ISSN 0870-8584 Copia omaggio Arquitectos italianos em Portugal Nuno Grande, Vittorio Gregotti e Álvaro Siza. Afinidades electivas entre dois arquitectos contemporâneos Jorge Figueira, Fragmentos rossianos na arquitectura portuguesa José Miguel Rodrigues, Giorgio Grassi e a arquitectura portuguesa Luís Miguel Correia, Il Duce à secretária de Salazar. Lição sobre o lugar da história no Nuovo Stato Elisa Pegorin, Architettura e regime tra Italia e Portogallo. Relazioni nelle Nova Série Nº 12 2017 opere pubbliche dello Estado Novo Francisco Pato de Macedo, Arquitetura e espiritualidade dos Franciscanos nos primórdios em Portugal Rafael Moreira, Andrea Sansovino em Lisboa (1492-1501). Entre a Batalha e Toledo, e de Benavente a Azeitão e Sintra José Ferrão Afonso, Francisco de Cremona, arquiteto italiano na Foz do Douro e em Viseu no terceiro quartel do século XVI Jorge Correia, ‘… determino mandar um destes italianos […] para melhor poderdes efectuar essa fortificação’ Domingos Tavares, De Andrea Sansovino a Filippo Terzi. Hesitações da casa real portuguesa João Cabeleira, Andrea Pozzo. Difusão científica e alinhamento do imaginário arquitectónico Rui Lobo, Giuseppina Raggi, O Seminário de Jesus, Maria e José de Coimbra. Um projeto de Giuseppe Antonio Landi Pedro Miguel Gomes Januário, Giovanni Carlo Sicinio Galli Bibiena (1717-1760) Estudos Italianos em Portugal José Camões, Antinori–Avondano. A Ópera da Estrela ou fracasso de uma empresa teatral luso-italiana Teresa Cunha Ferreira, Ville e villini. Casas de arquitectos italianos no Portugal de Oitocentos Joana Cunha Leal, Giuseppe Cinatti. Pequeno roteiro de grandes obras Walter Rossa, Juvarra. Cenografia e urbanística para uma capital do 12 Iluminismo Giuseppina Raggi, Dalla scuola romana di Carlo Fontana ai circuiti europei 2017 dei Galli Bibiena: architetti italiani in Portogallo nel XVIII secolo Francesco Marconi, Traiettorie Michele Cannatà, Vivere e lavorare a Porto. Un’esperienza in corso Nadir Bonaccorso, Colpa della pantera? Versão integral disponível em digitalis.uc.pt ÍNDICE Editorial 3-6 Dossiê – Arquitectos italianos em Portugal 7-12 Artigos Nuno Grande, Vittorio Gregotti e Álvaro Siza. Afinidades electivas entre dois arquitectos contemporâneos 15 Jorge Figueira, Fragmentos rossianos na arquitectura portuguesa 35 José Miguel Rodrigues, Giorgio Grassi e a arquitectura portuguesa 49 Luís Miguel Correia, Il Duce à secretária de Salazar. Lição sobre o lugar da história no Nuovo Stato 69 Elisa Pegorin, Architettura e regime tra Italia e Portogallo. Relazioni nelle opere pubbliche dello Estado Novo 83 Francisco Pato de Macedo, Arquitetura e espiritualidade dos Fran- ciscanos nos primórdios em Portugal 97 Rafael Moreira, Andrea Sansovino em Lisboa (1492-1501). Entre a Batalha e Toledo, e de Benavente a Azeitão e Sintra 111 José Ferrão Afonso, Francisco de Cremona, um arquiteto italiano na Foz do Douro e em Viseu no terceiro quartel do século XVI 131 Jorge Correia, ‘… determino mandar um destes italianos […] para melhor poderdes efectuar essa fortificação’ 149 Domingos Tavares, De Andrea Sansovino a Filippo Terzi. Hesita- ções da casa real portuguesa 165 João Cabeleira, Andrea Pozzo. Difusão científica e alinhamento do imaginário arquitectónico 177 Rui Lobo, Giuseppina Raggi, O Seminário de Jesus, Maria e José de Coimbra. Um projeto de Giuseppe Antonio Landi 193 Pedro Miguel Gomes Januário, Giovanni Carlo Sicinio Galli Bi- biena (1717-1760) 213 José Camões, Antinori–Avondano. A Ópera da Estrela ou fracasso de uma empresa teatral luso-italiana 225 Teresa Cunha Ferreira, Ville e villini. Casas de arquitectos italianos no Portugal de Oitocentos 237 Versão integral disponível em digitalis.uc.pt Joana Cunha Leal, Giuseppe Cinatti. Pequeno roteiro de grandes obras 255 Desenvolvimentos Walter Rossa, Juvarra. Cenografia e urbanística para uma capital do Iluminismo 271 Giuseppina Raggi, Dalla scuola romana di Carlo Fontana ai cir- cuiti europei dei Galli Bibiena: architetti italiani in Portogallo nel XVIII secolo 295 Testemunhos Francesco Marconi, Traiettorie 325 Michele Cannatà, Vivere e lavorare a Porto. Un’esperienza in corso 331 Nadir Bonaccorso, Colpa della pantera? 339 Obra aberta 150 anos do nascimento de Luigi Pirandello 347 Recensões Giochi di specchi. Modelli, tradizioni, contaminazioni e dinamiche interculturali nei e tra i paesi di lingua portoghese, a cura di Monica Lupetti; Valeria Tocco et al. (Manuel G. Simões) 357 Paola Nestola, San Giuseppe da Copertino: dall’estrema Puglia al Portogallo (secc. XVII-XIX) (Ana Cristina Araújo) 360 Poeti di Lisbona. Camões, Cesário, Sá-Carneiro, Florbela, Pessoa, traduzione di Andrea Ragusa, Paola D’Agostino, introduzione di Vincenzo Russo (Rita Catania Marrone) 363 Traduzioni, riscritture, ibridazioni. Prosa e teatro fra Italia, Spagna e Portogallo, a cura di Michela Graziani, Salomé Vuelta García (Manuel Ferro) 365 La spugna è la mia anima. Omaggio a Piero Ceccucci, a cura di Michela Graziani, Orietta Abbati, Barbara Gori (José Manuel de Vasconcelos) 369 Editou-se... (Andrea Ragusa) 377 Versão integral disponível em digitalis.uc.pt EDITORIALE Questo nuovo numero della rivista è incentrato su uno degli aspetti che sempre ha legato fortemente l’Italia con il Portogallo: l’architettura. È parso infatti opportuno riprendere un tema già tratta- to negli anni scorsi con il crescente interesse da parte non solo degli specialisti di entrambi i paesi, ma anche da parte del grande pubblico sempre più affascinato dalla conoscenza reciproca delle culture e dalla storia che ci unisce nell’ottica di una costruzione europea del saper ideare e del saper fare. Nuove prospettive di studio, nuove analisi delle forme e delle strutture realizzate, legate all’evolversi del concetto di vita privata e pubblica, richiamano l’attenzione di architetti e di studiosi in generale. Per comprendere quale sia stato il ruolo e l’apporto degli architetti italiani in Portogallo, e quale anche l’apporto de- gli architetti portoghesi in Italia, occorre entrare in un’ottica storica. Si pensi ad esempio all’espandersi degli ordini mona- stici italiani in Portogallo, come quello dei Francescani e dei Benedettini, che introdussero regole nella costruzione delle chiese e dei monasteri. Tanti i nomi che ricorrono e che, direttamente grazie alla loro presenza in Portogallo, o anche indirettamente con i loro trattati, contribuirono alla costruzione di edifici dallo stile “italiano”. Potremmo fare qui un elenco di nomi che comunque non sarebbe mai esaustivo: Andrea Sansovino, Andrea Pozzo, Vincenzo Bacherelli, Filippo Terzi, Filippo Juvarra, Nicolau Nasoni e tanti altri. Versão integral disponível em digitalis.uc.pt Inoltre, non bisogna dimenticare che molti portoghesi, tra i più meritevoli, venivano inviati dal loro re in Italia con delle borse di studio e questo fatto rinsaldava ancor più le cono- scenze reciproche in campo architettonico. È stato un continuo fiorire di interscambi che ha sedimen- tato nel tempo la realizzazione di un linguaggio comune, an- che se caratterizzato da proprie peculiarità culturali, e questo fino ad arrivare ai nostri giorni. Ad esempio le affinità ideologiche che ci furono tra Salazar e Benito Mussolini comportarono un cammino parallelo nel campo dell’architettura pubblica. Ma occorrerebbe tornare molto indietro per comprendere questo particolare intrecciarsi di saperi e influssi, si dovrebbe partire dalla civiltà greco-romana che ha sviluppato nei secoli quella particolare sensibilità mediterranea che unisce anche ai giorni d’oggi due grandi architetti, Vittorio Gregotti e Ál- varo Siza. Sulla scia del progetto Erasmus negli ultimi anni un grup- po significativo di architetti italiani si è poi stabilito defini- tivamente in Portogallo dando vita a progetti congiunti con importanti studi di architettura portoghese. Ringrazio vivamente la Prof.ssa Rita Marnoto per il suo fondamentale contributo alla realizzazione della rivista e tutti quelli che hanno messo a disposizione le loro ricerche e i loro saperi per offrire un tassello importante nella costruzione del ponte culturale tra Italia e Portogallo. Infine, segnalo nella sezione “Obra aberta” l’omaggio che si è voluto realizzare in occasione dei 150 anni della nascita del premio Nobel Luigi Pirandello con la pubblicazione della traduzione della novella C’è qualcuno che ride, realizzata da José Colaço Barreiros, uno dei più importanti traduttori dal- la lingua italiana in portoghese che ringrazio sentitamente. Auguro a tutti una ricca e proficua lettura. Luisa Violo Versão integral disponível em digitalis.uc.pt EDITORIAL este novo número da revista centra-se num dos aspetos que desde sempre ligou Itália a Portugal: a Arquitetura. Pareceu-nos oportuno voltar a um dos temas já tratado no passado, uma vez que o interesse foi crescendo não só no âm- bito dos especialistas da matéria mas também por parte do grande público que, cada vez mais e de uma forma recíproca, vai manifestando a vontade de conhecer a cultura e a história que une estes dois Países com o objetivo de uma construção europeia do saber criar e saber fazer. Novas perspetivas de estudo, novas análises das formas e das estruturas realizadas, a par da evolução do conceito de vida pública e privada, despertam a atenção de arquitetos e estudiosos em geral. Para compreender qual foi o papel e o contributo dos ar- quitetos italianos em Portugal e, viceversa, qual o contributo dos arquitetos portugueses em Itália, é necessário recorrer à história. Podemos pensar, por exemplo, na evolução das or- dens monásticas italianas em Portugal -
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