
Indice Introduzione..................................................................................................................p.5 Capitolo I – In equilibrio tra Russia ed Europa.....................................................p. 11 1.1 La deliziosa piemontese...........................................................................p. 13 1.2 Zinaida è qui e tutti sono ai suoi piedi....................................................p. 22 1.3 Vestiva un logoro e miserabile abito nero..............................................p. 39 Capitolo II - Inviamo in tutti gli angoli dell’Europa delle dame e non dei soldati...p. 49 2.1 Tutti parlavano solo della bella Volkonskaja........................................p. 52 2.2 Per me è patria, per te è una terra straniera.........................................p. 69 2.3 All’improvviso ho visto di fronte a me mia moglie...............................p. 82 Capitolo III – Invito all’Accademia .........................................................................p.85 3.1 Il fango di Odessa e i piaceri di Parigi ...................................................p.87 3.2 Nella distratta Mosca................................................................................p.97 3.4 Tutto mi è caro a Roma..........................................................................p.116 Capitolo IV – Fede, speranza, amore.....................................................................p. 133 4.1 La musica non è fatta per i sordi..........................................................p. 133 4.2 La plenipotenziaria................................................................................p. 151 4.3 Anche quaggiù serve brava gente.........................................................p. 162 Appendice Documentaria.......................................................................................p. 170 Bibliografia................................................................................................................p.226 2 Ringraziamenti Alla prof. Ornella Discacciati per avermi guidato, consigliato, corretto, sostenuto e spronato con fiducia, entusiasmo e affetto. Alle dott.sse Maria Giovanna Pontesilli e Clotilde Valeri per aver reso la ricerca bibliografica infinitamente più semplice e accessibile con gentilezza e cordialità fuori dal comune. Al dott. Maurizio Brunacci per avermi aiutato ad orientarmi nell’intricato labirinto degli archivi pontifici e delle collezioni private romane. Alla dott.ssa Bianca Riccio per aver aperto il suo archivio privato e la sua rete di conoscenze ad una dottoranda completamente sconosciuta. Al prof. Giuliano Castellani e alla prof. Giulia Baselica per aver condiviso con me materiali e informazioni preziose. Al dott. Joe Lenkart insostituibile alleato nelle ricerche bibliografiche negli archivi statunitensi e in generale a tutto lo Slavic Reference Service dell’Università dell’Illinois. Alle proff. Tat’jana E. Nikol’skaja e Margarita O. Gorjačeva e alla segreteria del Literaturnyj institut im. A.M. Gor’kogo di Mosca per il prezioso sostegno e il concreto aiuto nell’accesso agli archivi e nelle biblioteche della Federazione Russa. A Maria Antonietta e Masha per essere state una costante e una piacevole sorpresa nel corso di questi tre lunghi anni. Ad Antonella, Antonio, Erica e Gigi per aver partecipato con sincero entusiasmo a ogni fase della ricerca. Ai miei genitori per aver supportato, sopportato, sostenuto e non avermi mai fatto mancare la loro presenza e la loro fiducia in me anche dall’altra parte del mondo. A Enzo perché c’è, sempre. 3 Il viaggio, che grandiosa fonte per un essere pensante! Z.A. Volkonskaja Frammenti dalle memorie di viaggio 4 Introduzione La famiglia Volkonskij appartiene a un ramo tra i più antichi della nobiltà russa. I suoi membri si distinsero per valore, spirito di abnegazione e coraggio sia che fossero al servizio dello zar (Petr Michajlovič o Nikita Grigor’evič ad esempio) o suoi nemici (il decabrista Sergej Grigor’evič). Per quel che riguarda le rappresentanti femminili della famiglia, se si restringe il campo al primo Ottocento, il pensiero corre immediatamente a Marija Nikolaevna Raevskaja, moglie di Sergej Volkonskij. Questa giovane e coraggiosa donna, pochi anni dopo il suo matrimonio e la nascita del suo primogenito vide il marito arrestato per aver preso parte alla rivolta decabrista del 1825 e condannato da Nicola I all’esilio in Siberia. Incapace di rassegnarsi alla separazione e affrontando a testa alta tutte le conseguenze che ne sarebbero seguite (perdita del titolo nobiliare per sé e per i futuri figli che sarebbero nati, divieto assoluto di contatti con la corte e condizioni di vita estremamente difficili), decise di raggiungere suo marito, rimanendogli accanto fino al perdono accordatogli dopo un ventennio di durissima prigionia. Esistette tuttavia anche un’altra principessa Volkonskaja, che divenne celebre in Russia e in Europa per motivi del tutto diversi: si tratta di Zinaida Aleksandrovna Belosel’skaja-Belozerskaja, moglie di Nikita Volkonskij. Il nome di questa donna incantevole e fuori dal comune rimbalza in quasi ogni memoria dei suoi contemporanei sparsi per tutto il continente europeo. Figlia dell’ambasciatore di Caterina II prima a Dresda, poi a Torino, — quel principe Aleksandr Michajlovič Belosel’skij-Belozerskij noto per l’immensa cultura e il talento —, Zinaida fu una figura altrettanto originale. Nata a Dresda e cresciuta a Torino, si trasferì giovanissima a San Pietroburgo, diventando dama di compagnia dell’imperatrice vedova e attirando le attenzioni del giovane zar Alessandro I. Seguitolo nella marcia trionfale in seguito alla vittoria nella guerra patriottica del 1812 lungo il continente, la Volkonskaja partecipò al Congresso di Vienna e a quello di Verona, incantò le corti austriaca, francese, inglese e papale stringendo rapporti stimolanti e profondi con gli uomini più influenti del suo tempo, fossero essi politici, intellettuali o artisti. In Russia fu resa celebre dal suo salotto moscovita sulla via Tverskaja, nel palazzo che attualmente ospita i magazzini Eliseev. A Roma era universalmente nota non solo per la dimora in una delle ville più belle della città, ma soprattutto per il generoso mecenatismo volto a sostenere la colonia degli artisti russi e, successivamente, come fervente cattolica convertita. 5 Le sue frequentazioni spaziano dai luminari dell’università di Mosca quali Ševyrev, Del’vig, Odoevskij e Pogodin, ai grandi poeti dell’epoca: Puškin, Mickiewicz e Belli; non mancano tra le assidue frequentazioni della Volkonskaja artisti del calibro di Thorvaldsen e Walter Scott né alti prelati quali il cardinal Consalvi e il cardinale Mezzofanti o le giovani promesse dell’arte russa come Kipreenskij, Bruni, Sazonov, Ščedrin, Gal’berg, Ton e Glinka. In una parola: chiunque fosse un amante del bello, dell’eleganza, della cultura e chiunque frequentasse il bel mondo di Mosca, Roma, Parigi o Odessa fu almeno una volta suo ospite. Zinaida Volkonskaja fu cantante, compositrice, scrittrice, mecenate, membro delle principali società intellettuali di Russia e Italia, ispiratrice di alcuni dei più bei versi scritti dai maggiori poeti, e amica molto intima dello zar. Intratteneva fitte corrispondenze con intellettuali e funzionari, si distingueva per intelligenza e arguzia e per un innato savoir faire. La sua biografia, per quanto suddivisibile in fasi assai differenti tra loro, è costantemente popolata da figure di primo piano e la vede presente nei luoghi dove si fa la Storia. Zinaida Volkonskaja fu in primo luogo un’instancabile viaggiatrice. Iniziò a viaggiare fin da piccola per seguire il padre da Dresda a Torino, poi il ritorno in Russia, la marcia europea al seguito di Alessandro, l’entrata a Parigi delle truppe russo-prussiane, i festeggiamenti in Inghilterra, i congressi di Vienna e Verona. E ancora il soggiorno in Italia del 1815, quello immediatamente successivo a Parigi, Odessa, Mosca e di nuovo l’Italia e Roma. Anche quando si stabilì a Mosca con il suo salotto, il soggiorno durò solo quattro anni, trascorsi i quali si rimise in cammino verso Roma, questa volta per risiedervi definitivamente (o quasi). Dei primi quarant’anni della sua vita la principessa ne trascorse circa quindici in viaggio. Zinaida Volkonskaja è stata celebrata dai suoi contemporanei, ricordata nelle loro memorie e ha sollevato la curiosità degli studiosi contemporanei: esistono almeno cinque biografie della principessa ciascuna delle quali si caratterizza per l’approfondimento di un tratto peculiare o lo studio di un particolare periodo della sua vita. La biografia pubblicata da N.A. Belozerskaja su «Istoričeskij vestnik» così come il libro Pilgrim princess di Maria Fairweather offrono i resoconti più completi della vita della Volkonskaja. 6 - Belozerskaja offre un ampio resoconto della produzione letteraria della principessa, riportando le opinioni dei suoi contemporanei su di lei e il suo talento, tuttavia tralascia alcune importanti informazioni sui suoi salotti di Odessa, Parigi e Roma e la sua biografia non è scevra da imprecisioni circa alcuni eventi significativi (ad esempio colloca la morte di Nikita a Roma, mentre sappiamo che avvenne ad Assisi); - Fairweather è colei che più dettagliatamente illustra i numerosi avvenimenti della vita della principessa, tracciandone un profilo completo sotto tutti i punti di vista: letterario, psicologico, storico e intellettuale. Ciò che però sembra mancare nella sua opera è un collegamento tra le diverse fasi della vita della Volkonskaja.
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