61 AQUILEIA NOSTRA - ANNO LXXVI - 2005 62 MAURIZIO PUNTIN ANNOTAZIONI PER UNA NUOVA PROPOSTA ETIMOLOGICA SUL NOME DI AQUILEIA* I secolo a.C. "Aquileia" (Cesare, De bello La storia delle proposte etimologiche sul toponi­ Gallico, I, 10, 3); mo classico Aquileia è interessante perché, già a I secolo a.C. I I secolo d.C. "'Axuì-.ri[a" (Stra­ cominciare dall'antichità, si è ripercorsa in parte bone, Geografia, II, 5, 20; V, 1, 8); questa stratificazione linguistica. Una tradizione, I secolo a.C. I I secolo d.C. "Aquileia colonia probabilmente popolare e antica (basata compren­ Latina" (Livio, XL, 34, 2); sibilmente sull'assonanza), collegava il nome della II secolo d.C. "i\xouf.ri[a" (Tolomeo, Geografia, città all'aquila: si sa che era accettata già dall 'im­ III, 1, 25). peratore Giuliano (355-363 d.C.), il quale volle scorgere nel nome di Aquileia "il fausto augurio, È un fatto ben riconosciuto che l'Italia (per la che sarebbe apparso al momento della fondazione sua storia plurimillenaria) è uno dei paesi con il della colonia"2 • Un'altra versione, pure antica, ad patrimonio toponimico più stratificato e comples­ una tipica leggenda di fondazione anteponeva la so. Ovviamente la maggior parte di questo patri­ realtà del simbolo (l'aquila) presente sulle insegne monio deriva dalla lingua latina e dalle sue conti­ romane. Il Candido3 nella prima metà del XVI nuazioni romanze, rappresentate dalla lingua italia­ secolo menzionava questa etimologia, accompa­ na e dalle diverse parlate regionali. Ma esiste una gnandola però con altre due, correnti ai suoi tempi4 buon numero di toponimi e soprattutto di idronimi e che giustificavano il toponimo, data per scontata che si può spiegare solo facendo riferimento alle la sua latinità, "ab aquis" circondanti l'antica città lingue che furono parlate in Italia prima dello sta­ oppure dal nome di un troiano, Aquilius, fuggito fin bilirsi del predominio e poi del governo di Roma. sulle coste d'Italia come Enea ed Antenore. Nel Nell'Italia settentrionale fra questi antichi nomi si XIX secolo in mezzo a queste antiche interpreta­ annoverano quelli derivati da lingue di origine zioni si affaccias il nome, Aquilio, di un fiume che indoeuropea come il venetico (Este, Padova, sarebbe passato nella zona della futura città6. Non Venezia, Trieste ecc.), il celtico (Belluno, Bologna, ci soffermiamo qui su altre etimologie, proposte in Ivrea, Milano, Treviso ecc.) ed altri che rimandano varie pubblicazioni stampate fra la fine del XIX e a lingue anarie conosciute solo parzialmente come l'inizio del XX secolo7 . l'etrusco (Adria, Felsina, Mantova, Modena ecc.)1. Con l'inizio degli studi a carattere scientifico Infine esiste un gruppo di toponimi che, secondo molte di queste interpretazioni non sono state più gli studi basati spesso su testimonianze degli auto­ riproposte, considerando che i Romani fondarono ri classici, rimandano ad antichissime lingue pre­ certo una importante città dove c'era un villaggio indoeuropee cosiddette "di frammentaria attesta­ fluviale ma ripresero sostanzialmente il nome indi­ zione", come il ligure (delle fasi anteriori alla cel­ geno, forse solo pronunciandolo in maniera diversa tizzazione) ed il retico (ad es. Albenga, Bergamo, oppure operando una scelta fra due tradizioni locali Feltre, Carso). (Aquileia I *Akuleia I *Akiileia)S. 63 MAURIZIO PUNTIN 64 Nel secondo dopoguerra, anche a motivo di una testimoniate dagli antichi o presenti m iscrizioni) problematica tendenza 'celtista' che percorreva etruschi o retici: F anna, F e ltrone, Sutrio, Tolmino, una parte della cultura friulana9, ci si è fissati su una Tualis, Udine, Veltri ecc. vecchia proposta celtica (che fu in primis una idea Nel Veneto (Feltre, Pèsina, Pòsena, Tèsina, del GregoruttiIO): si guardava soprattutto al suffis­ Tàrtaro ecc.) e nel Trentino - Alto Adige (Fèrsina, so -eia, presente pure nei non lontani centri anti­ Meclo, Pèrgine, Vipiteno ecc.) la presenza di questo chi di Noreia (fra Stiria e Carinzia) e Celeia (nel- strato toponimico è molto più accentuata e riflette la 1' attuale Slovenia settentrionale). Essendo queste diffusione ancora in epoca storica (romana) a nord di regioni confinanti caratterizzate da una celtizzazione Verona, Vicenza e Feltre dell' ethnos dei Reti, di cui profonda e precedente a quella di una zona della possediamo anche diverse iscrizioni che spaziano Venetia come l'attuale Friuli, si pensava che la par­ dalla zona di Magrè (VI) e Cavaso del Tomba (TV) ticolare suffissazione bastasse ad accreditare la pro­ a sud fino al Tirolo austriaco a nord ed al Feltrino ad posta, senza riuscire però a spiegare con elementi est. Anche dagli ultimi scavi di Castelraimondo sicuramente celtici la base *aquil-. Alcuni studiosi 11 presso Forgaria nelle Prealpi carniche è emersa un 'i­ a questo proposito hanno richiamato la presenza "in scrizione su coccio che rivela, se non un'origine, per regione", secondo gli antichi (Zosimo), di un fiume lo meno un'influenza di tipo etruscois. chiamato 'f\xuÀLç (e della voce lat. aquilus), senza Sulla base di queste iscrizioni e delle testimonian­ pronunciarsi chiaramente a favore della celticità ze che ci sono giunte dagli scrittori classici (Livio, della base *akv- I *aku-. V, 33, 11; Plinio, N. h., III, 19, 130-133) è oramai Ma secondo il Grilli questo "nomen mythicum" riconosciuta una certa affinità fra la lingua delle riguardava in ogni caso un fiume dell'attuale genti retiche e quella etrusca, nel senso che queste Carniola, a nord di Lubiana12, non certo il Vipacco lingue (agglutinanti anarie almeno in origine) pote­ (o addirittura il "fiume che passava per Aquileia") vano discendere da una protolingua preistorica come volevano altri autori 13. comune (Helmut Rix). Nei tempi a noi più vicini il problema etimologi­ Vediamo cosa si può trovare in queste lingue che co è stato ripreso dal Prosdocimi 14 "con la conside­ ci riporti a delle basi *akuil- I *akvil- che possano razione che accanto ad Aquileia esiste una variante riflettersi eventualmente in un toponimo come *Akuleia, come risulta dalle attestazioni delle fonti Aquileia. greche e come è presupposto dalle forme romanze popolari (Agolia, Aolèe ecc.); dunque Aquileia Etrusco potrebbe essere una paronomasia latina di un nome ANTROPONIMIA locale Akìil- da ascrivere alla stessa base toponimica Acvilna, prenome TLE, p. 915 di Acelum (Asolo), di possibile e probabile tradizio­ e gentilizio ne venetica ... ". Il radicale *aqu- andrebbe confron­ Acvilnas, gentilizio, FE, p. 143, "Aville Acvilnas", tato con lat. aquilus "oscuro", aquila, -onis "vento da iscrizioni arcaiche corrispondente nella del nord". (VI secolo a.C.) tradizione latina a L'etimologia è convincente anche in considera­ "Aulus Aquilnus" zione del notevole grado di affinità (all'interno delle Axuia, gentilizio DE, p. 310 lingue indoeuropee) fra il venetico e le lingue falisca di Perugia e latina dell'Etruria meridionale e del Lazio. Questa Axule ThLE, p. 82 proposta, scientificamente ineccepibile, non verrà qui messa in discussione. NOMI COMUNI(?) Si farà emergere invece da una serie di considera­ Acve TLE,p.20 zioni la possibilità di una ricerca etimologica alter­ ( a)cvil "dono votivo" FE, p. 42 nativa, che interessa soprattutto lo strato toponi­ mico più antico rintracciabile in regione, quello ana­ rio di tipo "etruscoide - retico". È stato già osserva­ Retico to (Bezlaj, Desinan, Doria, Frau, Olivieri) che alcu­ ANTROPONIMIA (?) ni toponimi e idronimi del Friuli storico palesavano axvili' da iscrizione TBR, p. 227 una "misteriosa" affinità con toponimi (e con voci dell'Alto Adige 65 ANNOTAZIONI PER UNA NUOVA PROPOSTA ETIMOLOGICA SUL NOME DI AQUILEIA 66 N OMI COMUNI (?) ponimi etruscoidi (i più antichi, friulano e toscano) akve, da iscrizione TBR, p. 223 o schiettamente latini ma con elementi onomastici di dell'Alto Adige origine etrusca (quelli francesi, aragonesi e rena­ akvil "dono votivo" FE,p.42 ni )23. axviliske' da iscrizione TBR, p. 241 Non è azzardato dunque avanzare una nuova pro­ di Pèrgine (TN) posta etimologica per Aquileia. In un momento imprecisabile dell'epoca protosto­ Fra le lingue dell'Italia antica il solo latino ci ha rica un villaggio fluviale della Venetia assume una tramandato un vocabolo che dimostra una evidente denominazione da un antroponimo che ci appare somiglianza con alcuni degli antroponimi su elenca­ etruscoide24, *Aquilu I *Akwilu {*Akvil(eia)}, con ti, aquila. Ma già secondo Devoto si trattava di una una suffissazione di non chiara origine. Il suffisso voce "priva di connessioni evidenti"t6: in altre paro­ -eia compare in età classica nell'onomastica di le è un termine che non ha paralleli nelle lingue regioni molto diverse per quanto riguarda la storia indoeuropee, di cui il latino fa parte. È vero che esi­ linguistica. Lo troviamo nel nome dell'antica città di ste in greco la voce àxuÀaç "aquila", ma pure in Noreia nel Noricum occidentale e, come personale, questo caso il termine è annoverato fra quelli di ori­ in iscrizioni tardo-latine della Rezia2s; nei toponimi gine oscura (forse derivato da qualche lingua preel­ Velleia nell'Emilia occidentale26, Arbeia, Segeia, lenica). Secondo lo studioso sardo Massimo Pittau Vindeleia in regioni celtiche transalpine27, ed infi­ "si tratta di un vocabolo entrato nel latino dall' etru­ ne nei nomi Fonteia, Pompeia, Tarpeia (cfr. Rupe sco", assieme all'altro, aquila, -6nis "aquilone, Tarpea) ne! Lazio. Suffissi simili compaiono anche vento di nord-est", avendo per di più il secondo un in antroponimi presenti in qualche iscrizione etru­ noto "suffisso tirrenico -on"t7. sca2s, Sesanseia, Tarcnei, Vineia29, oltre che nella In latino derivavano chiaramente dalla voce aqui­ antica e già menzionata località toscana di Aquileia. la (o da ipotetici calchi su antroponimia etrusca) gli Infine esso appare in iscrizioni romane del I secolo aggettivi aquilus "oscuro come le penne dell'aqui­ d.C., ad es. in Veneteius3o. Un elemento del genere la", aquilinus, gli antroponimi Aquilnius, Aquilinus, compariva evidentemente in diverse tradizioni lin­ Aquilenus. Molto interesse rivestono pure due casi guistiche31 , e si dovrà lasciare agli specialisti un pro­ di personaggi che facevano ormai parte del mondo blema così complesso.
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