COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEO RELAZIONE UNICO SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE redatto ai sensi dell'art. 26 D.Lgs. n. 81/2008 Datore di Lavoro Ing. Angelo Guzzetta Il documento è stato redatto in collaborazione con le seguenti funzioni: Funzione Nominativo Firma Il Responsabile del S.P.P. Ing. Marco Emmanuele Il Medico Competente Dott. Carlo Sciacchitano Il Rappresentante dei Lavoratori Sig. Narciso Antonino Modifiche Rev. n° data PRIMA EMISSIONE DUVRI – Rev. 0 del 02-03-2015 Pag. 1 a 35 Servizio di Prevenzione e Protezione Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze 1 INTRODUZIONE 1.1 DATI GENERALI DELL’AZIENDA Anagrafica Azienda Ragione Sociale Comune di Camporotondo Etneo Partita IVA 02594120871 Codice Fiscale 80008130876 Sede Legale Indirizzo Via Umberto 54 Comune Camporotondo Etneo CAP 95040 Provincia Catania Datore di lavoro e Rappresentante Legale: Ing. Angelo Guzzetta Figure e Responsabili: R.S.P.P. Ing. Marco Emmanuele Medico Competente Dott. Carlo Sciacchitano R.L.S. Sig. Narciso Antonino DUVRI – Rev. 0 del 02-03-2015 Pag. 2 a 35 Servizio di Prevenzione e Protezione Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze 1.2 DESCRIZIONE DELL’AZIENDA Camporotondo Etneo (Campurutunnu in siciliano) è un comune italiano di 4.464 abitanti della provincia di Catania in Sicilia. Il palazzo comunale si trova in via Umberto, in prossimità del centro città. Di seguito vengono riportati alcuni numeri utili: AREA VIGILANZA POLIZIA MUNICIPALE Diretto 095 520428 POLIZIA MUNICIPALE - COMANDANTE SANFILIPPO A. GIUSEPPE 095 7548005 POLIZIA MUNICIPALE - OPERATORE NARCISO ANTONINO 095 7548021 POLIZIA MUNICIPALE - AUSILIARIA PERCOLLA ROSA 095 754803 La sede dell’ARO verrà istituita presso il Comune di San Pietro Clarenza che, essendo il comune con maggior numero di utenze, è il Comune “Capofila” dell’ARO. Il territorio del Comune di Camporotondo Etneo è collinare, di costruzione moderna ma di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza del settore industriale. Gli abitanti di Camporotondo Etneo, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, che mostra forti segni di espansione edilizia; il resto della popolazione si distribuisce nella località di Piano Tavola, nel nucleo urbano minore di Villaggio Sant’Antonio e in alcune case sparse. Il territorio, caratterizzato da una folta vegetazione vulcanica, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 240 a un massimo di 510 metri sul livello del mare. L’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico leggermente inclinato, sorge ai piedi dell’imponente vulcano, sviluppandosi in una forma rotondeggiante, impreziosita dal variare dei colori: dal grigio della pietra lavica al verde della vegetazione. Abitanti: 4.519 Superficie territorio comunale: 6,40 kmq Densità: 697,5 abitanti/kmq Produzione rifiuti media pro capite: 0,8 kg/abitante/giorno Produzione rifiuti media pro capite estiva: 0,8 kg/abitante/giorno Produzione rifiuti annua: 1320 t/anno numero di famiglie =1.814 numero abitazioni =1312 nucleo familiare medio =2,49 abitanti/famiglia DUVRI – Rev. 0 del 02-03-2015 Pag. 3 a 35 Servizio di Prevenzione e Protezione Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Altitudine: 445 m s.l.m. Il comune è costituito da un agglomerato urbano principale che si collega al territorio di San Pietro Clarenza tramite un percorso di soli 2,4 km, lungo la S.P. 3iii. È situata nella parte centro-orientale della provincia di Catania, sul versante meridionale dell’Etna, ai piedi dei monti Rossi, tra i comuni di Belpasso, San Pietro Clarenza, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia. È raggiungibile dalla strada statale n. 121 Catanese, che dista 6 km dall’abitato; può essere raggiunta anche mediante l’autostrada A18 Messina-Catania, tramite il casello di Catania Nord, distante 12 km. La stazione ferroviaria, posta lungo le linee Messina-Catania-Siracusa e Circumetnea-Catania, è a 12 km. Il settore economico primario è presente con la coltivazione di ortaggi, viti, oliveti, agrumeti e altri frutteti. Pur avendo una vasta zona industriale, la frazione di Camporotondo non possiede industrie, ma diverse fabbriche a conduzione artigianale. Infatti il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano nei comparti: metalmeccanico, della fabbricazione di apparecchiature elettriche e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. 1.3 ORGANIZZAZIONE L’orario di lavoro è dalle 8:00 alle 14:00, dal Lunedì al Venerdì. E il Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00. I dipendenti che svolgono le attività presso i siti delle committenti adeguano il loro orario a quanto richiesto dal contratto quadro o specifico. DUVRI – Rev. 0 del 02-03-2015 Pag. 4 a 35 Servizio di Prevenzione e Protezione Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze 1.4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Rif. normativo Contenuto D. Lgs. 645/96 "Attuazione della direttiva 92/85/CEE, concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento. D.M. 28/01/92. "Classificazione e disciplina dell'imballaggio e della etichettatura dei preparati pericolosi in attuazione delle direttive emanate dal Consiglio e dalla commissione delle Comunità europee D. Lgs. 52/77 "Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose." D. M. 10/3/98 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro" D. Lgs. 81/08 e Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di s.m.i. tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. DUVRI – Rev. 0 del 02-03-2015 Pag. 5 a 35 Servizio di Prevenzione e Protezione Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze 1.5 DEFINIZIONI RICORRENTI D. Lgs. 81/08, Art. 2, comma 1 a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni; b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo; c) «azienda»: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato; d) «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa; e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori
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