Bastia Umbra, Tordibetto, S

Bastia Umbra, Tordibetto, S

ESCURSIONE A GUBBIO E CITTA’ DI CASTELLO, A Bastia Umbra, Tordibetto, S. Gregorio, Valfabbrica, Montone e Umbertide. Pag. 1 PAG. 2 CONSIGLI UTILI Questa escursione ci condurrà nella parte più a Nord dell’Umbria. Si può arrivare percorrendo le strade interne (passando per Bastia, Pianello, Gubbio….) oppure percorrendo la E45 direzione Cesena. Non ci sono particolari consigli tranne quello di visitare, se appassionati, i rinomati negozi di mobili a Città di Castello, nonché i mercatini che vi si tengono regolarmente. Per quanto riguarda Gubbio, in occasione della Corsa dei Ceri (per il Santo Patrono Ubaldo) si raccomanda di raggiungere il paese con un po’ di anticipo vista la straordinaria affluenza che ogni anno si registra per la manifestazione. Dove mangiare: CASELLA DEL PIANO: Voc. Casella del Piano Fraz. S. Marco - 06024 - Gubbio 075 - 9229321 FUNIVIA: Vetta Monte Ingino - 06024 - Gubbio (PG) 075 9221259 LA FORNACE DI MASTROGIORGIO: Via Mastro Giorgio 2 - 06024 - Gubbio 075 9221836 ALL'ANTICO FRANTOIO: C. Garibaldi 86 - 06024 - Gubbio (PG) 075 9221780 ALLA BALESTRA: V. Repubblica 41 - 06024 - Gubbio (PG) 075 9273810 FABIANI: P. 40 Martiri - 06024 - Gubbio (PG) 075 9220638 IL TARTUFO: Vl. Europa 41 - 06024 - Gubbio (PG) 075 9220930 LA SOSTA DI S. FRANCESCO: Loc. Biscina - 06024 - Gubbio (PG) 075 9229752 S.FRANCESCO : V. Cairoli 24 - 06024 - Gubbio (PG) 075 9272344 TAVERNA DEL LUPO: V. Baldassini 60 - 06024 - Gubbio (PG) 075 9274368 I MANDRIANI: V. Comunaglia 336 - 06018 - Umbertide (PG) 075 9302310 IL RUSTICHELLO: Via Montessori - 06019 - Umbertide (PG) 075 - 9415160 IL VECCHIO GRANAIO: V. Del Refari Calzolaro - 06019 - Umbertide (PG) 075 9302322 LOCANDA DEL CAPITANO: Via Roma, 5/7 - 06014 - Montone (PG) 075 9306521 TAVERNA DEL VERZIERE: V. Ospedale 19 - 06014 - Montone (PG) 075 9306512 ANTICO BORGO DI CELLE: Loc. Celle n 7 - 06012 - Città di Castello (PG) 075 8510025 L'ARCHIBUGIO: Voc. La Villa - 06010 - Città di Castello (PG) 075 - 8649000 CASALE DEL NONNO: V. Lapi 3 - 06012 - Città di Castello (PG) 075 8520074 DOGANA VECCHIA : Voc. Dogana Vecchia 47 - 06010 - Città di Castello (PG) 075 8578400 LOCANDA DELL'800: V. Dei Tre Nonni 1 - 06012 - Città di Castello (PG) 075 8552004 LOCCHI PASQUALE: V. Popolo 5 - 06012 - Città di Castello (PG) - Tel: (+39) 075 8522594 PAG. 3 BASTIA UMBRA Bastia Umbra, posta nella pianura dominata dal Monte Subasio, è oggi un importante centro economico per la zona di Assisi. La vocazione di Bastia, infatti, non può essere quella turistica perché un confronto con i centri più vicini la vedrebbe irrimediabilmente sconfitta; tuttavia, benché l' aspetto prevalente dell' abitato sia di stampo moderno, nel nucleo del paese possiamo trovare fortificazioni ed edifici molto antichi. In Piazza Mazzini, ad esempio, sorge la chiesa trecentesca di S.Croce, caratterizzata dalla facciata di calcare bianco e rosa tipico del Subasio. Lo stesso materiale viene usato anche in molte altre costruzioni della zona come per la chiesa di S. Chiara ad Assisi. Poco distante, sopra una bassa collina, è possibile visitare la Rocca S. Angelo, che cinta da mura e torri di epoca medioevale, ospita uno dei più antichi conventi dell' ordine francescano. TORDIBETTO E VALFABBRICA Da Tordibetto a Valfabbrica Quattro massicci torrioni circolari chiudono agli angoli il compatto nucleo di Tordibetto, castello medievale del territorio di Assisi. Nel corso del Trecento strutture per l'immagazzinamento del grano, poste sulla cima di un poggio presso i confini del contado, vennero gradualmente ampliate e fortificate, fino a costituire una roccaforte vera e propria, con tanto di fossato e ponte levatoio. Il trascorrere dei secoli non ha intaccato il fascino di questo fortilizio, ancora oggi pervaso da un'atmosfera d'altri tempi. Tipici dell'artigianato locale sono i ricami su tela, realizzati mediante l'uso del tradizionale punto francescano. Nella gastronomia spiccano i frascarelli, una pasta di farina e acqua che le contadine erano solite consumare durante l'allattamento. Si pensava, infatti, che la pietanza favorisse la montata lattea. Proseguiamo alla volta del Chiascio. Superato il bivio per Petrignano, le indicazioni segnalano Rocca Sant'Angelo, cinta da una doppia cortina muraria. Negli immediati dintorni, la Chiesa di S. Maria in Arce è parte di un antico complesso francescano. All'interno, pregevoli affreschi votivi, tra cui un Crocifisso su tavola di Matteo da Gualdo. Oltre il piccolo castello di S. Gregorio, teatro in dicembre di un suggestivo Presepe, raggiungiamo Ripa. Modesto centro agricolo, esso fu nel Medioevo roccaforte perugina con funzioni difensive. Chi passeggia per le strade del paese la sera di Ferragosto ha l'occasione di scoprire la magia del luogo alla luce delle rocche, lumini colorati di carta velina e canne che rischiarano il cammino alla processione di S. Maria Assunta. PAG. 4 Per i buongustai da non perdere è la Sagra del Tartufo nero estivo, in luglio, mentre a giugno il Palio Arnese rievoca storiche contese e scene del passato contadino. Costeggiando le rive del fiume, ben presto incontriamo Valfabbrica, il cui toponimo deriva da Vado Fabricae. Questo tratto di sponda accoglieva, infatti, il Monastero Benedettino di S. Maria In Vado Fabricae, in corrispondenza di un guado sul Chiascio. La cortina duecentesca della rocca è in parte conservata, mentre la Chiesa dell'Abbazia custodisce l'unica opera di Cimabue presente su suolo umbro. Esclusiva di questo borgo è inoltre la Sagra del Pesce di Mare, la sola in Umbria dedicata al pesce fresco dell'Adriatico. Prima di fare ritorno a casa, riserviamoci qualche ora per una passeggiata nei dintorni. Sulle chiome degli alberi svettano le torri guelfe del Castello di Giomici, pressoché intatto con le sue mura e gli antichi selciati. Infine, presso l'Ospedale della frazione Barcaccia è esposto il vecchio battello che un tempo consentiva l'attraversamento del fiume. SAN GREGORIO Il castello di S. Gregorio, posto su un dolce declivio (279 m) ai confini del contado assisano e vicino alla riva sinistra del Chiascio, è un tipico esempio di agglomerat o rurale sorto nel tardo Medioevo, cinto successivamente da mura a scopo difensivo. Anticamente era circondato da un fossato e servito da un ponte levatoio. La prima menzione che si abbia, nei documenti assisani, della località di S. Gregorio è del 1114 e proviene dall'Archivio della Cattedrale di Assisi, da cui si apprende che un certo Bonconte, figlio del fu Lupo, donò a Letone, priore di S. Rufino, in suffragio dell'anima del fratello, tre pezzi di terra situati in quel vocabolo. Nel censimento dei focolari, eseguito nel 1232, tra le cinquantadue balìe in cui era suddiviso il territorio comunale di Assisi figura anche quella Sancti Gregorii con 25 "fuochi" (nuclei familiari), cioè con una popolazione di 125-150 abitanti. Dell'antica chiesa di S. Gregorio la prima notizia risale al 1120, anno della sua consacrazione. Tale chiesa, denominata di S.Gregorio de Podio (dalla posizione del poggio che occupa), in una bolla di papa Onorio III dell'anno 1217 è elencata tra le dipendenze della cattedrale di Assisi. Nei primi anni del secolo XIV la chiesa passò in possesso dell'abbazia di Nonantola, come confermano gli atti di questo lontano monastero benedettino emiliano, attestanti che le nomine dei priori di S. Gregorio di Coltraticce (tale era il nome della balìa) negli anni 1318, 1322, 1339 e 1387 furono di competenza dell'abate nonantolano. Lo storico assisano Arnaldo Fortini situa la chiesa di S. Gregorio entra il castello omonimo. In realtà, essa doveva sorgere "fuori del castello", come si apprende da alcuni "Appunti storici" di Giuseppe Elisei, altro storico assisano. Qualche traccia di tale chiesa è ancora visibile in una piccola casa posta sulla piazza antistante il castello. PAG. 5 Secondo l'Elisei, tale chiesina era dedicata a S.Gregorio prete, martire di Spoleto, morto durante la persecuzione degli imperatori Diocleziano e Massimiano. La chiesa era impreziosita da vari affreschi di scuola umbra, gran parte dei quali, minacciando l'edificio di crollare, furono a suo tempo distaccati per interessamento del Comune di Assisi e trasferiti nella civica pinacoteca. Per quanto concerne le vicende storiche del castello di S. Gregorio, si ricorda che esso, trovandosi nei pressi del Chiascio, lungo il confine tra i territori comunali di Assisi e Perugia, fu spesso al centro delle lotte tra queste due città. Nel 1320 troviamo il castello, insieme con Valfabbrica e la Torranca, disertare la parte assisana e passare a quella perugina. La stessa cosa si ripeté nel 1383, al tempo della signoria di Guglielmo di Carlo su Assisi e della lotta tra questi e Perugia. Ma sempre S. Gregorio, con la forza o con le trattative, tornò agli Assisani. Un'altra notizia riguardante questo castello all'alba dell'età moderna è che nel 1479 esso viene ulteriormente fortificato, al pari di quelli di Rocca S. Angelo, Mora e Beviglie. Evidentemente i tempi erano ancora inquieti e alquanto preoccupanti. Oggi, nell'aprico silenzio della valle del Chiascio, su cui pare ergersi a guardia come una volta, il castello di S. Gregorio si può ancora ammirare nella sua originaria struttura in pietra arenaria, ciottoli di fiume e cotto, in soddisfacente stato di conservazione, anche se in qualche punto si sono verificati dei crolli e su qualche lato le mura sono state trasformate e adattate ad abitazione. La porta d'accesso, con arco ogivale, sapientemente restaurata, appare come doveva essere un tempo. Al di sopra di essa, nel torrione, si notano ancora le fenditure delle calatoie del ponte levatoio. Dai vicoli stretti e sinuosi dell'interno, dalle antiche dimore abbandonate di artigiani e contadini, dagli archi e dalle volte anneriti dal tempo la voce dei secoli invita a un momento di sosta. PAG. 6 GUBBIO La Storia La città degli antichi Umbri GUBBIO, già luogo di insediamenti preistorici, come documentano i resti di mura ciclopiche sulle pendici del monte Foce, fu fondata dagli Umbri, antico popolo di stirpe italica.

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