
BREVE STORIA DEL GRUPPO GIUDICI DI GARA DELLA FIDAL LECCE A cura di Angelo Gianfreda Edizione 1 Maggio 2021 Scrivere la storia del Gruppo Giudici di Gara della FIDAL di Lecce è un'impresa ardua, vista la scarsità delle informazioni che ci sono pervenute, l'assenza di un archivio stabile e la difficoltà a reperire delle fonti. Partiamo dal principio e da ciò che sappiamo: il G.G.G. a Lecce nacque nel 1943. In data 11 Marzo 1943 fu nominato FRANCESCO CILLO come Fiduciario Provinciale. Lecce fu la penultima provincia a dotarsi di una struttura organizzativa: il primo Fiduciario Regionale fu Mario Perrone (in carica dal 1936 al 1937), Taranto e Foggia se ne dotarono già nel 1938 e Brindisi nel 1941. Per Bari bisognerà aspettare il 1958. Il G.G.G. leccese partì con la sua attività, appunto, nel 1943. All'epoca il Fiduciario Regionale era Pietro De Niccolò. Il presidente nazionale che inventò il G.G.G. fu il Marchese Luigi Ridolfi, figura di spicco dello sport italiano: oltre a presiedere la FIDAL per 15 anni, intuì anche la necessità di un Gruppo Giudici organizzato. A Luigi Ridolfi Vay Da Verrazzano lo sport italiano deve molto: costruì a proprie spese lo stadio Giovanni Berta di Firenze (diventato l'attuale Artemio Franchi), fondò l'A.C. Fiorentina e l'ACI di Firenze, la società atletica Giglio Rosso e fu membro della IAAF per due decenni. A lui si deve anche la costruzione del centro di Coverciano, sede del Settore Tecnico del calcio italiano. Ridolfi decise di inserire a capo del neonato G.G.G. Bruno Zauli, medico e giornalista, già consigliere nazionale della FIDAL. Zauli divenne giudice di atletica nel 1931 quando ancora non vi era un coordinamento organico della struttura federale. Durò in carica fino a novembre 1944 e di seguito divenne Presidente Federale. La nomina del primo Fiduciario Provinciale, Francesco Cillo, fu ratificata proprio da lui. Cillo, ovviamente, ebbe poco da fare vista la guerra che incombeva. Mantenne la carica fino al marzo 1948. Come Fiduciario Regionale, intanto, si era instaurato Nicola Poli, divenuto componente della Giunta Nazionale del 1948-1952. A decorrere dal 12 Marzo 1948 Cillo e il collega brindisino Carbascio furono sostituiti: a Lecce prese il ruolo GIOVANNI LA TORRE fino al 1951. La Torre fu, negli anni successivi, componente del Consiglio Regionale della FIDAL con la Presidenza del Dott. Paolo Danese, nonché Commissario Provinciale, visto che all'epoca i Comitati Provinciali non esistevano. In realtà in quegli anni facevano attività pochissime società in provincia: sulle 46 pugliesi solo 5 erano leccesi nate in quegli anni; oltre alle storiche Libertas e Pranzo (nata come sezione atletica dell'ACLI), c'erano il Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco, il Centro Polisportivo Giustizia e la Libertas Novoli. Tra queste la Pranzo era l'unica a svolgere l'attività femminile. Queste costituzioni furono completate nel decennio ’50-’60. La Torre, come detto, ricoprì la mansione provinciale fino all'aprile 1951. Dal 16 Aprile furono azzerati i vertici del G.G.G. di Lecce, Brindisi e Taranto. Cominciò una fase molto concitata per il Gruppo salentino. Dal 1951 al 1957 cambiarono ben quattro Fiduciari Provinciali: dopo La Torre fu nominato GUIDO GAETANO, il quale durò solo 11 mesi, fino al marzo 1952. Al suo posto subentrò FERNANDO LEONE, che completò il triennio. Nel 1955 fu la volta di GIUSEPPE CASAVOLA e, infine, nel 1957 subentrò il Prof. LUIGI AIELLO (nell'archivio G.G.G. presente come Ajello). A livello regionale nel 1961 fu nominato Vito Delle Foglie e dopo due anni gli subentrò Giacinto Del Re, già Vicefiduciario Regionale e Fiduciario Provinciale di Bari, fino al 1986. Del Re ebbe la possibilità di lavorare in Giunta Nazionale nel 1977 e nel 1982. All'epoca i ruoli dei giudici (a livello nazionale e regionale) erano divisi in: - ARBITRI - GIUDICI DI PARTENZA - GIUDICI DI MARCIA - DIRETTORI DI RIUNIONE - MISURATORI UFFICIALI Dunque all’epoca non esistevano gli Ufficiali di Gara nel senso attuale del termine, come anche non vi era spazio per gli specialisti dell’Antidoping e non vi era differenza tra l’attività stadia e quella no-stadia. Secondo il report del Congresso Federale che si tenne a Reggio Calabria dal 24 al 25 Febbraio 1962, per il G.G.G. venivano spesi in lire a livello nazionale ogni anno: - 5 milioni di premi; - 1 milione di premi ai Fiduciari Regionali; - quasi 14 milioni di servizi; - parte di 8 milioni per "Supplemento GGG"; - parte di un milione e mezzo per le assicurazioni; - 650 mila lire di contributo federale; - altrettante circa come quota tesseramento. Essi rappresentavano circa il 7% delle uscite federali. Il tutto a fronte delle seguenti entrate: - 215 mila lire circa di tesseramenti; - 309 mila lire di corsi; - 650 mila lire circa come quota del Fondo Assistenza Giudici. A livello nazionale, tra il 1958 e il 1961 lavoravano tra i 6150 e 6417 giudici. Luigi Aiello mantenne la direzione del G.G.G. leccese fino al 1967. Dai dati in possesso, possiamo certamente affermare che nessun giudice tesserato nel periodo di fiduciariato del suddetto Aiello abbia svolto attività per più di tre decenni. A quel tempo il G.G.G. Lecce era attivo in alcune discipline di fondo. Nel 1960/1961, ad esempio, spiccò un buon risultato di Amoruso della Libertas Lecce, che si piazzò 35° ai campionati nazionali di corsa campestre disputati a Firenze il 26 marzo 1961. Lo stesso giorno, ma nella serie riservata agli atleti juniores, l’atleta Sbenaglia dell’Acli Lecce si piazzò 13° (nella stessa gara risultano Valli dell’Acli Lecce come 48° e Denisi della Libertas come 55°). Nella gara Allievi l’atleta della Libertas Sansò giunse 16° (il suo compagno Vantaggiato si piazzò 40°). Il già citato Amoruso arrivò quarto al Giro Podistico di Bisceglie del 7 agosto 1961, tagliando il traguardo dei 20 km in 1.07’39”. D’altronde le società, come abbiamo visto erano molto poche: nei CDS maschile 1961, ad esempio, la provincia di Lecce espresse solo due società (la Libertas giunta quinta e la Pranzo giunta dodicesima), mentre in quelli femminili solo una (la Pranzo, giunta quinta). E’molto difficile che si sia fatta una fase provinciale, che negli anni è stata una fonte di impegno principale per il Gruppo Giudici di Gara. L’attività, come detto, si svolse prevalentemente sui cross e sulle gare della Scuola Esercito. Alcuni specialisti di pista però c’erano già: la Libertas, ad esempio, esprimeva il talento di Di Stefano, atleta juniores molto bravo nei 100 metri (nei campionati juniores del 1961 fece 11”3), come anche quello del giovane Pisino nel salto in alto e di Peppino Palaia nelle gare brevi di velocità (80, 100 e 200). Da segnalare che nel 1961 l’atleta della Libertas Luigi Perrone stabilì la migliore prestazione regionale nei 400hs, e nello stesso anno una giovane ventenne della CAAF Bari fece lo stesso con 100 e 200 metri: il suo nome è Maria Lategana, e in questo racconto la ritroveremo spesso. Di dati in possesso, si può affermare con certezza che nel 1961 il Prof. Aiello tesserò 64 giudici di gara, dietro a Foggia (66) e Bari (264), ma più di Taranto (44) e Brindisi (41). Nel 1962 il Gruppo Giudici leccese certificò il primato nazionale della Maratona, grazie alla prestazione di Antonio Ambu nella Maratona di Lecce, ottenuta il 28 ottobre. Ambu chiuse la gara in 2h24’09”, migliorando di due secondi e mezzi il precedente primato di Edoardo Righi. Quell’anno la Maratona di Lecce era sede del Campionato Italiano di Maratona. Lo sarà di nuovo nel 1967. Intorno al 1963/64 nacquero anche la Fiamma Ettore Muti di Lecce e la Savoia di Ruffano. Il Consigliere Regionale FIDAL di competenza leccese era Gino Scrimieri. I giudici pugliesi, in quell’anno, erano 409. Per Lecce non abbiamo dati. Sicuramente era un’atletica provinciale molto strana, racchiusa nell’attività di sole sei società. La migliore, nel 1963, fu la Libertas Lecce, che partecipò ai CDS nazionali maschili piazzandosi 151^ con 359,50 punti. La Pranzo si classificò 197^ con 175,50 (e 97^ nei CDS nazionali femminili con il punteggio di 24,00). In quel 1963, la Libertas Lecce piazzò come Campioni Regionale il futuro Dottore Peppino Palaia nei 100 (11”) e nei 200 (23”), Luigi Perrone nei 110hs (16”6) e Cesare Borgia nel Salto in Alto (1,75). Maria Lategana fu la campionessa regionale di Salto in Lungo (4,72). Il 29 Maggio 1967 gli subentrò FERNANDO LOCATO, detto DINO, figura di spicco dello sport salentino, già allora attivo nella “Libertas”. Locato, come vedremo, ebbe molta fortuna nella carriera politica in FIDAL e guidò il CONI provinciale per più di vent’anni. In questo periodo cominciò la carriera nel GGG il professore di matematica Carmelo Raimondo, conosciuto da tutti (e tesserato) come Raimondi, che prese in mano il settore dell’atletica della società “Carlo Pranzo” grazie all’appoggio del presidente Ninuzzo Pranzo. Divenne il Fiduciario Provinciale (e poi presidente regionale, come vedremo) del Settore Propaganda. Questo fu il periodo dell’inizio della svolta dell’atletica salentina, vista l’apertura da parte dell’imprenditore Rollo del campo di San Donato di Lecce (il Delta) che diede la possibilità di ospitare numerosi meeting e di far crescere l’attività. Probabilmente anche in quel periodo divenne fruibile la pista dello stadio “Tamborino Frisari” di Maglie, dopo i lavori di ristrutturazione del campo sportivo operati nel 1969. Essa fu utilizzata in occasione di alcuni Giochi della Gioventù. Nel biennio 1970/71 Lecce esprimeva due Consiglieri Regionali (entrambi di San Cesario di Lecce – Gino De Pascalis e Donato De Palma, con presidente Danese).
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