Guida Rapida Alla Scoperta Dei Paesi Lungo La Pista Ciclopedonale

Guida Rapida Alla Scoperta Dei Paesi Lungo La Pista Ciclopedonale

Guida rapida alla scoperta dei Paesi lungo la pista ciclopedonale Pubblicazione promossa dall’Associazione In Cammino verso l’Ecomuseo della Valle Olona e realizzata con l’apporto di Comuni, Associazioni e Volontari della zona INDICE introduzione Pag. 4 Le potenzialità del cicloturismo 6 La Valle Olona 8 Cenni storici 11 Morfologia 14 Popolazione 19 Patrimonio culturale 24 Industria 26 Fauna e flora 28 La Ferrovia della Valmorea 41 La pista ciclopedonale 46 itinerari 49 Castellanza 50 Olgiate Olona 55 Marnate 62 Gorla Minore 71 Solbiate Olona 83 Gorla Maggiore 93 Fagnano Olona 100 Cairate 112 Lonate Ceppino 122 Castelseprio 128 2 INDICE itinerari Pag. Gornate Olona 138 Castiglione Olona 144 Vedano Olona 155 Lozza 161 indirizzi utili 165 trasporti, servizi e altri riferimenti 173 utili tERRAviva 176 appuntamenti principali 179 ringraziamenti 190 Racconti in immagini 192 3 INTRODUZIONE Per chi è nato e cresciuto in Valle Olona, e può contare su un ricco bagaglio di esperienze, è difficile pensare alla zona come qualcosa legato ad altro che non sia l’industria. Per decenni infatti, la zona è stato sinonimo di grande manifattura, arrivando ben oltre confine grazie a una produzione di qualità soprattutto in ambito tessile e cartario. Ancora oggi, con tutto questo ormai diventato un lontano ricordo, le testimonianze sul territorio non mancano e i ricordi sono sempre ben vivi. Tra edifici convertiti, aree abbandonate, progetti di recupero e qualche testimonianza tuttora all’opera, la connotazione industriale della Valle Olona vive un periodo di passaggio pieno di ricordi e rimpianti. Il futuro tuttavia, deve necessariamente andare in altra direzione. Oggi, l’economia industriale da queste parti ha poco da offrire. Per superare il momento difficile è quindi necessaria una svolta. La relativa vicinanza a Milano ha prodotto un incremento del pendolarismo e di conseguenza il rischio impoverimento delle risorse locali, economiche, ma anche sociali. Da qualche anno, anche la grande città non è in grado di garantire oppor- tunità per tutti. Certamente, una difficoltà in più, ma anche l’opportunità per una svolta. Fino a oggi, le potenzialità turistiche della Valle Olona sono sempre state ignorate. Questo, nonostante le risorse non manchino. Al fianco di ricchezze storiche, artistiche e religiose dal grande potenziale richiamo, nei paesi non mancano anche tesori nascosti. All’apparenza piccoli se considerati singolarmente, ma capaci di assumere una dimensione importante se guardati in un’ottica di insieme, se uniti da un filo conduttore grazie al quale esercitare un forte richiamo. Questo filo conduttore esiste praticamente da sempre ed è il fiume Olona. Fino a poche decine di anni fa, tuttavia il corso d’acqua è stato sfruttato solo come risorsa legata all’industria, con il risultato di renderlo uno dei più inquinati d’Italia. 4 Per quanto compromessa, ora la situazione si sta invertendo. Cresce un sentimento di difesa del territorio, desiderio di riappropriarsene e voglia di viverlo nei suoi aspetti più naturalistici. Diversi Amministratori locali hanno raccolto il messaggio e accettato la sfida, con il risultato che la Valle Olona ha intrapreso una delle partite più difficili: ritornare a essere vivibile e diventare un’attrazione. Grazie alla realizzazione delle Pista Ciclopedonale da Castellanza a Castiglione Olona, con l’intenzione di raggiungere la Svizzera proseguen- do lungo la sede naturale al fianco dalla Ferrovia della Valmorea, un’altra sfida importante, oggi questo è già possibile. Percorrendo questi 20 chilometri a piedi o in bicicletta è possibile non solo passare del tempo a contatto con un ambiente dove l’uomo da sfruttatore si è trasformato in alleato e incontrare i risultati tutti da gustare. Soprattutto, è possibile scoprire i paesi sovrastanti al ritmo di una passeggiata. Tanti piccoli, alcuni più grandi, qualcuno molto ricco di storia, altri un po’ meno. Tutti, con in comune qualcosa di unico da scoprire e da apprezzare. Esattamente quanto si desidera offrire attraverso questa sezione, la versione online di una pubblicazione, un passo del progetto più ambizioso, riunire tutta la ricchezza di questa piccola porzione della provincia di Varese sotto le insegne dell’Ecomuseo della Valle Olona. Tra le tantissime persone ed Associazioni grazie alle quali è stato possibile mettere a disposizione questo materiale, è doveroso citarne espressamente tre: Alberto Pala che, più di ogni altro, ha preso a cuore l’obiettivo ed ha curato la maggior parte del testo, con una dedizione ed una generosità senza pari. Marino Bianchi, il più appassionato fotografo della Valle Olona, che non ha esitato a mettere a disposizione il proprio lavoro per rendere più gradevole la lettura. Infine, l’impagabile Alessia Lazzaretti, grazie alla quale il lavoro di tutti ha potuto letteralmente prendere forma e diventare realtà. 5 LE POTENZIALITA' DEL CICLOTURISMO Negli ultimi anni, vuoi per il crescente interesse della società verso temi come l’ambientalismo e per la qualità della vita vuoi per la crisi economica, il mercato delle biciclette ha superato a livello quantitativo le vendite delle automobili. Questo fa si che molti aspetti di un territorio vengano influenzati, come per esempio la mobilità, le consuetudini e il turismo. L’attività turistica è condizionata, così tanto da queste nuove tendenze, che nel suo interno si è creato un nuovo settore: il cicloturismo. Nel 2013, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport dichiarava: "Il mercato del cicloturismo in Europa centro-meridionale è stimato intorno a circa 2 miliardi di euro, di cui il 20% in Italia; si tratta dunque di un’area di forza nella quale sarebbe necessario consolidare la posizione di leadership con investimenti specifici”. A fianco dei grandi progetti, come per esempio Greenway Pedemontana, VenTo (Venezia-Torino) o la Ciclovia Olona-Lura, capaci di dare l’impulso decisivo nella creazione di una rete ciclabile nel nord Italia, la Ciclopedonale della Valle Olona può innanzitutto attivarsi per migliorare la propria immagine e progettare la propria connessione con i nodi strategici del territorio. Nonostante un livello di attenzione da parte delle istituzioni a volte incostante, le potenzialità sono grandi, sopratutto per la favorevole posizione geografica di questa infrastruttura in Lombardia. La Valle Olona, tradizionalmente, è stata la congiunzione più immediata tra Milano e la Svizzera e questa 6 caratteristica, con un po’ di volontà, può essere estesa alla ciclopedonale. L’obiettivo è connettarsi in un futuro prossimo con la metropoli di Milano, attraverso le vie ciclabili dell’Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago e unendo Castellanza e Legnano con un itinerario favorevole alla mobilità lenta. In questo modo si otterrebbe: un ampio sviluppo del percorso ciclistico avendo l’opportunità di allacciarsi alla rete ciclabile del Parco del Roccolo ed alla ciclabile lungo il Canale Villoresi, un’imponente crescita di popolazione direttamente allacciata alla pista, un rialzo positivo dell’immagine del cicloturismo in Valle Olona e l’avvicinamento del percorso ai trasporti urbani dell’hinterland milanese. In attesa che le istituzioni prendano in carico la situazione l’impresa resta nelle mani di altre realtà interessate, come l’associazione per il progetto Ecomuseo della Valle Olona, già al lavoro per studiare come proseguire. Sul versante geografico opposto, a nord, l’ambizione naturale della via ciclabile della Valle Olona è quella di proseguire verso la Svizzera, costeggiando l’antico tracciato della ferrovia della Valmorea. Il tratto mancante è quello che collega Castiglione Olona con Mendrisio e passerebbe da paesi come Malnate, Cantello e Stabio. La realizzazione di questa soluzione darebbe ulteriore importanza al tema cicloturistico nella valle. Oltre ad un aumento del numero di utenti, la connessione Castiglione Olona-Mendrisio offre una rilevanza internazionale all’infrastruttura. Per concludere, sarebbe un sogno che la Valle Olona ritorni ad essere il legame tra la Svizzera e Milano che fu nel corso della sua storia. Un corridoio sostenibile che, supportato da politiche idonee, sia un’opportunità di sviluppo turistico per tutto il territorio. Un’occasione economica non indifferente, con importanti dinamiche di crescita (come riconosciuto dal Dipartimento italiano per gli affari regionali, il turismo e lo sport) e con la futura possibilità di far parte della rete ciclistica italiana e transfrontaliera. a cura di Alberto Pala 7 LA VALLE OLONA I 14 Comuni della Valle Olona, inquadrati dalla guida cicloturistica, si relazionano intensamente con la storia locale e di tutto il nord Italia. Precisamente, quest’area si situa nella zona meridionale della Provincia di Varese, in Lombardia. Una Provincia ubicata in una posizione strategica, tra Milano e la Svizzera, spazio prealpino caratterizzato da un’abbon- dante presenza d’acqua e per questo storicamente molto antropizza- ta grazie al grande potenziale produttivo. L’idrografia è intensamente legata alla formazione della frangia delle Prealpi, nella quale la Provincia è inclusa. Le varie glaciazioni e i conseguenti disgeli fecero si che si formasse uno strato di materiali di deposito dalle Alpi fino alla Pianura Padana e il fiume Po. Oggi questi giacimenti appaiono come materiali di argilla e di ciottoli di color rossastro. Tutta questa fascia ondulata si caratterizza inoltre per la scarsa fertilità agricola (Magini, 2004). Anche per questo motivo, l’incidenza del settore industriale

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