Giorgio Moro - Maurizio Roman la Seconda Guerra Mondiale e il Territorio di San Giorgio della Richinvelda Basta aprire un libro che parli della Seconda guerra mondiale e leggerne alcune righe per capire le sofferenze indicibili cui sono stati vittime i combattenti o i prigionieri. L’Africa, i Balcani con il Pindo o il Golico, la Russia con la ritirata dal Don alla sacca di Nikolajewka, l’internamento in Germania sono tappe che segneranno per sempre la vita di molti dei nostri concittadini. Ed è per non perdere il ricordo di queste persone, ma anche di tutti coloro che nulla avevano a che fare con l’ambiente militare ma che, loro malgrado, VRQR VWDWH FRLQYROWH GDO FRQÀLWWR FKH DEELDPR YROXWR UHDOL]]DUH TXHVWR volume nella consapevolezza che solo facendo tesoro delle esperienze del passato si possono evitare tragedie simili nel futuro. Gli autori Per non dimenticare… ... per non dimenticarli 2 Era il primo novembre 2013 quando nel cimitero di Pozzo ho incontrato Giacomino Pasquin e sua moglie Mara. Due giorni dopo era prevista la presentazione del volume “La Grande Guerra e il Territorio di San Giorgio della Richinvelda” che, quale direttore generale della Friulovest Banca aveva ricevuto in anteprima per formulare (lui o il presidente dell’Istituto) alcune parole di saluto. Dopo i graditi complimenti, senza dubbio sinceri e non di circostanza, Giacomino mi esortò a realizzare un analogo volume sulla Seconda guerra mondiale, utile a non dimenticare, con il passare del tempo, fatti e persone del territorio. E, per chiudere la trilogia, disse “anche un volume sul tema dell’emigrazione”. Giacomino riaffermò l’invito anche in occasione della presentazione del libro, tenutasi presso l’Auditorium comunale. L’ulteriore richiesta mi convinse (ma, in parte, forse già lo ero) ad iniziare subito il lavoro di ricerca. Ogni qualvolta trovavo qualcosa che a me pareva di particolare importanza mi ricordavo delle sue parole “Giorgio fallo perchè altrimenti saranno notizie che con il passare del tempo andranno perdute”. Grazie *LDFRPLQRSHUODWXD¿GXFLD Giorgio Moro Giorgio Moro - Maurizio Roman la Seconda Guerra Mondiale e il Territorio di San Giorgio della Richinvelda Questo volume, realizzato in occasione del 70° anniversario GHOOD¿QHGHOOD6HFRQGD*XHUUD0RQGLDOHqVWDWRSXEEOLFDWR con il patrocinio e sostegno Provincia di Comune di San Giorgio Pordenone della Richinvelda con il sostegno di con la collaborazione Gruppo Alpini Richinvelda Pro Loco San Giorgio Gruppo Alpini Rauscedo della Richinvelda Un ringraziamento particolare a tutti coloro che con documenti e testimonianze hanno collaborato alla realizzazione di questo volume. 4 Primo comunicato del neocostituito Comitato Intercomunale di Liberazione Archivio storico comunale 5 Interventi /¶RI¿FLQDGHOORVWRULFR Dal greco istor, “colui che ha visto”, deriva historia e “storia”. Ne consegue che lo storico è colui che racconta ciò che hanno visto o scritto gli altri, diventando egli stesso testimone indiretto dei fatti. Questa volta Giorgio Moro e Maurizio Roman, facendo sèguito a “La Grande Guerra e il Territorio di San Giorgio della Richinvelda”, scritto QHOVLVRQRFLPHQWDWLLQXQ¶RSHUDDI¿QHHIRUVHGLSLDPSLRUHVSLUR UHODWLYDDO6HFRQGRFRQÀLWWRPRQGLDOH1HqXVFLWRXQOLEURHVWUHPDPHQWH GRFXPHQWDWRLQFXLWURYDQRVSD]LRDUJRPHQWLGLYHUVLFKHEHQVLFRPSHQHWUDQR territorio, caduti, prigionieri, partigiani, tedeschi, cosacchi, repubblichini, sfollati. Nomi, cognomi e vicende si susseguono per raccontarci un penosissimo e cruento periodo, un’infelice parentesi in cui, nonostante i ripetuti richiami DO GLDORJR H DOOD SDFL¿FD FRQYLYHQ]D SUHQGHYD GUDPPDWLFDPHQWH LO VRSUDYYHQWRODYLROHQ]DHODVRSUDIID]LRQH3LFKHPDLDWWXDOHHUDDOORUD O¶DQWLFRGHWWR³4XDQGRODIRU]DFRQODUDJLRQFRQWUDVWDYLQFHODIRU]DFKq la ragion non basta”. D’altra parte è risaputo che la storia non è il regno della felicità. Immagino, e capisco, il lungo lavoro di indagine e di ricerca, la passione e l’amore che spingono a raccontare la storia della loro gente. Infatti, se lo storico parla delle cose passate non lo fa per adorare le ceneri ma per mantenere vivo il fuoco. Per sua natura lo storico è un buon frequentatore GLDUFKLYLELEOLRWHFKHXI¿FLDQDJUDIHHUHJLVWULSDUURFFKLDOL6HJXHVSHVVR tracce velate, labili indizi, un po’ Maigret e un po’ Pollicino. Spesso trova XQ¿ORXQDFKLDYH$OORUDDIIRQGDDYLGDPHQWHJOLRFFKLQHOOHFDUWHSUHQGH appunti, fa fotocopie. 1HOOD VXD RI¿FLQD OR VWRULFR DJLVFH FRPH XQ SURYHWWR DUWLJLDQR OLPD pialla, smussa, leviga, ritaglia, cuce, incolla, compone e scompone. Il lavoro 6 qOHQWRPHWLFRORVRVRJJHWWRDSDXVHHDFFHOHUD]LRQLDHI¿PHULFDSULFFLH DJLXGL]LLPSLHWRVL,QVRPPDFRPHDYUHWHFDSLWRQRQVLDPRLQXQ¶RI¿FLQD TXDOVLDVLVLDPRQHOO¶RI¿FLQDGHOODVWRULD&RQTXHVWRDSSDVVLRQDWRODYRUR GLULFHUFDVLDI¿DQFDQRLGHDOPHQWHDGXHLQGLPHQWLFDELOLSURWDJRQLVWLGHOOD cultura nostrana, Rino Secco e Angelo Filipuzzi che, pur raccogliendo e vagliando materiali per natura diversi, hanno contribuito non poco alla valorizzazione e alla crescita della comunità della Richinvelda. In ultima analisi, Moro e Roman si impegnano a contrastare il tempo che passa e che, passando, tende a cancellare i fatti e, nel nostro caso, l’impietosa scia di dolore, lacrime e sangue che la guerra ha lasciato. Con questo scritto contribuiscono a tener viva nella comunità la memoria degli DFFDGLPHQWLSHUHYLWDUHFKHHVVLVFRPSDLDQRFRPHJUDQHOOLQLGL¿QLVVLPD rena nella clessidra dei giorni. Tra queste pagine riemergono malinconicamente volti e voci, specialmente GLFDGXWLDQ]LWHPSRVRWWRODIDOFHGHOO¶LQÀHVVLELOH$WURSRTXDVLDULFRUGDUFL che la vita è vasta e complicata e che tutto quello che la terra fa germogliare lo lascia appassire. Ma, grazie al loro lavoro, resta ben viva la nostra pietas nei confronti di quanti hanno testimoniato con la vita il profondo affetto per la propria Terra. Gianni Colledani 7 $VHWWDQW¶DQQLGDOOD¿QHGHOOD6HFRQGDJXHUUDPRQGLDOHDEELDPRYROXWR ricordare i fatti e le persone del nostro territorio comunale. E, al pari della Grande Guerra, quale maniera migliore se non facendone memoria in un volume che tutti i concittadini possano leggere. Ed è così stato dato alla stampa il presente volume, frutto del minuzioso lavoro di ricerca di Giorgio Moro e Roman Maurizio. Ricerca che ha spaziato dall’Archivio storico comunale, agli archivi di Stato e militari, agli archivi ecclesiastici, alla lettura di numerosi volumi senza dimenticare le testimonianze di diverse persone che con i loro ricordi hanno dato un contributo concreto ai racconti inseriti nei vari capitoli. Il libro vuole essere un mezzo per rievocare sia i fatti accaduti a San Giorgio in quel tormentato periodo, compresa la lotta Partigiana ed il dramma degli sfollati, che le vicende che hanno visto coinvolti i nostri paesani nei YDULWHDWULGLJXHUUDGDOOD6SDJQDGXUDQWHODULYROX]LRQH)UDQFKLVWDDOOD campagna di Grecia con il Golico e la tragedia della nave Galilea, dall’Africa Settentrionale ed Orientale alla Russia con la drammatica ritirata che avrà pagine gloriose a Nikolajewka, dalla Francia ai campi di internamento in Germania. Gli autori hanno voluto dedicare un capitolo anche a coloro che, da civili, hanno “deciso” di emigrare in cerca di fortuna, subendo e venendo, FRPXQTXHFRLQYROWLGDJOLRUURULGHOFRQÀLWWR Celeste D’Andrea Barbui Tarcisio Gruppo Alpini Rauscedo Gruppo Alpini Richinvelda 8 Ricostruire attraverso documenti, dati, testimonianze il coinvolgimento della popolazione del Territorio di San Giorgio della Richinvelda nella seconda Guerra e le conseguenze di questo tragico evento è di fondamentale LPSRUWDQ]DSHUGDUHXQVLJQL¿FDWRDOQRVWURSUHVHQWH Anche questo volume, come il precedente degli stessi autori sulla Grande Guerra, getta luce sulla vita reale della nostra comunità e delle nostre famiglie in un momento storico di grande portata. Nasce dal desiderio di mantenere viva la memoria della storia vissuta dai nostri padri, nonni, SDUHQWLHFRQRVFHQWLGLQRQGLVSHUGHUHLULFRUGLGLXQDJLRYHQWWUDVFRUVD nei campi di battaglia, nei campi di concentramento e di lavoro, sotto i bombardamenti, nella paura, nella confusione, di raccogliere e documentare LUDFFRQWLGLXQDJLRYHQWGLVRULHQWDWDHVRIIHUHQWHÊXQDPHPRULDYLYD e vera, testimone diretta di avvenimenti tragici che arricchisce ciò che i libri di storia già raccontano con esperienze di vita che hanno lasciato delle tracce indelebili nelle nostre famiglie. Per tutto ciò la Pro Loco esprime il suo apprezzamento per il lavoro di ULFHUFDPLQX]LRVRHGDSSURIRQGLWRVYROWRGDJOLDXWRULÊXQ¶RSHUDFKHFL permette di prendere consapevolezza del profondo coinvolgimento del nostro territorio e della popolazione negli eventi bellici, della inesorabile presenza della guerra nella vita quotidiana della nostra comunità. La Pro Loco è particolarmente riconoscente a tutti coloro che hanno sostenuto e reso possibile la realizzazione del progetto. Esprime un grazie particolare agli autori di questo volume per l’importante lavoro svolto su una pagina di storia riguardante i nostri concittadini. A settant’anni dal PROWLQRQFLVRQRSLHTXHVWROLEURFLSHUPHWWHYHUDPHQWHGL³QRQ dimenticare” e di “non dimenticarli”. Anna Maria Tramontin La Presidente della Pro Loco San Giorgio della Richinvelda 9 Il secolo breve è stato contraddistinto, anche nel territorio del Friuli occidentale, da cambiamenti epocali e da fasi di transizione molto violente HUDSLGHHVHPSOL¿FDWHGDGXHFRQÀLWWLPRQGLDOLFKHSURSULRLQ)ULXOLKDQQR assunto caratteristiche di grande sofferenza per le comunità locali. La ricerca storica sulle vicende belliche e sul rapporto con la vita quotidiana della SRSROD]LRQHFLYLOHVRQREHQUDI¿JXUDWLQHOYROXPHGHGLFDWRDOODVHFRQGD guerra mondiale che il gruppo alpini di San Giorgio della
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