CAI SET_OTT 08 10-09-2008 18:44 Pagina a1 SETTEMBRE OTTOBRE 2008 st. – 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano. Alpinismo Nadelgrat, Tofana di Rosez Monte Cristallo Escursionismo Parco del Pollino, Vanoise e Gran Paradiso Spedizioni Torre del Paine Settembre Ottobre 2008 Supplemento bimestrale a la “Rivista del a la 2008 Supplemento bimestrale Ottobre Settembre Alpino Italiano - Lo Scarpone” Club Po 10/2008 - Sped. in abb. N. CAI SET_OTT 08 10-09-2008 18:44 Pagina a2 Photo © LA SPORTIVA Vi parliamo della bellezza dello scoprire, di sentire una passione, di avere addosso is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN) un’emozione. Di uscire, respirare, vivere. ® Ascolta il tuo Outdoor Instinct LA SPORTIVA .com ?L; DD H 7 I 7 Trango ALP Trango Trango TREK Trango < H Trango S EVO Trango < < O lasportiva www. CAI SET_OTT 08 10-09-2008 18:44 Pagina 1 Intercettare il mutamento dell’epoca: non solo un refrain ma un preciso progetto per il CAI. E pren- dendo l’occasione dell’incontro con il mondo Scout, inizia un percorso dentro e fuori l’associazione che probabilmente l’anno prossimo ci porterà verso gli “Stati Generali della Gioventù” in montagna e per la montagna. Al centro sono approcci nuovi e valori di sempre che affascinano lo spirito gio- vanile, l’ambiente da conoscere e difendere, l’empatia con la natura, la scoperta culturale, il gusto della socialità e il mutuo aiuto. Non da ultimo, il recupero della fatica sul sentiero o in parete, come Photo © LA SPORTIVA simbolo di “riscoperta di una vita autentica” di Pier Giorgio Il tema è: riusciamo a parlare e ad agire rispetto al mondo giovanile senza sfiorare Oliveti nel lessico, nel timbro, nell’esempio, l’agguato della “retorica”, tanto poco sopportabile agli orecchi e agli occhi delle nuove generazioni ? Proviamoci, almeno. In una domenica d’agosto ho accompagnato a Verona il Presidente Generale Annibale Salsa con Francesco Carrer, Francesco Romussi e Vinicio Vatteroni, ad incontrare i giovani del CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani), il movimento educativo laico degli scout. Si è trattato di un incontro importante, non di routine, che fa seguito ad altri all’insegna del riconoscimento reciproco tra CAI e scoutismo, ognuno nel rispetto delle proprie storie e identità, ma mossi da un intento comune: conoscersi ed educare alla montagna. “Vado in montagna perché amo l’aria pura, il bosco, l’incontro con i pastori”, a domanda risponde un Aprire giovane esploratore di Ragusa. “Alla difesa della bellezza del paesaggio montano - incalza una giovane e preparatissima scout di Ancona - dobbiamo associare la ai giovani difesa degli ecosistemi”. “Da noi - spiega un compagno di is a trademark of the shoe manufacturing company La Sportiva S.p.A located in Italy (TN) ® Rovereto - c’è un buon rapporto tra economia ed ecologia, grazie ad interventi pubblici a favore di chi vive in montagna”. Sono solo LA SPORTIVA alcuni flash in presa diretta dai micro seminari con giovani dai 16 ai 19 anni svoltisi durante la gran kermesse del CNGEI. Nell’occasione il Presidente Generale, attorniato dai giovani scout, ha disegnato la montagna come “luogo di incontro e di socializzazione”, dove è possibile l’umanizzazione dei rapporti contrapposto ai non-luoghi talvolta alienanti della metropoli. “La montagna, poi, ci dà un’ occasione per alfabetizzarci alla conoscenza del territorio in alternativa ai mondi virtuali della tecnologia sempre più invasivi”. Fondamentale rimane il valore del volontariato, atteggiamento e prassi capaci davvero di “smuovere le montagne” con tanto impegno e passione. “Io vedo questi momenti di scambio e di reciproca conoscenza - ha spiegato Salsa - come gradini per arrivare ad un mio grande sogno: gli Stati Generali della Gioventù: CAI, Scout e tutte le associazioni giovanili d’Italia, insieme in vista di un manifesto dei giovani per la montagna. Credo che i tempi siano ormai maturi per cominciare a lavorare per questo obiettivo, che mi auguro possa essere un nuovo inizio per dare un futuro di qualità alla montagna e per formare giovani consapevoli del suo valore”. 1 CAI SET_OTT 08 13-09-2008 8:11 Pagina 2 Nella Relazione morale all’ultima Libera/CNSASA e Giacomo assemblea di Mantova, lo stesso Salsa Stefani/CAAI, tecniche e tecnicismi non lesse un passaggio niente affatto sono mai, almeno al CAI, fini a loro scontato che merita qui riprendere: stessi, ma servono come strumenti per “(…) Ad essi(i giovani, ndr) dobbiamo fare di più e in sicurezza. La cultura guardare senza prevenzioni per poterli della sicurezza e l’attenzione particolare traghettare, grazie alla mediazione al “giovane”, sono del resto i leitmotiv etico-culturale dei nostri codici morali, che sempre hanno orientato le scelte di verso una fruizione corretta del territorio chi ha progettato corsi e uscite e dell’ambiente.(…) Il miglioramento dell’Alpinismo Giovanile del CAI, fin dal IL PRIMO PASSO della comunicazione verso l’esterno ha varo del “Progetto Educativo” del club come finalità principale, quella di nell’ormai lontano 1988. La coscienza portare nel CAI nuovi Soci, soprattutto delle proprie capacità ed il senso di PER UN COMFORT ESTREMO Giovani, - ribadisce Salsa. Se la sintesi responsabilità insito in chi opera è giocoforza quella del presidente e del accompagnando dei minori, portano gli professore, il messaggio insito è chiaro accompagnatori CAI a scelte oculate e e ficcante: con tutta evidenza i giovani, sono fattori determinanti per evitare con la comunicazione, l’ambiente e la ogni tipo di incidente. “Per supportare cultura, sono uno dei perni su cui si questo tipo di attività - spiegano il basa la politica CAI in questa presidente della Commissione centrale legislatura. “Nessuno educa nessuno, Alpinismo Giovanile, Aldo Scorsoglio e il nessuno si educa da solo, gli uomini si direttore della Scuola centrale AG, Gian educano da soli con la mediazione del Carlo Berchi, ovvero coloro che più di mondo”, parole sante del pedagogista altri portano l’onore e l’onere di Poalo Freire. I giovani, lo sappiamo, indirizzare le attività del CAI rivolte ai come altre categorie sociali non sono giovani - è stato necessario innalzare il tutti uguali, c’è (fortunatamente) tanta livello della preparazione degli biodiversità, culture differenti, interessi accompagnatori. La formazione si è per variegati e priorità molto diverse. Ciò questo evoluta ed è stata posta grande nonostante, dalla nascita dell’Alpinismo attenzione verso tutti gli aspetti tecnici, fino ad oggi, il rapporto tra “i giovani” e culturali e didattici, senza dimenticare i più esperti, “veci e bòcia” come una fondamentale cura nella avremmo detto un tempo, ha un preparazione psicopedagogica(…)”. tracciato riconoscibile, per ampi tratti Grazie a questo imponente impegno di comune, fatto di incontro scontro e base che ha trovato un ulteriore motivo Per garantirti massime prestazioni, sana competizione tra generazioni, di qualificazione all’interno di UNICAI, le scuole di pensiero in progress, filosofie figure tecniche del CAI per i giovani per essere sempre al top, scegli che si superano e sovrappongono hanno potuto operare negli anni con Thorlo. Calze straordinarie, che ti com’è giusto che sia, in un continuo grande profitto ed efficacia. I 605 assicurano un comfort estremo e passaggio di testimone tra vecchi e Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, un livello di protezione su misura: nuovi adepti della montagna. Passano i 110 Accompagnatori Nazionali, i 1175 gli anni, cambiano le epoche, mutano le aiuto Accompagnatori, hanno realizzato, mode spesso effimere, ma i solo nello scorso 2007, 98 corsi di “fondamentali” rimangono là, la Alpinismo Giovanile, con 657 giornate in montagna(sempre) insegna, qui si ambiente e il coinvolgimento di oltre 29 1 Leggero impara facendo, occorrono pazienza mila studenti e duemila insegnanti. Tale per formarsi, coraggio per salire in alto, interscambio cooperativo con il mondo 2 Medio determinazione per sconfiggere la della scuola, dalla Primaria fatica. Mi risuonano qui le sagge parole all’Università, prefigura nuove 3 Massimo di un amico prima ancora che grande generazioni di cittadini sempre più alpinista e Socio del CAI, Fausto De capaci e competenti in montagna. Stefani, che in attesa di salire i 14 Ottomila della Terra, come Istruttore di « Il modo vero di essere felici è rendere alpinismo della sua Sezione felici gli altri. Prova a lasciare questo accompagnava ed educava i suoi allievi mondo un po’ meglio di come l’hai in Adamello, preferendo al comodo trovato e, quando arriva il tuo momento rifugio un igloo nel ghiaccio scavato con per morire, tu puoi morire felice nel pala e picca: “La cultura del no limits a sentire che in ogni caso non hai perso il tutti costi si contrasta anche così: con tuo tempo ma hai fatto del tuo meglio». prudenza, esercizio, competenza...E (dal Testamento di Robert Baden- soprattutto bisogna andare per gradi”. Powell, fondatore del movimento Come hanno ribadito congiuntamente lo internazionale Scout) scorso Novembre a Bergamo i presidenti Maurizio Della Pier Giorgio Oliveti Distribuito in Italia da: ASOLO spa - [email protected] CAI SET_OTT 08 10-09-2008 18:44 Pagina 3 WE KNOW. SI, CONOSCIAMO IL MONDO DELL’OUTDOOR E sappiamo che quando scegliete l’attrezzatura da montagna chiedete sempre il massimo. Per questo, da sempre, ci impegniamo a sviluppare prodotti che sono realmente un passo avanti. Progettati, realizzati e testati con un obiettivo in mente: essere al vostro fianco per affrontare ogni sfida. www.asolo.com CAI SET_OTT 08 10-09-2008 18:44 Pagina 4 CAI SET_OTT 08 13-09-2008 8:14 Pagina 5 2008 SETTEMBRE OTTOBRE Copertina PAINE: R. LARCHER SUL 4° TIRO (f. Elio Orlandi) ANNO 129 VOLUME CXXVIII 32 2008 SETTEMBRE OTTOBRE Direttore Responsabile: Pier Giorgio Oliveti Direttore Editoriale: Gian Mario Giolito Collaboratore di redazione: Oscar Tamari Art Director e redazione: Alessandro Giorgetta 24 Impaginazione: Alessandro Giorgetta Segreteria di Redazione: Giovanna Massini Tel.
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages100 Page
-
File Size-