolta eccezionale sotto ogni punto di vista, la cui formazione ha scandito per decenni, tra la seconda metà dell’Ottocento e la fine della orreva il 1892: appena quattro anni Seconda Guerra Mondiale, lo sviluppo della prima era stato dato alle stampe a scienza numismatica italiana influenzando in CMilano il primo volume della “Rivista modo evidente anche le ricerche successive. Italiana di Numismatica” e un gruppo di eminenti studiosi - tra i quali Solone Ambrosoli Parallelamente, anche la Società Numismatica e i fratelli Francesco ed Ercole Gnecchi - Italiana e la “Rivista Italiana di Numismatica” si riusciva finalmente a concretizzare anche il consolidavano come punti di riferimento sia a sogno di “fondare una Società italiana di livello associativo che scientifico, finendo per numismatica a similitudine di quelle che essere riconosciute ed apprezzate a livello fioriscono presso altre nazioni”. mondiale. Parole dal sapore quasi profetico, Centoventicinque anni di attività queste tratte dalla “Prefazione” al durante i quali la SNI e la “RIN” primo numero della “RIN”, che hanno esplorato e approfondito ben riflettono - specialmente in la storia della moneta quel verbo, “fiorire” - il fervido evidenziandone il fondamentale clima culturale che pervadeva ruolo nell’evoluzione della civiltà, l’Italia, come il resto dell’Europa, dal mondo antico ad oggi. In in quell’ultimo scorcio del XIX modo simile anche la medaglia secolo. d’arte, il sigillo, gli altri oggetti monetari o para monetari sono Tanto l’aristocrazia che la sempre diventati protagonisti di una più influente borghesia industriale miriade di studi e articoli firmati e commerciale del nostro Paese - da pochi da centinaia di qualificati autori. decenni divenuto Nazione unitaria sotto gli auspici di Casa Savoia e grazie alle idee e alle Autori ai quali si sono affiancati le migliaia e azioni di uomini come Cavour, Garibaldi e migliaia di appassionati che, associandosi alla Mazzini - aspiravano, al pari del mondo SNI, ne hanno permessa la crescita nel tempo, accademico, a delineare un’identità culturale la sopravvivenza nei passaggi storici più nazionale che permettesse alla “giovane” Italia complessi e l’evoluzione fino all’odierna era di competere alla pari con le storiche potenze digitale e alle sfide, culturali in primo luogo, che europee come con le altre, influenti realtà del questa pone di fronte a noi tutti. resto del mondo. A queste sfide di cambiamento la SNI ha Lo studio della moneta e il collezionismo voluto rispondere, in questi ultimi anni, da un numismatico, nell’ambito di questo articolato lato elevando al massimo livello scientifico - processo di ispezione culturale e di costruzione quello dato dalla struttura di “Peer Review” - il identitaria vissero così una stagione felice, proprio organo primario, la “Rivista Italiana di 5 COMUNICAZIONE | ANNO 2017 | N. 70 Numismatica”, e quindi ricavandosi una FONDAZIONE e le date 1892 e 2017; in un presenza efficace in Rete grazie ad un sito nel ideale “cammeo”, in basso, è riprodotto il logo quale si possano non solo reperire utili della Società Numismatica Italiana (la dea informazioni sulla Società e le sue iniziative, Moneta come appare al rovescio di un follis di ma grazie al quale si possa anche fruire di una Costanzo Cloro coniato all’alba del IV secolo sempre più vasta biblioteca digitale di opere d.C.). numismatiche storiche e riviste, nel segno di una divulgazione senza confini della scienza delle monete. Anche “Comunicazione”, dallo scorso anno, ha subito un’evoluzione, da un lato mantenendo la forma e gli scopi del tradizionale bollettino informativo destinato ai soci e, dall’altro, venendo editata annualmente anche sotto forma di fascicolo di studi, approfondimenti e spigolature numismatiche. Tutto questo, e molto altro, è accaduto nei centoventicinque anni di storia della Società Numismatica Italiana. Una storia, dunque, meritevole di essere celebrata, e quale modo migliore - abbiamo pensato - se non con una Al rovescio, una simile composizione di medaglia d’arte? elementi geometrici funge invece da cornice per la riproduzione fedele del medaglione con i Un coniazione - non la prima, nella tradizione ritratti affrontati di Antonino Pio e Lucio Vero della Società - alla cui creazione è stato che faceva bella mostra di sé sui frontespizi chiamato il maestro Piero Monassi, esponente della prima serie della “Rivista Italiana di della grande tradizione medaglistica di Buja Numismatica”, quella edita fino al 1917. Su (Udine) ma da decenni attivo a Milano, entrambe le facce, le iniziali P. M. dell’autore diplomato alla Scuola dell’Arte della Medaglia completano la composizione. di Roma e all’Accademia di Brera. Capo incisore per oltre un ventennio dello Stabilimento Artistico Pagani, Monassi ha realizzato medaglie per i pontefici Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, la medaglia dell’AIAM per il 5° centenario della nascita di Raffaello e, fra le altre, le coniazioni celebrative per il 75° della trasvolata polare e il 25° anniversario della morte di Umberto Nobile. Per l’Accademia Italiana di Studi Numismatici, di cui è socio, ha modellato la medaglia per i cento anni del “Corpus Nummorum Italicorum” nel 2010 e oggi, con il 125° di fondazione della Società Numismatica Italiana, Monassi mette di nuovo al servizio della scienza delle monete la propria originale creatività artistica. La coniazione è stata curata da OMEA Al dritto, in una composizione di elementi Coniazioni d’Arte, altra storica azienda geometrici di forte modernità, campeggia il milanese che tuttora perpetua la tradizione nome SOCIETA’ NUMISMATICA ITALIANA su della grande medaglistica, nata proprio in Italia tre righe con la dizione 125° ANNO DI nel Quattrocento dal genio di Pisanello. 6 - Esiste una divinità più o meno I frutti della terra esclusiva e specifica che ha ‘insegnato nella monetazione antica all’uomo’ la coltivazione del vegetale: per la vite ed il vino è Dionìso, per i cereali Demetra (e più tardi il suo corrispondente romano, di Gianfranco Pittini Cerere), per l’olivo Atena. Tale divinità dev’essere onorata in modo adeguato, in particolare con sacrifici rituali. Non di rado la sua immagine è associata, sul diritto delle monete, a quella del vegetale stesso e dei suoi prodotti, raffigurata al rovescio. a raffigurazione dei vegetali e in Esistono feste e ricorrenze particolari particolare dei prodotti agricoli è molto - in cui questo omaggio e questo ringraziamento L frequente nella monetazione antica: sono più espliciti e maggiormente ritualizzati, greca, romana e degli altri paesi del come le Dionisie per Dioniso, le Panatenee per Mediterraneo (ad esempio su monete fenicie, Atena, le Tesmoforìe per Demetra. puniche ed ebraiche).Questa rappresentazione può essere collocata nel contesto più vasto dei - In qualche caso più raro (come nei ‘temi alimentari’, fra i quali rientrano Misteri Eleusini), possono esistere riti segreti ovviamente anche gli animali da allevamento. che contemplano nella parte più riservata proprio l’omaggio a tale divinità: ad Eleusi, una Questi ultimi però vanno considerati a parte, spiga tagliata è il rito segreto nei culti di perché vengono toccati anche altri temi: non Demetra. solo l’allevamento a scopo alimentare, ma anche lo sfruttamento a scopi non alimentari, A questo punto, occorre inquadrare le stagioni, come il ricavo della lana, l’uso dei cavalli e il lavoro dei campi, la vita stessa dell’umanità e degli elefanti in guerra, gli animali protettori di la sua sopravvivenza a volte difficile nella certe polèis, ecc. visione provvidenziale degli antichi, per i quali Trascuro i fiori,che pure non mancano, e mi sono comunque gli Dei a garantirci il pane limito all’agricoltura. Vorrei subito sottolineare i quotidiano, dopo averci insegnato come vari livelli di significato rispetto ai quali queste ottenerlo (si veda in particolare Esiodo, Le raffigurazioni si possono leggere (si tratta cioè opere e i giorni e parzialmente anche la di una iconografia polisemica): Teogonia). - Il prodotto vegetale (coltivato o più Si oscilla fra una riflessione in cui il Fato (la raramente spontaneo) è ‘buono da mangiare’, Tyche) ha un ruolo molto notevole, come in commestibile. Omero, ad una in cui vi è una ‘giustizia retributiva’ che premia i buoni e gli operosi, e - Esso è prodotto in considerevole punisce i malvagi dissipatori. Questo quantità. Di fatto quindi si tratta di una orientamento più moralistico prevale di solito in coltivazione, perché la semplice raccolta (tipica epoche successive. di popolazioni meno evolute e spesso nomadi) non garantisce la quantità.
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