Cap 10 Analisi Storica Degli Eventi Di Piena

Cap 10 Analisi Storica Degli Eventi Di Piena

10. ANALISI STORICA DEGLI EVENTI DI PIENA Per comprendere la ricorrenza degli eventi estremi nel bacino del T. Cenischia sono stati analizzati gli archivi storici del Comune di Mompantero e di Venaus, che, unitamente alle informazioni precedentemente reperite dalle indagini eseguite dal CNR – IRPI di Torino negli archivi storici di Susa e Novalesa hanno consentito di estrarre un quadro generale della frequenza di esondazione del Torrente Cenischia e dei suoi sottobacini, dei luoghi che storicamente sono risultati maggiormente esposti a rischio idraulico e della ricorrenza dei fenomeni di trasporto in massa. In grassetto sono riportate le date relative agli eventi di piena registrati negli archivi comunali. 10.1. Torrente Cenischia – Eventi rilevanti occorsi nel territorio del Comune di Mompantero Sono qui riportate le informazioni, reperite nell’archivio storico del Comune di Mompantero, relative a esondazioni del Torrente Cenischia occorse precedentemente al 1960. Non è stato possibile risalire a date precedenti al 1847 a causa della mancanza di documenti d’archivio, probabilmente dovuta al fatto che precedentemente a tale data il Comune di Mompantero faceva parte del Comune di Susa. 1846, Autunno – “Ordinato implorante di far restaurare in via d’economia le fondamenta di un tratto del muro in difesa dell’ala sinistra del ponte sulla Cenischia, mediante la spesa di L 50. (...) Il Comune (...) richiede l’autorizzazione di spendere dalle undeci alle quindici lire per eseguire uno scavo, onde meglio riconoscere li guasti cagionati dalle piene dell’ora scorso autunno, al muro in difesa, e fiancheggiante l’ala sinistra del ponte in pietra ultimamente sulla Cenischia costruttosi, per comunicare tra le borgate superiori di questo luogo e la città di Susa. (...)” (18 Aprile 1847). Ceresetti D. – Bacino del T. Cenischia: Valutazione delle Problematiche Idrologiche e Idrauliche 1862, Luglio – Comune di Mompantero, 5 Agosto 1862 - Visita ai danni causati dal torrente Cenischia alla Diga di Mompantero sulla sponda sinistra del Cenischia nella regione Micolli. “ Il signor Sindaco di Mompantero avendomi invitato a roconoscere li guasti causati dal Torrente Cenischia alla Diga situata sulla sponda sinistra di quel torrente nella regione Micolli, superiormente al ponte, dall’enorme escrescenza del torrente nelli ultimi giorni del mese di Luglio 1862, incaricandomi in pari tempo di riferire della necessità o non di lestamente riparare ai guasti della diga, accennandogli a qual somma potrebbero ammontare le riparazioni necessarie a questa, riferisco: 1. Il tratto di Diga esportato e rovinato dall’ultima avvenuta piena del torrente Cenischia, trovasi unito alla spalla sinistra del ponte dal lato di ponente; e ritenuto che in quel sito presentemente e direttoil maggior filo dell’acqua della Cenischia, e che per la fuga di metri dodeci la Diga è totalmente asportata e distrutta, e lascia per quel rivolo libero campo al torrente di farsi strada nei contigui fondi, e che tale circostanza avverandosi potrebbe essere asportata la rampa che mette dal ponte con grandissimo danno dei fondi inferiori, il sottoscritto è d’avviso che sia tanto nell’interesse del pubblico erario che per il vantaggio dei fondi privati si debba prontamente ricostruire e riparare il tratto di Diga rovinata. 2. La spesa acconsente al ristabilimento dell’asportato tratto di Diga, ritenuto che i fasci si possono rinvenire dal lato opposto del torrente ad alla distanza approssimativa di metri cento, da calcolo a parte fatto può ascendere a metri duecento circa, e l’opera può venir portata a compimento nel termine di giorni venti utili. Geom. Luigi Laforesta.” 1863, Autunno – Verbale del Consiglio Comunale con oggetto “Ricostruzione del ponte sulla Cenischia”, 8 Maggio 1864. “Lo straordinario acquazzone che in autunno ultimo (1863) sì gravi danni arrecò ai nostri limitrofi comuni, Novalesa e Venaus, non risparmiò neppure questo territorio; il torrente Cenischia, ingrossato oltre misura da quella piena, (...), travolge e interamente distrugge il ponte, che con gravi sacrifici questo Comune aveva fatto costruire nell’anno 1837”. 320 Ceresetti D. – Cap 10 Analisi Storica degli Eventi di Piena 1897, Autunno – Documento del (21 Dicembre 1897) Riparazioni eseguite al ponte di S. Giuseppe rovinato dall’ennesima esondazione. 1901, Ottobre “ Il Consiglio, intesa lettura del ricorso 12/1/1902 sottoscritto da diversi proprietari di questo Comune, nonchè della lettera Sottoprefettizia in data 16/1 stesso, l’invito a questa Amministrazione a provvedere all’arginatura contro il Torrente Cenischia. Ritenuti che in seguito alle eccessive piogge avvenute in Ottobre 1901, le acque del suddetto torrente strariparono, causando non lievi danni ai fondi laterali (...)” (17 Febbraio 1902). 1933, Marzo – Risposta della Milizia Nazionale Forestale alla delibera del Podestà del 18/3/33 per concessione piante per ricostruzione ponte in frazione S. Giuseppe (Documento del 23 Maggio 1933). 1934, 22 Dicembre – Delibera del Consiglio Comunale relativa all’acquisto di 50 gabbioni per arginare il torrente Cenischia. 1945, 22 Ottobre – Sistemazione ponte sul torrente Cenischia in località S. Giuseppe. All’interno del documento è fornita una informazione importante: “ (...) Dal 1933 ad oggi non si è verificato che il corso delle acque avesse superato nè le dighe nè il ponte, non eccessivamente elevato sul livello dell’alveo, nè si è verificato che le acque occupassero durante le piene più di una o due arcate del ponte, pur spostandosi spesse volte da un lato all’altro e da un’arcata all’altra. A circa 900 m a monte di questo ponte ne esiste un altro in legno del comune di Venalzio ad una sola campata di circa nove metri di luce. Questo ponte poggia pure da un lato su una diga in grosse pietre e dall’altra su costruzione in cemento. Anche questo ponte – costruito nel 1932 – ha sempre convogliato tutta l’acqua anche durante le grosse piene, considerando anche che in quel punto esiste una lieve maggiore pendenza (...)”. 321 Ceresetti D. – Bacino del T. Cenischia: Valutazione delle Problematiche Idrologiche e Idrauliche 1947, 25 – 26 Settembre – La Prefettura di Torino scrive al Sindaco di Mompantero relativamente allo stanziamento di lire 50000 nei riguardi delle famiglie che hanno subito danni dopo l’evento alluvionale del 25-26 Settembre 1947 (Documento del 25 Dicembre 1947). 1948, 16 Febbraio – Il presidente della deputazione provinciale di Torino scrive al Sindaco: ”In questi ultimi tempi mi sono vivamente occupato della gravissima situazione dei danni arrecati dalle recenti alluvioni dell’autunno 1947 in vari Comuni della Provincia. Purtroppo i danni nel loro complesso assurgono all’importante cifra di 1 570 894 200. Parlo solo dei danni alle opere pubbliche tacendo dei danni ai privati. Dopo vari sopralluoghi apperiti nelle località interessate, ho potuto rilevare, col corredo di opportune perizie, che i fondi più urgenti ed indispensabili ammontano a lire 435 114 800”. 1948, Autunno – Un evento alluvionale ha interessato la Frazione Trinità. 1949, Autunno – Lettera al Genio Civile di Torino (14 Novembre 1949): “(...) Ancora questo autunno si è verificato un ultimo straripamento del torrente e così ogni qualvolta il volume delle acque del Cenischia viene ad aumentare, perché in vari punti del suo percorso, il letto del torrente trovasi a livello superiormente al piano dei terreni fiancheggianti (...)”. 1951, 15 Giugno – Il sindaco scrive al Genio Civile di Torino per la richiesta di procedere all’Arginatura del Torrente Cenischia: “Il torrente Cenischia che corre parallelo alla poca pianura di questo territorio e che divide la stessa per quasi tutto il suo percorso, da alcuni decenni e principalmente dopo il 1948, più volte all’anno, durante le alluvioni, straripa, rovinando la campagna circostante. Nel 1948 e 1949, come a suo tempo comunicato a codesto ufficio, l’alluvione ha invaso la frazione Trinità allagandone i fabbricati e tagliandone le vie di comunicazione avendo sommerso l’unica strada provinciale che scorre quasi parallela al torrente (...)” (1951, 15 Giugno). L’arginatura sarà poi ultimata nel 1954. 322 Ceresetti D. – Cap 10 Analisi Storica degli Eventi di Piena 1953, Novembre – Danni provocati dalle piogge. “Il torrente Cenischia è straripato allagando la campagna e interrompendo la viabilità sulla strada comunale che allaccia la Susa - Venalzio - Novalesa con la Susa –Mompantero – Venalzio. La interruzione è durata circa otto giorni ed è stata ripristinata. Il materiale trasportato dal torrente ha ulteriormente e notevolmente elevato l’alveo del Cenischia, minacciando sempre più di successivi straripamenti che potrebbero rovinare anche negli abitati. Il Comune ha provveduto a far rientrare le acque nel loro letto, ma con arginature di fortuna, non avendo mezzi a disposizione per provvedervi in modo stabile.” Viene riportato il verificarsi di una frana del M. Rocciamelone che aveva invaso l’abitato di Pietrastretta e lo sfondamento del muro di sostegno della strada intercomunale Susa- Venalzio-Novalesa in località Brunetta. 1957, 13 Giugno – Risposta a una domanda di deposito materiale in torrente. “... Nel 1957 gli abitanti della frazione Trinità hanno subito l’inondazione delle loro case appunto in conseguenza del materiale depositato ai lati del Cenischia.Il torrente ingrossato scardinava le basi di tali depositi riempiendo di materiale l’alveo tanto da farlo straripare, o quantomeno aiutando lo straripamento del torrente verso l’abitato.” (Documento del 19 Ottobre 1957). Osservazioni In

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