7QM13-cop_Layout 1 21/06/13 16:54 Pagina 1 200 2-2012 Dieci anni di Mu seo O O E E Museo Geopaleontologico S S “Ardito Desio” U U M M l l e e d d I I N N R R E E D D A A Dicembre 2 012 N. 7-8 U U ISSN 2279-9397 Q Q 7QM13-cop_Layout 1 21/06/13 16:56 Pagina 2 Regione Lazio Provincia Comune di Rete Sistemica Università Museo di Roma Rocca di Cave Naturalistica Roma Tre Civico Schema di classificazione tassonomica Schema gerarchico delle categorie tassonomiche usate in paleontologia per la classificazione dei fossili: ogni livello è costituito da un gruppo di elementi compresi nella categoria sottostante e comprende più elementi di quella soprastante. Ad esempio, ogni ordine comprende più famiglie, ciascuna famiglia più generi ecc. (di - segno modificato da Woese, 1990). Tratta da: Geological Society of America, 2009 7 In copertina: La locandina che annunciava l’inaugurazione e l’apertura del Museo Geopaleon - tologico di Rocca di Cave, il 28 luglio 2002. 12 ARTICOLI 4 Saluto del Sindaco o i 6 2002-2012: ricordando i primi dieci anni r Maurizio Parotto a 24 20 I fossili del Museo “Ardito Desio”. Plesioptygmatis requieni - Francesco Grossi m 24 Geositi del Lazio. La Solfatara di Tor Caldara e la successione m 56 pliocenica della Villa di Nerone - Andrea Bollati o s 30 Sistemi museali. 20 Il Sistema naturalistico RESINA - Lorenza Merzagora 46 I Protagonisti. Stephen Jay Gould - Francesco Grossi 56 La conquista dello Spazio. 62 20 febbraio 1962: John Glenn e le prime orbite a stelle e strisce - Paolo D’Angelo 70 Fotografare il cielo. L’elaborazione delle immagini planetarie - Sergio Alessandrelli PErioDiC o QuADriMEStrALE 84 Astronomia & Storia. “De le stelle fisse” N. 7-8 (Anno II I) di Alessandro Piccolomini - Pietro Musilli registrazione tribunale di roma n. 105 del 4/04/2011 RUBRICHE Pubblicazione finanziata con il contributo 12 Geo news (a cura di F. Grossi e C. Amadori) della Provincia di roma, L.r. 42/97 38 Un libro alla volta (a cura di M. Chirri) Direttore responsabile: 42 Astronomia & filatelia (a cura di M. Chirri) Paolo D’Angelo 62 Brevi dal Sistema Solare (a cura di M. Chirri) Comitato scientifico: Aldo Altamore, Luigi Campanella, 73 Meteo. Il tempo che ha fatto. Gennaio-Aprile 2012 Anastassios Kotsakis, Carla Marangoni, (a cura dell’Associazione E. Bernacca) Massimo Mattei 76 Roma & Astronomia: l’obelisco di Psammetico II Comitato di redazione: (a cura di Pietro Musilli) Chiara Amadori, Maurizio Chirri, 79 Variabilia. Delta Cephei (a cura di M. Vincenzi) Francesco Grossi, Maurizio Parotto 82 Il Museo incontra… (a cura di Francesco Grossi) Collaborazioni redazionali: Chiara Amadori 86 Il cielo nel mirino (a cura di B. Pulcinelli) (disegni, ove non specificamente indicato) Silvana Mora (preparazione testi) GEO-QUIZ Sede: Cooperativa “Archimede”, 44 Soluzioni (del Quaderno 5-6) e nuovi giochi Via Nomentana, 175 - 00161 roma (a cura di Akira) E-mail: [email protected] APPUNTAMENTI AL MUSEO Impaginazione e grafica: [email protected] 11 Laboratorio didattico di Astronomia: il Planetario Stampa: 43 Attività didattica del museo tipografia rotastampa s.a.s., Via Giuseppe Mirri, 21 - 00159 roma 55 La rocca delle stelle : serate osservative Finito di stampare: Giugno 2013 4 2002-2012: DIECI ANNI DEL MUSEO QUADERN I DE L MUSEO Nell’accingermi a queste righe di augurio per il de - cennale del nostro Museo, sono riandato con la me - moria alle immagini, conservate nell’archivio del Co - comune dI mune, di quel bel giorno del 28 luglio 2002, data del - RoccA dI cAve l’inaugurazione del Museo Civico Geopaleontologico Il Sindaco «Ardito Desio». La partecipazione della cittadinanza, degli amministratori, degli amici fu davvero corale. Le speranze che quest’opera ha suscitato sono proseguite durante tutti questi anni. Come i nostri concittadini sanno, e anche i circa 40 mila visitatori che hanno raggiunto in questi anni il no - stro Museo, oltre al bellissimo ambiente naturale che ci circonda, ai resti archeologici e artistici, nel territorio comunale si celano preziose testi - monianze, sotto forma di organismi fossili intrappolati nelle rocce del più remoto passato geologico. Il progetto di ristrutturazione dell’antica Rocca Colonna, presentato nel 1995 nel Piano Regionale di sviluppo VB 1995-2000, mirava a riva - lutare questo patrimonio nascosto. Nel suo lungo iter, il progetto ha in - contrato i mille ostacoli che generalmente la burocrazia frappone a quan - to di vitale e culturalmente ricco le comunità locali riescono a esprimere: ma la collaborazione nascente fra il Comune e il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università «Roma Tre» è stata in grado di superarli e rag - giungere l’esito auspicato. Tuttavia la vera sfida, quella maggiore, è stata la successiva: rendere sempre più attivo e vitale il Museo, evitare che divenisse, come spesso è accaduto altrove, una sorta di “cattedrale nel deserto”, un contenitore privo di vitalità e capacità attrattiva. L’impegno dell’Amministrazione, unitamente all’Università e alla Di - rezione museale, è stato rivolto a conservare e ampliare il patrimonio naturalistico, scientifico e culturale contenuto nel museo, a nuove pro - gettualità per migliorare le strutture, le dotazioni e incrementare la ca - pacità di accoglienza. Uno sforzo particolare è stato rivolto alla sensibi - liz zazione e alla diffusione con tutti i mezzi disponibili: stampa, radio e tv locali, ma anche giornali e canali televisivi nazionali. Voglio citare, a questo proposito, la recente ratifica della Convenzione fra il nostro Comune e l’Ateneo Roma Tre, avvenuta il 20 luglio scorso 2012, nella suggestiva cornice della corte della Rocca, alla presenza del Magnifico Rettore, il Prof. Guido Fabiani. Inoltre, sempre nell’ultimo anno, si è verificata una felice coinciden - za: a seguito di lavori per l’ampliamento e la messa in sicurezza della Via Anni Santi, è venuta alla luce un’altra antica scogliera fossile, ricchissima DICEMBRE 2012 - N. 7-8 2002-2012: Dieci anni del Museo 5 di testimonianze paleontologiche, oggi oggetto di studio di specialisti e ricercatori universitari. Il nostro Comune aveva contemporaneamente avviato, presso l’Agenzia Regionale Parchi del Lazio la richiesta per l’isti - tuzione di un Monumento Naturale , per tutelare e promuovere le aree che presentano una particolare ricchezza degli affioramenti fossiliferi, alla richiesta si sono così potuti aggiungere questi recenti spettacolari ritro - vamenti. Anche la collaborazione con l’ Associazione C.C.C.D.S.-Hipparcos ha prodotto cospicui risultati: il nostro paese è ormai noto nella provincia di Roma per le sue serate astronomiche, mirate alla riscoperta dei segreti del cielo notturno, che l’inquinamento luminoso dei grandi centri preclude inesorabilmente. Non mancano i progetti per il futuro: la nostra Amministrazione si è impegnata per ampliare l’offerta educativa e turistica, attraverso progetti di elevato valore e interesse, capaci di convogliare le risorse necessarie alle finalità fissate. Come ho già ricordato su queste pagine (vedi i Qua - derni del Museo , n.1, n.d.r.), la storia del nostro paese è legata alla Rocca Colonna da oltre 10 secoli. In questi ultimi anni così particolari, non facili, per la vita dei cittadini, tutti ci siamo sempre più resi conto dell’importanza della conservazione e tutela delle tradizioni culturali e dei patrimoni ar - cheologico, artistico, ambientale. Questo costituisce l’unico investimento sicuro di lavoro e risorse, destinato a consolidarsi nel tempo. La nostra piccola comunità nei monti Prenestini è oggi maggiormente consapevole che il suo futuro poggerà su basi tanto più solide quanto più tuteleremo tradizioni e beni culturali. Queste azioni stanno rafforzando lo sviluppo turistico dei nostri luoghi, dando impulso alle attività commerciali presenti nel territorio comunale con l’auspicio di nuove iniziative imprenditoriali. Ringrazio il Consiglio Scientifico del Museo Geopaleontologico, nelle persone del Prof. Maurizio Parotto e del Prof. Massimo Mattei, dell’Uni - versità Roma Tre, per l’impegno profuso per tutte le iniziative e i progetti in corso; il collettivo di redazione della rivista “Quaderni del Museo”, giunta ormai al suo terzo anno di pubblicazione, che si distingue nell’impegno per portare nel maggior numero di scuole, associazioni e privati cittadini le informazioni sul nostro patrimonio culturale e naturalistico; e, infine, il nostro concittadino e amico Pietro Lunghi e il Direttore Maurizio Chirri, per l’attività costantemente svolta per il funzionamento del nostro Museo. Il Sindaco Antonio Scipioni 6 2002-2012: Dieci anni del Museo QUADERN I DE L MUSEO 200 2- 201 2: ricordando i primi dieci anni Maurizio Parotto Il Museo geopaleontologico di Rocca di Cave è stato inaugurato il 28 luglio 2002, in un pomeriggio luminoso che faceva ri - vivere con caldi colori le pietre dell’antica Rocca e quelle su cui sorge tutto il paese, quelle stesse rocce che ci raccontano nelle sale del Museo e lungo percorsi intorno al castello storie antichissime. Oggi, dopo 10 anni, ci incontriamo ideal - mente per ricordare brevemente insieme il cammino percorso: un cammino non facile, che continua ad aver bisogno della parteci - pazione volontaria di quanti operano per la gestione e la vita del Museo, ma che ha dato anche motivi di soddisfazione per il numero di visitatori in aumento nel tempo. Non sarà perciò una celebrazione, ma un “fare il punto”, per controllare la rotta lungo la quale proseguire, con fiducia. Figura 1 - Il sindaco, Giuseppe Sbardella, 2002 28 luglio: alla presenza delle au - alla presenza di don Ndubisi Gregory Chid, parroco del paese, inaugura il Museo torità e con la calorosa partecipazione della cittadinanza (fig. 1), il museo inizia ufficialmente la sua vita. I primi visita - dai rilievi appenninici fino al mare, che tori riempiono le sale dove vetrine con per l’avvicinarsi del tramonto brilla in rocce e fossili, grandi pannelli, plastici e lontananza, dietro il profilo dell’antico globi raccontano una storia di oltre 200 vulcano dei colli Albani.
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