Comune Capofila Di Pornassio

Comune Capofila Di Pornassio

Comune Capofila di Pornassio REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI EROGATI DALL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n.14 (Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico). 1 INDICE Capo I Finalità ed ambito di applicazione • Art. 1 Oggetto del Regolamento • Art. 2 Destinatari degli interventi e servizi socio-assistenziali • Art. 3 Tipologia di interventi e servizi socio-assistenziali CapoII Disposizioni generali in materia di istruttoria e di valutazione della situazione economica • Art. 4 Criteri per la valutazione della situazione economica • Art. 5 Doveri a carico dei familiari dell’assistito • Art. 6 Modalità di accesso agli Interventi e servizi socio-assistenziali • Art. 7 Istruttoria CapoIII Interventi e servizi sociali soggetti a valutazione della situazione economica • Art. 8 Intervento di sostegno economico ordinario • Art. 9 Intervento di sostegno economico straordinario • Art. 10 Modalità di concessione degli interventi straordinari • Art. 11 Aiuti per le cure domiciliari • Art. 12 Contributo per badanti (EX ASSEGNO SERVIZI) • Art. 13 Ammissione al contributo per le cure domiciliari • Art. 14 Assistenza domiciliare integrata • Art. 15 Telesocccorso Capo IV Altri interventi e servizi socio-assistenziali • Art. 16 Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari • Art. 17 Affidamento familiare • Art. 18 Interventi e servizi di sostegno educativo e di aggregazione sociale • Art. 19 Nuove emergenze sociali • Art. 20 Interventi di sostegno all’ inserimento lavorativo e integrazione sociale delle fasce deboli • Art. 21 Buon Vicinato • Art. 22 Tirocinio di formazione in situazione • Art. 23 Borsa lavoro • Art. 24 Inserimento lavorativo socio-assistenziale • Art. 25 Modalità di attuazione degli interventi di sostegno all’ inserimento lavorativo • Art. 26 Integrazione retta presso strutture residenziali • Art. 27 Emergenza abitativa Capo V Norme finali e transitorie • Art. 28 Disciplina specifica di altri servizi sociali – rinvio • Art. 29 Utilizzo dei dati personali • Art. 30 Abrogazioni e decorrenza 2 CAPO I FINALITA' ED AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 1 Oggetto del Regolamento. 1. Il presente regolamento disciplina gli interventi e i servizi socio-assistenziali che l’Ambito Territoriale Sociale n. 14 costituito da Comune Capofila di Pornassio e dei Comuni di Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Ranzo, Rezzo e Vessalico, espleta nell'ambito delle funzioni e dei compiti di assistenza sociale e beneficenza pubblica attribuiti ai Comuni e organicamente disciplinati dalla legge quadro 8.11.2000 n. 328 e dalla normativa vigente per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, al fine di concorrere alla prevenzione e all'eliminazione di situazioni che determinano nell'individuo uno stato di bisogno o di emarginazione. Art. 2 Destinatari degli interventi e servizi socio-assistenziali 1. Hanno diritto all’ accesso agli interventi e servizi socio-assistenziali coloro i quali siano iscritti all'anagrafe della popolazione residente dei Comuni Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico. 2. Ai sensi dell’Art.2, comma 3, della L.n. 328/2000, accedono prioritariamente ai servizi e alle prestazioni erogati dal sistema integrato di interventi e servizi sociali, le persone in condizioni di povertà, o con limitato reddito, o con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità involontaria di ordine fisico e psichico, nonché i soggetti con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro e le persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria per le quali si rendano necessari interventi assistenziali. Art. 3 Tipologia di interventi e servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale n.14 1. L’Ambito Territoriale Sociale n. 14, compatibilmente con la disponibilità delle risorse del bilancio di Ambito, al fine di superare situazioni di bisogno attua i seguenti interventi ed eroga le seguenti prestazioni: • Servizio sociale professionale e segretariato sociale; • Interventi di natura economica (contributi economici ordinari e straordinari) volti al soddisfacimento dei bisogni primari e comunque ad innalzare il livello di qualità della vita; • Interventi di cure domiciliari; • Contributo per badanti; • Telesoccorso; • Sostegno all’inserimento lavorativo e all’ integrazione sociale (I.L.S.A, tirocinio di formazione in situazione, Borsa Lavoro); • Trasporto sociale; 3 • Interventi per integrazione sociale (attività ricreative, sociali e culturali) • Soggiorni climatici e termali; • Trasporto pensionati; • Interventi di affidamento familiare; • Buon Vicinato; • Sostegno socio-educativo territoriale compresa assistenza scolastica; • Centro di aggregazione giovanile (Ratto Gi); • Interventi di prima accoglienza. CAPO II DISPOSIZIONI GENERALI IN MERITO ALLA ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA Art. 4 Criteri per la valutazione della situazione economica. 1. I residenti dei Comuni appartenenti all’Ambito Territoriale Sociale n. 14 hanno diritto di usufruire dei servizi secondo le modalità previste dalle disposizioni normative e regolamentari ed il dovere di contribuire al costo degli stessi secondo le proprie condizioni reddituali. 2. Ai fini della valutazione dello stato di disagio socio economico si applicano i criteri unificati di cui al D.Lgs. 31 marzo 1998, n.109,( Definizione di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate, a norma dell’articolo 59, comma 51, della legge 27 dicembre 1997,n.449) di cui al D.P.C.M. 7 maggio 1999 n. 221 e di cui al D.lgs. 3 maggio 2000, n.130 che integra e modifica il D.lgs 109/98 e successive modifiche. 3. Per la determinazione della situazione economica del soggetto o del nucleo familiare ci si avvale dell’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, nel prosieguo chiamato, per brevità, “I.S.E.E”. Ai fini della determinazione della situazione economica verranno aggiunti all’ indicatore della situazione reddituale, qualora percepiti dal richiedente: • pensione di invalidità, indennità di frequenza; • assegno sociale; • assegno di accompagnamento entro la percentuale del 40%; • qualsiasi pensione o rendita non soggetta all’ IRPEF; • sussidi continuativi erogati da altri Enti assistenziali; • fondo regionale della non autosufficienza (F.R.N.A) entro la percentuale del 40%. 4. Le modalità di calcolo previste dai precedenti commi determinano il reddito disponibile. 4 5. Il Servizio Sociale può inoltre acquisire ogni altra idonea documentazione ed effettuare ulteriori approfondimenti sul tenore di vita del richiedente e dei parenti tenuti agli alimenti e su tutti gli elementi ritenuti necessari. Allo scopo di operare secondo i principi di legalità, buon andamento ed imparzialità nonché efficienza, efficacia ed economicità, i Servizi Sociali richiedono alle persone a vario titolo destinatarie di interventi di qualsiasi genere, notizie e documentazioni allo scopo di accertare con la massima scrupolosità le condizioni personali ed economiche del nucleo familiare anagrafico di appartenenza, nonché quelle dei parenti obbligati a norma di legge. Fatta eccezione per gli interventi d’urgenza, il rifiuto o il ritardo, nonostante previe sollecitazioni, da parte delle Persone interessate nella produzione di quanto loro richiesto ai fini predetti, comporterà il rigetto delle Loro istanze, con motivazione riferita alla carenza di istruttoria per causa imputabile all’interessato. Tali effetti si producono anche nel caso in cui le Persone interessate rifiutino, impediscano o in altro modo ostacolino l’azione dei Servizi Sociali diretta a coinvolgere i Terzi tenuti ad obblighi alimentari o di mantenimento nei confronti dell’utente in stato di bisogno, affinché questi concorrano secondo le previsioni di legge al mantenimento delle persone stesse. Di tale impegno a collaborare, che grava sulle persone interessate, viene data immediata informazione all’atto dell’avvio di qualsiasi procedimento,ad istanza o d’ufficio, da parte dei Servizi Sociali. Art. 5 Doveri a carico dei familiari dell’assistito 1. Qualora l’Utente non disponga dei mezzi economici sufficienti per contribuire al pagamento del servizio, vi provvedono di norma i Familiari tenuti a prestare gli alimenti ex art. 433 del Codice Civile, in base alle proprie capacità economiche determinate secondo l’I.S.E.E. 2. A tal fine, i Familiari sono preliminarmente investiti, ove possibile, per il loro coinvolgimento nel progetto assistenziale, qualora dispongano dei mezzi necessari, richiedendo il loro impegno nel far fronte alle esigenze avanzate dall’interessato. 3. Sarà cura dei Servizi Sociali competenti informare il Richiedente in stato di bisogno (o un suo rappresentante legale) sul suo diritto di rivolgersi ai parenti obbligati civilmente per la richiesta del mantenimento o degli alimenti direttamente- o qualora gli stessi non siano concordi sulla misura, sulla distribuzione e sul modo di somministrazione degli alimenti- tramite l’intervento dell’autorità giudiziaria. 4. Nel caso in cui i soggetti obbligati ex art.433 del Codice Civile che risultino economicamente capaci si rifiutino di contribuire al pagamento del servizio erogato in favore del proprio familiare, l’Amministrazione Comunale,

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