ALESSANDRO DE BONIS CHIARA CASALE CASSANDRA RITA RUSSO Sviluppi storici nelle terre del basso Lazio Dalla preistoria all’avvento dei Longobardi L’articolato sistema territoriale pertinente i luoghi compresi nel Lazio sud-occidentale - e in minore risonanza sui territori a nord-Ovest della Campania - rappresenta un insieme di dati occupazionali distribuiti in di erenti fasi preistoriche e protostoriche. Questo lavoro si pre gge come scopo, il reperimento di tutte le informazioni scienti che atte a rendere un quadro delineato e chiaro sulle vari fasi occupazionali pertinenti queste terre ricche di testimonianze visive. Partendo dai resti sul territorio pertinenti il periodo preistorico e romano, si è proceduto alla ricostruzione delle tappe fondamentali di occupazione del basso Lazio arrivando no all’avvento delle conquiste longobarde, focalizzando maggiormente l’attenzione sui luoghi sotto la rete del Sistema Bibliotecario sud-Pontino, senza tralasciare - ove utile - panoramiche territoriali più ampie necessarie ad inquadrare perfettamente le dinamiche storiche e occupazionali di questi luoghi a acciati sul Mar Tirreno. ISBN 978-88-99460-22-8 Comune di Amministrazione Monte San Biagio Provinciale di Latina 9 788899 460228 Collana “Memorie del territorio” ALESSANDRO DE BONIS CHIARA CASALE CASSANDRA RITA RUSSO Sviluppi storici nelle terre del basso Lazio Dalla preistoria all’avvento dei Longobardi Comune di Amministrazione Monte San Biagio Provinciale di Latina Collana “Memorie del territorio” Indice Presentazione 5 Premessa 7 1. Popolazioni pre-romane: fonti, testimonianze e miti 9 1.1. Testimonianze preistoriche in grotta e sepolture eneolitiche in grotticella 9 1.2. Aurunci e Ausoni 15 1.3. Volsci 18 1.4. Osci 23 1.5. Sanniti 27 1.6. Ernici 35 1.7. La questione della tacita Amyclae 40 2. I Romani 44 2.1. L’espansionismo di Roma prima dell’Impero e l’età imperiale 44 2.1.1. L’espansionismo di Roma prima dell’Impero 44 2.1.2. L’età imperiale 58 2.2. Centri e territori amministrati da Roma nell’area sud-pontina 66 2.2.1. La viabilità 66 2.2.2. Il suolo nell’antichità: uso e caratteristiche produttive 73 2.2.3. I territori del sud-Pontino nell’età repubblicana 77 2.2.4. I territori del sud-Pontino nell’età imperiale 92 2.3 Minturnae: un esempio di continuità 102 2.4. Ventotene: : un’isola d’esilio sin dall’antichità romana 112 3. L’età tardoantica e la fine dell’Impero 114 3.1. La fine dell’Impero di Roma e il periodo Paleocristiano 114 3.1.1. La caduta dell’Impero Romano d’Occidente 114 3.1.2. Il Cristianesimo 115 3.1.2.1 L’arte paleocristiana 117 3.1.3. Il periodo tardo-antico e testimonianze paleocristiane nel territorio sud pontino 118 3.2. Le invasioni barbariche e i Longobardi 122 3.2.1. I popoli barbarici in Italia 122 3.2.2. I Longobardi 123 3.2.2.1. Cultura e arte longobarda 124 3.2.2.2. La scultura 127 Bibliografia 128 Presentazione Il Sistema Bibliotecario Sud Pontino ha sempre avuto a cuore la storia locale, basti pen- sare ai diversi volumi pubblicati nella collana “memorie del territorio”. All’interno di questo percorso la biblioteca di Monte San Biagio ha curato un’iniziativa con un obiettivo molto specifico: promuovere un progetto caratterizzato da criteri di continuità e sistematicità, finalizzato alla riscoperta e allo studio della storia locale nelle scuole del territorio. L’esecuzione del progetto è stata affidata ai tre autori del presentevolume che, con un attento lavoro di ricerca, hanno realizzato un elaborato sulla storia (eventi, personaggi e testimonianze archeologiche) del territorio sotteso dalle biblioteche del sistema Sud Pontino, da Monte San Biagio a Castelforte, da Campodimele al mare, nel periodo che va dalle origini fino all’alto medio evo. Il lavoro è stato realizzato con risorse finanziarie proprie del sistema Sud Pontino. Successivamente, grazie anche al contributo economico della Regione Lazio, il corposo elaborato iniziale è stato condensato in un testo, di circa 40 pagine, pensato in una edi- zione adatta alle scuole primaria e secondaria di I grado. Così, con il contributo degli insegnati dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII, è nato il libro:Lineamenti di storia locale - Volume I -Dall’era preistorica alla diffusione della cultura longobarda. Il volume, presentato nella primavera del 2018, a seguito di un capillare lavoro di promo- zione e diffusione nelle scuole del SudPontino, è attualmente utilizzato da oltre 20 classi, per circa 500 studenti, con gli autori che intervengono con lezioni di approfondimento in classe, e con visite guidate sul territorio. Confortati dagli esiti fin qui raggiunti abbiamo pensato che occorreva assolutamente procedere alla pubblicazione del testo integrale della ricerca. Anche in questo caso è nostro intendimento, attraverso il Sistema Bibliotecario Sud Pon- tino, proporre il testo alle scuole del comprensorio, questa volta le secondarie di II grado, affinché possano valutare se, e in che misura, questo lavoro possa risultare come uno strumento in più, utile allo studio della storia e del territorio. Un grande e sentito ringraziamento va agli autori, perché grazie a loro possiamo risco- prire la storia e le bellezze invidiabili del nostro territorio. Il Sindaco Federico Carnevale 5 6 Premessa L’ articolato sistema territoriale pertinente i luoghi compresi nel Lazio sud-occidentale e in minore risonanza sui territori a nord-Ovest della Campania, rappresenta un insieme di dati occupazionali distribuiti in differenti fasi preistoriche e protostoriche. Questo lavoro si prefigge come scopo principale, il reperimento di tutte le informazioni scienti- fiche atte a rendere un quadro delineato e chiaro sulle vari fasi storiche principali perti- nente tale occupazione, seguendo uno schema generale esemplificato nell’indice preli- minare, soggetto a variazione in corso d’opera. La prima parte del lavoro sarà incentrata su un’analisi delle testimonianze di popolamen- to partendo dal periodo Preistorico, in modo da mostrare, già in una fase così arcaica, una concreta vitalità del territorio, fino ad analizzare, soprattutto partendo dalle fonti storiche e dalle poche testimonianze archeologiche concrete, le popolazioni preromane presenti in questi luoghi, caratterizzanti la cultura del basso Lazio circoscritto, nel nostro caso, ai soli luoghi sotto il controllo del Sistema Bibliotecario sud-Pontino. Dopo aver tratteggiato i principali lineamenti dei gruppi etnici predominanti, sostituitisi di fase in fase nel comprensorio, si passerà ad affrontare il problema dell’occupazione greca, con particolare riferimento alle vicende della tacita Amyclae, da localizzare nei pressi del lago di Fondi. Questa città ha molto condizionato la storia locale sotto diver- si aspetti, principalmente per le varie leggende relative alla dispersione delle sue genti nell’intero comprensorio tra Monte San Biagio e Itri, fino a fondersi con le genti prero- mane locali. Seguirà un’analisi sull’occupazione romana, trattata secondo un quadro generale ma puntuale, cercando di suddividere la fase Romana Repubblicana da quella Imperiale. Ovviamente, pertinenti questi ultimi due periodi, sono le maggiori testimonianze do- cumentarie e archeologiche sul nostro territorio e, proprio perché questo lavoro non vuole essere un censimento di beni ma un quadro organico della storia locale, tutti i dati saranno trattati al fine di raggiungere tale obiettivo. Un’attenzione particolare sarà riservata all’analisi dell’Appia e della via Flacca, i due principali assi viari, economici e culturali, dell’antichità. A chiudere il lavoro sarà la trattazione della fase Tardoantica, imperniata di fatto sull’oc- cupazione longobarda dei nostri territori e sulla trattazione dei recenti dati documentari rinvenuti dalle attuali ricerche sul territorio. 7 8 1 Popolazioni pre-romane: fonti, testimonianze e miti 1.1. Testimonianze preistoriche in grotta e sepolture eneolitiche in grotticella (Alessandro De Bonis) I primi documenti scritti della storia italiana iniziano a comparire dall’età del ferro, come testimonianza di un discorso evolutivo degli avvenimenti dell’umanità. Questa fase detta preistoria o protostoria, indica quella porzione di storia della nostra penisola che parten- do dal Paleolitico giunge fino all’età del ferro. Come registrato in vaste parti dell’Europa occidentale e settentrionale, dall’età neolitica, anche in alcune parti d’Italia, si diffonde il fenomeno detto del megalitismo che, in alcuni territori, perdurerà sino ad oltre l’età del bronzo, come nel caso dell’architettura me- galitica del Lazio meridionale. Le costruzioni caratteristiche erano i dolmen, i menhir e i cromlech. In Sardegna oltre ai circoli funerari, ai dolmen e ai menhir sono presenti le cosiddet- te domus de janas, strutture funerarie scavate nella roccia (in numero superiore a 2400) databili al periodo in cui nell’isola si sviluppò la Cultura di San Ciriaco (Neolitico recente 3400-3200 a.c.) che con la Cultura di Ozieri (Neolitico finale 3200-2800 a.c.) si diffusero in tutta la Sardegna, ad eccezione della Gallura dove si prediligeva l’uso di seppellire i defunti nei circoli megalitici. Nel Lazio meridionale l’architettura megalitica riguarda un sistema di costruzioni pro- tostoriche realizzate a secco, come terrazzamenti e realizzazioni difensive (regione del Latium adiectum dei romani o territorio del Lazio aggiunto a quello preesistente), gene- ralmente realizzate con enormi blocchi di roccia calcarea locale. In epoca storica queste strutture, vista la loro imponenza, furono attribuite ai mitici ciclopi1 e furono perciò dette
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