QUADERNO N. 22/2017 1917: «… di fronte ai tristi avvenimenti di questi giorni …» PARMA 2018 Amici del Cinquenovembre: Amici del Cinquenovembre: Achille Azzolini AchilleMaria Ortensia BanzolaAzzolini Pellegri MariaGiordana Ortensia BanzolaBertacchini Pellegri GiordanaPietro BertacchiniBonardi PietroLuisella BonardiBrunazzi Menoni LuisellaGiorgio BrunazziCampanini Menoni GiorgioUmberto CocconiCampanini UmbertoUbaldo CocconiDelsante UbaldoLeonardo FarinelliDelsante I. LeonardoErmanno FarinelliFerro II. I. III. Enore Guerra II. Ermanno Ferro IV. III. EnoreLuigi GuerraLanzi V. IV. VI. V. LuigiFrancesco PonciLanzi VII. VI. FrancescoGiulio PonciRanieri VII. GiulioValentino SaniRanieri ValentinoPaolo SaniTrionfini PaoloUgo TrionfiniTrombi UgoLuigi TrombiValentini Luigi Valentini Contenuto Al lettore p. 5 RELAZIONI 1. Città e Chiesa di Parma prima e dopo Caporetto Pietro Bonardi p. 11 2. Il “Pater noster” di Guido Maria Conforti Umberto Cocconi p. 85 3. Il vescovo di Parma portatore di «calma e coraggio» nel concludere la seconda Visita Pastorale Valentino Sani p. 115 Appendice: La parola ai Parroci - a cura di Valentino Sani ed Ermanno Ferro - p. 132 DOCUMENTAZIONE Ultime acquisizioni di scritti confortiani e di storia saveriana Ermanno Ferro: I - Attestati presso le Orsoline di Parma negli anni 1927-1930. p. 153 II - Guido Maria Conforti a Bedonia. p. 155 III - Parma 17 settembre 2017: muore l’amico del 5 novembre mons. Achille Azzolini. p. 157 IV - Cinquantesimo di sacerdozio di mons. Francesco Magani. p. 159 V - Guido Maria Conforti di Massimiliano Gallelli: “il più fedele ritratto” p. 161 CRONACA Cenni e fotocronaca dell’anno 2017 a Parma al riflesso della personalità di San Guido Maria Conforti Ermanno Ferro p. 167 INDICE ONOMASTICO - BIBLIOGRAFICO Pietro Bonardi p. 205 3 Al lettore Non cessano di emergere tematiche attraenti ed avvincenti, nelle ricerche storiche portate avanti dagli Amici del Cinquenovem- bre sugli anni di vita di mons. Guido Maria Conforti e finalizzate alla composizione dei quaderni Parma negli anni. Pure il 1917 co- stituisce un pozzo colmo di temi interessanti. Vi si scoprono così: una città indagata a fon- do, nel periodo immediatamente precedente a “Caporetto”; un oratore, il Conforti, dalla ricca verve predicatoria sul “Pater noster”, mentre nelle sue peregrinazioni pastorali trasmette «calma e coraggio». Questi sono i contenuti del Pomeriggio culturale confortiano annuale realizzato dagli accennati Amici, a Parma nel Centro Pastorale Diocesano, venerdì il 17 novem- bre 2017 Nella prima relazione, con la carica che gli è propria, Pietro Bonardi indaga, con estensione infinita…, il tema Città“ e Chiesa di Parma prima e dopo Caporetto”. C’è un lungo rincorrere, in queste sode pagine, le minutaglie di talune vertenze citta- dine, disimpegnate dal mondo laicale parmigiano e da quello ecclesiale, convergenti poi sul tavolo dell’ordinario diocesano, G. M. Conforti appunto, il quale le assume con pazienza e spirito evangelico, dimostrando la fortezza d’animo nel dirimere la «vera croce del suo episcopato», la nota questione in merito al Consorzio dei Vivi e dei Morti in Cattedrale. Il santo vescovo cerca di scaricare sulle autorità vaticane il dipanarsi di tanta intricata matassa. Vi è poi, svolto molto bene, il comportamento forte e robusto che il Conforti usa nei confronti di qualche “sacerdote intricante”: la fortezza da lui dimostrata nello sviluppare verso questi soggetti una evangelica corre- zione fraterna, sorprende e dice tutta la correttezza del suo elevato animo. Si scopre poi, in queste pagine della prima relazione, l’aspirazione del vescovo nel suo confortare i sacerdoti chiamati alle armi, concordando con loro nel definire ripetutamente la guerra «orribile e costante orrore». Parimenti si viene a conoscere la sua soddisfazione per la nascita di “Vita Nostra”, bollettino interno all’Istituto save- riano, da lui definito nobile« iniziativa», che si prefigge quale strumento di comuni- cazione sulla cronaca e gli eventi della Casa Madre, tra i saveriani al fronte e quelli già impegnati in Cina. Pietro Bonardi indulge poi, con appassionato interesse, a riportare brani interi delle lettere dei saveriani al fronte pubblicate in questo insolito 5 ciclostilato, amalgamandole con l’originalità di testi da lui scoperti, redatti all’epoca in quel di Sala Baganza e riferiti a curiose definizioni degli “arditi” del primo con- flitto mondiale. Desta attenzione, per essere finalizzata ad una attenta conoscenza del pensiero confortiano, la relazione di don Umberto Cocconi su “Il Pater noster di Guido Ma- ria Conforti”, pubblicata come seconda parte in questo quaderno. Si tratta di una let- tura oculata delle prime nove Omelie Catechetiche che il vescovo svolge a partire dal gennaio 1917, indirizzandosi ai suoi cristiani in Cattedrale a Parma. Don Umberto si accosta al recente santo omileta della chiesa parmense, con diligente e avveduto ascolto, e percepisce la preziosità dei contenuti trasmessi al suo popolo. Compara poi temi assai utili al tempo bellico di allora, con paralleli predicabili validi per ogni epoca della storia della chiesa. Si notino così la bellezza di talune affermazioni di te- ologia spirituale confortiana: - una cristologia che Conforti, parafrasando il mellifluo Dottore, vuole imperniata sul «sentire Gesù accanto a me…, mentre veglio…, mentre studio…, mentre scrivo…; e se prego, mi detterà le parole e animerà i miei accenti; e se stanco, sarà il mio riposo; se infermo il mio consolatore; se muoio, morirò tra le sue braccia…»; - una sociologia religiosa che contempla «l’unico comunismo cristiano pos- sibile, quello dell’epoca Apostolica…»; - una predicazione finalizzata ad avere cristiani« adulti e formati, credenti dotati di un forte spirito lottatore». Nella relazione “Il vescovo di Parma portatore di «calma e coraggio» nel concludere la seconda Visita pastorale”, Va- lentino Sani percorre la fatica confortiana vissuta in questo terzo anno bellico del 1917. Mentre le visite alle comunità appenniniche sono approfondi- te nel loro alternarsi di difficoltà 6 sui percorsi e sul clima stagionale - accenni espliciti si riferiscono «allo imperversare del vento che incide sui miei poveri nervi…»; e il dover fare «perfino tre viaggi al giorno in parte a cavallo e talvolta a piedi…» - la ricerca di V. Sani mette a fuoco quella che è la preoccupazione maggiore del Conforti, in queste altre peregrinazioni apostoliche, ovverosia il suo assillo per «riedificare ab imis, e rifare cristiana la società attraverso il Catechismo…», incidendo così direttamente sulle coscienze. Completano poi que- ste pagine eloquenti brani selezionati tra le relazioni dei parroci, circa la situazione socio-religiosa delle loro comunità ecclesiali: la campionatura scelta riguarda in pre- valenza i vicariati foresi, quelli visitati da mons. Conforti in quest’ultimo periodo della seconda visita pastorale alla diocesi. Tra tutti i temi sviluppati da Ermanno Ferro nella sezione Documentazione di questo quaderno, merita una sottolineatura la presentazione del più bel ritratto che si possegga su Guido Maria Conforti: quello del pittore cremonese Massimiliano Gallelli, prodotto nella stessa città nell’anno 1951. Il dipinto, pervenuto dalla Casa saveriana di Cremona dopo la sua recente chiusura, si trova ora a Parma tra le Memo- rie Confortiane Saveriane, in posizione strategica ed accogliente rispetto al visitatore che accede a tali ambienti. Una adeguata attenzione è data ancora, nelle pagine finali di questo quaderno, a quanti, parmigiani e non, hanno frequentato il Santuario Conforti lo scorso anno, nella sezione intitolata “Cenni e fotocronaca dell’anno 2017 a Parma al riflesso della personalità di san Guido Maria Conforti, ancora a cura di Ermanno Ferro. Può sembrare ripetitiva, e perciò meno significativa, la ripro- duzione di tante preghiere o convinzioni religiose affidate dai devoti di san Guido Maria, nelle pagine del Libro dei Visitatori, posto in questo Santuario. Ma, la conoscenza Ortensia Banzola Moderatrice Pietro Bonardi Umberto Cocconi Ermanno Ferro e Valentino Sani 7 di questi sentimenti e la condivisione di questi pensieri, dicono quanto il santo vescovo di Parma e fondatore dei Missionari Saveriani continui ad essere punto di riferimento per quanti - all’insegna e sull’esempio pure di papa Francesco - alimen- tano la loro vita cristiana con l’assillo per l’annuncio e la realizzazione nel mondo del Regno di Dio, a partire dagli ultimi, i non cristiani espliciti, ed i dimoranti nelle periferie più dimenticate. Anche quest’anno, il quaderno Parma negli anni si chiude con le pagine ospitan- ti lo Indice onomastico-bibliografico: elaborazione pregiata, curata dall’amico Pietro Bonardi. Prima di affidare queste pagine ai torchi di stampa ed ai mezzi grafici dell’infor- matica, il ringraziamento dello scrivente va anzitutto agli Amici del Cinquenovembre: senza la loro partecipazione attiva e generosa fuori di ogni misura, il Centro Studi Confortiani Saveriani non avrebbe né modo né maniera per approntare Parma negli anni: prima nei contenuti di queste pagine, poi per trasportali in veste leggibile, ed infine per continuare a credere nella bontà dell’intera iniziativa. Un grazie fraterno va dato agli attuali Studenti teologi saveriani residenti in Par- ma: il loro aiuto nel rintracciare foto di cronaca e relativi dati è stato notevole. Il grazie più intenso va dato alla attuale Direzione Generale dell’Istituto Saveria- no. Pur essendo essa di recente nomina - dati i fatti ben noti dell’improvvisa mor- te dell’indimenticabile
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