Studi pesaresi Rivista della Società pesarese di studi storici 1 2012 metauro ISSN 2280-4293 Indice del volume Linee editoriali 5 VALERIA VALCHERA PISAURUM. Le associazioni professionali di età romana 7 OMAR RICCARDO ZEHENDER La diocesi pesarese tra VI e VIII secolo. L’importanza del radicamento territoriale nell’espansione egemonica ecclesiastica 21 FRANCESCO V. LOMBARDI L’antica “strada delle due Abbazie” fra Morciano e Montecchio: per una proposta futuribile 33 FRANCESCO AMBROGIANI Le porte e le guardie di Pesaro in epoca sforzesca 41 EDOARDO NARDUCCI Un dipinto inedito di Benedetto Nucci 63 SARA BARTOLUCCI Lo stendardo dell’oratorio di San Giovanni di Urbino. Problemi iconografici e di attribuzione 69 ANNA FALCIONI, MARCO DROGHINI Un documento “inedito” sul Perdono di Assisi di Federico Barocci 99 ALESSANDRO PACCAPELO Girolamo Arduini architetto del duca Francesco Maria II della Rovere 111 ENRICO GAMBA Le “code” pesaresi del caso Galilei 129 LUISA LEVI D’ANCONA MODENA La famiglia Della Ripa dalle carte di un archivio privato 139 MARCELLA PANTALONE Le antiche collezioni di palazzo Albani 157 3 GABRIELE FALCIASECCA Nuove vedute di Pesaro di Romolo Liverani 165 ROBERTO ROSSI Dieci anni di restauri d’arte a Montelabbate 181 MARCO DE SANTI Restauri alla collegiata di Barchi. Scoperte e nuove attribuzioni 193 Gli autori 213 Norme redazionali 215 Linee editoriali 1. Nel corso del 2011 il consiglio diret- anche se non accademica, a giovani studio- tivo della Società pesarese di studi storici si che muovano i primi passi nella ricerca; ha discusso e soppesato il progetto com- infine, contribuire alla crescita culturale plessivo della Società stessa, gli obiettivi della civitas. iniziali, i risultati conseguiti. Si è scelto di considerare concluso il ciclo editoria- 2. In merito al primo punto, ci conforta le imperniato su “Pesaro città e contà”, il sostegno che il nostro corpo sociale ci ha a coronamento del quale sono usciti di sempre offerto. I soci della Società pesare- recente gli Indici 1991-2011. se di studi storici, che annualmente versano Ragionando sulle finalità del sodalizio, una quota di adesione, sono venuti crescen- l’esperienza complessiva della Società pesa- do negli anni; alle nostre riunioni – presen- rese di studi storici è risultata ampiamente tazioni, incontri, convegni, ecc. – partecipa positiva, un’opportunità da non disperdere. di solito un cospicuo uditorio, fra soci e cit- La nuova rivista “Studi pesaresi”, che vede tadini, e la vasta affluenza non manca talora la luce con questo numero, continuerà per- di sorprendere alcuni relatori “forestieri”, ciò a proporsi come strumento che manten- anche importanti, abituati a platee altrove ga, con l’eventuale declinazione di quaderni più esigue. È indubbio che il concorso di e collane, la funzione di impulso all’indagi- pubblico alle nostre manifestazioni segna- ne storiografica, coniugando Storia del ter- li da anni, assieme all’adesione assidua di ritorio e rigore scientifico: una rivista che, diverse centinaia di soci, un interesse mai con una vicinanza d’elezione a Pesaro e ai venuto meno e un gradimento che ci rin- suoi diversi ambiti territoriali (città, con- franca a proseguire. tado e diocesi di Pesaro; ducato d’Urbino; A proposito del secondo obiettivo, anche delegazione apostolica di Urbino e Pesaro; nel settore della ricerca si avverte il disagio ecc.), si muoverà dall’evo antico all’età di tanti giovani volonterosi, ancora poco contemporanea. esperti ma disposti ad apprendere e a stu- Mutamento nella continuità, dunque. diare, il cui entusiasmo però, perfino dopo Con un triplice intento: da un lato for- una tesi di laurea fertile di risultati, si spegne nire ai cittadini e al territorio uno stru- non solo per mancanza di occasioni occu- mento editoriale che divulghi i nuovi studi pazionali ma anche di semplice attenzione. che scaturiscono da archivi e biblioteche; Segnalare il nostro interesse ai loro studi, e dall’altro fornire una palestra sorvegliata, offrire loro uno spazio editoriale dove com- 5 pendiarne gli esiti, ci sembra doveroso e in sé la minaccia latente del compiacimento linea con la nostra missione. campanilistico. Per evitarlo, e per mante- In merito al terzo punto, in più di vent’an- nere i contributi all’interno del necessario ni la Società pesarese di studi storici ha pub- livello scientifico (siano cioè innovativi, blicato una rivista dedicata alla Storia terri- misurati, giustificati da un valido apparato di toriale perché suoi scopi primari sono stati, note, ecc.), i saggi che ci vengono proposti fin dalle origini, la promozione dell’indagine sono sempre vagliati, quando occorre anche storiografica sul territorio di pertinenza e la impiegando esperti esterni. divulgazione degli esiti. Crediamo però anche In passato si sono verificati casi di saggi nel valore formativo della Storia come com- restituiti agli autori per integrazione e appro- ponente della coscienza critica del cittadino. fondimento, o semplicemente non accolti: è Meno esibito, quindi, nel nostro operare è possibile che accada anche in futuro. sempre stato implicito un intento di forma- zione educativa e di crescita civile: alla for- 4. In una sorta di volontariato culturale, te richiesta dei cittadini, che hanno sempre la Società pesarese di studi storici verrà dun- manifestato grande interesse verso la Storia, que proponendo – secondo le forze di cui si è cercato di rispondere anzitutto con una disporrà – studi, edizioni, conferenze, ecc. rivista di qualità e con saggi versatili, sorve- Il giudizio sulle attività spetta ai lettori, gliati, talvolta perfino paradigmatici, ma poi agli studiosi e ai cittadini, non a noi. anche collaborando in attività diverse con Dobbiamo però dichiarare che i nostri altri enti, istituti, biblioteche e associazioni, proponimenti non avrebbero portato frutto, infine mettendoci all’ascolto di voci terze, per né lo porterebbero in futuro, da un lato sen- es. presentando ai cittadini cultori della Storia za l’adesione affettuosa e concomitante dei alcuni autori estranei al contesto pesarese. soci, che di anno in anno ci rincuorano con Animare il dibattito, aggiungere voci, la loro vicinanza; dall’altro senza il sostegno favorire la ricerca e l’aggiornamento, ecc., di alcuni sponsor che, in tempi e con moda- sono impegni coerenti con le finalità statuta- lità diverse, hanno creduto nelle finalità cul- rie del sodalizio. turali della nostra associazione e le hanno propugnate. A tutti dobbiamo un ringrazia- 3. Questa rivista si occupa di Storia mento schietto e consapevole: i loro nomi “locale”, nei limiti territoriali sopra somma- compaiono nel sito www.spess.it. riamente enunciati. La dimensione naziona- Un omaggio speciale per la speciale le, regionale o locale della Storia dipende ampiezza e per la costanza del sostegno – peraltro dall’oggetto di studio e dal grado non solo economico – lo dobbiamo alla Fon- di approfondimento (o di sintesi) cui si vuol dazione Cassa di Risparmio di Pesaro: senza pervenire, non dall’intensità dell’impegno; il suo supporto difficilmente i nostri progetti è un problema di scala, che può variare, non sarebbero mai usciti dal limbo delle buone di rigore, che deve essere costante, sempre intenzioni. uguale a se stesso. D’altra parte la Storia locale, che è fon- te preziosa per la Storia generale (purché con questa dialoghi incessantemente), ha in 6 PISAURUM. Le associazioni professionali di età romana di Valeria Valchera 1. Introduzione traccia indiretta in un’iscrizione latina (CIL XI, 6393) 3 di una societas picaria, ovvero di Le associazioni professionali rappre- un sodalizio che si occupava della lavorazio- sentano un fenomeno significativo e ben ne della pece, con la quale venivano imper- radicato all’interno di colonie e municipi meabilizzate le imbarcazioni. Quest’ultima durante l’età romana sia in ambito italico, rappresentava sicuramente un’attività di pri- che in quello provinciale. Le testimonianze maria importanza in una città come Pesaro, in nostro possesso provengono in modo pre- dove era presente un porto inserito nel qua- ponderante dalle fonti epigrafiche conserva- dro delle rotte e dei traffici di area adriatica. te, secondariamente da quelle letterarie. Di particolare rilievo è il modo in cui siamo A Pisaurum i collegi professionali atte- informati della presenza di questo sodalizio: stati epigraficamente sono rappresentati dai l’iscrizione riporta infatti il nome di un liber- fabri, centonarii, dendrophori e navicularii, to, Marcus Picarius Nuraeus, che contiene che costituiscono le associazioni maggiori nella radice del gentilizio il riferimento ai e più importanti della colonia durante l’età picarii. Pertanto l’essere stato schiavo di un imperiale (II – inizio III secolo d. C.), perio- gruppo, che svolgeva una determinata attivi- do in cui si data la maggior parte delle iscri- tà, ha come conseguenza la creazione di un zioni di nostro interesse. gentilizio di origine professionale. A questo proposito, lo studio di Waltzing Per il resto, non si conservano altri indi- dedicato ai collegi professionali 1 metteva zi diretti, che facciano riferimento a collegi in evidenza 7 iscrizioni relative ai fabri, 4 professionali operanti a Pesaro e provenien- ai centonarii, 3 ai navicularii e 2 ai den- ti dal materiale epigrafico, se si eccettuano drophori, incrementate nell’aggiornamento gli Studia Apollinaris et Guntharis (vedi compiuto da Mennella e da Apicella 2 sol- §5). Si hanno invece riferimenti a singoli tanto da una nuova epigrafe rinvenuta nel mestieri: 1981, che menziona la schola dei
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