ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO Atti Demaniali Inventario

ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO Atti Demaniali Inventario

ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO Atti demaniali Inventario a cura di Enrico Cannella e Antonio Palmarini (aa. 1997-1998) revisione e nota introduttiva a cura di Stefania Di Primio (Agosto 2020) http://sias.archivi.beniculturali.it Pagina 1 SOMMARIO Nota introduttiva ………………………………………………………………… pp. 3-4 Inventario ………………………………………………………………………… pp. 5-114 http://sias.archivi.beniculturali.it Pagina 2 NOTA INTRODUTTIVA La documentazione conservata in questo fondo ha origine dall’emanazione delle leggi eversive della feudalità , avvenuta nel Regno di Napoli tra il 1806 e il 1808, e riguarda le operazioni effettuate in applicazione di tali leggi, in particolare l’assegnazione ai comuni delle terre un tempo di dominio feudale divenute demaniali e la ripartizione di queste in quote tra i cittadini dei comuni stessi. Tra i documenti sono comprese disposizioni generali, ordinanze, controversie, statistiche e piante. Il materiale si riferisce alle seguenti località: Alanno (dal 1927 in provincia di Pescara ), Ancarano, Arsita, Atri, Bacucco (oggi nel comune di Arsita), Basciano, Bellante, Bisenti, Brittoli (dal 1927 in provincia di Pescara ), Campli, Canzano, Carpineto della Nora (dal 1927 in provincia di Pescara ), Castel Castagna, Castellalto, Castellammare Adriatico (dal 1927 comune unito a quello di Pescara ), Castelli, Castiglione a Casauria (dal 1927 in provincia di Pescara ), Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Catignano (dal 1927 in provincia di Pescara ), Cellino Attanasio, Cepagatti (dal 1927 in provincia di Pescara ), Cermignano, Città Sant'Angelo (dal 1927 in provincia di Pescara ), Civitaquana (dal 1927 in provincia di Pescara ), Civitella Casanova (dal 1927 in provincia di Pescara ), Civitella del Tronto, Collecorvino (dal 1927 in provincia di Pescara ), Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Cortino, Corvara (dal 1927 in provincia di Pescara ), Crognaleto, Cugnoli (dal 1927 in provincia di Pescara ), Elice (dal 1927 in provincia di Pescara ), Fano Adriano, Farindola (dal 1927 in provincia di Pescara ), Giulianova, Isola del Gran Sasso d'Italia, Loreto Aprutino (dal 1927 in provincia di Pescara ), Montebello di Bertona (dal 1927 in provincia di Pescara ), Montefino, Montesilvano (dal 1927 in provincia di Pescara ), Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Moscufo (dal 1927 in provincia di Pescara ), Nereto, Nocciano (dal 1927 in provincia di Pescara ), Notaresco, Penna Sant'Andrea, Penne (dal 1927 in provincia di Pescara ), Pescosansonesco (dal 1927 in provincia di Pescara), Pianella (dal 1927 in provincia di Pescara ), Picciano (dal 1927 in provincia di Pescara ), Pietracamela, Pietranico (dal 1927 in provincia di Pescara ), Pineto, Rocca Santa Maria, Rosciano (dal 1927 in provincia di Pescara ), Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Spoltore (dal 1927 in provincia di Pescara ), Teramo, Torano Nuovo, Torre de' Passeri (dal 1927 in provincia di Pescara ), Torricella Sicura, Tortoreto, Tossicia, Valle Castellana, Valle San Giovanni (comune unito a quello di Teramo) e Vicoli (dal 1927 in provincia di Pescara). Si tratta nel complesso di 124 risalenti agli anni 1780-1940. Per l’espletamento delle suddette procedure una apposita Commissione fu istituita dal 1807 al 1810 nel quadro della riforma per l'abbattimento della feudalità e nell’archivio si conserva anche una parte di documenti antecedenti l’istituzione della Commissione, acquisiti per poter procedere alle operazioni di verifica. Per il periodo che da va dal 1927 agli anni Settanta la documentazione fa capo al Commissariato per la liquidazione degli usi civici, istituito con legge n. 1766 del 16 giugno 1927 al fine di provvedere, con funzioni amministrative e giudiziarie, a regolare i conflitti in materia di legislazione degli usi civici. Le funzioni dei Commissari riguardavano l'accertamento degli usi demaniali e civici dei terreni privati, la loro liquidazione mediante affrancazione, la tutela degli usi civici, la risoluzione dei conflitti su di essi, sui demani comunali e i domini collettivi, la destinazione delle terre di originaria appartenenza di comunità o pervenute a comuni, frazioni, associazioni in seguito ai vari procedimenti previsti dalla stessa normativa, la definizione dell'estensione dei demani comunali e frazionali, la http://sias.archivi.beniculturali.it Pagina 3 rivendicazione dei territori usurpati dai privati e infine la creazione delle condizioni per concedere in enfiteusi i terreni suscettibili di essere destinati ad un'agricoltura redditizia. Con l'istituzione delle Regioni a statuto ordinario negli anni Settanta, i poteri amministrativi del Commissario sono stati trasferiti a questi enti locali, lasciando tuttavia intatto il potere giurisdizionale. Le carte sono giunte all’Archivio di Stato di Teramo riunite in grossi pacchi contraddistinti dai numeri segnati in nero sull'inventario. Di questo fondo esiste un inventario, redatto nel 1906, dove è presente una distinzione per comune effettuata in maniera non rigorosa, tanto che nel corso del riordinamento sono stati trovati molti fascicoli fuori posto e alcuni non segnati affatto sull'inventario. Nel 1959 si è proceduto al riordinamento del fondo e alla revisione dell'inventario, in cui sono stati riportati l'indicazione dei comuni in ordine alfabetico, dei fascicoli, dell'oggetto, degli estremi cronologici, del numero della busta e di eventuali osservazioni. L'inventario è stato ulteriormente rivisto nel 1997-1998 in previsione dello spostamento della sede dell'Archivio di Stato. Lo strumento di ricerca in sala di studio è contrassegnato con il numero II-5. Le buste sono numerate da 1 a 124; la numerazione dei fascicoli riprende da 1 per ogni comune. Si segnala che L'ordine alfabetico per comune non sempre è rispettato e alcune buste non contengono atti distinti per comune. Nel corso del riordinamento i numerosi fascicoli fuori posto sono stati raggruppati in coda, sempre riuniti per comune, e sono stati fatti gli opportuni rinvii nell'inventario, che riporta per ciascuna unità il numero di busta e di fascicolo, l'oggetto, gli estremi cronologici e le osservazioni, nelle quali sono annotati i riferimenti alle piantine topografiche ed alle ordinanze, le carte scritte e i fascicoli mancanti. L’inventario in formato cartaceo dispone anche di un indice dei comuni, con rinvio alla/e busta/e. http://sias.archivi.beniculturali.it Pagina 4 Atti demaniali, bb. 124, anni 1780-1940 BUSTA FASCI COMUNE ANNI OGGETTO NUMERO OSSERVAZIONI COLO DI CARTE SCRITTE Reclamo dei fratelli De Camillis ed altri per essere sgravati del canone dovuto al comune, riconfinazione e misura di alcuni territori 1823- confinanti col fiume Pescara. Vedi anche busta n° 1 1 Alanno 16 1836 Domanda di alcuni contadini di Alanno diretta 118. allo scopo di ottenere il riconoscimento del loro diritto di dominio utile su alcune terre di pertinenza comunale. Contratto di permuta per notar Domenicantonio 1 2 Alanno 1839 Tinozzi tra i coniugi Michele Tartaglia e 6 Rachele Mascitti e Giovanni De Berardinis. Undici carte di piante relative alla suddivisione 1 3 Alanno 1810 11 Copie delle piantine. seguita in Alanno. Vi è l'ordinanza 20 Reintegra al comune di un terreno demaniale, dicembre 1861 del 1847- 1 4 Alanno usurpato da Giovanni De Berardinis ed 184 commissario Luigi 1863 acquistato da D. Raffaele Alfonsi di Vicoli. Volpicelli. Contiene 1 piantina. Don Giovanni De Berardinis proprietario domiciliato in Catignano chiamato in garantia – Il sindaco di Alanno (attore) – Don Michele Tartaglia e donna Rachele Mascetti proprietari 1 5 Alanno 1847 9 domiciliati in Alanno chiamati in garantia dal sig. De Berardinis – Don Raffaele Alfonsi proprietario domiciliato in Vicoli convenuto dal sindaco ed attore contro De Berardinis. 1 Vedi anche busta n° 1 1 Ancarano 1856 Non vi sono fondi demaniali. 118. Vi è l'ordinanza 29 Atri - 1810- Atti relativi alla divisione dei beni indivisi tra i 2 1 66 giugno 1811 del Mutignano 1811 due comuni. commissario G. De http://sias.archivi.beniculturali.it Pagina 5 Thomasis. Copia di piantine di Atri. Vi è l'ordinanza 26 marzo 1811 del 1811- Ordinanza di accantonamento dell'ex feudo di commissario De 2 2 Atri 18 1812 Bozza. Thomasis. Contiene copia di piantine. Vi è l'ordinanza 25 Disposizioni per la rettifica febbraio 1814 del 2 3 Atri 1814 dell'accantonamento in Bozza – Ordinanza di 18 commissario Filangieri. approvazione. Contiene copia di piantina. 1818- Incartamento della promiscuità delle rendite 2 4 Atri 93 1823 del comune di Bozza tra Mutignano ed Atri. Scioglimento di promiscuità di fondi tra i Atri – 1820- 2 5 suddetti comuni – Atti relativi al pagamento 56 Mutignano 1825 delle indennità. Processo verbale e stati dell'operazione Contiene copia delle 2 6 Atri 1822 eseguita per la divisione degli ex feudo di 56 piante dell'ex feudo. Bozza e Silvi. Controversia tra i detti comuni per il rinfranco 1833- della rendita avuta dal mulino di Calvano, per il 2 7 Atri 33 1842 conseguimento di una parte dei beni di Villa Casoli ed altro correlativo 1810- Atti promiscui – Atri – Silvi – Mutignano – 2 8 Atri 49 1860 Bozza. Copia del particolare catasto (1587) di tutti i Bacucco s.d. Vedi anche busta n° 3 1 singoli beni posseduti dalla serenissima regal 32 (oggi Arsita) Sec. XIX 118. camera di Parma nella terra di Bacucco. Atti per l'accantonamento dell'ex feudo di Bacucco 1810- 3 2 Figliola – Arsita fra il comune di Bacucco e 34 (oggi Arsita) 1811 l'amministrazione dei demani. Bacucco Al sig. commissario del re cav. De Thomasis 3 3 1811 6 (oggi Arsita) per il rinvio dei

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